| inviato il 14 Novembre 2014 ore 16:48
Infatti come immaginavo... se invece: “ io in un eventuale contratto aggiungessi una voce dove riporto esattamente quel che andrei a spendere per l'album in modo da voler dimostrare che non guadagno sulle spese della stampa? „ Il problema non è il saper copiare o meno, ma il non volerlo fare. |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 17:03
Un amico commercialista a cui ho chiesto informazioni mi ha detto molto chiaramente che "in Italia c'è il reato di partita IVA". Al momento mi costa meno rifiutare lavori piuttosto che aprirla |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 17:37
“ tu credi sarebbe possibile che poi questi possano fatturare l'album stampato a nome diverso dal mio ovvero dei miei sposi/clienti „ “ Se invece io in un eventuale contratto aggiungessi una voce dove riporto esattamente quel che andrei a spendere per l'album in modo da voler dimostrare che non guadagno sulle spese della stampa? „ Guarda, quella che io ti ho lanciato è un'idea per risolvere in qualche maniera il problema ma non è una soluzione perfetta... in sostanza secondo me dovrebbe essere con gli sposi un discorso di questo tipo "io vi faccio il servizio e l'impaginazione, la stampa dell'album la fate voi. Se volete vi metto in contatto con lo stampatore e gli invio io direttamente i file". è una soluzione di compromesso e forse poco professionale, ma potrebbe funzionare fin quando non hai un giro d'affari tale da giustificare una P.I. come artigiano, il che alla fine significa fin quando non riesci a fare uscire poco più di mille euro al mese dal lavoro. Soluzioni all'italiana del tipo "faccio tutto io ma faccio figurare che sono gli sposi a farlo" non mi convincono, così come non credo sia possibile indicare il costo in fattura e dimostrare che non ci guadagni, tu semplicemente l'album non lo potresti vendere. |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 18:06
Interessante discussione! Da lavoratore dipendende verso già una valanga di tasse ogni mese, in questo caso come funziona il regime dei minimi? Pagherei soltanto il 5% entro i 30000 euro annui? Quindi un fotografo freelance non potrebbe proporre un album di matrimonio agli sposi? Questa cosa non mi piace...e non ha molto senso. Non si può semplicemente proporre l'album agli sposi e commissionarlo ad uno stampatore? Ciao Fabio |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 18:13
Il punto è che se nel tuo lavoro prevale l'aspetto "materiale" devi iscriverti come artigiano, se invece prevale l'aspetto "artistico-intellettuale" come libero professionista. Le foto per una campagna pubblicitaria sono il tipico lavoro del fotografo "libero professionista", il servizio di matrimonio è il tipico lavoro da fotografo artigiano, a meno che tu non tolga dall'equazione la parte materiale del servizio. Detto questo la partita iva la ho avuta e mi sono informato, ma non sono un commercialista e mai vorrei esserlo |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 18:14
aggiungo solo che il 99% dei fotografi che hanno uno studio sono iscritti come artigiani |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 18:36
Se vendi gli scatti sei un professionista (vedi il campo della moda), se sei un matrimonialista e confezioni un album, sei un artigiano. Anche qui si potrebbe disquisire all'infinito... Un album, essendo l'uno diverso dall'altro, perché non potrebbe essere inquadrato come lavoro artistico professionale? Quanto vale lo studio dell'impaginazione rispetto il lavoro di stampa? In fondo non si parla di album standard tipo catena di montaggio. Sarebbe bello dibattere con i funzionari dell'INPS.... |
user25280 | inviato il 14 Novembre 2014 ore 18:39
“ Sarebbe bello dibattere con i funzionari dell'INPS.... „ E credimi che ne usciresti completamente pazzo. Non ci saltano fuori nemmeno loro in quell'immenso azzeccagarbugli del fisco/sistema previdenziale che é l'italia. |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 18:47
Tieni presente anche che ... 1) non devi mai aver aperto la p.iva 2) Il regime dei nuovi minimi, al verificarsi delle condizioni di permanenza, è applicabile per il periodo di imposta in cui inizia l'attività e per i 4 successivi. Tuttavia, per coloro che non hanno ancora compiuto 35 anni alla scadenza del quinquennio esiste la chance di prolungare la permanenza nel regime fino al periodo di imposta in cui andranno a compiere il 35° anno di età compreso. Prima di fare qualsiasi cosa parla con un commercialista che abbia tanti clienti a p.iva , un paio di ore di chiacchiere per iniziare posso chiarirti le idee ... la legge ha mille sfaccettature e soprattutto va ad interpretazione non è tutto bianco e nero, alcune cose si altre no soprattutto nelle p. iva. Rocco |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 19:10
Ma soprattutto la legge sta per cambiare, quindi inutile fare i conti con quella vecchia. Sembra ormai assodato che l'imposta unica aumenterà e che saranno aboliti i limiti temporali e/o di età |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 19:28
e, scusate se mi ripeto, speriamo che da quel che si sente aboliscano anche quei maledetti 3400€ di quota inps, ma purtroppo non sarà così! |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 19:39
Non ci vuole un genio per capire che una classe politica immobile, nel suo insieme, non può ridurre le tasse. Ogni volta che mettono mano a qualcosa spendi di più. Riguardo i minimi, mi risulta che volessero triplicare la percentuale da versare, non so poi come sia finita |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 19:42
Quei 3400 di INPS li dovrebbe versare anche un lavoratore dipendente? |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 19:49
Mi aggiungo anche io alla domanda di Fabio, avendo gia un lavoro dipendente a tempo pieno, l'inps è da versare o si può sfruttare la non inscrivibilità? ci sono altre complicazioni per la gestione della p.iva e lavoro dipendente? ad es. il tetto massimo di reddito si somma tra i 2 lavori anche se non c'entrano nulla luno con l'altro? grazie! |
| inviato il 14 Novembre 2014 ore 19:58
Attendi la nuova normativa, ma stai attento perchè pare sia peggiorativa, l'aliquota a gennaio dovrebbe salire dal 5 al 15% e il fatturato soggetto a imposte è calcolato su un coeficente di redditività fissato in base all'inquadramento dell'attività. In pratica non si potranno più dedurre i costi............ i contributi inps verranno calcolato sul reddito rapportato alla %. P.s. per i primi 3 anni il reddito si abbatte di un 1/3.... Fino a quando non è definitiva è un mistero. Secondo me conviene aprire prima di fine anno cosi rientri nel regime attuale perchè per cambiare c'è sempre tempo!! se invece apri da gennaio in poi il regime attuale non lo puoi più scegliere!! Attento inoltre che con il nuovo regime il fatturato massimo diminuisce... va dai 15000 (per i professionisti - al momento 30000) a 20000 (per il settore commercio) Non so se hai capito ma è un pò complicato come tutto in Italia! Se hai dubbi chiedi! |
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