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Qualità tecnica della musica: meglio ieri che oggi?


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avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 9:45

... Il nastro magnetico non ha i difetti del vinile...

Certo, ha però i difetti del nastro.

avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2022 ore 9:57

Io ho finalmente trovato dopo diversi tentativi i miei setup in termini di cuffie.
Ne ho una aperta e una chiusa per l'ascolto "da divano", una Fidelio X2HR e una Denon d7200.
Per la mobilità/vacanze ecc... ho le Sennheiser Momentum 3 Wireless, in movimento bastano e avanzano.

Setup che hanno potenzialità decisamente superiori alle mie capacità di ascolto, e che permettono di sfruttare tutte le potenzialità del panorama infinito di musica liquida oggi disponibile.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 10:04

Ricordo che in una precedente discussione Bergat hai raccontato che il vinile con l'ascolto si degrada perdendo in risposta in frequenza e altre caratteristiche. Un giorno, a tavola con degli amici con i quali condividiamo un gruppo su WhatsApp chiamato 'musicofili' di cui fanno parte tre collezionisti di LP, ho riferito quanto detto da Bergat. Sono stato un po' dileggiato, qualcuno ironicamente diceva "vuoi dire che se io oggi metto sul piatto un disco che ho comprato quaranta anni fa ascolto una roba diversa oggi rispetto al 1980"?
Volevo rispondergli che era così, ma che la risposta in frequenza delle sue orecchie negli ultimi 40 anni era peggiorata più di quella del vinile per cui non si sarebbe accorto, ma poi ho soprasseduto; presso molto persone vale ancora il mito che bene come con un LP non si ascolta con nessun file digitale.
Oggi però sono a chiedere a Bergat se per favore esiste qualche articolo tecnico che spieghi come si degrada un LP con l'andare degli ascolti.
Grazie Bergat.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 10:16

Il nastro magnetico, se usato per registrare un vinile, ha tutti i difetti di quel vinile, più i difetti del nastro.
Se uso una buona piastra a bobine a 19 cm/s i difetti aggiunti dal nastro sono limitati, se uso un registratore a cassette, per quanto buono sia, la differenza è sensibile.
A questo poi va aggiunto il degrado del nastro nel tempo, anche se non lo si usa.
La mia esperienza personale, basata su centinaia di cassette registrate con piastre tre testine di fascia alta, riguarda tre stock di cassette comprate nel tempo:
1) Agfa Super Ferro Dinamic: a distanza di decenni i nastri funzionano perfettamente, e neanche si sente più il fruscio di fondo, le frequenze sopra gli 8-9 kHz sono completamente sparite, con spiacevoli conseguenze sull'ascolto, non mitigate dall'assenza di fruscio.
2) Ampex 20 20. non ho idea di come possano suonare oggi, perché il supporto si è danneggiato incollando le spire. Non girano su nessun registratore, ho letto che si potrebbe provare a metterle in forno a bassa temperatura per "asciugarle", ma ho desistito.
3) Sony AHF e BHF. all'ultima prova fatta una decina di anni fa, andavano ancora bene.
Viceversa se parliamo di cassette preregistrate, credo che venissero incise a velocità più elevata (doppia?), questo comporta una risposta in frequenza sull'estremo superiore decisamente tagliata.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 10:18

Secondo me si spende anche molto meno di 1000 per un setup cuffia da ascolto serio.

Detto questo e ancora grazie alle conferme di Berg, consigli a chi usa collegamenti dal cellulare di scaricare l' app..

Wavelet.

Ha tutte le cuffie che fanno parte del progetto autoeq che ho postato prima calibrate in automatico.
Si attiva e si seleziona la cuffia nella lista enorme e l'output Cell diventa più neutro e pronto alle nostre personalizzazioni... Usa la calibrazione parametrica, non la convoluzione.

Io uso una Hifiman per ascolto a casa... Cuffia aperta magnetoplanare .. ma quasi sempre da anni sto in giro fra palestra o viaggi con la Qc35 di Bose che grazie al nc mi permette di evitare la sordità con volumi non troppo alti stando relativamente comodo... Con questa in particolare grazie a quella sorta di calibrazione noto quanto di default siano più costruite sui bassi.

Perché appianarle? Perché solo allora posso mettere le mie eq un po' rock. ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:08

Oggi però sono a chiedere a Bergat se per favore esiste qualche articolo tecnico che spieghi come si degrada un LP con l'andare degli ascolti.


