| inviato il 04 Giugno 2020 ore 10:34
Tiber, siamo arrivati alla pag. 15  (il tuo 3D ha avuto un bel successone!)
Sono proprio curioso di conoscere la tua scelta ideale di reflex da esporre in salotto ed ev. da usare sul campo. 
Buona giornata!
Roberto |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 10:38
“ Sono proprio curioso di conoscere la tua scelta ideale di reflex da esporre in salotto ed ev. da usare sul campo. „
15 pagg. per il corpo, pensa poi per le ottiche... 
Anche se è meglio che io stia zitto. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 11:07
Salve,
giusto, aver citato la Rolleiflex SL35 ed il magnifico parco-ottiche realizzato da Zeiss per questa macchina, purtroppo nello stesso tempo ottima e superata dalle innovazioni introdotte di continuo dall'industria nipponica.
Non dimentichiamo, dopo la citata SL35, gli sforzi di Rollei nella progettazione di apparecchi più moderni ed al passo coi tempi, raggiungendo il meglio di sé con la Rolleiflex SL35e se parliamo di reflex dalla forma "tradizionale" ed infine la rivoluzionaria SL-2000f, per giungere infine alla Rolleiflex 3003, versione aggiornata, corretti i problemi di affidabilità, della precedente.
Per la sua 35 mm. Rollei si affidò a Carl Zeiss per la serie più prestigiosa di ottiche ed esse, se Zeiss o su progetto Zeiss e fabbricate su licenza, portano sempre al frontale il nome "storico" di ciascuna ottica, ovvero Planar, Distagon, ecc. (fa eccezione il Planar fabbricato col nome Voigtländer, al quale fu dato il nome di Ultron). Le altre, commissionate ad aziende terze, vennero genericamente marcate "Rolleinar".
Per questo, il Rolleinar 55/1,4, indipendentemente dal suo schema, non è un progetto originale Zeiss per Rollei. Dovrò controllare su "Rollei Report" di C. Prochnow, su quale sia esattamente la provenienza di quell'ottica.
Il Planar per Contarex non è di scarso impiego pratico: basta usarlo… sulla Contarex!
A parte che per tali ottiche esistono opportuni anelli adattatori per -volendo- impiegarle su fotocamere digitali.
A presto,
Enzo
Zeiss, per Rollei, progettò e realizzò il Planar 50mm. f:1,8 ed infine il Planar 50mm. f:1,4. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 12:45
" Happy is the man who can make a living by his hobby "
George Bernard Shaw
***
Desidero inserire un indirizzo a conclusione di questo thread che, Tiber non me ne vorrá ... , è sostanzialmente fondato sul sentimento della passione per la tecnica, per la meccanica in genere ed in particolar modo per la meccanica delle macchine fotografiche.
Una passione cosí intensa da renderla sostegno essenziale della propria Vita, e che inevitabilmente avoca a sè la pulsione ad una raccolta; la si chiami, se si preferisce, collezionismo.
A me pare, in ogni caso, di poterla intendere come una particolare espressione d'un bisogno primigenio : d'un teatro dell'anima, nella cui scena quegli oggetti allestiti, nel caso camere e lenti, in una Teca snodano un possibile, forse minuto, racconto d'umanitá.
Ancor piú estensivamente è un racconto pregevolmente museale, quindi d'una testimonianza pur attiva e che al tempo stesso, quando aperto allo sguardo altrui, dismette l'abito puramente documentario per vestirne elegantemente quello letterario.
Dunque questo incantevole short, probabilmente ai piú giá noto, sul grande maestro Giampaolo Ferro di Buttrio, sublime artigiano italiano la cui Opera, senza retorica alcuna, è giá consegnata alla Storia :
"THE MIRACLE OF CAMERA"
by Stefano Giacomuzzi
player.vimeo.com/video/136543961
~~~~~~~~~~~~
www.wetzlar-historica-italia.it/FERRO.html
Un gentile augurio di buona giornata a Voi tutti,
Ben |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:34
Ringrazio tutti per i contributi preziosi, vulcanici, a volte persino virtuosistici. Sono sicuro che, al di là del mio caso di specie, che non ha nulla di rilevante in sé, sia stato interessante per molti leggere queste informazioni. Io sarò molto più basico nelle mie scelte. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:42
Con il nickname che richiama il Tevere, la collezione deve per forza iniziare dalla Rectaflex! |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:48
Una visita da Ferro merita da sola il viaggio a Udine. Lì sì che si può vedere una "vera" collezione di apparecchi fotografici.
