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Gamma dinamica, facciamo due conti


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avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 8:41

Quindi, andare a sovraesporre via software le zone in ombra di foto sottoesposte, a prescindere da quanto sia modesto il rumore visibile, non è assolutamente equivalente ad una esposizione multipla, che consente di registrare con molti più bit quelle zone, avendo quindi maggiore informazione.

Ecco perché, personalmente, preferisco un sensore con maggiore gamma dinamica sulle luci, anche se quella nelle ombre è leggermente sacrificata a causa del rumore.

Hdb come sempre utile e chiaro nei tuoi interventi.
Il fatto è che la teoria spesso si deve scontrare con la realtà. E se si fa paesaggio esistono innumerevoli situazioni in cui lo scatto multiplo e il blend sono impossibili...Vuoi perché mi trovo in una situazione in cui non ho potuto usare il cavalletto, vuoi che il vento disturbi lo scatto..O semplicemente durante un bracketing non mi accorgo che il treppiede ha avuto un impercettibile spostamento...
Per tutte queste ragioni ed altre,ben vengano i sensori ad alta gd, ovunque riescano a metterla...E ben venga, si auspica, una evoluzione decisa di Canon in questa direzione.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:05

Comunque, io quando vedo un sacco di chiacchiere coi numerelli e tutto il resto su di un argomento, per l'ennesima volta ritorno a fare un invito di restare coi piedi per terra, torno a dire quello che disse tanti, tanti anni fa un Ingegnere anziano della Zeiss quando io ero Ingegnere giovane : il fotografia, CONTA SOLO QUELLO CHE SI VEDE IN IMMAGINE FINITA, tutto il resto non conta, e non conta assolutamente NULLA, zero, nada, nothing, rien, nichts, nic.

Dunque la gamma dinamica che conta veramente E' QUELLA IN IMMAGINE FINITA, tutto il resto non ha alcuna importanza.

E la gamma dinamica che alla fine ti trovi sull'immagine finita, NON dipende SOLO dal sensore della fotocamera, e per nulla, il contributo del sensore alla gamma dinamica è importante, ma non è l'unico contributo e ce ne sono altri di importanti.

Le foto in controluce scattate con ottiche "buone", che hanno il trattamento antiriflessi buono, tipo gli Zeiss o i Leitz, si manipolano estremamente meglio delle foto scattate con ottiche che hanno trattamento antiriflessi poco buono, i particolari, il colore ed il contrasto nelle ombre, gli Zeiss li tengono molto meglio delle giapponesi, ed allora sembra che la fotocamera abbia più gamma dinamica, provare per credere (le famose ombre più aperte degli Zeiss o dei Leitz).

E la gamma dinamica che poi ti ritrovi in immagine viene a dipendere anche dal software di conversione del RAW, i convertitori non sono affatto tutti uguali come prestazioni e risultati, inclusi quelli sulla gamma dinamica, uno te ne dà di più, un altro di meno.

Ma non basta: la gamma dinamica in immagine finita dipende poi anche dal fotoritocco fatto sul file immagine, se è fatto bene o male.
Se ad esempio aumenti il contrasto dell'immagine anche DI POCO, dai accettate, seghi con la motosega la gamma dinamica dell'immagine finita, idem se dai delle USM del tipo HIROLAM, o se esalti i toni intermedi.

Un sensore perde contrasto e colore nelle ombre, lo si vede benissimo dalle curve caratteristiche del sensore (DxO ce lo conferma)..........come si fa ridare contrasto e colore senza fare dei casini e realizzare una immagine naturale?
Occhio che questa operazione, E' recupero di gamma dinamica ed è PIU' importante che avere uno stop in più di gamma dinamica sul sensore: come, quando e dove si fa?

La gamma dinamica di quella catena che porta all'immagine finale è L'UNICA CHE CONTA, tutto il resto sono solo chiacchiere inutili, e quella gamma dinamica lì, la tua, NON te la misura nessuno.

Le chiacchiere possono servire, ma di rado ed a poco, ed anche qui c'è un sacco di gente che fa un sacco di chiacchiere, blatera, ma di foto loro su come hanno recuperato e soprattutto mantenuto in immagine finita vivacità e realismo nelle ombre, non se ne vede una, tutta teoria, ma di ciccia vera, soda, nulla.

Al solito, mettersi a fare delle prove concrete, fa imparare più di qualsiasi chiacchiera e dunque è bene che uno si rompa i corbelli a fare delle prove usando tutta la SUA catena che porta all'immagine finita, la sua fotocamera, la sua ottica, il suo convertitore di RAW ed il suo modo di fare il fotoritocco: in quel modo vede, capisce se, come e quando una foto "difficile" la può scattare o meno.

Tuttu il resto non conta assolutamente nulla.

avatarjunior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:10

seguo

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:12

Io sono stato parecchio concreto nelle mie obiezioni....
Ma ho avuto da te poca o nulla risposta...

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:18

Non ti risponderà.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:20

E allora diventa difficile

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:42

"Ma ho avuto da te poca o nulla risposta..."

Wow!

