| inviato il 08 Agosto 2024 ore 9:33
Il problema (a prescindere dalle cause) e' se possa essere in qualche modo di mitigarlo (o rallentarlo) oppure no. Non lo so. Ma per prima cosa e' se la causa del problema sia esattamente quella. Invece tutto, nel nostro mondo binario, o e' giusto o e' sbagliato. Si guarda sempre cio' che dicono la stampa ed i politici che hanno idee piu' simili alle nostre. E si conclude in modo troppo semplice in base alle proprie idee. Quindi vengono 15 giorni di caldo torrido, qualcuno parla di siccità. Poi vengono 10 giorni di diluvio, chi era contro al discorso siccità inizierà a prendere in giro coloro che parlavano di siccità facendo battutine sull'acqua eccessiva, sul freddo ecc... A prescindere dalle cause (reali o presunte) si cerca sempre di schierarsi o da una parte o dall'altra. Invece spesso l'eccessivo calore e le eccessive piogge sono semplicemente due aspetti della stessa medaglia. Ma ci si azzuffa inutilmente avendo sposato una posizione. Si puo' fare qualcosa o no? Non lo so. Forse ci si puo' provare. Non si riuscirà. Almeno quello che potevamo fare l'abbiamo fatto. Invece si blocca la circolazione dei motori a scoppio da una parte e poi si bombardano i pozzi petroliferi dall'altra generando inquinamento e CO2 come 1000 anni di circolazione stradale. E nessuno dice nulla. L'importante e' convincere gli elettori e scatenare risse sui forum. |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 13:57
Ma fosse solo quello... Per esempio le navi da crociera bruciano catrame fuso..Ognuna di queste produce gas come decine di migliaia di auto. Costringiamole a mettere il fap... Le petroliere pure.. le portacontainer non ne parliamo. |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 17:22
Senza andare troppo lontano: questo è un paese dove circa l'85% delle merci viaggia su ruote. Ha voglia Maserati a presentare il SUV elettrico, di cui venderanno due esemplari di numero, se poi nello stesso periodo Iveco sforna 150.000 autotreni motorizzati col classico Diesel |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 17:25
Sono chiacchiere inutili che alla fine tornano stancamente al punto di partenza. |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 17:34
Diciamo che si fa anche presto ad arrivare alla conclusione che se non vivessimo esattamente come lo stiamo facendo ora non saremo manco noi e non saremo manco dentro la grotta con davanti il fuoco perché anche li sarebbe già l'avvio verso l'oggi, per non arrivare a questo serviva restare sulla pianta in uno stato che quando ti scappava non serviva manco vedere se sotto passava qualcuno, scende non era conveniente perché in un attimo ti trasformavi in abita preda. Per così siamo e così andremo avanti, indietro non si va per nessun motivo. |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 17:54
L'unico vero modo per produrre meno disastri sarebbe ridurci notevolmente di numero fino a tornare, al massimo, ai livelli di popolamento del XIX secolo. In sé, dato il numero di quanti in realtà non vogliono avere figli (almeno nei Paesi occidentali), basterebbe che le rimanenti coppie con ambizioni genitoriali non ne mettessero al mondo più di due ciascuna. Certo, se si fanno questi discorsi "apriti cielo"!!! Chi verserà i contributi sufficienti a pagare le pensioni a chi inizia a lavorare adesso? (Come se gli incentivi alle neo-assunzioni, basati proprio su anni di sgravi contributivi, non portassero già ora a concludere che i giovani non la vedranno comunque mai la pensione). Molto meglio che accada come sempre: quando si raggiungerà una reale situazione di crisi o di stallo socio-economico, una bella guerra mondiale, o una pandemia con la sanità a pagamento e a prezzi pompati, e poi vedi come si riduce la popolazione. Giusto? P.S. è un "Giusto" sarcastico, non il mio pensiero |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 18:35
