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Chiacchierata intorno alla proiezione di diapositive 2


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avatarsenior
inviato il 26 Aprile 2020 ore 22:34

Quello che voglio dire, un termometro da cucina é studiato per conduzione e convezione. Non irragiamento.
Con questo non dico che non potrebbe essere sballato il termoscope. Ma solo che la lettura del termometro tradizionale potrebbe essere sfalsata. Poi con il tempo, soprattutto se usati molto e al limite della loro gamma, aumenta la deriva. A lavoro cambiamo le termocoppie 1 volta all'anno o dopo un certo numero di utilizzi, che variano dal range di misurazione.
Ps i termometri tradizionali a liquido teoricamente non hanno deriva, ma sono influenzati da pressione altitudine.
Quelli a molla metallica da eventuale stress della molla e ossidazione della stessa

avatarjunior
inviato il 26 Aprile 2020 ore 22:37

Ma 60 gradi in mano li senti non senti appena tiepido. Se metto la mano sotto l'acqua calda a 60 gradi mi scotto

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 0:34

Phantom, se sei all'aperto e con un termometro misuri 20°C di temperatura dell'aria,
all'interno di una macchina nera sotto un sole a picco è normale che ci siano 40 °C,
perchè la principale fonte di calore è l'irraggiamento solare, non la convenzione dell'aria.

Poi c'è il problema dell'inerzia termica: una diapositiva di pochi grammi si raffredda subito.
Se al posto di una diapositiva metti un pezzo di ferro della stessa dimensione e dopo 15 minuti
di "proiezione" lo riprendi in mano, il calore lo senti chiaramente e per diversi secondi.

Il Thermoscan misura l'irraggiamento che viene dalla lampada e come tale è poco influenzato dalla
temperatura dell'aria. Riducendo la quantità di raggi infrarossi si riduce la temperarura misurata,
riducendo minimamente la luce visibile trasmessa (quella che si misura con un esposimetro).

Se leggi il manuale dell'Ektapro, vedrai che ti consiglia di montare i telaietti con la parte più
scura rivolta verso l'obbiettivo, in modo da ridurre l'assorbimento da parte dei telaietti e quindi
un aumento indesiderato della temperatura (pagina 40 del manuale).

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 5:43

Che il termometro da cucina misuri la temperatura in un solo punto è pacifico: allo stesso modo in cui se, dopo mezz'ora di proiezione alla massima potenza, si effettuano tre misure: una al centro del vano diapositiva, una a destra e la terza a sinistra basterà fare la media per ricavarne un valore comunque attendibile!

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 5:49

Poi, intendiamoci, se uno strumento indica 50° e l'altro 55°C potremmo rientrare nella comune variabilità fra esemplari diversi, ma se uno misura 30° e l'altro 70° allora sarei portato a ritenere che uno dei due sistemi sia sballato!

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 7:36

Paolo: ma se il manuale degli Ektapro indica che con il filtro anticalore da 6mm
e le lampade EXR (da 35h) la temperatura alla diapositiva è 65°C, chi sbaglia a misurare?

Il test che ho fatto io con il forno da cucina è banale: basta mettere il Thermoscan ed un
qualunque termometro dentro il forno e vedere se misurano la stessa temperatura...
perché con il mio le temperature rilevate sono identiche?

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 9:10

Ettore guarda che quando Michele ha rilevato per la prima volta la temperatura del vano diapositiva l'ha trovata intorno ai 55°C, a mezza potenza se non ricordo male, quindi grosso modo in linea coi 65°C indicati dal manuale alla piena potenza.
Di seguito ha effettuato delle modifiche volte in primis a lubrificare l'asse di rotazione della ventola per diminuire la rumorosità dello stesso; poi ha provveduto ad allargare le feritoie della griglia di aspirazione dell'aria, e infine ha allargato pure le feritoie (sul posteriore del modulo porta-lampada) da cui fuoriesce l'aria calda, il tutto volto a migliorare la velocità di scorrimento dell'aria e, più in generale, la circolazione dell'aria calda, il tutto al solo scopo di cercare di abbassare il più possibile la temperatura nel vano diapositiva.
Quando ha misurato di nuovo ha trovato che la temperatura, nelle stesse condizioni operative di prima, non andava oltre i 37,5°C... insomma si era abbassata di circa 20°C Cool
E questo e tutto... né più e né meno di questo!

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 10:09

Il problema dei 37.5 °C è che è la temperatura dell'aria... non della diapositiva!
Le modifiche effettuate sul vano diapositiva potrebbero aiutare a superare il
problema indicato nel manuale relativo alla temperatura ambiente superiore ai
35 °C, ma sicuramente la temperatura della diapositiva non scende di 20 °C ...
il Thermoscan infatti è nato per effettuare queste misure!

Ti voglio fare un esempio molto semplice: questa mattina il termometro dice
che la temperatura dell'aria è di 18°C. C'è un poco di sole e prendo una lente
d'ingrandimento e proietto l'immagine del sole sulla pagina di un quotidiano: si
forma un filo di fumo e si crea un buco nero nel foglio, se insisto la carta
prende fuoco!

