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Iniziare a scattare in analogico, consigli sull'acquisto


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avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 16:54

Si Lorenzo ma se espongo bene le ombre e riduco i tempi di sviluppo abbasso il contrasto.....
Chiaro ci sono tempi minimi da rispettare
Poi si una Panf ha un piede più duro da alzare di una 400

avatarjunior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:16

Questa cosa della sensibilità più o meno apparente un pò mi fa specie.
Non è difficile, compro un rullino B/N da ipotetici 400ISO, lo infilo nella fotocamera, setto il selettore su 400ISO, scatto fino ad esaurimento fotogrammi, sviluppo, fisso, lavo e asciugo e valuto. Troppo denso, troppo poco, per i prossimi rullini -di quella fotocamera- posso adottare tutta una serie di accorgimenti per farlo "venir bene".
Potrei usare uno sviluppo diverso, modificare i tempi, le temperaure, l'agitazione, ed altri "sotterfugi" atti ad avere un buon negativo comprato per 400ISO ed esposto a 400ISO e quindi, a tutti gli effetti, un 400ISO. MrGreen


2 consigli di prima mano:
usa prodotti di marca (kodak Cool) e spari una T-max 400 (è sempre kodak ;-) ) con EI 400 e al 90% va benone,,, avrai la grana di una 100iso e una risoluzione più alta di tutte le pellicole da 100 iso tradizionalil....se non sei soddisfatto metti 200ISO sviluppatore XTOL (sempre kodak Eeeek!!!)stampa sotto ingranditore con testa colore, seguendo le istruzioni. Da li in poi solo aggiustamenti minori....

Ho visto stampe eccellenti da questa pellicola da chi semplicemente eseguiva le istruzioni....
PS la catena dall'esposizione alla stampa va perfezionata, e cucita addosso, ma mi sentirei di consigliarti questo punto di partenza e il vantaggio di usare questa pellicola che non avrai bisogno di altre..

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:21

con una 100 iso in situazioni di alto contrasto con un EI 100 le ombre diventeranno nere, prive di dettaglio e non c' modo di recuperarle.....

Ecco perchè conviene sempre avere un controllo dell'esposizione manuale o almeno il blocco dell'esposizione.
C'è sempre di mezzo lo sviliuppo (quale ?)
Infine, tutto ciò non comporta che automaticamente la foto sia da buttare, con un soggetto ben esposto, anche se ci saranno parti completamente nere

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:23

non è che è apparente, è che all'emulsione se dai poca luce non tiri fuori nulla. Quindi, un po' perché sbagliare nel troppo è difficile, un po' perché i produttori sono ottimisti, un po' perché il test su cui si calcola la sensibilità commerciale è basato su un contrasto spesso eccessivo, un po' perché gli esposimetri integrati appena vedono un minimo di cielo decidono che quello è il protagonista assoluto dell'immagine, si consiglia quando possibile di stare bassi con la sensibilità.
Oppure di imparare ad esporre bene, che è la stessa cosa.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:36

Non sta dicendo che un film 400 ASA non possa "tirarsi" a sensibilità superiori, sta dicendo di andarci un po' cauti con questo tiraggio perché una pellicola 400 ASA ben di rado ha quella effettiva sensibilità, molto più spesso è una 200 ASA se non addirittura una ben misera 160 ASA.
Non so cosa ci sia di vero in questa storia, onestamente, ma sta di fatto che ogni tanto riesce.
Personalmente non ho esperienza di 400 ASA in Black & White quindi, pur avendo i miei dubbi, non mi pronuncio, di certo per quanto riguarda le diapositive colore non è così, almeno non è così per quelle poche che ho adoperato io: Ektachrome 400, oltre trent'anni addietro, e Fujichrome Provia 400F e 400X... finché le hanno prodotte chiaramente.


guarda non per spocchia ma per dare una informazione: i nostri termini sono scorrettamente tradotti dall'inglese. Si fa un PUSH - spingere - quando si espone per iso più alti (cioè si sottoespone) e poi si sovrasviluppa - si fa un PULL - tirare - quando si sovraespone e si sottosviluppa. Quindi dire "tirare" per dire che si espone a iso più alti è sbagliato.

io ho scattato una vita con i 400 iso' b&n. Non è affatto vero che hanno iso reali più bassi e infatti sono i 400 iso che vengono usati in modo più disinvolto, anche perché i 400 iso hanno i grani più grossi oltre a quelli più piccoli e sono quelli che permettono i push di almeno uno stop. Le HP5+ addirittura si era calcolato che avessero una sensibilità reale di un terzo di stop in più e usandole a valore nominale si sta già effettuando un PULL - si sta tirando - e questo fa sì che la HP5+ abbia quella maggioare quantità di toni intermedi, secondo me molti nelle base luminosità, che le altre pellicole non hanno visto che - lo dico per chi non lo sa - sovraesporre e sottosviluppare diminuisce il contrasto e aumenta i livelli intermedi

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:37

Su quali basi e conoscenze puoi permetterti di fare queste affermazion
non lo dico io ma partire da Ansel Adams fino a quelli che ho postato prima che ne sanno più di me ti dicono che ti devi trovare la sensibilità effettiva che NON è quella indicata sulla scatola. Se vedi lo studio di sensitometria che ho postato ti dice che in condizioni normali una HP5 è di 160 ASA.


