| inviato il 25 Marzo 2014 ore 19:12
Fate uno scambio alla pari :D |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 19:26
Complimenti per le foto, Tiamat. Ho guardato anche quelle su flickr e sono molto belle. |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 19:30
Ah ma non sono mica mie, sono di un pazzo che ha sacrificato un povero corpo Mamiya 645, ma per una giusta causa |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 19:32
Beh, è bravissimo. |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 19:38
Visto che il topic non è andato in vacca grazie ad interventi competenti ed educati di (quasi) tutti dico la mia. Le differenze tra formati ci sono da sempre e ci saranno anche per sempre a meno che non si riesca con la tecnologia a sovvertire o meglio sfruttare leggi fisiche, cosa che succede continuamente in molta tecnologia che sfruttiamo quotidianamente e inconsapevolmente. Certo che la "tridimensionalità" o "ariosità" del MF rispetto al FF credo che si percepisca in modo molto più netto che se paragoniamo il FF a formati minori APSC o m4/3, ammetto che non avevo mai visto una foto scattata con sensore m4/3 così "tridimensionale" come quella postata da Sub74, ho colmato un mio limite, sono molto ignorante sul sistema m4/3 non avendo mai approfondito. Credo che la foto che ha postato Paco della XE1 non renda giustizia al formato APSC e al X-Mount, che non è semplice da capire, gestire e postprodurre. Alla fine se si cerca stacco dei piani tridimensionalità estrema la scelta migliore sicuramente è quella che ha fatto Paco con la Mamiya, dopociò ci stanno tutte le esigenze/gusti/abitudini personali quindi ognuno deciderà se convivere con 2 corredi o sceglierne solo uno e tirare fuori il max da quello. Io vengo da abbastanza lontano, 15 anni fa studiando usavo il banco ottico per still-life, ho amato la pellicola 24x36, prima di sposarmi 12 anni fa ho cercato per mesi un fotografo che usasse il 6x6, l'ho trovata, una bravissima fotografa, poi è arrivato il digitale ed era solo APSC (Canon), ho amato anche quello e ci ho lavorato e mi ci sono pure divertito, ho desiderato il FF da quando uscì la 5D e alla fine dopo anni ho avuto una bellissima D700, l'ho usata e provata a fondo, ma poi complice il peso notevole e forse anche il non aver trovato quel di più che mi aspettavo, mi sono guardato attorno, c'era Fuji, ho provato e mi ha soddisfatto nell'insieme, ho fatto una media tra pesi/ingombri/qualità/feeling e ha vinto, tutto qua. Ad oggi sono soddisfatto 360 gradi di quello che tiro fuori e di come lo tiro fuori, forse con il FF avrei avuto risultati più tridimensionali o più plastici, po' essere, ma una roba del genere a me basta:
 XPro1 23mm 1.4 (si lo so, il bokeh del 23mm non è il più bello che si possa desiderare, ma per essere un 23mm se la cava...) HD www.juzaphoto.com/hr.php?t=807283&r=60056&l=it/URL] |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 20:08
Ora, per correttezza, scrivo altre due cose. Come potrebbe rendere un 50 1.4 Nikkor pre ai, lente molto poco ''nitida'', con poco microcontrasto e mille aberrazioni, di una cinquantina quasi di anni fa su una fujifilm Xe1, adattata manualmente e croppata? La risposta è questa foto:
 Ed una 40D con abbinato un 50 f2 exakta per pentax? Ecco la risposta:
 La terza immagine, invece, è nota ad alcuni utilizzatori di vecchia data del forum, perchè uscì fuori parlando della kiev 88. Quindi non fa testo.
 Ho poi parlato di grande formato (che utilizzo, anche se in maniera poco tradizionale), parlando di Tessar usato su formato 4x5, con questa immagine:
 Beh, questa foto è in realtà realizzata con una Fujifilm X100 a tutta apertura. Niente di più, niente di meno. E' stata poi stampata così per questioni di gusto, con il frame del 4x5. L'ultima immagine, invece, è realizzata con la solita 40D ed il nikkor 50 1.4 della prima immagine, ad F2 o 2.8 se non ricordo male.
