| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:16
Questo è il responso del tool, immagino nella realtà sia un po' superiore visto che ho una altana di 20mq libera su tre lati e a vetrate che, sebbene siano vetri doppi e di qualità non ha la stessa dispersione che fosse in muratura. Per fortuna consumo poco di trasporti (sui 15000km annui in tutta la famiglia, abbiamo una macchina sola) |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:28
mi pare strano. 10.000 kwh neanche in 10 persone li consumi |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:31
boh magari può essere dipende dalle dispersioni della casa (se non ha cappotto)...certo è che son tantini  |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:32
Sarà sbagliato il tool, che vi devo dire, non metto il link perché è chiaramente commerciale, i dati principali che ho messo sono che siamo in 3, che le casa è di 120mq subito sotto il tetto, la posizione geografica, i lati liberi e gli elettrodomestici presenti. Poi ho ipotizzato che sia tutto elettrico ed ottimizzato
(In realtà quest'inverno per parte del riscaldamento oltre al gas ho usato il camino a legna che è bellissimo ed economico se di fascia energetica buona, come quello che ho, però inquina comunque tanto)
Nel tool ho messo che le dispersioni della casa sono basse (nella realtà però non cosi basse, come dicevo, vista l'ampia superficie vetrata) |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:34
per me c'è uno scoglio burocratico insormontabile ed è quello che il condominio o il privato non può vendere energia elettrica.
mi spiego: in un grosso condominio occupato al 70% di lavoratori pendolari con figli la casa ha funzionante dalle 8 alle 16 sostanzialmente il frigo. la macchina è da qualche altra parte quindi se elettrica devi ricaricarla usando altra corrente.
SE si potenziasse l'infrastruttura di distribuzione locale e si permettesse di "trasferire" l'energia prodotta in un quartiere a un altro quartiere dove si lavora e si tiene il condizionatore acceso o l'elettricità per il sistema di trasporto pubblico il grosso dei consumi cittadini da terziario sarebbe autoprodotto in loco.
tutto questo trasferimento significa enorme lavoro per i grandi gestori perchè la produzione distribuita non è controllabile di fino, quindi ci dovrebbero essere molte turbogas a inseguimento e carichi staccabili a comando. MA considerando le colonnine di ricarica come carico staccabile e che con le turbogas non fai fumi strani quindi puoi piazzarle vicine a centri abitati che possono beneficiare del calore di scarto per l'acqua calda io ci vedo solo un problema di statu quo, di interessi dei grandi del mercato. mio padre negli anni 50 combattè per far abolire i costi di allaccio alla rete che ogni azienza doveva pagare calcolati come distanza dalla centrale, anche se l'azienda di fianco era già allacciata. lui e i suoi colleghi di battaglia politica riuscirono a far abolire quella gabella assurda, noi stiamo fallendo nel modernizzare il sistema ora che la produzione distribuita apre nuove possibilità.
considerate che il fotovoltaico come produzione insegue i consumi dei climatizzatori, e che i climatizzatori producono tanto calore che viene semplicemente disperso. quindi vedete magari un palazzo di uffici pubblici e una piscina comunale a poca distanza, ma non c'è verso che il calore degli inverter venga usato per scaldare l'acqua delle piscine, in cui gli enormi costi per il gas per riscaldare l'acqua vengono scaricati sulla collettività. o che il comune si doti di una piccola centrale elettrica turbogas per produrre elettricità e calore. semplicemente perchè al momento la legge non lo permette. |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:44
“ Sarà sbagliato il tool, che vi devo dire, non metto il link perché è chiaramente commerciale, i dati principali che ho messo sono che siamo in 3, che le casa è di 120mq subito sotto il tetto, la posizione geografica, i lati liberi e gli elettrodomestici presenti. Poi ho ipotizzato che sia tutto elettrico ed ottimizzato
(In realtà quest'inverno per parte del riscaldamento oltre al gas ho usato il camino a legna che è bellissimo ed economico se di fascia energetica buona, come quello che ho, però inquina comunque tanto)
Nel tool ho messo che le dispersioni della casa sono basse (nella realtà però non cosi basse, come dicevo, vista l'ampia superficie vetrata) „
io penso sia sbagliato sinceramente....
i miei dati sono di una casa unifamigliare di 130mq, accostata ad est ad un granaio.
Siamo in tre e come detto, non ho gas e vivo ben più a nord di te |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:44
Secondo me il problema dell'accumulo troverà delle soluzioni:
www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/produzione-serie-batter
In questo momento ci manca anche che l'Europa renda obbligatorio l'impianto per fare lievitare ancora di più i prezzi. Già ora è difficile trovare i componenti, a partire dall'inverter.
A mio parere invece dei contributi dovrebbero consentire di vendere sul libero mercato l'energia prodotta, come succede, da quel che so, in altri paesi.
Mi chiedo poi se non sarebbero sfruttabili con pompe di calore e teleriscaldamento, per le città rivierasche, le acque di mari, laghi o fiumi a portata costante. |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:44
Ehm come dicevo pagine fa.
La burocrazia ci ammazzerà prima del riscaldamento globale  |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 11:59
per me l'accumulo al momento è la soluzione sbagliata. la soluzione per me azzeccata è investire nella rete di distribuzione e gestione dei picchi, e permettere entro certi limiti che orario e luogo di produzione differiscano entro certi limiti da orario e luogo di consumo. il fotovoltaico produce elettricità in fasce orarie utili per le aziende ma non per il domestico, l'eolico offshore lavora bene nel pomeriggio tardo, se facessimo una vera smartgrid per ottimizzare i consumi diurni usare il nucleare francese per i consumi notturni non sarebbe per nulla una cattiva idea
EDIT
per mettere un po' di ottimismo in rete, segnalo questa centrale geotermica per la produzione di acqua calda a ferrara. scoperta oggi
it.wikipedia.org/wiki/Centrale_geotermica_di_Ferrara |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 12:19
Un paese come l'Italia baciato dal sole non può non sfruttare “l'obbligo” che si ha in questo periodo storico di produrre il più possibile energia da fotovoltaico. Partendo da concetti diversi, non il libero mercato che arricchisce i soliti, ma trattando la cosa come sicurezza nazionale, perché di ciò si tratta quindi adottando criteri di attuazione diversi.Altri paesi si stanno preparando anche a questo.
telegra.ph/Come-prepararsi-ad-un-blackout-Austria-e-Germania-pubblican |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 12:34
Certamente ci vorrebbe una politica nazionale che coordinasse il tutto: lasciare come al solito campo libero alle singole regioni in nome di una pseudo autonomia, sarebbe deleterio.
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| inviato il 19 Maggio 2022 ore 12:37
Ma, se qualcuno ne ha fatto esperienza, fra le varie offerte di installazioni "chiavi in mano", quali sono quelle più serie?
Avevo notato quella dell'Ikea postata da Juza. |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 12:52
Migliore come prezzi o come materiali ed esecuzione?
PS: apri la seconda parte che qui siamo agli sgoccioli... |
| inviato il 19 Maggio 2022 ore 13:01
ha due soluzioni per ogni kilowattaggio.
Quella standard e quella di qualità più elevata.
i 2kw per esempio costano 2000 standard e 2500 con componenti "migliori" e poi c'è la versione Black che usa i componenti migliori ma ha un estetica black (prezzi netti con sconto fattura del 50%)
Si continua qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4248240 |
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