@Tuttodigitale, nel caso di luci forti devi agire sullo sviluppo, contraendo lo stesso, perchè in questa fase agisci sulle stesse. Non in stampa.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:41

Ecco perchè conviene sempre avere un controllo dell'esposizione manuale o almeno il blocco dell'esposizione.
C'è sempre di mezzo lo sviliuppo (quale ?)
se hai una fotocamera con lettura spot, altrimenti con una lettura di 35° di un qualsiasi esposimetro in fotocamera é sempre un terno al lotto, io conoscendo la mia MX mi avvicino se posso oppure uso l'esposimetro spot (usato principalmente per il medio formato)

@Black Imp, non voglio insistere ma non é cosi, io la HP5 la uso a 160 ASA....e stampo pensando solo al contrasto, bruciature e mascherature, a 400 ASA in alcuni casi si può fare ma altrimenti hai le ombre chiuse che non recuperi più. Ripeto non lo dico io ma A.A. e tanti fotografi pro da cui ho imparato.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:52

Il senso del mio intervento precedente era che le emulsioni delle pellicole non "escono" sempre uguali, vedi le Ekta pro, che riportavano all'interno la effettiva sensibilità di quella partita. Questo non significa che l'emulsione della Ekta normali fossero più uniformi, ma semplicemente che per un materiale destinato ad un uso meno sofisticato, non si prendevano questa premura.
Nel caso di materiali destinati al 99% ad essere trattati in uno stabilimento industriale, come quelli a colori, è difficile prendere in considerazione variazioni sul trattamento, quindi si stabilisce un certo trattamento ed una certa sensibilità, cercando di ottimizzare i vari fattori.
Con il B&N è possibile variare la sensibilità ottenendo risultati diversi in quanto a definizione, grana e contrasto. Naturalmente è la faccenda della coperta più o meno corta, e bisogna scegliere a cosa rinunciare.
Poi ci sta che per motivi di marketing le case tendano a dichiarare una determinata sensibilità, magari facendo cifra tonda oppure dichiarando un valore un po' abbondante, specie per i materiali ad alta sensibilità.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 17:57

@Black Imp, non voglio insistere ma non é cosi, io la HP5 la uso a 160 ASA....e stampo pensando solo al contrasto, bruciature e mascherature, a 400 ASA in alcuni casi si può fare ma altrimenti hai le ombre chiuse che non recuperi più. Ripeto non lo dico io ma A.A. e tanti fotografi pro da cui ho imparato.



ma cosa c'entra il fatto che certe ombre non le recuperi? nessuna pellicola ha sensibilità infinita e nessuna copre tutta la gamma dinamica che l'occhio vede. Salutami Ansel Adams visto che hai imparato da lui ma ho i miei dubbi che sia quello che ha detto e se lo ha detto può aver detto una cazzata.
Viene addirittura spinta a 3200 iso. dimmi come una pellicola dalla reale sensibilità di 160 asa possa essere spinta così tanto

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 18:05

ma cosa c'entra il fatto che certe ombre non le recuperi? nessuna pellicola ha sensibilità infinita e nessuna copre tutta la gamma dinamica che l'occhio vede. Salutami Ansel Adams visto che hai imparato da lui ma ho i miei dubbi che sia quello che ha detto e se lo ha detto può aver detto una cazzata.
tutti dicono le cazzate meno che te, mi sa che stai esagerando, le ombre se chiuse non le recuperi ne in sviluppo ne in stampa. Ti conviene studiare un poco prima di dire che altri dicono cazzate.
Infatti se misuri per le ombre e poi per le luci sai quanto devi contrarre e espandere lo sviluppo, semplice ma non per tutti.
Toh te ne posto un altro cazzaro:



Guardali che impari qualcosa.


avatarjunior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 18:05

Vi siete impelagati in questioni più grandi di quanto potesse servire a chi ha aperto la discussione, IE, SE, SZ, BTSZ, il poveretto di turno vorrebbe solo scattare un rullo di pellicola per vedere l'effetto che fa.MrGreen
Io pure uso la pellicola e più o meno faccio come descritto da qualcuno approposito di ie/se, Mickey e qualcun altro dicono bene ma non credo che tutto questo possa servire al primo rullino.
Tanto se non ho capito male per sviluppo ecc. si rivolgerà ad un laboratorio.

