| inviato il 13 Settembre 2020 ore 20:04
@Gsabbio Concordo pienamente con il tuo intervento Il problema è proprio quello!! Da Nikon ci si aspetta il massimo, senza se e senza ma. |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 20:49
Ho l'impressione che per far figurare il proprio brand si deve buttare nel c...o quello degli altri. |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 20:51
Purtroppo x alcuni lo sport preferito é attaccare i brand non posseduti |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 20:54
“ tra l'altro dopo la presentazione per me inutile di nikon del 24-50 sembra che anche sony la copi e presenti un aggeggio simile.. ..quindi si copiano pure sulle "robacce" (ovviamente è solo un mio giudizio) „ “ Credo che sia la loro risposta alla Z5 „ Credo sia la stessa lente, adattata ai diversi tiraggi e all'ampiezza del bocchettone. Abituiamoci a vedere Nikon e Sony agire sempre più di conserva, nell'ambito di una alleanza industriale consolidata. Ogni tanto si beccano, ma è tutta scena |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:04
“ Purtroppo x alcuni lo sport preferito é attaccare i brand non posseduti „ X me e quello di scattare con quello posseduto e dominarlo |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:06
@Alc il Nikon è un 24-50,il Sony un 28-60;non credo sia la stessa lente |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:07
Ho preso la prima digireflex Nikon nel 2004, una D50. Poi D300, D700, D800, una D5300 che ancora ho con il 18-200, poi Z6. Non ho mai avuto problemi. Ogni macchina che ho avuto (tranne forse la D700 di cui parlare male è come pisciare nell'acquasantiera) ha sempre trovato utenti che ne elencavano i difetti... eppure le mie sono sempre andate benissimo. L'ultima, la Z6, come le altre, fa quello che mi serve. Piuttosto io (ma sarà fallato il mio) non sono troppo contento del 14-30, a mio giudizio venduto a un prezzo esagerato rispetto a quanto da. Sono stato a un passo da prendere una Canon quando ho preso la D800. Alcune cose di Canon mi piacciono, certi toni di colore, i neri e alcune ottiche che Nikon non fa. Come il 15-35/2.8 per ml che Nikon si ostina a non proporre da secoli (dopo il 17-35) ripetendo il 14-24 filtrabile solo con lastre formato lenzuolo. Sony non mi ha mai affascinato. Ho preso in mano a suo tempo la A7, certamente rivoluzionaria, ma non è scattato l'amore. La Z6 non ha molto da invidiare a una A7III. Certo Sony propone una A9II ma il suo prezzo è molto simile a una D6 o a una 1D(non so a quanto sono arrivati) e per un pro che fa sport forse sono ancora preferibili le reflex. Ho un amico che ha venduto tutto Nikon compresa la D850 per la A7RIV e mi guardo bene dal dirgli che le foto sono uguali (e sono buono). Nikon ha fatto diversi errori strategici. Ha pagato più di altri forse il terremoto e maremoto che hanno colpito stabilimenti importanti e ha ritardato troppo lo sbarco nel ML. L'altro errore strategico è dipendere da Sony per i sensori. Ma del resto chi altri oltre a Canon fa sensori a quel livello oggi? Anche Lumix sulla 24mp monta il Sony, per dire... Certo perde quote di mercato... come tutti più o meno. La fotografia amatoriale è destinata a diventare una attività di nicchia high end, le attuali versioni 5 e la A7C sono le ultime sparate da barboni... non si può pensare di vendere macchine con margine irrisorio con i volumi che si vendono oggi. E ormai l'utente senza pretese usa e sempre più userà il cellulare. |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:12
Questi post li trovo veramente surreali. La fotografia esiste a prescindere da Nikon Canon Sony e compagnia cantante. Questa schiavitù da brand la trovo incomprensibile. |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:22
