user67391 | inviato il 14 Dicembre 2020 ore 5:47
Tony, pellicole bianco e nero non ne ho, ho controllato. Ho solo carta Agfa per il bianco e nero |
user120016 | inviato il 14 Dicembre 2020 ore 8:03
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2323958&show=1 Qui si parlava di pellicole scadute da... Appena 70 anni che però hanno prodotto risultati decenti. Peccato che siano sparite le immagini. Ma se le trovo le carico nuovamente. |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 8:48
Ma le pellicole scadute vanno sviluppate negli acidi scaduti? |
user120016 | inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:00
Ovvio. Ma è fondamentale che siano entrambi scaduti nello stesso giorno, mese ed anno. Altrimenti esplode tutto. Sull'orario di scadenza si può chiudere un occhio. Che non sia quello del mirino però. |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:11
Utilizzare materiali di riciclo di sensori morti per resuscitare pellicole, è veramente il colmo! |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:41
Schyter in effetti la combinazione di prodotti vetusti possono dare ottimi risultati. Sicuramente la miscela è troppo costosa per i poveri pellicolari che usano pellicole scadute |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:54
Mah ... tendenzialmente i pellicolari che usano roba scaduta e desueta sono gente parecchio strana... (mi ci metto pure io). Non sarebbero altrimenti qui alla 14^ pg a commentare ed essere incuriositi dalle Zenit. Poveri poi mica tanto ... in spirito no di certo !!! |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 11:16
Tutto molto interessante. Ho un gran numero di rullini BN scaduti almeno nel '90. Pensavo fossero andati, invece grazie a questa discussione le riutilizzerò. |
user120016 | inviato il 14 Dicembre 2020 ore 14:34
“ Sicuramente la miscela è troppo costosa per i poveri pellicolari che usano pellicole scadute „ Ma si, cerchiamo sempre di andare al risparmio... Pensa che negli anni, senza contare l'appartamento dove ho camera oscura, sala pose e sala proiezione, per attrezzature avrò speso al massimo sui 40 o 50 mila euro, non di più, però mi ritrovo oltre 20 corredi piccolo formato, una dozzina medio formato e svariati banchi ottici. Tutti corredi completi, top di gamma e ben accessoriati. Con quella cifra in digitale, se vai sul full frame top di gamma quanti ne allestisci di corredi? 4 o forse 5? E sul medio formato non ne parliamo nemmeno... No, no, i digitalisti convinti devono avere molte più disponibilità economiche... Si, in effetti noi pellicolari siamo dei veri barboni.... |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 16:22
Domenico, da collezionista Ti capisco. Però i 20 corredi analogici sono tutti uguali, salvo le lenti. Le fotocamere un tempo erano delle camere oscure e basta (con qualche fronzolo). In salse diverse quanto si vuole, ma sempre camere oscure erano ... Un solo corredo digitale ML TOP di GAMMA può usare tutte quelle lenti (magari che diventano pure AF) senza spendere più di 4K€? IVA compresa. Ad esempio SONY A7R.4 + qualche adattatore + TECHART PRO (per AF). Il che non è poco. Personalmente sono bifronte: nato nell''analogico degli anni 60', che continuo a coltivare più per gioco che per altro, non posso che chinare la testa davanti alle prospettive che da oggi il digitale. A mio parere bisognerebbe affrontare così la questione. Ma ovviamente non penso certo di essere il depositario della divina scienza ... P.S. Anche la pellicole scadute a colori possono essere usate con grande soddisfazione. Basta usarle come pellicole in BN! Insomma basta scattare a colori e poi scannerizzare e trasformare in BN. Allora l'unico limite, quello della dominanza che va a farsi benedire, si risolve immediatamente. Se si scannerizza, ovviamente. Passando per l'ingranditore non saprei. Forse è lo stesso (salvo la velatura del colore). Bisognerebbe provare, ma da molti decenni la mia camera oscura è più smontata che oscura ... |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 17:58