L'unica cosa che non sopporto è il gatto (sono allergico). |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:00
Se voleste continuare il topic fate pure |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:08
Vorremmo sapere quali sono le reflex che più hanno attirato la tua attenzione |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:17
Io apprezzo molto la professionalità e la correttezza dei Ferro, Padre e Figlio. I lavori che hanno fatto per me, sono davvero ben fatti. Uno tra tutti, il restauro del mio Contax-Flektoskop.
E mi sono simpatici anche i suoi gatti. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 14:41
io romperei una tecna in qualche museo Ungherese ... ma vedo che l'hanno gia fatto portandosi via, oltre all'intera collezione, la prima reflex con pentaprisma (di Porro) in assoluto al mondo ... creata dal genio matematico/fotografico di Jen? Dulovits ... La Duflex (by Gamma).
da Wikipedia ungherese : "Insieme a tutte le altre macchine fotografiche ungheresi, la 001 Duflex è stata esposta sino agli anni '90, fino a quando (alcuni ladri n.d.r.) non hanno fatto irruzione nel museo e hanno rubato l'intera collezione ungherese. Il prototipo Duflex rubato raggiunse il Giappone in modo inspiegabilie e divenne proprietà di un ricco collezionista. Nacque anche l' idea di riacquistare dal National Technical Museum , ma anche il prezzo offerto di quattro milioni di fiorini non è sufficiente per il nuovo proprietario."
Qui altre info riguardanti la fotocamera ed il geniale inventore.
www.nocsensei.com/camera/tecnica/marco-cavina/marcocavina/tessar-12cm- |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 15:10
Grande Schyter !!!
www.pentax-slr.com/71760573
www.pentax-slr.com/108413514
Gamma Duflex, automatismo del diaframma
"When pushing the shutter release button, an actuator, seen as a dark spot to the right of the red spot and the lens release handle, came out to push a button in the lens, seen as the grey spot at the inside top of the lens to the right. This button released the blades of the diaphragm to move to the preselected f.stop." |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 18:14
“ Coloretoscano, hai fatto benissimo. Onestamente io non sarei stato così determinato. La mia l'ho pagata 350 col 50/1.4 e mi era sembrata cara.
La macchina comunque è rarissima anche perchè ne sono state prodotte poche, con quello che costava e perchè (avevo letto) entrava di misura all'interno di una apparecchiatura medica complessa, che gli era stata costruita intorno (credo che incorporasse anche il motore) per cui al tempo era ricercatissima per questo.
Il suo punto forte non era tanto l'indipendenza dalle batterie (comune a tantissime altre macchine, tutte le meccaniche e molte elettroniche "ibride", tipo LX, FM3A e altre) quanto la costruzione impeccabile e soprattutto l'avanzatissimo sistema esposimetrico, che non aveva uguali in un corpo meccanico
Onestamente delle mie OM1-OM2-OM3-OM4 perfettamente funzionanti e quasi come nuove (a parte appunto la OM3), uso solo l'ultima, OM4ti, ma è un gran piacere ugualmente.
Le ottiche poi sono uniche. Nel senso che, come Leitz, e come nessun altro, tutte le ottiche sono costruite esattamente nello stesso identico modo, la meccanica è identica. Sono bellissime anche le più economiche, 28/3.5, 50/1.8, 135/3.5 etc. neanche le Zeiss hanno questa costanza di produzione. Il 50/1.7 CY, ad esempio, ha una costruzione più economica del 50/1.4, oppure il 35/2.8, dell'1.4, cosa che avviene in tutti i marchi. „
Ottimo Leone Giuliano...si certo !!! non voglio star qui a sottolineare i pregi di Olympus ma quello che hai detto circa la OM3 e le ottiche Zuiko è verissimo. Tant'è vero che le ho tutte eccetto i 3 "bianchi" introvabili e inacquistabili per il loro prezzo. Ci ho messo dieci anni a fare questa collezione comprando e rivendendo quando trovavo il pezzo più bello e più nuovo. Ci sono ottiche piuttosto rare e costose come il 24 shift, il 35-80 f/2,8 ED, l'8mm fisheye, il 20mm f/2 makro belows, il 45mm f/2 pancake, ma tendenzialmente hanno tutte una qualità ottica e meccanica elevatissima. Alcune le uso con tanta soddisfazione con la A7III ed il Teachart anche per la loro minuscola dimensione. Non è difficile andare in giro con 4 o 5 ottiche Zuico con la bosra che a fatica contirnr un corpo e due zoom odierni.
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
