| inviato il 20 Giugno 2016 ore 10:32
Questa è la posizione che chiarifica nel modo più lucido, ormai universalmente condiviso sia dal mondo accademico che dai fotografi, il rapporto della fotografia con la realtà, nutro una sincera speranza che possa capirlo e condividerlo anche tu. "...Pensavo che, se questo convegno avesse dovuto svolgersi trent'anni fa in presenza di soli semiotici, senza invitare i benedetti sociologi e tutti quelli che si occupano di cose totalmente inutili, ci saremmo tutti puntati in termini peirciani sul fatto che di tutte le categorie di segni la fotografia era quello che più tipicamente esemplificava l'indicalità o l'indessicalità perché la lastra veniva impressionata da qualcosa che era lì, quindi la fotografia era anzitutto un'orma e come l'orma presuppone colui che l'ha impressa e non potrebbe esistere senza, altrimenti non sarebbe un'orma, ma l'icona, l'immagine e la rappresentazione figurativa di un'orma. Era però un periodo in cui si pensava ancora di fare una tipologia di segni. Stavo pensando che oggi invece dovremmo riproporci la questione nel senso che la fotografia non è una forma di segno . La fotografia non è altro che una materia dell'espressione, così come lo è la voce e con la voce si possono poi costruire poi degli oggetti semiotici che sono la parola parlata, il canto, il linguaggio tambureggiato e fischiato. Si fa un sacco di semiosi con la voce, ma la voce non è una categoria di segni, è una materia che poi produce sostanze e forme diverse e così è la fotografia, è una materia che può essere poi, mi scuso per la brutta parola che viene adesso può talora essere ancora presente, e ci ritornerò, ma ci troviamo di fronte a una graduatoria che va da un'indessicalità minima a un'indessicalità massima. Pensate alla differenza, appunto, che corre tra una fototessera, una foto d'arte che implica una complessa preparazione, una foto alla Man Ray, un fotomontaggio e così via.". |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 12:40
Occhiodelcigno: “ Quello che intendo come realtà è quello che è dall'altra parte dell'obiettivo, mentre per forza bisogna specificare che l'immagine registrata dal sensore non sia la realtà ... „ Sì, direi che è indispensabile specificare per non dare adito a fraintendimenti e sbagliate interpretazioni da parte di qualcuno. Che l'immagine fisica registrata dal sensore non sia essa stessa la realtà è ovvio, meno ovvio che non sia nemmeno la fedele documentazione della realtà. E', a maggior ragione, ancora più necessario visto che scrivi in altro tuo intervento: “ ...queste tecniche medioevali oggi sarebbero ridicole se usate per documentare la realtà, mentre la pellicola o il sensore, hanno invece in sé una tecnologia sufficiente per poter certificarla la realtà senza nessun problema né dubbio. „ Sono i tuoi scritti, non certo il risultato della mia immaginazione o di una frittata rivoltata ad arte. Jeronim:“ " Mi domando, semplicemente: visto che sono 150 anni che i maggiori studiosi ed esperti del mondo scrivono libri e si riuniscono nelle sedi più disparate senza riuscire a dare una risposta univoca, esauriente ed universalmente condivisa alla domanda "cos'è la fotografia?" ..." „ Occhiodelcigno: “ "eh, si vede che non fanno la domanda giusta o non cercano la risposta dove risiede, perché la risposta c'è ed è bella chiara e visibile, ben in mostra e lo spiega benissimo anche un semplice libretto di fisica delle elementari" „ Questo tuo passaggio, ebbene sì, lo definirei un modo di sbeffeggiarsi dell'intero mondo che, da sempre, gravita intorno alla fotografia: tutti fuori strada, tranne te! Occhiodelcigno “ qui stai affermando che io ho aperto il topic per: - far passare teorie ingenue come verità assolute = mentire - sbefeggiare = prendere in giro crudelmente, ecc... proprio come ti era successo la prima volta che mi inviasti un messaggio privato, nel quale, in modo sottile, mi imputavi di essere sarcastico = inteso come schernire o umiliare qualcuno o qualcosa Ora, io non penso di averti mai dato del cretìno né direttamente né in qualche sottointeso ... però vedo invece che tu ti impegni un bel po' ad offendere per bene e senza mezzi termini. „ Ti sbagli, non ti ho dato affatto del cretìno, ho parlato di ingenuità, e sono convinto (purtroppo !) della tua buona fede. Buona fede che ti porta a difendere le tue teorie con le unghie e con i denti anche quando mezzo forum ti contraddice e ti piglia pure in giro. Purtroppo - non prendertela - a mio giudizio, fai una gran confusione tra fisica, concetto di realtà e della sua rappresentazione. Come ho detto in premessa del mio precedente intervento, l'unico motivo che mi ha fatto entrare in questa discussione è stato solo quello di impedire che passassero come verità acquisite teorie superate dai tempi di Boudelaire. Per il resto, stabilire se Gursky è un fotografo o no e quali siano i confini leciti entro cui sta la "vera" fotografia, sinceramente, mi interessa poco. Come ho scritto più volte giudicherò il risultato finale e la sua coerenza con le finalità e la sincerità espressiva dell'autore: il fotogiornalista resterà legato a propositi ed etica differenti dal fotografo-artista. Valuterò i loro lavori con un metro critico diverso. "In certi casi non è più fotografia!" Tuonerà Occhiodelcigno! A me - lo ripeto - tranne la coerenza e sincerità del percorso espressivo, mi interessa poco e sono stanco di ascoltare da decenni le solite litanie sulla morte della fotografia. Credo, viceversa, che la fotografia non sia mai stata così viva come ai nostri giorni. Bisogna però accettare le contaminazioni che sempre più tendono ad annullare, tra i mezzi d'espressione, le categorie tradizionali (pittura, scultura, fotografia etc.). Non prenderne atto e rifiutare di valutarne i motivi di scoperta ed interesse sarebbe posizione anacronistica (Don Chisciotte....). Da ultimo chiedo a tutti una grazia: non ne posso più di veder citati a sproposito l'orinatoio di Duchamp e la merda in scatola di Manzoni. Ancora una volta - sport preferito del forum - si spara a zero, senza conoscere, sul bersaglio facile. L'opera di Duchamp è nata come provocazione, senza alcuna pretesa di essere apprezzata da gallerie e collezionisti. Ha, viceversa, assunto valore storico perchè da quella provocazione (definita "l'epifania Duchampiana") si fa risalire l'inizio dell'arte concettuale. Io, giusto per dire, che ritengo geniali sia Duchamp che Manzoni, non credo terrei nel salotto buono, in bella mostra, l'orinatoio rovesciato. Parimenti, non terrei nemmeno la scatola di merda che nacque come provocazione nei confronti della stupidità del mercato dell'arte. Manzoni, che non ha prodotto solo quella famosa scatoletta, era arrivato a stigmatizzare certe storture, certi eccessi, dell'arte concettuale. Poi riusciva a vendere la sua merda a migliaia di dollari proprio a coloro che erano l'obiettivo della sua provocazione. In una parola: un genio! Un saluto a tutti Franco |
user46920 | inviato il 20 Giugno 2016 ore 12:45
“ Questa è la posizione che chiarifica nel modo più lucido ... „ Non c'è un modo più lucido, dell'usare la fisica, per spiegare il fenomeno della fotografia. Quello che è fotografia intesa anche come "non fenomeno fotografico" e/o che venga attribuito indipendentemente da questo, è la definizione della "fotografia in generale", comprendente purtroppo anche delle forme che esulano tranquillamente dal fenomeno fisico. Questa discussione, di cui porti solo una parte e di cui non metti nemmeno il link da cui l'hai estrapolata, parla probabilmente del problema che sussiste in questo campo, oggi molto più diffuso ed evidente di ieri. Ma se qui, dice [...] Stavo pensando che oggi invece dovremmo riproporci la questione nel senso che la fotografia non è una forma di segno.