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Annika von Hausswolff







user90373
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inviato il 28 Giugno 2017 ore 17:10

@ Labirint

Sono un pò naif e parto dal presupposto inverso, è la situazione che mi porge l'idea per uno scatto, logicamente il vissuto fa in modo che io segua un filo dal quale poter estrarre progetti, ma tutto senza imposizioni, si va a sensazioni. Ciò non toglie che possa apprezzare anche lavori con impostazione diametralmente opposta, in fondo siamo qua per discutere e ampliare gli orizzonti. Sorriso

user117231
avatar
inviato il 28 Giugno 2017 ore 20:23

Grazie di avermi sbloccato.
Da ora in poi, almeno con te...farò la persona seria.
FINE OT

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2017 ore 20:29

Vorrei spiegare in modo un po' più dettagliato e con due esempi le ragioni per cui il lavoro della fotografa Annika von Hausswolff non mi convince. Ovviamente si tratta delle mie opinioni del tutto personali.

Vediamo innanzitutto la fotografia della ragazza con la motosega.
Dal punto di vista formale si tratta di una fotografia perfetta: luci, colori, ombre, tutto perfettamente studiato. Però poi vengono inseriti degli elementi di disturbo, quasi a far credere che la fotografia sia stata scattata velocemente, senza avere il tempo di inquadrare correttamente. Mi riferisco allo stipite della porta che spunta esattamente da dietro la testa. E' la prima cosa che viene insegnata in qualsiasi corso di fotografia: attenzione agli alberi o ai pali della luce che spuntano dietro le teste dei soggetti! Perchè questa contraddizione? A cosa serve? Un disturbo mirato per creare disagio nello spettatore?
Il locale è vuoto, perfettamente pulito e la ragazza ha una motosega in mano. Cosa ci fa? Non incute paura in quanto non sarebbe nemmeno in grado di accenderla... e poi non ha un'aria minacciosa. Che ci sta a fare? Sta traslocando? Porta la motosega, visibilmente troppo pesante, in salotto? Beh, perchè no? Io anni fa la tenevo in cucina sul caminetto, insieme a un'ascia...
Non sta camminando, è lì impalata, come se qualcuno le avesse detto: reggimela un attimo!
Francamente non capisco il senso di tutto ciò. E' solo strana, inconsueta, contradditoria, fine a sè stessa: non mi dice nulla.

L'altra foto, quella del campo di basket con i cadaveri è ancora più contradditoria e senza senso: Un campo abbandonato e inutilizzato (non ci sono i canestri e una rete è a terra) e due corpi a terra. Non c'è nessuno, nè polizia nè transenne, però i corpi sono stati coperti.
Anche qui l'inquadratura volutamente casuale, da foto ricordo anni '50.
Anche questa come la prima ritrae una scena senza logica, con una tecnica rappresentativa volutamente approssimativa. Ma perchè, cosa mi vuole dire?

Ah, forse sta a me trovare un senso tutto mio a queste contraddizioni. Allora significa che non aveva nulla da dire, ma semplicemente voleva creare dibattito attraverso una ricerca delle possibili interpretazioni di scene contradditorie e senza senso, con una tecnica di ripresa volutamente sbagliata per creare ulteriore confusione. Il dibattito e lo scompiglio fanno parlare. Beh in fondo basta parlare, questo è lo scopo, anche se un vero argomento non c'è.
Tutto ciò fa sì che il lavoro di questa fotografa non mi convinca per nulla.

Mi fermo qui...

Ciao, Roberto

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2017 ore 21:02

Lavora per serie, ogni serie ha dei titoli ben precisi, cura le esposizioni anche aggiungendo un contesto alle foto, direi quindi che decade ipotesi che faccia foto per farne trovare significati ad altri.

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:06

Appunto!

Senza le " didascalie " od i " titoli " le sue foto non hanno alcun senso.

ANSEL ADAMS scriveva:

" Una vera fotografia non ha bisogno di essere spiegata, nè può essere descritta dalle parole. "

Qui mi pare che partiamo dall'inverso, e mi fermo ...

