RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Club dei fotografi 15


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Club dei fotografi 15





avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2025 ore 18:28

Direi che non ci può essere alcun risultato artistico usando l'intelligenza artificiale finché si resta chiusi tra spettacolarizzazione e maniera

E' ancora qualcosa di molto acerbo. Per ora si sta sperimentando lo strumento. Come è successo a tanti linguaggi e mezzi utilizzati a fini artistici. Diamo tempo al tempo.
Per ora mi accontento di alcune visioni "visionarie" che apprezzo.

L'arte può solo celebrare il bello non deve per forza spingere oltre

Certamente si può limitare a quello. Lo ha potuto fare in tutte le epoche.
Ma a me interessano gli artisti che ci danno uno sguardo critico sul presente.
Non mi riferisco al account che ho citato...

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2025 ore 20:56

Ti faccio un esempio di cosa piace a me Sujata Setia con la sua serie A Thousand Cuts
Credo mischi alla grande concetto ed estetica
É per me un lavoro stupendo


avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2025 ore 22:49

Visto e letto. Molto interessante. Comunque per la mia prospettiva non è la prima scelta. Sorriso

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 12:25

Ho opinioni divergenti a canti del caos
Direi che con un mezzo di cui non abbiamo il pieno controllo non si possa fare nulla di artistico é un po' negare un po' tutto quello che abbiamo visto in questo ultimo secolo di arte.


E' vero che i "mezzi di cui non abbiamo il pieno controllo" sono abbondantemente utilizzati nell'arte, ma la AI ha delle peculiarità importanti.

Il dripping di Pollock, il frottage di Marz Enst, la vernice sparata sulla tela da Niki De Saint Phalle, gli stracci e la polvere di Francis Bacon, l'assorbimento dell'acquerello, le fotocopie mosse di Bruno Munari, gli spessori di vernice di Morlotti, le cancellature di Kentridge, le combustioni di Alberto burri, le crepe nel Grande Vetro di Duchamp, le raschiature di Anselm Kiefer e di Gerhard Richter, eccetera, producono texture più o meno imprevedibili che allo sguardo acquistano una forma.
Invece la AI produce degli artefatti che hanno una forma già compiuta ottenute dal già visto, già fatto. di cui la AI si ciba. Insomma la AI eredita il programma dell'arte postmoderna: tutto è già stato fatto, possiamo soltanto citare mescolare contaminare.

Allora mi viene da pensare che la AI non è uno strumento di cui non abbiamo il pieno controllo, ma è uno strumento che ha su di noi un controllo piuttosto pervasivo.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 14:12

Non é così l'ai può essere guidata però bisogna studiarla e non é così immediato.
Ma é inutile ripensare al passato, certe cose sono state già fatte ora il mondo é diverso e il modo di comunicare é diverso
Ora bisogna guardare in direzioni nuove
Faccio un esempio semplice ma significativo nel cinema negli anni 40 le inquadrature strette e i primi piani occupavano circa il 22% delle pellicole, ora superano abbondantemente il 40%
Questo perché prima i film erano visti principalmente al cinema ora principalmente sulla televisione e tutto ciò a portato a ragionare sulle inquadrature e a ridurre i piani lunghi privilegiando il primi piani
Perché lo scrivo?
Perche é inutile pesare di continuare a comunicare in un modo che il mondo non é più funzionale o comunque se si vuole parlare a un target ampio non quello migliore
La fotografia deve andare in questa direzione e essere pienamente immersa nel nostro tempo raccontandolo senza ripetere il passato ma integrandolo e andando avanti..
Qualche anno fa i fotografi più quotati erano legati alla famosa scuola di Dusseldorf, ora le cose cambiano, non sono più ricercati come un tempo.
Una delle cose che ha maggiormente cambiato le cose é la possibilità di condividere e di fruire l'immagine da cellulare
Credo che questa sia stata una rivoluzione anche maggiore del digitale perché ha creato un modo diverso di vedersi e di pensare la rappresentazione della propria vita