Comunque la hp5 da me è 200 iso.
La fp4 64 iso
Kentmere 100 /50iso
Kentmere 400/250iso

Sviluppo D76 fatto da chimica sfusa oppure Thornton 2 bagni sempre fatto in casa...

avatarjunior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 18:07

@Tuttodigitale, nel caso di luci forti devi agire sullo sviluppo, contraendo lo stesso, perchè in questa fase agisci sulle stesse. Non in stampa.

in stampa agisci sul contrasto esattamente come lo fai con lo sviluppo, tuttavia l'azione compensatrice è limitata ed è bene mantenerla (immagina di avere un file immagine e non poter modificare il punto di bianco e di nero se non nel verso opposto alla correzione che vorremmo fare....)....Lo sviluppo corretto è quello che ti permette di avere una buona stampa con contrasto 2....se usi carte con grado 0, c'è un problema se si presenta una scena appena più contrastata.... e se ottieni buoni risultati con il grado 5, basta una scena appena più moscia che la stampa avrà una gamma tonale ristretta

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 18:11

@Giuseppe Pan, siamo un pò usciti dal seminario, l'autore ha già acquistato la fotocamera e come al solito i consigli salgono di livello.
Grazie che vedo che anche tu usi il modo corretto per le pellicole, fa piacere sembra di essere un extraterrestre.

Ti dico che la PAN-F sui 12 ASA e poi arrivare a 25, nominali sono 50.

in stampa agisci sul contrasto esattamente come lo fai con lo sviluppo, tuttavia l'azione compensatrice è limitata ed è bene mantenerla....Lo sviluppo corretto è quello che ti permette di avere una buona stampa con costrasto 2....se usi carte con grado 0, c'è un problema se si presenta una scena appena più contrastata....
le carte con i gradi fissi credo non esistano più. Comunque esponi per le ombre e sviluppi per le luci...per ottenere una foto stampabile. Il contrasto che fai in stampa agisce più sulle ombre. Fai il contrario esponi per le luci e regoli il contrasto per le ombre. Da qui non si scappa.
Postami qualche testo che dice il contrario e lo leggerò volentieri.

avatarjunior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 18:16

Il contrasto che fai in stampa agisce più sulle ombre. Fai il contrario esponi per le luci e regoli il contrasto per le ombre. Da qui non si scappa.

dove salta questa convinzione? Il contrasto agisce su tutta l'immagine...NON ho sostanziali differenze se modifico il contrasto attraverso lo sviluppo o attraverso la stampa....il problema nel farlo con la stampa è che poi non ho più spazio di manovra...

Per questo tutta la catena andrebbe tarata sul grado di 2 (multigrade.


PS mi dici esattamente come si fa ad esporre per le luci e regolare il contrasto per le ombre....perchè come regolo il contrasto in stampa devo rifare l'esposizione (e lo split è una scemenza totale...)....e continuò finchè non ottengo le luci e le ombre che voglio....se il nero è troppo chiaro (o il bianco troppo scuro...come si preferisce, questioni di punti di vista MrGreen) si aumenta il contrasto.

C'è teoricamente la possibilità di fissare l'esposizione, ma solo se ci basiamo sul grigio medio...i filtri di contrasto permettono questo...
viene da se, che se non si cambia esposizione scappa via sia il bianco che il nero (esattamente come in ripresa)...utilità pratica? A chi interessa avere il tono centrale piuttosto che il controllo delle luci e delle ombre (e poi il grigio medio dove cade cade cosa importa?)

non lo dico io ma partire da Ansel Adams fino a quelli che ho postato prima che ne sanno più di me ti dicono che ti devi trovare la sensibilità effettiva che NON è quella indicata sulla scatola. Se vedi lo studio di sensitometria che ho postato ti dice che in condizioni normali una HP5 è di 160 ASA.

piano piano, kodak parla espressamente di sensibilità ISO nelle sue pellicole (e più precisamente scrive in "molti sviluppatori) e anzi specifica che è stato determinato rispettando lo standard ISO, con Indice di contrasto adatto per scene con contrasto normale e con ingranditore con testa colore.






avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2024 ore 18:24

“ Altro consiglio é che nelle giornate da alto contrasto devi tagliare il tempo di sviluppo di un 30/40% ?


E se sullo stesso rullino ha scene a basso o addirittura bassissimo contrasto?


.

LO OP (Samuele) si rivolgerà ad un lab per sviluppo SCANSIONE ed eventuale STAMPA INKJET !!!

perchè continuare ad insistere su sta cavolo di Sensibilità Effettiva se il destino del negativo sarà la scansione e la stampa dgitale InkJet ??? Eeeek!!! Triste




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