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:09

saramunari.blog/2017/01/16/se-la-devi-spiegare-non-e-venuta-bene-cazza
dice gia tutto quindi non torniamo a solite discussioni inutile.
è anche passato qualche anno da ansel adams in ogni caso, aveva anche un'idea ben precisa di fotografia e faceva parte del gruppo F64...mi pare che ci siano state anche altre idee e la foto sia anche cambiata..così tanto per dirla tutta

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:11

anche secondo me la foto si è evoluta dai primi ritratti in posa.

avatarsupporter
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:18

Penso che la questione sia abbastanza complessa.
Facendo un'analogia, si pensi alla poesia e alla narrativa.
Se leggo una poesia (es.: il classico "m'illumino di immenso"), la potenza e il piacere di sentire quelle parole non richiede necessariamente una spiegazione. Inquadrata nel suo contesto aumenta l'effetto e il valore, ma da sola già basta. E' un oggetto piacevole in se.
Se invece leggo un capitolo di un romanzo, probabilmente perdo la gran parte del suo senso. Potrebbe essere la scena di un omicidio, quindo non piacevole nello specifico, ma visto il libro nel complesso sì.
Ho l'impressioni che, analogamente, ci siano alcune immagini che hanno un valore formale ed estetico di per se, senza necessità di spiegazioni. Sono quelle che appenderei in casa. Mica ci metterei la didascalia sotto! Sono belle da guardare.
Altre foto, invece, hanno valore se insieme ad altre e magari accompagnate da una spiegazione. Quelle che, ad esempio, scorrerei volentieri in un libro o in una esposizione, ma non singolarmente sulla parete del salotto.
Questo per dire che non si può semplificare e dire nè "se va spiegata non funziona", nè il contrario. Dipende da cosa l'immagine rappresenta e il scopo.

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:21

Motofoto, non puoi paragonare la letteratura in quei termini. es.

Soldati

si sta come d'autunno
sugli alberi le foglie.

se togli il titolo hai tolto il senso dell'opera letteraria.
La fotografia non si legge, si guarda.

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:21

Motofoto amen, esempi si sprecano, è come dire che Ulisse di Joyce visto che non è facile da capire non è un grande libro, ma non è detto che una scrittura semplice e diretta non produca un grande lavoro.
Non è vero Ooo è una semplificazione la tua, anche un quadro si guarda o una scultura, ma si pongono le stesse problematiche.
Detto questo a molte foto se togli il titolo togli il senso, il titolo spesso è fondamentale e fa parte dell'opera

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:24

quindi la fotografia è preclusa ai bambini agli analfabeti e a chi non ha un traduttore.
la vediamo in modo molto diverso.
la fotografia è comunicazione anche per le scimmie antropomorfe, fai un po' te.


avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:28

mi sembra di parlare arabo.
Non lo so, un bambino apprezza Ulisse di Joyce? capisce il senso delle opere di marina abramovic ? sa apprezzare la traviata?
direi solo che hai una visione limitata e limitante alle foto che fanno dire wow tutto qui.
Sbagli? non lo so non sta a me dirlo

avatarsupporter
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:29

@Ooo
certo che posso! Non c'è nessuna differenza. Anche la foto si legge e il testo si guarda/ascolta (la metrica l'hanno inventata apposta). Sono tutti linguaggi di comunicazione che hanno parti razionali e parti irrazionali nella percezione. La scimmia acchiappa solo la parte irrazionale. E' semplice da capire. Secondo te perchè alcune foto nella galleria di nudo hanno frotte di morti di fi.a che le apprezzano? Ci sono sempre i due elementi che lavorano per farti "piacere" una immagine, un testo, una musica, una scultura: parte razionale e parte irrazionale.

@Labirint
il titolo spesso è fondamentale e fa parte dell'opera

esatto

In aggiunta alla mia tesi, guarda le foto che la Munari propone nel suo articolo: ne metteresti una come sfondo del tuo desktop? Non è meglio un bel paesaggio o qualcosa che guardi con piacere senza necessariamente pensare al contesto. Se invece di quelle due foto avesse messo due marine polinesiane, tutto il suo discorso cadeva. Dipende dallo scopo della foto...e la chiudo qui perchè è uscita la 6DmkII e devo leggere il thread per convincermi a non spendere soldi inutili.MrGreen




avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:31

la fotografia infatti ha la sua prerogativa Labirint, è diversa dalla musica, non ha bisogno dello scorrere del tempo di 3 minuti per essere ascoltata, è una botta.
ed io l'ho interpretata in questa sua caratteristica che la distingue dalla letteratura, dalla musica, ecc...

sarà un'interpetazione sbagliata la mia, poichè cerca di coglierla nella sua natura tipica?
può essere.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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