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 17:51

Sul cinema però devo dire che parlerei di sostanziale involuzione

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 18:10

Non ne faccio una questione di trama e comunque vale anche per o film autoriali che esistono ancora

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 18:53

No no non parlavo nemmeno della trama quanto del linguaggio, anche fotografico. In questo mi rivedo in quello che dice Canti del Caos. Si è proprio impoverita e direi im×ta (salvo rare eccezioni naturalmente). È votata al consumo facile, proprio a livello percettivo. Se ci pensi anche la scelta che hai citato di privilegiare inquadrature strette in fondo conferma proprio quella semplificazione, un'inquadratura larga richiede più tempo per essere fruita, più attenzione e più tempo, entrambe hanno subito una pesante contrazione. È un livello di fruire dell'arte che secondo me segna un degrado e non andrebbe assecondato. In questo senso, tornando a quanto dicevate prima, l'arte oggi dovrebbe criticare più che assecondare. Mia personalissima opinione.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 19:17

La questione di inquadratura é solo perché funzionano meno su schermo piccolo

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 19:40

Non lo so se è così ma in ogni caso la fruizione su schermo piccolo è ontologicamente orientata ad una fruizione meno attenta, ragionata e di qualità. Vedere un film su schermo piccolo e già di per sé un'oggettiva involuzione. Non si scappa, sempre lì si arriva.
E se si guarda al contenuto, sempre lì si finisce.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 20:01

Per me non é un involuzione ma una fruizione diversa
Fatto sta che le cose piaccia o non piaccia stanno così e non considerarlo significa solo essere anacronistici
Per me continuare a pensare di fare foto raccontando ancora rifacendosi a un certo tipo di fotografia é una ripetizione lontana dal gusto contemporaneo che non aggiunge nulla a quanto già detto
Certi modi di raccontare li abbiamo visti ok io penso sia ora di passare oltre e bisogna farlo con quello che é la società oggi o comunque provare a spingersi in una direzione diversa che però non può essere la stessa degli ultimi 30 anni

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 20:32

Capisco cosa intendi. Io parlavo di cinema che a mio parere è un linguaggio un po' più giovane e “immaturo” rispetto alla fotografia, l'urgenza di cambiamento a cui ti riferisci secondo me lì non giustifica un cambiamento in peggio nemmeno a costo di non restare al passo e risultare reazionari.
In verità penso sia quasi sempre cosi pensandoci meglio…Anche se sicuramente il rischio è quello di non riuscire più a raggiungere le persone che per un “linguaggio” quali sono quello cinematografico e fotografico, è un prezzo altissimo da pagare

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 20:52

Ecco in merito vorrei fare un esempio
Sono stato a un evento (non quest'anno) ben organizzato e pubblicizzato, anche con una buona idea ossia di proiettare le foto in luoghi anche belli di per sé.
Ma la scelta é caduta su scatti fatti di angoli cittadini poco interessanti normalmente, periferie senza persone con cieli nuvoloso ecc..
Alcuni autori erano anche bravini, ma la gente non le ha capite e apprezzate
Alla fine piacciono al solito giro di amatori che continuano a cantarsela e suonarsela.
Qualcuno spicca e fa anche cose interessanti a livello di pubblicazioni, ma mi chiedo se a questo punto la cosa la fai per te o per raccontare agli altri?
É chiaro che non si può sempre stare sulle foto facili e banali, ma forse non é che banalmente il linguaggio non é più quello giusto?
Se non riesci a comunicare quasi a nessuno dei fruitori o stai sbagliando foto o pubblico, ma credo che rintanarsi e rinchiudersi nei circoli, nelle gallerie sia un errore da non commettere che ha già commesso l'arte concettuale

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 21:11

Lo so mi faccio tante domande e tanti pensieri ma credo sia giusto essere in perenne evoluzione e ragionare sempre se si sta facendo bene

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2025 ore 21:21

"mi faccio tante domande e tanti pensieri"

Non c'è l'emoji "batti il cinque"? MrGreen



Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me