user207727 | inviato il 11 Aprile 2024 ore 12:37
Non è uguale. Classica domanda che si fa da bambini: qual è il tuo colore preferito? |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:11
Infatti: nel colore secondo me ognuno vale per sè, al netto di accostamenti "generalmente" ritenuti gradevoli da più o meno tutti quanti.... Se a me ad esempio non piace il rosa, lo evito e ci metto qualcos'altro adatto con ciò che piazzo intorno, coerentemente col mio gusto. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:21
Se qualcosa vale per quasi tutti possiamo dire che la regola vale e il colore funziona proprio così non c'é nulla che é a sentimento ma ci sono cose che valgono e vanno tenute in considerazione nelle proprie scelte |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:27
Bilanciare il colore nella street photografy non è semplicissimo. Ci riescono solo, a incastrare tutto, in pochissimi. Tra questi, l'immenso Joy Meyerowitz

 |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:30
Eh, devi essere al momento giusto nel posto giusto, altrimenti ... ciccia. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:44
“ Bilanciare il colore nella street photografy non è semplicissimo. Ci riescono solo, a incastrare tutto, in pochissimi. „ Però sarebbe altrettanto lecito il contrario ... e magari risulterebbe ugualmente piacevole! |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:47
Dipende come detto ci sono accostamenti fastidiosi, ci sono composizioni sbilanciate, banalmente le foto non sarebbero altrettanto buone . Certe cose sono così in e basta, in un modo funzionano negli altri no a meno di non voler dare un messaggio diverso appunto come nell'immagine del film con le due persone a tavola una predominanza di uno dei soggetti |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:49
“ Riferito a tutte le immagini postate finora, siamo sicuri che la percezione dei colori, della loro intensità e dell'eventuale soglia di fastidio legata agli accostamenti sia uguale per tutti noi? Non so se esiste un metodo di misura in tal senso però penso che arriveremmo a risultati in alcuni casi molto differenti tra loro! „ Approvo in pieno. Difatti gli studi attinenti a questi fenomeni non sono mai assoluti, sono il risultato statistico di un campione preso in esame. In poche parole una piccola parte della popolazione (piccolissima percentuale della popolazione mondiale) e una percentuale di risultati riferiti alla piccolissima quasi infinitesimale percentuale rispetto alla popolazione mondiale. Per fare un esempio 1% della popolazione mondiale preso in esame (e per fare questo ci vogliono anni e spese a dir poco esorbitanti) e poi le percentuali dei risultati sarebbero la percentuale riferita all'1%. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 13:59
Se é un campione statistico é rappresentativo non c'é bisogno di provarlo su tutti e in più certe cose sono legate alla nostra percezione fisica e non legata alla cultura quindi non diciamo cose inesatte. Non é assoluto ma riferito a una percentuale importante |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 14:00
“ Dipende come detto ci sono accostamenti fastidiosi, ci sono composizioni sbilanciate, banalmente le foto non sarebbero altrettanto buone . Certe cose sono così in e basta, in un modo funzionano negli altri no a meno di non voler dare un messaggio diverso appunto come nell'immagine del film con le due persone a tavola una predominanza di uno dei soggetti „ Certamente Matteo, non voglio fare il bastian contrario a tutti i costi. Per lavoro uso il colore quotidianamente e seguo protocolli rigorosi alla ricerca degli abbinamenti o degli effetti più congeniali ... banalmente nella fotografia vado molto "a braccio", non applico quella cura al limite del maniacale che uso nel lavoro ... probabilmente la deformazione professionale mi porta comunque a scegliere certi colori, certi accostamenti, certi giochi di luce in modo automatico, una sorta di riflesso condizionato insomma. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 14:20
Certe "regole" che metto volutamente tra virgolette sono appunto banli cose che a gusto generalmente funzionano (generalmente non sempre). Ora è normale che avendo a che fare con certe cose il gusto si affini e certe cose uno le fa anche senza sapere il motivo dietro solo perchè si rende conto che una cosa funzione. Ma proviamo a essere costruttivi, hai un esempio dove un'immagine infrange completamente quanto detto e funziona? possiamo così parlarne in concreto e analizzare cosa dice a ognuno di noi e capire o provare a ragionare sul perchè di quelle scelte. Lo scopo di questo topic non è dare regole, ma un confronto più approfondito sul colore Ritornando alla statistica faccio un esempio con un'opera di Bridget Riley che usa colore per creare specifici effetti

 danno la stessa sensazione di movimento a tutti? sicuramente a gran parte di chi osserva |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 14:31
“ Per fare un esempio 1% della popolazione mondiale preso in esame (e per fare questo ci vogliono anni e spese a dir poco esorbitanti) e poi le percentuali dei risultati sarebbero la percentuale riferita all'1%. „ La statistica serve proprio a questo. Fa proiezioni sul totale partendo da una parte. Anche fosse lo 0,001% è un numero sufficientemente grande per proiettarlo con abbastanza sicurezza sul totale. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 14:38
“ Messaggio di NoPhotoPlease, inviato il 11 Aprile 2024 ore 12:27 Riferito a tutte le immagini postate finora, siamo sicuri che la percezione dei colori, della loro intensità e dell'eventuale soglia di fastidio legata agli accostamenti sia uguale per tutti noi? Non so se esiste un metodo di misura in tal senso però penso che arriveremmo a risultati in alcuni casi molto differenti tra loro! „ No no, questo te lo do per certo, non lo è! Infatti c'è pur sempre una certa soggettività nei giudizi sul colore, per quanto magari ciò riguardi solo distinzioni sottili sui toni, non situazioni di discromatopsie gravi, chiaro. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 15:02
“ Se é un campione statistico é rappresentativo non c'é bisogno di provarlo su tutti e in più certe cose sono legate alla nostra percezione fisica e non legata alla cultura quindi non diciamo cose inesatte. Non é assoluto ma riferito a una percentuale importante „ certe cose sono legate alla percezione fisica e non legata alla cultura Se ci stiamo riferendo al colore allora perché in Giappone il colore del lutto è il bianco? I Giapponesi hanno una fisicità che riguardo al colore è diversa? Scusa ma non comprendo. Per il resto siamo d'accordo che sia rappresentativa proprio perché si riferisce a un campione e non all'intero. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 15:06
“ Se ci stiamo riferendo al colore allora perché in Giappone il colore del lutto è il bianco? „ vedo che non mi sono spiegato bene, ci sono cose legate alla cultura e questo è un esempio fatto anche nelle pagine scorse, altre no, per esempio l'uomo distingue meglio le sfumature che hanno lunghezze d'onda comprese fra i 490 e i 570 che corrispondono al verde e questo è un dato di fatto non legato alla cultura L'effetto movimento è dato dal colore e non centra la cultura
 |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |