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migliori analogiche per collezione: canon, nikon, pentax, olympus


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avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 22:54

Credo che la Rectaflex sia la prima reflex con pentaprisma nel 1948, un anno prima della Contax S. Molto innovativa! A me piacerebbe... ;-)
en.m.wikipedia.org/wiki/Rectaflex

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:03

È una macchina bellissima, interessante anche per la sua storia avventurosa e travagliata.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:06

La Rectaflex era italiana. CoolCoolCool

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:16

Planar, Biotar ...

In veritá è il Biotar ad essere una evoluzione del Planar. Willy Merte nel suo progetto del 1927 elabora uno schema doppio Gauss nel quale mutua una asimmetria particolarmente affine a quella disegnata sette anni prima da Horrace William Lee della Taylor & Hobson per le lenti cinematografiche Opic Lee.
Willy Merte nel 1927 si trovó sostanzialmente di fronte al problema piú rilevante dell' originale schema Planar del 1896 : un flare eccessivo ed un conseguente livello scarso di contrasto.
Che il nuovo schema asimmetrico di Merte moderó notevolmente : nacque cosí il primo Biotar, un 75mm f1.5.
Lo schema simmetrico Planar era giá stato letteralmente accantonato per scarsa definizione sin dai primi anni della sua nascita; per questo nacque, ancor prima del Biotar, il Tessar, nel 1902, per opera del genio di Paul Rudolph: una "corsa ai ripari" perchè era stato proprio Paul Rudolph ad ideare lo stesso schema Planar nel 1896 introducendo delle variazioni ad uno schema Gauss di Avan Clarke.
Alcuni anni dopo il primogenito Biotar 75mm f/ 1.5 nacque, nel 1939, il Biotar 58mm f/2.
Il Planar restó accantonato sino al 1935 quando Alexander Smakula applicó per esso il primo rivestimento antiriflesso delle lenti.
Bene... la confusione si ingenera, comprensibilmente, per il fatto che, terminata la seconda guerra mondiale, le ottiche “doppio Gauss asimmetrico” della Carl Zeiss Oberkochen non adoperarono mai più il nome Biotar, conservando impropriamente il vecchio nome Planar per motivazioni storiche, essenzialmente politiche.
Mi fermo qui ...

Buona serata,

Ben

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 23:22

Ottimo chiarimento Ben Cool
Secondo me conoscere un po' di storia degli apparecchi che si usano è un'ottima cosa.
Se li si collezionano è ancora più importante.
Inoltre sono storie affascinanti.

avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 0:09

COLORETOSCANO: raffinati i tuoi suggerimenti, ma forse di collezionismo puro. La SR2 è una splendida reflex, datata 1958. Come molte Minolta (piuttosto bistrattate mentre hanno sempre proposto innovazioni interessanti, spesso precedendo gli "avversari" dell'epoca nella competizione tecnica), la SR 2 è veramente splendida e propone caratteristiche particolari come lo specchio a ritorno immediato e il diaframma semiautomatico, cose che non tutte avevano all'epoca. Io ne cerco una che sia molto ben tenuta da tempo, mentre ho una bellissima SR7 del '62 con esposimetro incorporato ma non TTL (sai sicuramente di cosa parlo). E' la SR7 del primo tipo, quella per intenderci con la curiosa situazione dell'esposimetro senza interruttore (veniva consigliato di metterci del nastro gommato per non consumare le pile!) e corredata di un bellissimo Auto Rokkor PF 58 mm f/1,4. La reflex è corredata di borsa in pelle nuovissima e di scatolina in pelle per contenere il paraluce metallico dell'obiettivo E poi ho una SR1 più economica, il modello "V" del '65 con l'aspetto più squadrato e tipico della serie successiva, la SRt. Quest'ultima ha un più economico Auto Rokkor PF 55 mm f/1,8. Ottimi anche i tuoi altri suggerimenti, tutti oggetti da collezione molto belli. Il problema per Tiber è che vuole una reflex anche da utilizzare, quindi forse meglio indirizzarsi verso reflex più vicine agli anni '70, con almeno esposimetro TTL e esposizione a tutta apertura, decisamente più comode. Restando in Minolta, a poco prezzo troverebbe la SRt 101 che nel 1966 ha già queste caratteristiche (che Canon e Pentax ancora non hanno)
... io le ho quasi tutte tutte fino alla X700 ... La SR2 è piuttosto bella e la trovai in Germania nel 1999 ... pagata il giusto in marchi !!! Ora è introvabile !!!
Anche di ottiche Rokkor ne ho ... anche X con ghiera in gomma

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 0:11

@Skylab,

Non saprei dirTi, Roberto...
Non saprei dirTi cosa è piú importante d'altro ...
Cosí per lo stesso collezionismo ... probabilmente dovremmo poterci accorgere tempestivamente della dimensione sintomatologica per la quale secondo Freud il collezionismo è una forma di feticismo che mette al riparo da una angoscia ovvero, ed al tempo stesso, quando secondo Praz sia da intendersi come una spregevole forma di egoismo ... l'inconveniente è che lo stesso Freud, per Sua stessa ammissione, lesse piú libri di arte e di archeologia di quanti non ne avesse letti di psicologia: curiosamente, nella stessa misura, Praz collezionava ossessivamente opere d'arte ! ...

Buona notte,
Ben

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 0:16

Si sono aperte le cateratte del Nilo....

avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 0:18


“ la OM3 ha quotazioni che... manco fosse placcata in oro ?


Il guaio è che non se ne trovano mai veramente belle. La mia la presi controvoglia una 10ina di anni fa perchè aveva piccoli segni d'uso ed era cara. Ora sono soddisfatto perchè da allora, nei circuiti dove compro regolarmente, non ne è mai comparsa una, non oso pensare a quanto la venderebbero una bella

Leone, Io ne ho trovata una "nuova" circa 6 anni fa e la pagai 1200€. Adesso non la venderei per 5000€
E' una macchina UNICA !!!! E' l'unica macchina con quella tecnologia, assolutamente indipendente dalle batterie per lo scatto (servono solo per l'esposimetro)...già ne fecero poche , oggi sono introvabili. La mia ha ancora il tagliandino di carta sull'otturatore!!! ... non ho mai rimpianto di averla comprata !!!! ... con lei presi anche il 35-80 f/2,8 ED anch'esso nuovo. L'unico zoom medio che equivale come resa ad ottiche fisse della stessa portata. Oggi valcono entrambi il triplo di quanto pagai.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 0:37

Coloretoscano, hai fatto benissimo. Onestamente io non sarei stato così determinato. La mia l'ho pagata 350 col 50/1.4 e mi era sembrata cara.
La macchina comunque è rarissima anche perchè ne sono state prodotte poche, con quello che costava e perchè (avevo letto) entrava di misura all'interno di una apparecchiatura medica complessa, che gli era stata costruita intorno (credo che incorporasse anche il motore) per cui al tempo era ricercatissima per questo.

Il suo punto forte non era tanto l'indipendenza dalle batterie (comune a tantissime altre macchine, tutte le meccaniche e molte elettroniche "ibride", tipo LX, FM3A e altre) quanto la costruzione impeccabile e soprattutto l'avanzatissimo sistema esposimetrico, che non aveva uguali in un corpo meccanico

Onestamente delle mie OM1-OM2-OM3-OM4 perfettamente funzionanti e quasi come nuove (a parte appunto la OM3), uso solo l'ultima, OM4ti, ma è un gran piacere ugualmente.

Le ottiche poi sono uniche. Nel senso che, come Leitz, e come nessun altro, tutte le ottiche sono costruite esattamente nello stesso identico modo, la meccanica è identica. Sono bellissime anche le più economiche, 28/3.5, 50/1.8, 135/3.5 etc. neanche le Zeiss hanno questa costanza di produzione. Il 50/1.7 CY, ad esempio, ha una costruzione più economica del 50/1.4, oppure il 35/2.8, dell'1.4, cosa che avviene in tutti i marchi.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 2:02

terminata la seconda guerra mondiale, le ottiche “doppio Gauss asimmetrico” della Carl Zeiss Oberkochen non adoperarono mai più il nome Biotar, conservando impropriamente il vecchio nome Planar per motivazioni storiche, essenzialmente politiche.

pienamente d'accordo , ma in sintesi il doppio Gauss 'standard' (ovviamente asimmetrico) della Carl Zeiss, da Biotar dopo la guerra (per ragioni unicamente politiche come dici bene) in Occidente diviene Planar, per distinguersi dalla produzione 'Zeiss Jena' che puo' ancora usare il nome Biotar. Ora, i Biotar che io comunemente ho visto (come gli Helios-44 del resto ) sono tutti 58mm f/2 mentre il Planar "storico" per quanto ne so e' perlopiu' un 50 mm F/2 (ho appena controllato sulla Contarex) per cui ci leggo un ovvio percorso di miglioramento incrementale, quasi Kaizen, che ha portato dal 'vecchio' Biotar al 'moderno' Planar, rivedendo oltre alla focale esatta il numero di lenti, eccetera, evoluzione che del resto avvenne anche sui noti Takumar, Nikkor ed anche Summicron. Che sono tutti, chi piu' (Helios) chi meno (Summicron) lo stesso animale 'Ersatz-Biotar' a diversi stadi di evoluzione e latitudini.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 8:34

Credo che dei primi Planar ci fossero varie focali: 58mm, 55mm e 50mm. Ho scartabellato un po' in rete, ma la storia è davvero complessa. Avevo letto a suo tempo un articolo di Marco cavina, ma non lo trovo più...
Poi come già detto da altri, praticamente tutti i cinquantini dagli anni '60 in avanti erano progettati a partire dallo schema Planar. Tutti di qualità eccellente. Ma come detto, lo sviluppo preciso non lo conosco in dettaglio.

Per esempio la Rolleiflex SL35 del 1970 (che potrebbe benissimo far parte della collezione di Tiber) montava un Rolleinar 55mm f/1.4, che altro non era che una riedizione del Planar 55mm f/1.4 della Contarex progettato da Johann Berger nel 1959.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 8:37

@Ben-G:
... probabilmente dovremmo poterci accorgere tempestivamente della dimensione sintomatologica per la quale secondo Freud il collezionismo è una forma di feticismo che mette al riparo da una angoscia ovvero, ed al tempo stesso, quando secondo Praz sia da intendersi come una spregevole forma di egoismo ...

Meglio non pensarci troppo... ;-)

avatarsupporter
inviato il 04 Giugno 2020 ore 8:58

Credo che dei primi Planar ci fossero varie focali: 58mm, 55mm e 50mm. Ho scartabellato un po' in rete, ma la storia è davvero complessa. Avevo letto a suo tempo un articolo di Marco cavina, ma non lo trovo più...

Forse è questo
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Zeiss_Planar_50mm_story/00_pa

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2020 ore 9:40

Il primo Planar per 35mm in commercio, per Contarex, era 50mm f/2 . Ho controllato sull'obiettivo prima di scrivere MrGreen
Ottica eccelsa ed avveniristica ma di scarso impiego pratico in quanto difficilmente adattabile su qualcosa che non sia una Contarex. La regolazione del diaframma avviene sul corpo macchina e l'informazione e' trasmessa all'ottica non con un comune braccetto o forchetta, ma con un sistema di rinvii montati su cuscinetti a rulli. La scala per la profondita' di campo, ad indici mobili azionati automaticamente in base all'ottica montata, e' sul corpo macchina. Come lei nessuna mai: pura follia nibelungica, meravigliosa quanto drammatica nelle sue terminali conseguenze (per la Zeiss Ikon).

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