“ Alessandro Pollastrini
inviato il 13 Maggio 2014 ore 6:46[!]
Finalmente una discussione aperta da uno "coi piedi per terra"!
I vari numerelli che si leggono quà e là sulla gamma dinamica dei sensori vanno saputi leggere e vanno saputi riportare alla realtà tecnica delle immmagini che la fotocamera cattura, in poche parole, che mi cambia in immagine reale se ho una fotocamera con una certa gamma dinamica invece che un'altra.
La realtà dei fatti è che avere una fotocamera con gamma dinamica di 12 EV oppure di 14 EV, cambia l'immagine finale in modo del tutto trascurabile, assolutamente invisibile.
Ti riporto quello che avevo già scritto qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=756007&show=3 1) La gamma dinamica del mezzo di presentazione immagine finita non ti mostra gamme dinamiche sopra i 10 stop in monitor, 7 in stampa, e sei tu che devi scegliere che cosa ficcarci dentro, esponendo in modo corretto per quello che vuoi ficcarci dentro
2) NON VA MAI DIMENTICATO CON CHE COSA SI LAVORA: la curva di risposta del sensore in termini di segnale in uscita (quantità) rispetto alla quantità di luce in ingresso, E' LINEARE: questo comporta che l'informazione disponibile in uscita (il segnale) viene tagliato del 50% ad ogni riduzione di 1 EV.
E questo a sua volta comporta che sui valori bassi di luminosità l'informazione utile E' DEL TUTTO TRASCURABILE.
Detta in altre parole, la differenza di segnale disponibile tra un sensore che ha 14 ed uno che ha 12 EV di gamma dinamica è del tutto trascurabile.
Ma?.esattamente, perchè è trascurabile?
Facciamo due conti e vediamo, dimostriamo, chiaramente PERCHE' è trascurabile, vediamo i valori reali, tenendo presente che OGGI la funzione di trasferimento del segnale di uscita di un sensore rispetto alla luce in ingresso è lineare (vedasi, ad esempio, su DxO le curve caratteristiche dei sensori)
Per fare conti corretti, facciamo due assunzioni molto reali e corrette:
1) Che tipo di RAW uso per conversione in file immagine, quale è la precisione del RAE: utilizzo un RAW a 14 bits, quello delle DSLR moderne.
2) Quanta gamma dinamica hanno i miei mio sensori: consideriamo un sensore a 14 EV d ed uno a 12 EV di gamma dinamica.
Se lavoro con una precisione di 14 bit (RAW a 14 bit), la disponibilità di toni di grigio ( il sensore lavora in B&N) è di 2 elevato alla 14 per canale: 16384 tono di grigio per canale.
Ragioniamo per un singolo canale, tanto non cambia nulla se utilizziamo i tre canali, si considerano solo numeri più grandi ma la realtà delle cose non cambia assolutamente facendo i conti sul singolo canale.
a) Con un RAW a 14 bit ho un valore massimo totale di 16384 toni di grigio disponibili sulla mia immagine, dal bianco dei toni chiari al limite della bruciatura del bianco, fino al grigi più scuri al limite della bruciatura (neri "tappati") del nero.
Uno potrebbe pensare che con una gamma dinamica di 14 EV, di 14 stop, ad ogni stop corrisponda 16384 14 = 1170 toni di grigio per ogni stop, per ogni EV : NON E' COSI', per nulla e non lo è perché la curva caratteristica del sensore NON permette quella distribuzione, e non la permette perché la curva di risposta, la curva di trasferimento, è lineare.
Quando chiudo il diaframma di uno stop, la luce che impatta sul sensore si dimezza: dimezzando la luce, si dimezza anche il segnale in uscita dal sensore, e QUELLA META' che resta è disponibile per TUTTI GLI ALTRI stop che restano di gamma dinamica, dunque la distribuzione dei toni di grigio è diversa, ed è:
Al 1° stop spetta la metà di tutta della luce incidente, ossia 16384:2 = 8192 toni di grigio
Al 2° stop ci sono 8192 :2 = 4096 toni
3° stop, 2048
4° stop, 1024
5° stop, 512
6° stop, 256
7° stop, 128
8° stop, 64
9° stop. 32
10° stop, 16
11° stop, 8
12°, stop, 4
13°, 2
14°, 0 (nero assoluto)
La differenza tra 14 e 12 EV di gamma dinamica, per canale, è di 2 (DUE) toni di grigio su 16384, ossia del tutto trascurabile.
Nessun mezzo di presentazione immagine, sia monitor che stampa, ti può far vedere una variazione di 2 toni di grigio su 16384, ossia 1 su 8197, perchè il miglior monitor arriva a 1 su 1000 ( ma di solito è 1: 500) mentre la migliore stampante con la migiore carta arriva a 1: 180.
L'importante è esporre bene, per catturare il maggior segnale possibile, esporre verso la bruciatura dei bianchi senza bruciarli.
Bisogna prendere atto, che ci piaccia o no, che una fotografia digitale sta, praticamente, nei primi 3 diaframmi.
Nei primi 3 diaframmi c'è l'87,5% del segnale utile ed i diaframmi vicini al nero danno un contributo all'immagine del tutto trascurabile: nulla, nè monitor, nè stampa ti fa vedere che cosa c'è in quelle ombre così scure.
Per i miscredenti del sottoscritto, Jeff Schewe, progettista di Adobe, nella fattispecie di Adobe Camera RAW e del software dei filtri di nitidezza ed altro di Photoshop, sul sito ufficiale di Adobe, indicato sotto, a pagina 2 e 3, ti conferma quello che ti ho scritto io, che la grande maggioranza della gamma tonale sta nei primi due diaframmi, e che si deve sempre cercare di esporre il più destra possibile ed anche che la sottoesposizione è da evitare.
Il sito di Adobe è qui:
www.adobe.com/digitalimag/pdfs/ps_workflow_sec2.pdf Alla fine, la ricerca della gamma dinamica più elevata, esponendo normalmente e con le attuali fotocamere digitali, è solo la ricerca della pietra filosofale.
E la pietra filosofale NON esiste: i novellini spendono un sacco di soldi solo per acchiappare la cara, vecchia, mai tramontata, patacca, romanamente la "sola", la "bufala".
Le case produttrici creano la necessità della bufala, i siti che fanno misure su tutto ci sguazzano alla grande, ed indorano la bufala, ed assieme creano una bellissima e costosa ESCA commerciale, e.... i novellini spendono: ingollano, ed ingollano belli contenti, non solo l'esca, ma tutta la canna.
I novellini cercano e spendono per quei 2 toni in più su 16.500: come fai a vivere senza quelli, è...... impensabile, impossibile e...... quei 2 toni nel nero si vedono ovunque, sempre e comunque!
E.......noi li lasciamo vivere felici e contenti.
.....................i Siciliani, gente che io reputo sveglia, "smart", hanno rimpiazzato il termine "felici" con un termine più colorito, ma certamente più appropriato, visto cosa combinano spesso le case ai Clienti!
Saluti cordiali e.....non ingollare esche!
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