Su cosa?

avatarjunior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 9:51

Ecco perché, personalmente, preferisco un sensore con maggiore gamma dinamica sulle luci, anche se quella nelle ombre è leggermente sacrificata a causa del rumore.


In realtà non esiste nessuna cosa del genere (un sensore con gamma piu' vero le luci o berso le ombre) è la combinazione di esposimetro e profilo che decidono dove mettere il grigio neutro

*tutti* i sensori hanno gamma dinamica pari alla differenza tra "un pelo meno del bianco" e "quello che riesco a leggere tra rumore, posterizzazione ed altro dalle parti del buio pesto"

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:03

Wow!

Su cosa?



Auto quotandomi:


Ragioniamo da "praticoni"...

Se io fotografo un tramonto con la mia 6d in un unico scatto esponendo correttamente per le luci mi troverò una porzione di primo piano irrimediabilmente senza dettaglio. Nero, puro...

E se stampo, quello vedo...Nero, puro...

Se aggiungo uno scatto sovraesponendo di 2 stop e fondo manualmente le due immagini estrapolando un po di dettaglio dalle ombre e poi stampo...Cosa ottengo?
Ottengo le alte luci di prima ma (se stampo in un laboratorio serio) nelle ombre ora vedrò delle informazioni.

Quindi, puntualizzata questa banalità, completo il discorso...

Con una d810, spesso per ricavare quel dettaglio nelle ombre (o per ricavarlo con un livello di rumore sufficientemente contenuto) non mi serve quel secondo scatto.

In conclusione.
Possiamo davvero dire che avere 14 stop di gd o 12 sia del tutto irrilevante e chi ha problemi di GD non sa fotografare?


Ho cercato di esprimere un concetto, che se vuoi posso riassumere ancora.

Tu continui a ribadire che la gamma dinamica deve essere considerata in relazione all'output finale. Ed è certamente vero.

Ma è altrettanto vero che quei 2 benedetti stop di GD in più che da qualche anno nikon ha messo a disposizione permettono di registrare informazione in più....

Poi ognuno di quell'informazione faccia ciò che vuole.
Ma è innegabile che questa caratteristica del sensore sia un enorme vantaggio per un fotografo (di paesaggio in primis).
ribadisco inoltre che dare dell'incapace a chi ritiene che 12 stop scarsi di GD siano pochi in determinate occasioni è un'affermazione un pelo superficiale. E' chiaro che con la tecnica quasi sempre lo scatto si porta a casa, ma spesso è importante anche il come lo si porta a casa (resa finale, tempo necessario per aver lo scatto finito,..)

avatarjunior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:07

Io ho una domanda

la codifica dei toni nel raw è lineare o compressa da una curva?

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:15

non è per caso che il ns giudizio sulla GD è influenzato dal fatto che guardiamo una fotografia? Per anni il ns cervello ci ha abituato, quando si guarda una foto, ad accettare come "fisiologiche e reali" ombre più scure di quelle reali o luci più aperte, sebbene nella realtà l'occhio vede ben altro, per fortuna direi. Al netto degli interventi di post sulla vividezza dei colori direi che un tramonto visto dal vivo consenta di leggere abbastanza bene la scena in primo piano come questa:

500px.com/photo/232393921/bl%C3%A5nebba-by-ole-henrik-skjelstad?ctx_pa

Scommetto, che almeno la metà dei forumisti dica che c'è poco contrasto e le ombre siano troppo aperte.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:16

@Angus

Quale è la domanda o quali sono le domande?

Comunque:

1) Dalle misure di DxO, i sensori Nikon, a bassi ISO, sensibilità nativa di Canon 10 ISO contro i 64 di Nikon, sono meglio di 1,22 stop, non due, mentre a 800 ISO la differenza con Canon si annulla, in pratica.

www.dxomark.com/Cameras/Compare/Side-by-side/Nikon-D850-versus-Canon-E

La differenza di uno stop ce l'hai su un valore assoluto di 14,8 stop: 1,22/14,8 = 8% (ottopercento)

2) Tu credi veramente che un 8% (ottopercento) di gamma dinamica in più, oltretutto a 64 ISO, e soprattutto che va a zero alla svelta, ad ISO solo medi, a 800, e differenza di solo sensore, ti cambi qualcosa in immagine finita?

Se sì, vai fare qualcosa di diverso dalla fotografia, ci sono un sacco di hobby oggi, ci si diverte, e bene, con tutto.

In attesa delle domande.


avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:18


2) Tu credi veramente che un 8% (ottopercento) di gamma dinamica di solo sensore ti cambi qualcosa in immagine finita?

Se sì, vai fare qualcosa di diverso dalla fotografia, ci sono un sacco di hobby oggi, ci si diverte, e bene, con tutto.


Ottimo atteggiamento

Buona vita!

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:20

Le domande?

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 10:29

Se uno stop in più ce l'hai su 2 stop di gamma dinamica, la differenza è importante, vitale, fondamentale , è la metà, 50%.

Ma su 15 stop, avere un diaframma più o meno, altro non è che una C azzata gigantesca, non ti cambia assolutamente nulla, si parla di differenze strumentali, sotto il 10%, in immagine finita non vedrai mai assolutamente nulla.

....tanto per far felici quelli che amano i numerelli!



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