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Eppure a modo suo lo è ; intendo solo fotografa. Come un Hendrix è solo musicista però. Nel senso di quella padronanza tecnica che ti fa' dimenticare il genere, o meglio, l'etichetta. È solo fotografa perché ha scelto di sviluppare un mezzo grafico con luce. Ma è riuscita a ricreare un mondo grafico e comunicativo che trascende l'azione di premere il pulsante. Manipola, piega la realtà sino a farla verisimile a ciò che ha in testa. Sembra una ossessione, come un sogno lucido. In più, ad aggiungere difficoltà su difficoltà, gli autoscatti, come a dire, non ho tempo per spiegare ad un'altro cosa fare. Entra ed esce dalla scena.
Per curiosità: c'è qualche artista/fotografo/a che tratta tematiche (anche se più che tematiche sono visioni personali tradotte in immagini) simili alla Woodman che invece apprezzi?
“ Non mi piace la sua opera e fotograficamente non la trovo interessante. Può capitare, non amo particolarmente nemmeno Picasso eppure era un genio. ;-)” No certo. La mia era curiosità. Volevo capire se avevi individuato i motivi o semplicemente non ti arrivava
Comunque apro una parentesi: su Rai movie c'è “in the mood for love “ Un esempio di cinema che si fonde con la fotografia. Con una eleganza inarrivabile
“ Per curiosità: c'è qualche artista/fotografo/a che tratta tematiche (anche se più che tematiche sono visioni personali tradotte in immagini) simili alla Woodman che invece apprezzi? „
Simile alla Woodman non me ne vengono in mente, non apprezzo particolarmente i conflitti interiori, forse Duane Michals può in qualche modo essere accostato ma come tecnica fotografica è su un'altro pianeta però. Ci sono molte sue foto che trovo straordinarie. In genere alcuni surrealisti mi piacciono, andando oltre la fotografia banalmente Man Ray , ma anche Misha Gordin i primi che mi vengono in mente. Ma fotograficamente siamo un'altro livello (a mio avviso) rispetto alla Woodman.
Gordin era un altro grande ma c'era tutto il lavoro di fotomontaggio nel suo caso. La Woodman era più "istintiva". Michals esteticamente ha già qualche affinità. Ma, come immaginavo, penso che il tuo motivo principale sia proprio "non apprezzo particolarmente i conflitti interiori".
È stato citato "In the Mood for Love". È uno dei film che più ho amato. Sono appena tornato da un cineforum dove, prima della visione del film "I limoni d'inverno", è stata proiettata l'anteprima del film coreano "Past Lives" ed il moderatore ne consigliava la visione domani (oggi vista la tarda ora) in programma perché un ottimo film per San Valentino. Vedendo l'anteprima e sentendo la proposta non ho potuto fare a meno di andare con la memoria ad In The Mood For Love e pensare che i dialoghi del Trailer di Past Lives apparissero PENOSAMENTE espliciti al confronto con i meravigliosi silenzi e gli immaginifici sottointesi del primo.
Io vorrei consigliare Janine Nièpce, è un'autrice interessante e considerando l'ondata legata al me too credo sia stimolante vedere anche le lotte del passato attraverso le immagini di questa ottima autrice
Non ho mai visto un cinepanettone in sala, ne ha soltanto visto qualche spezzone sul piccolo schermo qua e là ed ho sempre pensato che Christian De Sica fosse uno dei migliori attori italiani (per intenderci non penso lo stesso di Boldi e Teocoli che sono delle macchiette che recitano sempre la stessa parte). De Sica jr. invece già nei ruoli interpretati nei film di Natale lascia intendere una capacità interpretativa. Non è la prima volta che un attore prevalentemente comico viene rivalutato verso fine carriera grazie a registi che gli offrono ruoli drammatici. Uno su tutti Totò con Monicelli e Pasolini.
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