Gsabbio, io, sinceramente, credo che i prodotti di livello consumer a cui ti riferisci, facciano parte, insieme a quelli di livello pro, del normale listino di qualsiasi azienda. Se poi il fattore discriminante, per distinguere queste due categorie di prodotti, deve essere rappresentato dai materiali di costruzione non mi trovi, assolutamente, d'accordo. È impensabile che, oggi, nel 2020, un prodotto debba, necessariamente, esser costruito in freddo metallo teutonico per poter esser definito "pro". I polimeri, che non sono la stessa cosa della plastica dei flaconi di detersivo, hanno tutta una serie di vantaggi, a partire dal peso, per finire poi al prezzo. Lo stato dell'arte, in quest'ottica, non può essere l'oggetto in quanto tale, ma ciò che l'oggetto permette di ottenere: le sue performances, in altre parole. Posso assicurarti, ad esempio, che non comprerei mai la schiera di grandangoli Milvus per ottenere quel briciolo di risolvenza in più a diaframmi aperti, rimettendoci, però, in termini di peso, ingombro e prezzo. Tutto è un compromesso e se ho oggi ho la possibilità di poter scegliere un ottimo zoom che copra un range di focali che va da 14mm a 24mm, senza aprire un mutuo e senza la necessità di uno sherpa, che ben venga, anche se è costruito in "plastica". |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:30
@Klaudiom Hai pienamente ragione, ma non resisto |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:31
dai !!! che c'è di peggio però effettivamente Juza dovrebbe avvertire !!! |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:43
“ Questi post li trovo veramente surreali. La fotografia esiste a prescindere da Nikon Canon Sony e compagnia cantante. Questa schiavitù da brand la trovo incomprensibile. „ Ma non è mica vero, dai! Specialmente in questo thread, uno dei più civili che ricordi, dove siamo rapidamente passati a raccontarci le nostre esperienze, e a motivare le nostre esigenze. Guarda il post di Marco Senn: è chiarissimo che per lui il mezzo è, appunto, un mezzo di espressione, che si esprime bene con Nikon perché conosce perfettamente il mezzo che usa con continuità da anni, lo ha visto crescere, lo sa sfruttare. E' un approccio che, da novizio della fotografia, condivido in pieno. Marco esprime perplessità e preoccupazione sul futuro del mercato fotografico, e su come in quel contesto si collocherà il brand che usa e che vorrebbe continuare ad usare perché ci si trova meglio che con altri. La mia opinione è diversa dalla sua: quella che a lui appare come una debolezza - la dipendenza di Nikon da Sony per certe forniture - a me sembra invece un punto di forza. Ma non è importante |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:44
“ Ho un amico che ha venduto tutto Nikon compresa la D850 per la A7RIV e mi guardo bene dal dirgli che le foto sono uguali (e sono buono). „ Anche io ho qualche conoscente / amico che ha fatto passaggi simili, ma a differenza tua io glielo ripeto ogni giorno, più volte al giorno |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 21:52
@Iza no, non mi fraintendere, io non stimmatizzo il fatto che le ottiche siano fatte in 'plastica', peraltro io ne posseggo molte e vanno benissimo. Quello che fa male al marchio è il fatto che ottiche professionali siano disegnate con criteri e materiali da 'consumer' (vedi l'esperienza del noct 58). Secondo te... che cosa pensa il cliente -come me- che si trova in mano una lente da 1500 euro, alla quale si spacca il cono paraluce del barilotto in seguito ad un banale urto, e scopre che questo è fabbricato in 'plastichetta'? (perché questa è la realtà) Per contro: il mio noct 58 ai durante disordini di piazza lo potresti usare come 'sanpietrino' (rendo l'idea?) e probabilmente un tempo aveva un prezzo equivalente a quello attuale Ecco... un tempo nikon fabbricava oggetti del genere e la qualità paga, ne è prova il fatto che ci sono torme di fotografi che usano mirrorless e montano, adattandole, le migliori tra le vecchie lenti nikon. Commercialmente, questo fenomeno si chiama 'fidelizzazione' Non occorre essere del 'markettari' per comprendere che in questo momento nikon si sta giocando una fetta consistente dei suoi clienti fidelizzati. EDIT: Per analoga esperienza: 12 anni fa acquistai una FIAT 500 per mia figlia, pagata uno sproposito per quello che è, in breve si sono manifestati un incredibile numero di micro difetti/rotture, dovute alla carenza dei materiali, che non impedivano di viaggiare ma ti facevano constatare ancora una volta che quella macchina -anche costosa- purtroppo era fabbricata con la solita qualità FIAT. FIAT, con la 500, ha perso un'occasione d'ORO per fidelizzare la clientela, se solo avesse curato non il design -allo stato dell'arte- bensì la qualità dei materiali. Questo esempio calza perfettamente anche per nikon |
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