Beh Daniele sarcastico o meno che sia, o che possa apparire, il tuo pensiero, la conclusione cui sei giunto è giusta, e detto francamente collima con la mia: SIAMO IN TROPPI! Nel 1974, all'indomami dello Yom Kippur e della prima Crisi Petrolifera, le Cassandre annunciavano sfracelli per l'anno 2000 in cui il petrolio sarebbe finito, l'umanità sarebbe giunta alla soglia dei sei miliardi di individui e non ci sarebbe stato da mangiare per tutti. Direi che per questa volta le Cassandre abbiano preso un granchio, per l'addivenire però... boh! |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 19:24
Il problema vero non è quello di sfamare tutti, ma quanto inquinamento, cementificazione ecc. avremo. Ammesso di riuscire a portare tutta la popolazione mondiale al tenore di vita medio dell'Occidente, solo lo smaltimento delle batterie di auto, cellulari, fotocamere, giocattoli elettrici ecc. creerà già problematiche colossali; se invece la maggior parte rimarrà nelle condizioni attuali avremo incrementi paurosi di inquinanti "classici", polveri sottili ecc. |
| inviato il 08 Agosto 2024 ore 19:40
Io l'ho sempre pensato che voi bipedi siete troppi. E i conti non mi tornano.. se per ogni gatto serve uno schiavo bipede, voi siete 8 miliardi ma i felini molti di meno, state barando. Ecco quindi la formula per procedere: Ridurre di numero i bipedi fino a raggiungere il numero dei gatti e procedere ad assegnare i bipedi rimasti in numero di uno schiavo per ogni gatto. I gatti salveranno l'umanità.. |
| inviato il 09 Agosto 2024 ore 3:45
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| inviato il 09 Agosto 2024 ore 6:28
Il problema vero non è quello di sfamare tutti, ma quanto inquinamento... ********** ********* Infatti quello della fame nel mondo è l'ultimo dei problemi! Nel 1975 si stimava che il 20% della popolazione mondiale, che allora ammontava a circa 4,5 miliardi di persone, viveva secondo gli standard occidentali, un altro 40% sopravviveva, e l'ultimo 40%, ossia circa due miliardi di persone, erano al di sotto della soglia della povertà, ossia campavano con meno, anche molto meno, di un Dollaro al giorno, e ovviamente erano sotto nutriti. Oggi siamo otto miliardi e il vivere sotto la soglia della malnutrizione riguarda il 10% della popolazione mondiale, ossia "solo" 800 milioni di persone... alla faccia di chi sosteneva che nel 2000 tutti gli eserciti di affamati del mondo si sarebbero scannati intorno agli ultimi campi di petrolio ancora in funzione! Il problema, appunto, è l'inquinanento, che otto miliardi di persone producono ANCHE SOLO RESPIRANDO! |
| inviato il 09 Agosto 2024 ore 7:43
E sul fatto che i bipedi avete rotto le palle, pure e soprattutto ai felini castrati... siamo tutti d'accordo. |
| inviato il 09 Agosto 2024 ore 7:55
Se inquini muori. Se non inquini non produci. Se non produci muori. Allora: vogliamo continuare a fare l'Homo sapiens o cosa? Non vogliamo inquinare ma in casa vogliamo anche il rotolo della carta igienica intelligente in domotica. Non vogliamo inquinare ma ogni giorno della settimana ordiniamo un prodotto su amazon e ogni giorno vogliamo il furgoncino che ci porta la cagatina fino a casa. Non vogliamo inquinare, comperiamo l'auto elettrica per essere a posto con la coscienza ma vogliamo comperare le ciliegie a natale. Non vogliamo inquinare ma a casa servono più telefoni, tablet, portatile, fisso, 6 Tv, 3/4 macchine fotografiche, 27 carica batterie varie. Che si fa? Una decisione va presa altrimenti è tutto maestrale fritto. Se vogliamo consumare e inquinare di meno serve che 7,9 miliardi di persone vengano caricate su un Bus spaziale di Elon e mandati a funghi su Marte, oppure accettiamo quello che è. |
| inviato il 09 Agosto 2024 ore 8:05
Sì potrebbe per lo meno cercare di non esagerare in ogni cosa. La metà dei nostri consumi sono del tutto inutili. |
| inviato il 09 Agosto 2024 ore 8:17
Se lo dici ai paesi emergenti ti fanno una pernacchia :) e avrebbero pure ragione. Un po' come quando si legge “siamo troppi sulla terra bisogna controllare le nascite” e la frase parte da chi di figli ne ha già fatti, se li è goduti e magari ha pure nipoti ;) |
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