| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:30
“ Le domande? „ Alessandro, nella vita reale io schivo l'arroganza come la peste. Non andrò certo a cercarmela nel web. Non ho proprio voglia di intavolare discussioni con chi si pone in questo modo. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:32
“ è una delle ragioni per cui anch'io apprezzo di più i sensori con più dinamica sulle alte luci „ Ecco, questa cosa mi andrebbe chiarita perchè non l'ho mai capita fino in fondo. Io immgino la DR come una coperta, regolo il bordo superiore sulle alte luci e la srotolo in basso, fino al nero, quanto è più lunga la coperta, tanto riesco a spingermi nei dettagli sulle basse luci. Quindi, se il concetto è questo, non esistono sensori con più dinamica sulle alte luci (o sulle basse luci), ma esistono solo sensori che hanno più dinamica o meno dinamica. Sbaglio qualcosa? |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:33
Ma prima di andare a dire che no ti avevo risposto, ci dovevi pensare, io rispondo SEMPRE a tutti, sempre, su domanda diretta, e se non ti avevo risposto il motivo c'era, ed era quello: a parer mio, la tua obiezione era poco intelligente, appunto perché si parla di differenze infinitesime, bastava tu facessi una divisione, una sola, come ho fatto io e lo vedevi. E non rispondevo per quello, non lo volevo esplicitare che la questione era poco intelligente. Fine della telecronaca. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:40
Hai scritto tu che quello che conta è l'immagine finita. Per arrivare a quell'immagine si parte dai dati del RAW e si fanno varie manipolazioni. Ora, supponendo di usare uno strumento di sviluppo perfetto, e di operare su una coppia dì raw che riprendono la stessa situazione, l'8% lo vedi eccome. Se poi consideriamo che lo strumento di sviluppo tutto è tranne che prefetto, allora la forbice non si può che allargare. Ad ogni operazione verrà fatta una compressione dell'informazione, come hai ben spiegato. Detto in altro modo, dove non ci sono dati non li puoi inventare, e se li devi inventare non saranno quelli reali. E notate bene che non parlo di brand. Io queste cose le vedo sulle mie due macchine dello stesso brand. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:46
Pollastrini, ovviamente, dimentica o omette di specificare che uno stop NON è pari ad uno (valore assoluto) ma è in scala logaritmica. È come dire, riferendosi ad un obiettivo f/1,4 che è solo uno stop più luminoso di un altro f/2. Quell'unico stop significa che l'obiettivo f/1,4 è il 50% più luminoso di quello f/2. Quell'8% di cui parla è, come piace dire a lui, un miccio volante e non serve a un razzo. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:47
Alessandro se odi NIKON e parli bene di Canon e la GD non è tutto(perchè tu sai fotografare) perchè non sei mai passato a Canon? |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:50
“ Pollastrini, ovviamente, dimentica o omette di specificare che uno stop NON è pari ad uno (valore assoluto) ma è in scala logaritmica. È come dire, riferendosi ad un obiettivo f/1,4 che è solo uno stop più luminoso di un altro f/2. Quell'unico stop significa che l'obiettivo f/1,4 è il 50% più luminoso di quello f/2. Quell'8% di cui parla è, come piace dire a lui, un miccio volante e non serve a un razzo. „ siamo sempre la... come se uno mi parla tutto sudato e fiero di endecasillabo o della terzina di Dante, e dopo mi scrive che "c'e' n'e siamo andati"... Ormai e' chiaro ma dopo un po' tutti se ne dimenticano e lui continua a tornare aulico per molti. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:58
@Josh Hai perfettamente ragione! Vorrei capire davvero comunque quale sia la risposta al post iniziale di Paco. Davvero con 12 stop riesco a misurare dettaglio tra 1/8000 e 1/2 secondo? A me sembra ben diversa la realtà. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:02
"Alessandro se odi NIKON.." .......ma che c'incastrano i marchi con delle caratteristiche di un sensore? Io l'8% di gamma dinamica in più rispetto ad un altro trabiccolo, NON lo vedo nemmeno sul monitor, e nemmeno da lontano! Quell'8% lì è fatto di grigi scurissimi, si parla di quelli, grigi alla soglia del nero , solo di quelli, nulla più, su di un monitor che nemmeno ce la fa a presentarteli tutti, se va bene te ne da 11 o 12, e figurati se poi quei grigi scurissimi, in pratica neri, poi stampi leggibili, quando in stampa ne stampi, se sei bravo in fotoritocco ed hai una stampante e carta coi controfiocchi, solo 6,5. Quei grigi scurissimi lì diventano neri in stampa e fine della festa. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:04
al solito leggi solo il pezzo che ti conviene e rispondi a quello che ti piace. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:06
si, ma LUI può tornare aulico per darsi un tono... la matematica non è aulica... sonnumeri uno stop (lasciando perdere gli 0,22 spiccioli) è uguale ad una perdita di informazioni pari al 50% e non certo dell'8% che dice. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:06
“ Davvero con 12 stop riesco a misurare dettaglio tra 1/8000 e 1/2 secondo? A me sembra ben diversa la realtà. „ Bisogna prima intendersi su cosa è il dettaglio. Quanti livelli di grigi ci vogliono per fare il dettaglio? |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:06
questa è un immagine pesantemente recuperata. Per non bruciare la nuvoletta al centro colpita dal sole ho pensato di avere tutto il sottobosco completamente nero e recuperare dopo... Ah, sono capacissimo di esporre e di fotografare. Ma era estremamente comodo a 100 iso con la macchina su treppiede poter fare questo recupero anzichè diventare di gomma con doppie, triple etc.
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| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:08
Ankarai +1 Stessa cosa successa a me ieri mattina. |
| inviato il 20 Ottobre 2017 ore 11:13
In quella scena di Ankarai: con Nikon/sony/oly/pana/fuji/commodore64/simca/telefunken esponi la luce e recuperi quasi sempre tutto (anche se e' bene ponderare perdendo comunque dettaglio e colore il recupero... con Canon/sigma sovraesponi le ombre tenendo il cielo a fondoscala per poi recuperarlo dopo. semplice no? |
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