| inviato il 25 Dicembre 2023 ore 10:11
Diebu, certamente, infatti condivido quanto scritto da luca ballotta: <<Se poi applicare il sistema zonale si intende, piazzare la zona III e verificare dove cadono le alte-luci, dal mio punto di vista nopn lo stiamo applicando veramente. Stiamo solo esponendo corettamente le ombre, spèerando di non bucare le luci.>> Una domanda: il SZ aiuta la digestione del panettone ? |
| inviato il 25 Dicembre 2023 ore 10:22
Certo! È collegato alla famosa dieta a zona. |
| inviato il 25 Dicembre 2023 ore 13:51
SZ Senza Zucchero |
| inviato il 25 Dicembre 2023 ore 20:17
@Simone Rota, nel BN dai precedenza alle ombre in fase di scatto, ma decidi tu dove piazzarle, io molte volte le metto in zona IV e contraggo lo sviluppo anche di più del 30%. Dipende da quanta leggibilità vuoi nelle stesse o se non ci sono zone particolarmente scure. Il consiglio che posso darti e di trovare due pellicole e usare quelle per trovare il tuo giusto equilibrio- Poi c'é la scelta della chimica da sviluppo, tipo di ID-11 o D-76 (adesso si trova quello dell' adox) in attesa che Kodak....sono più compensatori e quindi aiutano in situazioni di troppi stop di differenza tra ombre e luci. Le luci le puoi salvare o bucare solo nello sviluppo, considera che le pellicole di oggi tengono diversi stop, sicuramente più della carta. |
| inviato il 25 Dicembre 2023 ore 20:28
l'ho gia scritto precedentemente. Applicare il SZ per pellicole in rullo senza la possibilità di poter cambiare i dorsi per gestire i vari contrasti, è controproducente se nn addirittura diseducativo. Anche la vecchia regola "esponi per le ombre e sviluppa per le luci", che è un po' il Santo Graal per chi fa fotografia analogica in b/n, andrebbe spiegata meglio perchè non funziona sempre. |
| inviato il 25 Dicembre 2023 ore 21:23
@Mickey le 2 pellicole le ho individuate: hp5+ Ilford e 100 apx Agfa. La prima esposta a 200, la seconda a 100. Sviluppatori hc-110 (durevole) e d-76 ( compensatore). Da ottimizzare tecnica di esposizione e tempi di sviluppo. Lo scopo e' ottenere negativi stampabili sotto ingranditore. Per quanto riesca a fare, sara' comunque un compromesso. I motivi sono i soliti, detti e ridetti in questa discussione: contrasto della scena cambia e lo sviluppo e' uno solo. Necessita' di avere un minimo di controllo del mosso e della pdc. |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 9:37
Premesso che gradirei vedere chi stampa 36 negativi.....comunque un 24x36 dura a volte una giornata e tutti questi cambiamenti che non fanno usare il SZ sono p.... mentali. Credo che forse l' APX la proverei a meno ASA (60/64). Appunto per avere negativi stampabili non puoi che non seguire il principio solito "esponi per le ombre......." oppure fare il bracketing. Un consiglio se devi fare notturne prendi una Fuji Across non soffre del difetto di reciprocità fino a 30'. |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 9:50
In realtà la Fuji Across non ha difetto di reciprocità fino a ben 2 minuti! E oltre i due minuti la compensazione da applicare è minima, dell'ordine di mezzo stop. |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 10:28
“ comunque un 24x36 dura a volte una giornata e tutti questi cambiamenti che non fanno usare il SZ sono p.... mentali. „ oltre ad aver letto sul SZ, servirebbe averlo capito. Certo, un rullino lo puoi far durare anche due mesi ed applicare il SZ "se le situazioni di contrasto sono le medesime". Rivedrei la frase sulle pi..e mentali. “ per avere negativi stampabili non puoi che non seguire il principio solito "esponi per le ombre......." „ ecco ... con queste affermazioni ho inquadrato quanto ne sai sull'esposizione. Servirebbe approfondire ... perchè sfuggono molte cose. “ prendi una Fuji Across non soffre del difetto di reciprocità fino a 30' „ altro consiglio errato come giustamente ha corretto Diebu ... |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 10:39
quando scrivevo che oltre a leggere servirebbe capire, mi riferivo alle osservazioni stesse dell'autore (che come sappiamo partiva dalla condizione migliore, visto che usava pellicole singole di grande formato). circa la Contrazione e l 'Estensione ... Contrazione >> Adams, osserva che: “… Se noi riduciamo il tempo di sviluppo per meglio controllare un soggetto che si estende su una scala molta lunga, potremo trovare che l'immagine manca di vitalità al di sotto della Valore V. LA riduzione dello sviluppo determina una compressione del contrasto locale all'interno di questi valori, che può portare a risultati scialbi e privi di vita. Questo effetto limita, di solito, i casi nei quali la contrazione [dello sviluppo] può essere applicata. In genere, N-1 è accettabile…” Estensione : “… uno sviluppo prolungato tende ad aumentare la grana del negativo, e questo spesso non è accettabile. Lo sviluppo N+1 è praticabile con la maggior parte delle pellicole e l'N+2 con alcune ( il formato del negativo e l'entità dell'ingrandimento programmato sono in questo caso fattori importanti) . (Ansel Adams, “Il Negativo”, Ed. Zanichelli, 1987, pag. 81) Questi sono gli aspetti che andrebbero approfonditi dai vari guru de 'noantri che ripetono a pappagallo la solita cantilena. Altro che pipXe mentali . |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 10:45