 Tutto questo per dire cosa? Innanzi tutto domando scusa se ho tratto in inganno alcuni di voi, ma l'ho fatto assolutamente, fidatevi, in buona fede. Per quale motivo?Per invitare appunto a riflettere su quanto, alle volte, il ''formato'' sia cosa assolutamente secondaria. Certo non è il caso delle immagini dell'anniversario montato sulla mamiya (ricordo quelle immagini e so chi ha fatto una simile modifica con un 85 1.2 canon FD, io stesso stavo pensando di realizzare una cosa simile utilizzando una folding fatta a mano per godere di un formato pari a 10cmx10, sebbene non credo che il cerchio di copertura arrivi a tanto): Quelle immagini mostrano in modo assoluto quanto uno stacco possa essere estremo, forte, importante. A tal riguardo posto una foto del ben noto Jan aka micmojo, una delle tante dal suo flickr. (per ragioni di cc non posso inserire l'anteprima) www.flickr.com/photos/micmojo/13357129783/sizes/l/ Qui parliamo di 8x10, in questo caso la differenza è spesso palpabile. Ma tra formati così simili come 24x36 o apsc, continuo a pensare che le differenze siano spesso minime ed ancor più spesso siano risibili rispetto ad altre variabili. Poco fa ho chiesto come sarebbero state le mie foto se fossero state fatte con una aps: beh, così come le vedete, no? :D (a parte la terza, anche se lì ci sarebbero varie cose da spiegare ma andremmo ulteriormente OT.) |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 20:11
...bocca aperta davanti al monitor... applausi. |
user39791 | inviato il 25 Marzo 2014 ore 20:37
Postare foto formato mignon da vedere su un monitor cosa dovrebbe portare a capire? |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 21:14
“ Per i casi in cui è la poca PDC a dare l'illusione di tridimensionalità un sensore più grande aiuta per ovvi motivi. La curiosità resta per foto di paesaggio, dove la PDC è molto estesa e la tridimensionalità è data dalla composizione e dalla luce (o meglio dalle luci e dalle ombre). Paco ha postato due scatti quasi identici fatti con la 6D (quelli del faro) ma con luce diversa. Uno è tridimensionale e l'altro è piatto anche se sono state fatte con la stessa reflex e la stessa lente. Nella foto fatta con la fuji, la mancanza di tridimensionalità secondo me è dovuta alla scena e all'inquadratura, non al sensore. Se prendete le due foto "piatte" postate da Paco, le aprite in PS e ritoccate leggermente le curve per aumentare il contrasto, la tridimensionalità percepita aumenta perché aumenta le differenze fra le luci e le ombre. Ovviamente un buon file consente una PP migliore, ma oggi ci sono ottimi file prodotti da formati ridotti (fuji e olympus in testa). L'unica cosa sarebbe poter fare foto alla stessa scena nello stesso momento e in condizioni simili, ma per questo aspettiamo Sub74. „ Infatti la perplessità é proprio questa... Confronto tutto a fuoco |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 22:07
Fabrizio Savini, direi che l'hai fatta sol naso a tutti, idolo! Nonostante me ne intenda poco di queste cose, avevo già espresso le mie perplessità circa la palese differenza tra FF e APSC, differenza che trovo ben più marcata tra FF e MF. Certo le foto erano piccole, però nemmeno quelle di Paco erano molto più grandi. Sinceramente in molti hanno elogiato il risultato ottenuto con le MF e FF dicendo che erano chiare e limpide le differenza tra un formato. Da inesperto vi ho creduto. Ora però mi sorgono abbastanza dubbi sinceramente, visto che sono state definite di "un'altra pasta" o "meravigliose" le foto di Fabrizio Savini, che invece ora si scopre essere scattate con formati ridotti; e nessuno si è posto il dubbio che fosse difficile valutarle così piccole. Forse su stampa le differenze sarebbero state maggiormente percepibili? Sinceramente sono un pò disorientato ecco. Mi sarei aspettato che qualcuno si accorgesse delle differenze, visto che si è detto siano palesi... o no? |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 22:10
@fabriziosavini: provocazione forte la tua. Io, per dimostrare che anche un piccolo formato, usato con consapevolezza, può donare immagini sufficientemente tridimensionali, ho postato una foto che parlava da sola e ho giocato a carte scoperte. Tu hai usato, appunto, la provocazione e accetto il tuo piccolo inganno, anche se mi lascia un po'd'amaro in bocca. In ogni caso, diciamo la stessa cosa. Anche con formati più piccoli si possono ottenere certi risultati a un livello più che buono. Ma con formati superiori si fa prima e meglio. tra l'altro, trovo paradossalmente che il senso di ariosita' dei formati più grandi, sia più percepibile in scatti con grande pdc che in quelli a TA, come ben dimostrato dai panorami di Paco. I formati minori restituiscono grande pdc anche con diaframmi non molto chiusi, ma il risultato spesso mi appare più piatto. in ogni caso, sabato provo a fare quel confronto e poi ne riparliamo. |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 22:53
Al di là di tutto, ciò che Fabrizio ha fatto dimostra quanto conti, in queste valutazioni, la convinzione personale e quindi soggettiva e quindi -alla fine- pregiudiziale: quello che ho sempre sostenuto anch'io. Differenze evidenti non ce ne sono, tanto che Fabrizio ha potuto simpaticamente menarci tutti per il naso: e ben vengano provocazioni di questo genere se servono per riflettere. Credo che per vedere veramente delle rese diverse bisognerebbe andare su grandi formati di stampa. |
| inviato il 25 Marzo 2014 ore 23:23
  E bravo Fabrizio... io pensavo che fossero tutte a pellicola in B/N, sul formato, non mi convinceva per nulla l'ultima, la terza avrei messo la mano sul fuoco che era una MF, mentre la quarta e la seconda, mi hanno ingannato effettivamente. Cmq sei molto bravo a postprodurre il B/N dal digitale. Stasera ho messo le mani su alcuni RAW della 550D di un mio amico che è venuto a cena, sono terribili, come ti appresti ad alterare un po' l'immagine esce rumore e grana a iosa..... forse sono abituato troppo bene..... Per il resto, posso solo dire che chi possiede una aps-c, non deve per forza di cose sentirsi castrato o figlio di un dio minore. Ho notato che molti di voi fanno street, escono di casa e fotografano le scene che capitano davanti a loro, in questo, non ci troverei nulla di strano ad usare una Fuji, credo che sia proprio il suo campo elettivo. Ricordiamoci anche che la fotografia, sarebbe terapeutico vederla stampata, magari in grande formato, per godere di tutte le sfumature e non su immagini piccole via web. |
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