La temperatura di autocombustione della carta è sui 250 °C, anche se qualche
nostalgico preferisce usare i 232 °C = Fahrenheit 451 del libro di Ray Bradbury.

Riassumendo: in un forno la temperatura è costante in ogni punto perché è
predominante la convenzione, nel caso di un proiettore o del sole concentrato
con una lente, vince l'irradiazione.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 12:01

Ok Ettore, ho capito, nel senso ovviamente che non ho capito alcunché.
E non ho capito alcunché per due motivi: il primo è che non sono un esperto di calore e quindi quel che hai appena detto lo prendo per buono e Amen; e il secondo è che a conti fatti tutto ciò mi interessa, tutto sommato, davvero molto poco.
Ovviamente non mi interessa non perché non capendone niente risolvo il problema infischiandomene, ma semplicemente perché, sapendo come funziona la ventola di raffreddamento dell'Ektapro, so che non ho alcunché di cui preoccuparmi, men che meno della salute delle mie diapositive!

Per capirci la questione è questa: la ventola di raffreddamento in questione non ha la solita forma che noi siamo abituati a conoscere, ossia la classica forma a elica d'aereo quadripala, pentapala o esapala, questa ventola ha piuttosto la forma di un comune verricello, quindi un profilo molto stretto e lungo, sul cui corpo cilindrico sono innestate una decina di lamelle, forse anche più, cui è affidato il compito di succhiare l'aria dall'esterno per spingerla all'interno.
Questa ventola a verricello ha all'incirca una lunghezza di una dozzina di cm, ma invece di indirizzare il suo flusso, come di solito accade, completamente sulla diapositiva lo sdoppia: all'incinca i 2/3 di questo flusso scorrono sullo specchio e sulla lampada accesa, e solo il terzo restante (cui peraltro spetta un compito meno oneroso visto che il calore in arrivo sulla diapositiva sarà pure parecchio ridotto sia dal filtro anticalore che dallo spessore del condensatore) andrà a insistere direttamente sulla diapositiva proiettata!

In altre parole la funzione principale di questa ventola non è quella di raffreddare la diapositiva, quanto piuttosto quella di dissipare il calore PRIMA che questo possa investire la diapositiva stessa.
In altre parole ha piuttosto una funzione di prevenzione del riscaldamento e non già di vero e proprio raffreddamento!

Ragione per cui, a prescindere da quanto sia elevata questa temperatura, la cosa importante è che essa ben difficilmente arriverà a colpire, e quindi stressare, la nostra preziosa diapositiva ma piuttosto sarà per la gran parte smaltita prima, nella parte maggiore direttamente nella sala di proiezione, e per il resto assorbito da filtro anticalore e condensatore!

In definitiva il sistema è fatto in modo da garantire che sulla diapositiva arrivi il 100% della luce generata dalle lampade, ma solo una parte minoritaria del calora creato dalla lampada stessa.

avatarjunior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 13:47

tralasciando il discorso della ventola tangenziale anzichè assiale per farla breve basta sapere la temperatura media della diapositiva per far si che essa abbia l'effetto dopping. Quanti gradi circa?

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 13:48

Paolo, se per caso la ventola di raffreddamento dovesse bloccarsi, la temperatura
interna si alzerebbe a livelli pericolosi. Il filtro anticalore, lo specchio dicroico e la
lampadina diventano roventi ed in genere intervengono le protezioni di sicurezza,
che spengono il proiettore, altrimenti la lampada è la prima che salta.

La diapositiva, finché lo specchio dicroico ed il filtro anticalore sono integri, non
è in pericolo. Il flusso di aria che ti sembra orientato sulla diapositiva è in realtà
destinato al raffreddamento della ghigliottina piazzata davanti alle diapositive.


avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 13:55

Phantom: guardando l'andamento delle temperature con il Thermoscope, direi tra 45 e 50 °C

avatarjunior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 13:59

ecco 45-50 gradi. Ti dico che prima di metterci mano al proiettore avevo l'effetto dopping dopo circa 3 minuti dunque 45-50 gradi. ora dopo alcune modifiche effettuate anche oltre 1 ora di proiezione della stessa diapositiva non ho alcun effetto dopping.

quale sarebbe la ghigliottina?

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 14:30

Pantom: il popping è normale nelle diapositive proiettate le prime volte,
poi si spianano e nelle proiezioni successive non si muovono più.
Purtroppo non diventano mai perfettamente piane come quando
sono sotto vetro.

La ghigliottina è quel pezzo di metallo a forma di bandiera che non
fa passare la luce quando la diapositiva non è in posizione.

avatarjunior
inviato il 27 Aprile 2020 ore 14:34

Sul mio la ghigliottina è posto la dopo la diapositiva. Ie mie diapositive poi fanno ancora l'effetto doping se messe a calore intenso. Probo a coprire la ventola

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