@Tonyrigo ... il "problema" sono le stampe. Anche qui tutto personale naturalmente... puoi mettere tutte le ottiche vintage che vuoi su tutte le Sony che vuoi ma la resa sulla carta negativa della pellicola in bn...è un'altra cosa. |
user120016 | inviato il 14 Dicembre 2020 ore 18:19
@Tonyrigo, Io capisco benissimo il tuo discorso per chi non ha una camera oscura e magari nemmeno l'idea di come muoversi nell'ipotesi di allestirne una. In questi casi non puoi fare diversamente: o laboratori terzi o digitale. Ma nel mio caso in cui la camera oscura l'ho riallestita in maniera permanente dopo l'ultimo e definitivo trasloco (e dopo anni di soluzioni alternative in bagni e cantine) ed il know how analogico non mi manca per ottenere buoni risultati, davvero non vedo motivo per andare ad investire su una tecnologia che non mi dà nulla di più per le mie esigenze, non mi entusiasma e non mi attrae per niente. Poi una Sony... che, diciamocelo, è davvero brutta anche solo da guardare e da tenere in mano. Già una Leica o una Fuji avrebbero un fascino diverso... Perché appunto, la fotografia non è solo pixel, nitidezza e likes sui social. Per me è piacere d'uso sul campo, piacere tattile nel maneggiare strumenti belli oltre che validi, gestualità ataviche, dal caricamento della pellicola/rullo/lastra, alla misurazione della luce per continuare in camera oscura con sviluppo e stampa. Toglimi tutto questo e mi hai tolto il 90% del piacere di fotografare... E qui si spiega il fatto di possedere decine di corredi: ognuno ha la sua estetica, le ottiche hanno il loro carattere, il loro timbro ed il loro linguaggio. Differenze di cromie e di resa. Per il resto è vero, i corpi sono solo una scatola contenente la pellicola ed a cui attaccare un'ottica. Pochi fronzoli, è vero, ma per me questo è un pregio e non un difetto. Anche perché, tutto quello che non c'è, non può guastarsi. Poi, è normale che ci siano sensibilità diverse, aspettative diverse e vissuti diversi per cui possono sembrare tutte uguali. Allo stesso modo per quanto mi riguarda trovo folle l'inseguimento dell'ultimo ritrovato tecnologico tra un modello e l'altro delle fotocamere digitali in cui cambiano dettagli a volte insignificanti ma che portano la gente a cambiare modello di continuo... Per cui ti ringrazio per aver condiviso la tua visione ed il tuo modo di affrontare la questione ma gentilmente declino e proseguo sulla mia strada. |
| inviato il 16 Dicembre 2020 ore 7:27
Caro Domenico, Ti invidio perchè puoi avere la Tua CO permanente, come l'avevo anche io fino agli anni 80'... Io, pur avendo una casa molto grande, non saprei proprio oggi dove ricavarla. Anche perchè il problema odierno (non sto scherzando) è che più tecnologia hai in casa e più lucette ci sono! In pratica l'unica stanza che posso oscurare senza il problema delle “lucette” è uno dei bagni che non ha diavolerie elettroniche ed è quello che in effetti uso per caricare le spirali delle sviluppatrici, ma usarlo per la stampa significherebbe la fine di ogni rapporto familiare ... visto che è il bagno che usa mia moglie ... Per cui i miei negativi finiscono per forza sotto lo scanner o sotto l'ingranditore di un mio caro amico professionista che, anche lui, alterna digitale ad analogico. Quanto alla passione per le fotocamere d'un tempo, condivido in pieno l'aspetto fisico del contatto con quei gioielli della meccanica. Scattare, come faccio spesso, con fotocamere che hanno tra i 50 ed i 100 anni è qualcosa di affascinante. E' un pò come scendere da una macchina da corsa di oggi e salire su di una d'epoca. La moderna va mille volte di più, ma non è detto che quella d'epoca non regali altri sapori, che non siano il solo tempo sul giro. |
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