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Il processo di fabbricazione delle lenti Leica


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avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2016 ore 18:54

Ho passato una trentina d'anni per trovare qualcosa meglio dei Leitz , non l'ho mai trovato.
E non mi mancavano le disponibilità per farlo.
Certo che i test si facevano in proiezione ( 2metri x3) ......non sui monitor che fanno semplicemente ridere rispetto ad una proiezione seria.
Lì vedevi veramente chi era meglio,senza si e senza ma.


Concordo pienamente! La qualità di un'ottica si vede sulla pellicola e meglio sulla diapositiva!

Mi ricordo quando lo scorso anno ho provato il digitale per la seconda volta con una nota casa giapponese (la prima era stata 10 anni fa con una Epson RD1) mi sono meravigliato che tutti volessero il 28 mm e che i supergrandangolari costassero così poco rendendo così bene, poi ho capito che la macchina attraverso SW gestiva le ca...te di quegli obiettivi in realtà spostando pixel e rimettendoli altrove ......inorridito sono tornato alle mie lenti Leitz ed alla mia pellicola, alla tridimensionalità ed alle correzioni ottiche attraverso un'attenta progettazione ed una costosa realizzazione cosa che al di là di queste baggianate di macchine a controllo elettronico che a me per fotografare non interessano, ma cosa ottengo sì e so di avere una qualità una spanna sopra agli altri. Se mai dovessi riprovare il digitale sarà con una Leica e senza bit sugli obiettivi per gestire anche creativamente le imperfezioni delle mie lenti e godere della loro resa in maniera totale

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2016 ore 23:15

il digitale sarà con una Leica e senza bit sugli obiettivi per gestire anche creativamente le imperfezioni delle mie lenti e godere della loro resa in maniera totale


Non è una questione di resa totale o meno.

Ti assicuro che dal 28 mm in giù, visto che dietro alla lente hai un sensore e non la pellicola, i difetti delle lenti non sono quelli che avresti scattando in analogico ma risultano ben più pesanti e innaturali.
Quella leggera correzione software (creata apposta) che la macchina applica quando riconosce la lente ti farà piacere usarla...

avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 5:36

Ma questo è ovvio. Dire " inorridisco per le correzioni software " non ha senso o ne ha uno preoccupante.

Concordo con Pollastrini quando dice che con questo video Leica ci dice come vede i propri clienti. Purtroppo.

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 7:25

Ti assicuro che dal 28 mm in giù, visto che dietro alla lente hai un sensore e non la pellicola, i difetti delle lenti non sono quelli che avresti scattando in analogico ma risultano ben più pesanti e innaturali.


Per ora continuo ad usare la pellicola, difficilmente scenderò sotto il 24 (per mio gusto) che ho sempre dominato senza interpolazioni un giorno chissà proverò un 21 e forse proverò una digitale, ma il pensiero che lei modifichi un'immagine non mi piace ....sarò antico, ma così è dopo 45 anni di fotografia non si cambia la testa

" inorridisco per le correzioni software " non ha senso


Per me lo ha questioni di punti di vista! ad ognuno il suo modo di vedere

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 7:41

Ivan.....ti capisco.
Un consiglio: prova il 21 superangulon !!!!!
Con la pellicola il miglior grandangolo che io abbia mai avuto.....colori puri, saturi, distorsioni zero.
Ciao

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 9:44

Per ora continuo ad usare la pellicola, difficilmente scenderò sotto il 24 (per mio gusto) che ho sempre dominato senza interpolazioni un giorno chissà proverò un 21 e forse proverò una digitale, ma il pensiero che lei modifichi un'immagine non mi piace ....sarò antico, ma così è dopo 45 anni di fotografia non si cambia la testa


Capisco e comprendo l'amore per la pellicola che in parte è rimasto anche a me.
Ma il sensore è diverso e sotto certe lunghezze focali devia i colori a seconda di quanto inclinata ci cade la luce sopra (succede con ogni fotocamera digitale).
Se continui a pellicola questo problema non lo avrai, è vero. Avrai solo quello del fatto di dipendere dal laboratorio al quale porti le diapositive a sviluppare. Non è la macchina che fa le scelte correttive per te (che poi son correzioni base e sacrosante), ma le correzioni le fa qualcun altro che per te sviluppa le dia.

A meno che anche tu, come me fino a un po' di anni fa, non sviluppi e stampi tutto in casa. O addirittura sviluppi da te le diapositive. Allora comprendo maggiormente il ragionamento "assoluto" che fai.

Un caro saluto

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 10:12

scopo marketing leica ...... raggiunto 15 pagine MrGreen

propongo al marketing il prossimo post da aprire:

Come far vignettare un obiettivo MrGreen

mi pare un ottima idea Cool

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 10:23

Il processo di fabbricazione delle lenti Leica


Forse qualcuno l'avrà evidenziato, ma a a me viene in mente adesso, che questo titolo è fuorviante e forse è la cagione di tante controversie.

Dovrebbe essere così

Processo di fabbricazione Leitz per lenti speciali.


Ovviamente Leitz non può produrre tutte le lenti in quel modo, a prescindere dal fatto che ne acquista la maggior parte, e il pretto montaggio delle ottiche ordinarie, può avvenire ovunque.

