| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 10:21
“ E dal mio posto (non senza aver chiesto prima il permesso) per mio diletto faccio un po' di foto. Senza flash e senza muovermi.
Voglio vedere in base a che tipo di diritto potrebbe essermi vietato. „
Magari fossero tutti come te, come me, ma haimè molte anzi moltissime volte non è così, poi è anche giusto che tu dal tuo posto, ma puoi anche alzarti, fare due passi per cercare la posizione migliore, ma, e qui siamo d'accordo, non essere di intralcio alla funzione.
“ mi sembra una cosa talmente assurda che uno non si possa farsi fare le fotografie al matrimonio da un amico, perché non può permettersi di spendere tanti soldi. „
io so anche cucinare, non mi verrebbe mai in mente di sostituirmi ad uno chef o al catering per risparmiare, posso limitare il menù quello si...se non si può spendere tanti soldi...(quanti poi? 1.000? 1.500? a fronte di molte spese inutili in un matrimonio non mi sembrano tanti) durante la cerimonia gli sposi non avranno le foto fatte dal presbiterio, hanno scelto il DJ, hanno scelto la carrozza, hanno scelto l'abito da 3000 euro lei e 1000 lui, hanno scelto un menù da 120 euro, una location da 5000 una torta da 300, magari l'angolo del photoboot, perchè è figo, hanno speso 600 per le bomboniere, ma no per carità spendere 1.500 euro per un fotografo che immortala il tutto in modo decente no...è tanto.
Ciao
LC |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 10:32
Secondo me sarebbe piu' giusto la seguente procedura (che ho visto utilizzare spesso dalle mie parti):
Il sacerdote mette al corrente gli sposi che durante la liturgia solamente 2 persone al massimo potranno fare foto.
Nel caso che le 2 persone SCELTE DAGLI SPOSI non siano conosciute dal parroco (ovvero non siano fotografi che abbia gia' visto lavorare), viene fissato un incontro in cui il sacerdote e queste persone prenderanno accordi sulle modalita' di svolgimento del loro servizio.
La procedura dei tesserini comunali/provinciali mi sembra poco praticabile ed anche poco compatibile con i principi della chiesa.
Ovviamente tutto imho  |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 10:32
E' un discorso molto complicato; per come la vedo io, la funzione religiosa non dovrebbe essere disturbata, quindi come "funzionario religioso" (così becco tutti i credo!) mi darebbero più fastidio i 20-30 invitati con la reflex o col cellulare che immortalano la cerimonia. Ognuno chiaramente pensa di non dar fastidio e che sia nel suo diritto far così, in buona fede ovviamente, ma trovo che sian cose più adatte al ristorante che in un luogo sacro dove ci dovrebbe essere partecipazione (e lasciamo da parte il fatto che al 90% ci si sposa in chiesa perchè "è più bello").
Mentre trovo assurdo che si possa impedire agli sposi di agire come preferiscono su una cosa così personale e soggettiva come un servizio fotografico.
Da questo punto di vista trovo ottima questa regolamentazione, dove al paragrafo 18 è previsto che gli sposi possano scegliere il loro fotografo, senza problemi:
www.arcipreturataormina.org/wp-content/uploads/2012/08/REGOLAMENTO_CEI
Leggendo varie argomentazioni, salta agli occhi come la Curia pensi al "tesserino" (che è decenni che è previsto) come tutela della cerimonia, indicando modi e maniere, momenti e regole per non intralciare ed essere elementi di disturbo di una funzione sacra; mentre le associazioni di categoria mi dan l'idea che tale permesso sia solo per tutelarsi ed avere più lavoro garantito...magari sbaglio
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user16612 | inviato il 03 Dicembre 2014 ore 10:35
Lord, è vero, ma c'è anche chi si è sposato (io) in economia e con grandi sacrifici. Senza carrozza e facendo i debiti pur di fare una scelta di vita. Ci sono circostanze in cui un fotografo prof sembra un lusso insostenibile. Tornassi indietro farei un debituccio in più. Ma vallo a spiegare a due giovanotti che vivono di ammore:-) |
user16612 | inviato il 03 Dicembre 2014 ore 10:42
“ mi darebbero più fastidio i 20-30 invitati con la reflex o col cellulare che immortalano la cerimonia „
Si, questo dal contraltare (!) è il problema più grave. Ma anche in altri ambiti: non mi fate parlare di recite scolastiche o di prime comunioni.
Ci sono più genitori assatanati che bambini. 
Diciamo che un aspetto della questione è che al fotografo-cameraman-parente-genitore-invitato-medio manca la cultura fotografica (e a volte il buon senso). |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 10:58
Come il popolo cerca di risparmiare qualche soldo con l'aiuto di un amico che fa le foto ecco che con la scusa di preservare la liturgia lo si vuole obbligare ad acquistare un servizio. Clientelismo all'italiana come al solito. Cerchiamo anche una motivazione, che buffo. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 12:20
Prima bisognerebbe avere chiaro che in chiesa, durante una qualsiasi cerimonia, nessuno può fare quello che gli pare e come gli pare; altrimenti non stiamo a parlare di liturgia o cerimonia. Ci sono delle "REGOLE" da seguire e rispettare.
La curia "consiglia" i parrocci di suggerire un fotografo che sia stato preparato sullo svolgimento delle varie funzioni religiose.
