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Le mie foto risultavano incostanti nel fuoco solo a 1.8 o 2. C'è da dire che ho sempre utilizzato la tecnica del fuoco al centro e ricomposizione, per quanto possa essere preciso il margine di errore c'è. Ma credo che nel mio caso la macchina non fosse al 100%. Anche in foto a corpo intero con l'85, quindi un po più distante, alcune uscivano più morbide del normale. Ora devo provare come va avendo ritirato sia la macchina che l'ottica dall'assistenza.
Nella Canon 6D e con obiettivi luminosi (F number < 2.8) l'AF a ril. di fase mostra i suoi limiti. Se tieni macchina ferma su treppiede e inquadri una mira fissa e procedi a fare più messe a fuoco (da 5 a 10) ti accorgerai che il barilotto non si ferma nello stesso punto ma registra distanze anche parecchio diverse (abbastanza da avere una MAF difettosa e quindi poca risolvenza)...
È un probelma che anche con piano focale perfettamente regolato e con taratura dell'AF perfetta si presenta ugualmente.
Infatti la taratura del front/back focus influisce solo sulla media delle distanze rilevate nei test, portandola a coincidere con la distanza reale. Non influisce però sulla deviazione standard, la dispersione delle letture intorno alla media.
Macchine come la 1dX e la 5D3 hanno una deviazione standard inferiore alla 6D. Ma non raggiungono tuttavia la precisione che si ottiene usando l'AF a rilevazione di contrasto (quello che si fa tramite live view) se non con 5 obiettivi recentemente prodotti, tutti f 2.8: per cui ancora la prova che funzionino perfettamente anche con gli ultraluminosi non c'è.
Però è assai probabile che quando Canon farà una riedizioni di quelle ottiche o con motore STM oppure con un dispositivo di rilevazione di posizione del gruppo fuoco, 1dX e 5D3 e le macchine future che avranno simile AF avranno una MAF affidabile che apparirà preciso come quando si usa un obiettivo f 4 oppure come quando si effettua la MAF manuale su live view nelle migliori condizioni possibili.
Per verificare se (escludere che) hai un problema di piano focale, devi mettere la macchina perfettamente verticale e perpendicolare ad un muro (perfettamente verticale) che può essere anche un quadro con una mira ottica, scattare e verificare che gli angoli appaiano tutti con lo stesso grado di nitidezza.
Se non lo fossero, potrebbe esistere o un problema di allineamento lenti (centratura) dell'obiettivo oppure di non perpendicolarità del PF se c'è una direzione verso la quale la nitidezza aumenta e diminuisce.
“ Pdeninis scattare e verificare che gli angoli appaiano tutti con lo stesso grado di nitidezza. „
Paolo, tutto ciò al netto delle aberrazioni ottiche e sfocature che una lente non corretta fino agli angoli può avere nella parte più esterna dell'immagine proiettata sul piano focale.
Per cui consiglio, per la prova da te indicata, più un "normale" 50mm o medio tele, piuttosto che una lente inferiore ai 50mm.
È una prova che si fa anche su ogni singolo obiettivo, per verificarne la corretta centratura, a prescindere dalla sua focale.
Le aberrazioni fanno parte del gioco e contribuiscono a degradare la resa agli angoli: ma lo fanno in tutti e 4 allo stesso modo. Lo stesso vale per un'eventuale curvatura del campo. Il test non consiste nel confrontare gli angoli con il centro, ma gli angoli tra di loro!
Per il controllo del piano focale, in caso di disallineamento del sensore l'effetto dovrebbe assomigliare a quello che si ottiene con un obiettivo tilt & shift. Oppure dovrebbe essere possibile trovare su un piano perpendicolare al muro un angolo di ripresa tra asse ottico e muro <> 90° tale che gli angoli ritornano ad essere uguali tra loro ed il fuoco uniforme. Se gli angoli non sono uguali come resa (ragionevolmente!) o c'è un problema o di centratura delle lenti o di perpendicolarità del piano focale.
Viceversa, se gli angoli sono uguali potrai ugualmente notare cali di resa centro-angoli dovuti alle caratteristiche dell'obiettivo, ma potrai escludere problemi di centratura o allineamento del piano.
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