Credo che chi ha inserito quel video, dovrebbe porsi degli interrogativi sul proprio acume...


avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 10:23

Mi permetto di intervenire di nuovo......
Ho 52 anni da 32 che faccio il fotografo, in questi anni ho avuto e usato molto materiale fotografico, in analogico(che brutta parola)....mi piace di piu' alla francese.....argentico....sono riuscito ad avere il il meglio Sinar,Hasselblad,Leica.
Ho avuto anche Nikon, Pentax(tre formati 35mmm/4,5x6/6x7, in ogni macchina ho trovato delle doti che mi hanno soddisfatto,
quello che mi sembra venga fuori dai detrattori Leica e': troppo costosa per i risultati che ne otterei, che puo' anche essere giusto, ma la cosa che mi sembra di aver capito da alcuni pro Leica e' ancora piu' sbagliato...Costa cara allora e' eccezionale....e' a mio avviso l'esatto contrario...e' costosa perche' e' fatta in quel modo....il corpo viene da un blocco unico di ottone e fresato(spero sia il termine giusto), perche' le lenti sono fatte in quel modo e con quella cura.....da ANNI.
Non riesco a capire soprattutto una cosa....c'e' un video che mostra come fanno gli obiettivi Leica....io lo guardo e l'apprezzo....continuo a dire che,per le mie tasche e anche per il mio modo di vedere i nuovi materiali digitali (e questo lo puo' capire solo chi arriva dal mondo precedente)....NON VOGLIO comprare un qualcosa di cosi'costoso che tra 2 ANNI e' superato.
La mia 500CM lo comprata nuova e lo usata dal 93 al 2004.
Ovviamente e' un mio pensiero e un mio modo di vedere la faccenda
Un saluto :-)
Francesco

PS:Mi e' capitato di vedere un video simile di SIGMA (ottimi obiettivi) e di Fuji (ho un corredo fuji che uso con soddisfazione),tornando ai video li ho guardati con curiosita' e se vuoi per la passione che ho oltre per la Fotografia (per la parte piu' importante) ma anche per questi "maledetti" e amati oggetti di metallo e vetro

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 10:36

Come far vignettare un obiettivo


Sarebbe interessante, in quanto la vignettatura decide il tipo di sfruttamento dello schema ottico ai fini della risolvenza. Concentrando il flusso ottico, si aumenta la risolvenza, ma si enuncia la vignettatura. Al contrario, uno schema a copertura abbondante, la diminuisce, in quanto allontana la parte periferica, ma "diluisce" il flusso e quindi la risolvenza ottenibile. Quando si valutano le caratteristiche trasferenziali delle ottiche, bisognerebbe sempre considerare a quale "costo" di omogeneità di illuminazione sulla copertura, vengono ottenute, per capire dove il progettista ha "barato" o ha voluto vincere facile... Il riferimento al nuovo Canon 16/35 è inevitabile, ma è soltanto un caso. Per i progettisti ottici, la vignettatura è la bestia nera, sin dai tempi di Noè...

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 13:27

È un trattato di sociologia, non un thread da forum sulla fotografia. Tutti commenti più o meno interessanti solo dissento sul OT riguardo la Qualità.
Che per definizione garantisce un determinato risultato e non serve di certo a produrre scarti. I controlli che vengono eseguiti a campione DURANTE la produzione servono, appunto, a monitorare il processo, studiarne l'andamento per mantenerlo all'interno delle specifiche e non per "scovare" i pezzi non conformi. Il controllo 100% in uscita è il fallimento della "Qualità"
Pardon

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 18:14

Sballone,i controlli fanno parte del processo che porta all'emissione di un certo prodotto. I controlli a campione sono efficaci se le specifiche ammettono una certa percentuale di non conformi nel lotto rilasciato, o un margine di errore nel responso del controllo.

Questo perchè un qualsiasi campione ha una sua rappresentatività statistica e quindi una sua intrinseca percentuale di errore, che dipende dalla numerosità del campione e dalla distribuzione nella popolazione del difetto monitorato. Contrariamente a quanto pensano in tanti, la rappresentatività del campione non ha nessuna relazione con la numerosità del lotto da campionare. Cioè, un campione - p.es. - di 100 pezzi è ugualmente rappresentativo di un lotto di 10.000 e di un lotto di 1.000.000. di pezzi.

Se il lotto di partenza non è molto numeroso, oppure se non sono ammessi difetti, si deve controllare sistematicamente a posteriori. Il controllo al 100% in uscita non è affatto il fallimento della qualità, discende dalla necessità di garantire zero difetti oppure dal maneggiare lotti talmente pooco numerosi, da rendere praticamente equivalenti la numerosità di un campione rappresentativo (sempre in relazione ai margini di errore ammessi) e quella del lotto medesimo.

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2016 ore 19:54

Si, nel campo alimentare, dispositivi di sicurezza e dove errori non sono ammessi o dove il gioco non vale la candela. Ma stiamo parlando di obbiettivi. Poi possiamo buttare in campo termini forbiti ed incomprensibili come cpk capability x-r chart, ma i controlli servono solo a mantenere sotto controllo un processo e la qualità a garantire la rispondenza ad un requisito. Il fatto che in italia si ragioni ancora come nel 1910 la dice lunga. Non a caso da un paio d'anni la FIAT è in fermento per la scoperta dell'esistenza del kaizen.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2016 ore 11:19

Io ero rimasto al KeiserConfuso

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2016 ore 12:44

Io al Kaiser...MrGreen

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