Dato per assodato questo, il "tesserino" proposto e richiesto sancisce solo che, chi lo possiede ha seguito un corso dove gli sono state spiegate queste regole, e (spero) le rispetti, in accordo con chi dovrà officiare la funzione religiosa (che sia un parrocco, un vescovo o altri: non credo che se, in una cattedrale, durante una funzione del Vescovo, un fotografo salisse vicino all'altare durante la consacrazione, lo lascerebbero li..?).
Poi credo sinceramente che se gli sposi, appunto in economia, chiedono ad un loro fotografo sprovvisto del tesserino, di fare il servizio, questi dovrebbe solo avere l'educazione, o il buon senso, o la "professionalità" di accordarsi col parroco di come svolgere al meglio, per non disturbare la liturgia, il suo servizio fotografico.
Pensare che "si fanno corsi o briefing" su come fotografare o non fotografare una papera, per non disturbarla nel suo ambiente...
Penso che tutto il resto sia inutile polemica |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 12:25
concordo |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 13:05
Quoto in toto nonnograppa |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 13:16
Capisco il sentimento, la concorrenza sleale sta uccidendo il mercato, non puoi competere con chi facendo metà prezzo guadagna più di te, ma il rimedio non è sicuramente quello giusto, anche se di un po' d'ordine in più nelle chiese si sente effettivamente a volte il bisogno
Tuttavia la situazione credetemi è davvero brutta.. anche qui in rete capita di trovare personaggi che organizzano e reclamizzano Ws al di fuori delle regole e non contenti cercano anche di screditare con mezzucci × chi lavora seriamente.. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 13:37
il tesserino non serve a nulla. Per accertare se uno sia professionita o meno c'è la partita IVA.
Creare altri ordini/caste/tesserini è, a mio avviso, assurdo. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:03
Ci manca solo il tesserino e il numero chiuso tra cui scegliere il fotografo al mio matrimonio....
Un conto è preservare il decoro della cerimonia un altra la questione evasione fiscale.
Per il decoro della cerimonia penso che basti un po' di civiltà ed educazione da parte degli sposi che indicano al parroco chi sarà il fotografo e si stabiliranno i limiti entro i quali potrà muoversi durante la cerimonia (un tesserino in più o meno cambia poco... di certo non serve a far stare fermi i parenti e amici..)
L'evasione fiscale e la concorrenza sleale si manifesta se avviene un pagamento e questo accertamento di certo non è provato dal possedere o meno il tesserino
A me è capitato di fare le foto a un paio di coppie di miei amici a cui non interessava avere un super album... ho fatto le foto, ho consegnate i file come regalo di nozze, mi sono risparmiato i 100-200 euro del regalo e mi sono divertito stando tra amici.... dovevo avere il tesserino?
Altro discorso sarebbe stato se mi fossi fatto pagare... |
user55947 | inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:12
Ciao. Mi trovo vicino all'affermazione di Giorgiomilone "nessuno mi ha mai chiesto nulla entrando in chiesa per un servizio" ....in tanti matrimoni a cui ho assistito non ho mai saputo dagli sposi o altri di aver ricevuto tale richiesta. Il limite alla libertà personale impone secondo me di dare libero arbitrio a chi per i più disparati motivi non vuole rivolgersi a fotografi professionisti e magari puntare a un bravo parente fotografo quasi professionista....Il rischio che qualcosa vada storto è ovviamente a carico degli sposi.... Per il resto ad ogni matrimonio a cui ho assistito...alcuni invitati avevano reflex e compatte al seguito....tutto dipende dalla discrezione ed educazione con cui si fanno le cose.....e in questo caso non ravvedo nessuna frode fiscale dato che trattasi di foto che restano in famiglia.....e che non danneggiano nessun professionista.
Il problema matrimonio si presta a varie riflessioni.... in passato era la cerimonia religiosa al centro di tutto mentre ora sembra ad ogni matrimonio si stia girano un film del tipo "Ben Hur".....foto e video a casa, foto e video del fidanzamento virtuale, foto della cerimonia.....manca solo manchino le foto del post cena... |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:38
Spesso si parla di concorrenza sleale....ma secondo me sbagliando!
Prendiamo Ad esempio a chi del matrimonio non frega nulla e delle foto del matrimonio ancor meno, o magari chi non ha una lira... mai pagherebbe un PROFESSIONISTA per avere un servizio PROFESSIONALE , ma farebbe fare le foto al cugino o amico con la reflex oppure al tizio a cui paga una cena ?...si accontenta di quelle foto e basta!
Il fotografo professionista non sarebbe proprio preso in considerazione!
Che si vuole fare? Vietare di farsi fotografare dal cugino? Mi sembra assurdo ? |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:40
“ Il problema matrimonio si presta a varie riflessioni.... in passato era la cerimonia religiosa al centro di tutto mentre ora sembra ad ogni matrimonio si stia girano un film del tipo "Ben Hur".....foto e video a casa, foto e video del fidanzamento virtuale, foto della cerimonia.....manca solo manchino le foto del post cena... „
Sai quanti clienti vengono per un preventivo esigendo droni volanti, corpetti steadycam o 5 fotografi che fanno reportage senza che interagiscano assolutamente con l'evento?
Faccio questo lavoro da quando avevo 15 anni, tra tesserini, preti che dimenticano di far scambiare le fedi e spose che fuggono dall'altare ne ho vissute di tutti i colori. Non mi stupisco più di nulla. |
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