Non ho sottomano articoli a riguardo. Bisognerebbe entrare negli archivi della RIIA e della RCA per ripescarli.
Cerco di spiegarti comunque il processo.


Prima di tutto bisogna sapere che un vinile è il prodotto finito di uno stampo che già in origine non traduce perfettamente quello che c'è su nastro o su file digitale ( e si da 20 anni circa la produzione dei vinili parte da un file digitale). Ed è per questo motivo che i primi e gli ultimi dischi prodotti dallo stampo dovrebbero essere cestinati (i primi 200 perche' riportano le imperfezioni di sfrido dello stampo che man mano si eliminano e gli ultimi 200, perchè lo stampo si degrada a forza di stampare i vinili) Ogni stampo produce 2000.... 3000 vinili e di stampi ne vengono prodotti generalmente diverse decine, se l'opera in produzione è un grande successo commerciale.
Le piccole case discografiche che ristampano vinili di vecchie registrazioni, producono al massimo 2, 3 stampi e quelle serie non mettono in vendita i primi e gli ultimi esemplari prodotti dagli stampi, ma talvolta a causa della richiesta eccessiva anche questi esemplari non perfetti vanno in vendita.

Veniamo ora a noi.
Se osserviamo il solco di un vinile attraverso un microscopio a scansione, ci accorgiamo che questo è simile a un canyon con asperità e vallate. La modulazione delle frequenze è fatta secondo l'inverso della curva di equalizzazione, per tener conto che energeticamente le frequenze basse non sono registrabili su vinile, così come sono, a meno di non voler far durare solo 30 secondi l'LP e di dotarsi di testine di lettura attualmente inesistenti.

Quindi una curva RIIA di preequalizzazione altera la curva di risposta del segnale attenuando le frequenze basse ed esaltando le frequenze acute prima che lo stile incisore crei il mold da cui si creeranno poi gli stampi.






Il prodotto finale il vinile è quindi un microscopico gran canyon in cui uno stilo viene trascinato con estrema velocità all'interno e sbatte ripetutamente sulle asperità del canyon e rovina inesorabilmente, passaggio dopo passaggio il solco del vinile.




E per un articolo con foto...

www.rockit.it/articolo/puntina-vinile-ingranditi-mille-volte

avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:10

Chi invece fa fuori i propri diffusori per prendere due diffusori audio compressi ....:

- non è stato mai interessato alla musica ...oppure
- ha qualche rotella fuoiri posto.


Io sto facendo il percorso inverso, ho fatto fuori dei minidiffusori (ProAc Tablette) per dei diffusori sempre da stand, ma con woofer da 8'' e dimensioni importanti...
Lo dovevo fare prima, molto prima!
E nella nuova casa non escludo di prendere qualcosa di ancora più grande, anche se purtroppo se ne trovano pochi e tutti di costo elevatissimo (ho adocchiato degli ATC ma sono inavvicinabili).

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:17

ho adocchiato degli ATC ma sono inavvicinabili

Prova ad ascoltare le spendor classic 100 simili alle ATC 100, ma di costo molto inferiore

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:40

Mi sono fatto l'idea - personale, che non voglio ammantare di verità assoluta, sia chiaro - che la maggior parte delle moderne registrazioni siano fatte per andare benone, o almeno benino - in versione ovviamente mp3 - anche sugli smartphone con le cuffiette, sulle "casse" bluethoot che si possono portare anche a bordo piscina o nelle soundbar a corredo delle TV, attraverso le quali ritengo si consumi una buona parte degli ascolti domestici; trenta o quaranta anni fa, nel "salotto buono" di molte abitazioni un impianto composto almeno di amplificatore jap da una 50ina di watt per canale e dei diffusori magari non raffinati ma comunque di dimensioni normali albergava


arrivo tardi nella discussione, ma è la stessa idea che mi sono fatto io; registrazioni ottimizzate per cuffiette e casse BT; gli impianti stereo che ricordi tu, che ricordo anche io nelle case degli zii e dei nonni, non li usa più nessuno; in fondo basta vedere cosa offre oggi il mercato per gli impianti casalinghi rispetto anche a solo 20 anni fa...


avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:43

Ho riascoltato anche il formato vinile di Ummagumma:
a parte le impurità dei solchi (ovviamente) sento il suono più "scodellato", un po' come se fossi passato dal CD alla cassetta ma in questo caso sento le dimensioni generali d'ascolto più strette, quasi come se il vinile fosse un file compresso rispetto ai flac che mi ha girato Bergat. I dettagli li sento praticamente tutti, ma non massimizzati come in cuffia poche ore fa. Ah, chiaramente lo sto ascoltando in sala (a -24db) e non in cuffia. Dovrò quindi fare un altro passaggio...
Se volessi sceglierne uno dei due li terrei entrambi perchè mi piacciono in egual misura ma per motivi diversi.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:58

i primi e gli ultimi dischi prodotti dallo stampo dovrebbero essere cestinati (i primi 200 perche' riportano le imperfezioni di sfrido dello stampo che man mano si eliminano e gli ultimi 200, perchè lo stampo si degrada a forza di stampare i vinili) Ogni stampo produce 2000.... 3000 vinili e di stampi ne vengono prodotti generalmente diverse decine, se l'opera in produzione è un grande successo commerciale.
Le piccole case discografiche che ristampano vinili di vecchie registrazioni, producono al massimo 2, 3 stampi e quelle serie non mettono in vendita i primi e gli ultimi esemplari prodotti dagli stampi, ma talvolta a causa della richiesta eccessiva anche questi esemplari non perfetti vanno in vendita.


Quelle imperfezioni riguardano anche lo spigolo periferico del disco? Lo chiedo perchè alcuni sono lisci e smussati ed altri sono affilatissimi oppure frastagliati e "pelosi".
E poi ti chiedo due altre cose:
i TP (test pressing) rientrano in quei primi 200stampi?
Nel caso delle ristampe a tiratura limitata (100, 200, 300), che fine fanno gli stampi a fine serie? Li buttano via o li riqualificano, e i soldi investiti nella tiratura limitata li riprendono dai prezzi di vendita maggiorati rispetto alle grandi tirature?

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 12:16

Quelle imperfezioni riguardano anche lo spigolo periferico del disco? Lo chiedo perchè alcuni sono lisci e smussati ed altri sono affilatissimi oppure frastagliati e "pelosi".
E poi ti chiedo due altre cose:
i TP (test pressing) rientrano in quei primi 200stampi?
Nel caso delle ristampe a tiratura limitata (100, 200, 300), che fine fanno gli stampi a fine serie? Li buttano via o li riqualificano, e i soldi investiti nella tiratura limitata li riprendono dai prezzi di vendita maggiorati rispetto alle grandi tirature?

No non si parla di imperfezioni dello contorno del disco (quello ha più a vedere con la cura con cui vengono confezionati), ma di come è avvenuta la stampa dei solchi. Certo i test pressing rientrano nei primi 200 .

Gli stampi vengono poi cestinati e il materiale (rame generalmente) riutilizzato per altri scopi. Il mold ovvero, quanto creato dallo stile incisore, come anche il glass master per i Cd viene invece conservato dalla casa discografica, per successive produzione di stampi

avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2022 ore 12:44

In pratica una volta si registrava con tanta dinamica ma su supporti deperibili
Oggi che i supporti sono immuni all'usura si registra (mediamente) con dinamica scarsa.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2022 ore 12:53

Io però ho sempre lo stesso tarlo nella testa:
prendiamo ad esempio un album inciso cinquant'anni fa, con gli strumenti dell'epoca quindi meno evoluti rispetto a quelli attuali.
Come si fa oggi, a prendere quelle vecchie incisioni/registrazioni e tirare fuori tutta quella dettagliatura che prima non si riusciva a sentire? La band non suona più o non esistono più i suoi componenti quindi non gli si può chiedere di rientrare in studio e reincidere il disco quindi bisogna ricavare le informazioni dai vecchi archivi.
Le cose che venivano registrate prima conservavano tutto questo potenziale senza che se ne potesse beneficiare all'ascolto?

avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2022 ore 13:01

In pratica una volta si registrava con tanta dinamica ma su supporti deperibili
Oggi che i supporti sono immuni all'usura si registra (mediamente) con dinamica scarsa.

Perché il problema non è più il supporto (in una pennetta USB entra una tonnellata di musica a qualità elevatissima) quanto il metodo di fruizione. A parte le cuffie che c'erano comunque anche prima, ora gli impianti hanno lasciato il posto a casse bluetooth e soundbar, e nelle auto nessuno cambia più l'impianto spesso mediocre dato di serie.

Le cose che venivano registrate prima conservavano tutto questo potenziale senza che se ne potesse beneficiare all'ascolto?


Credo che la qualità dei nastri master fosse comunque più elevata di quanto trasferito su vinile. Avevano cioè del potenziale inesprimibile (per la massa) con la tecnologia di allora.

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