@Diebu si mi sono confuso ma comunque 1/2 stop fino 16 minuti é poco o nulla, rispetto a una Ilford che ti ci addormenti. Qui si ripete a pappagallo quello che scriveva Adamo, diciamo che oggi pellicole e chimici sono diversi. Capito questo...... |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 11:29
“ Capito questo...... „ capito questo vedo che ci hai capito poco ... mi piacerebbe conoscere cosa ne pensi delle considerazioni di A.A. sulla CONTRAZIONE ed ESTENSIONE che ho quotato sopra. Anche la considerazione sul fatto di scattare un rullino da 36 in una giornata è una sciocchezza. Se ci pensi ci arrivi da solo. |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 21:19
Certo uno che é definito in un forum di analogica come " paladino del non-so-un-c a z z o-ma-devo-insegnare" e che pretende di insegnarmi la fotografia.... |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 21:50
Mickey, Hai scritto delle cose inesatte, provo a spiegare il perché. Il 24/12 sono andato con mio figlio in centro a Bologna a viziarlo un po' portandomi dietro la mia fidata Nikon, con un rullo Foma da 400 iso. Ho quindi 36 foto, la sensibilità nel mio flusso di lavoro, con d76 1+1 e' 200 iso (anche 160 ma arrotondiamo a 200). Dunque ho scattato 36 foto con l'esposizione per 200 iso. Piazzo le ombre come ansel Adams insegna e ottengo la coppia tempo diaframma che mi soddisfa. So che per una scena normale, con 8-9 diaframmi di contrasto il tempo di sviluppo che uso è 12 minuti. A me piace fotografare sotto i portici di Bologna e mi trovo alcune scene totalmente in ombra, dove ci saranno si e no 5 stop di contrasto. In queste scene il tempo di sviluppo che vorrei dare non è più 12 minuti ma diciamo almeno un 50% in più, diciamo 18 minuti. In alcune scene invece la luce del sole fa capolino nella scena e di contrasto ho anche 10-11 diaframmi. In quel caso vorrei sviluppare il negativo non 12 minuti ma 9. Quindi in 36 scatti ne avrò alcuni che andrebbero sviluppati 9 altri 12 ed infine altri 18 minuti. Il rullino è uno solo però, quindi sono fregato… Posso fare il bracketing, ma in questo caso non serve a nulla perché se le ombre si fissano con l'esposizione, le luci si regolano con il tempo di sviluppo. Quindi a meno di variare il tempo di sviluppo, avrò sempre una coperta corta in un rullo da 36 pose, a meno di non scattare tutte le foto allo stesso muro in ombra in un intervallo di tempo molto rapido. Se avessi scattato con la folding 4x5, oltre ad aver perso mio figlio per strada e sembrare folkloristico, avrei diviso gli sviluppi delle lastre in tre, scena a medio contrasto, basso e alto. Con la pellicola in rullo non lo posso fare a meno di non girare con tre corpi… Come ho fatto con la pellicola in rullo? Cerco sempre di non produrre negativi troppi densi, perché faccio molta fatica ad ottenere le zone chiare come vorrei; cerco di esporre le ombre correttamente (tanto quelle non sono influenzate dallo sviluppo) e non bucate le alte luci. Quindi ho scritto sul blocco note del cell la quantità di foto ad alto / medio / basso contrasto e ho deciso di sviluppare per 12 minuti, sapendo di dover un po' aumentare il contrasto nelle scene totalmente in ombra. |
| inviato il 26 Dicembre 2023 ore 23:41
“ Certo uno che é definito in un forum di analogica come " paladino del non-so-un-c a z z o-ma-devo-insegnare" e che pretende di insegnarmi la fotografia.... „ Caro Alfredo, c'è sempre da imparare; ed io so davvero poco ... mi viene però difficile imparare il SZ da chi nel 2020 cercava uno stampatore a Roma perchè non aveva una CO. Oppure che pontificava sull'Intrepid Enlarger qualche mese fa rimediando una figuraccia. Capisco che con 672 messaggi in pochi anni sei diventato un guru ... Un po' di esperienza pluridecennale e tante buone letture, mi fanno riconoscere al volo i pischelli da chi parla con cognizione di causa. @ Luca Ballotta ... da incorniciare il tuo intervento. Difficile farlo capire ai talebani del SZ. Sistema Zonale che, per me è il non plus ultra con le pellicole singole o con i dorsi intercambiabili. Poi ovviamente c'è il sistema più "rozzo" per salvare capra e cavoli e vivere bene in CO anche con un rullino dai contrasti diversissimi. |
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