[...] e poi che [...] La fotografia non è altro che una materia dell'espressione, così come lo è la voce[...] per me è solo una proposizione basata su un assunto piuttosto discutibile: la voce rimane voce, indipendentemente dagli "oggetti semiotici" costruiti-usati ... mentre la fotografia assolutamente no! Ovvero, se costruisco al computer un "oggetto semiotico" (immagine digitale) e poi lo chiamo fotografia, quello che ho fatto è di creare un disegno grafico e confonderlo con una fotografia. La semiotica studia i segni e la loro significazione, quindi in fotografia, è quello che rappresenta a divenire oggetto semiotico e non il mezzo fotografico. Il fatto che alcuni non vogliano fare né vedere differenze tra le varie forme di "fotografia", non significa che il fenomeno fisico abbia una spiegazione non-lucida o sbagliata o chissà cos'altro. Quella forma rimane, in maniera naturale, sempre e comunque e dovrebbe rimanere in qualsiasi forma la si utilizzi (la fotografia). Gli scudi che si ergono a difesa incondizionata, sono invece sintomatici di una chiara presa di posizione, ma contemporaneamente anche di una "malattia" (che si può chiamare, cecità) ... io qui tento solamente di far vedere l'aspetto fisico della fotografia, perché ognuno possa decidere con i propri occhi, abbia strumenti per poter discutere sulla questione o possa abbattere quella barriera umana eretta a scudo, utilizzata soltanto per mantenere una forma "menzognera" della fotografia, menzognera proprio perché non corrisponde più alla sua forma fisica. questa è una fotografia che rispetta la forma fisica
 ma come sapremo, è una fiction, una scena teatrale ricreata in strada, è un imbroglio messaggistico ... è una "menzogna!", ma è anche un oggetto semiotico. Oggetto che è passato ugualmente attraverso la forma fisica naturale, proprio perchè la fotografia può certificarne la "verità". Però, nonostante sia una "normale" riproduzione della realtà (eccetto il fatto del BN), per certi versi questo lavoro usa e quindi ha la stessa filosofia dei "cartoni animati" o di un disegno a carboncino o di una pittura ad olio ... ovvero è solo una re-interpretazione della realtà (es: un film non è un documentario - e viceversa). Per cui di assolutamente certo c'è che non è una fotografia di documentazione, ma si può dire anche che documenta perfettamente l'opera teatrale ripresa; un po' come riprendere un quadro: è la documentazione di un'opera d'arte pittorica. Ma è documentazione in quanto fotografia, altrimenti sarebbe un altro tipo di "opera", fatta utilizzando un altro "mezzo" (es: la grafica, la pittura, il disegno a carboncino, ecc...). |
user46920 | inviato il 20 Giugno 2016 ore 13:44
Jeronim:“ Questo tuo passaggio, ebbene sì, lo definirei un modo di sbeffeggiarsi dell'intero mondo che, da sempre, gravita intorno alla fotografia: tutti fuori strada, tranne te! „ Assolutamente no, sei tu che hai messo in contrapposizione che “ i maggiori studiosi ed esperti del mondo scrivono libri e si riuniscono nelle sedi più disparate senza riuscire a dare una risposta univoca, esauriente ed universalmente condivisa alla domanda "cos'è la fotografia?" „ a ciò che rappresenta la fotografia come fenomeno fisico e che ho qui utilizzato per far conoscere appunto la base, la natura reale e principale della fotografia (che sembra continui a non accettare! ). poi insisti col metodo "spùttanamento" “ ...Buona fede che ti porta a difendere le tue teorie con le unghie e con i denti anche quando mezzo forum ti contraddice e ti piglia pure in giro. „ Innanzi tutto non sono mie teorie! Questo è quello che credi tu e quindi la tua teoria, ma ingenuamente o meno, lo fai proprio come l'altra metà del forum lo fa per inconsapevolezza .. e il pigliare pure in giro è lo sbeffeggiare che tu invece hai imputato a me. Se questo non è girare le frittate ... “ Come ho detto in premessa del mio precedente intervento, l'unico motivo che mi ha fatto entrare in questa discussione è stato solo quello di impedire che passassero come verità acquisite teorie superate dai tempi di Boudelaire. „ Mi fa piacere, però qui non stiamo discutendo di questo (o almeno non io) e mi pare di averlo già ribadito più volte .. ma oltre a sembrare ciechi sembrate anche sordi (parlo al plurare, perchè sei uno dei tanti). “ Per il resto, stabilire se Gursky è un fotografo o no e quali siano i confini leciti entro cui sta la "vera" fotografia, sinceramente, mi interessa poco. „ Ho visto, o visto, che ti “ interessa poco „ !!! .. ma come a tanti altri, purtroppo. “ A me - lo ripeto - tranne la coerenza e sincerità del percorso espressivo, mi interessa poco e sono stanco di ascoltare da decenni le solite litanie sulla morte della fotografia. Credo, viceversa, che la fotografia non sia mai stata così viva come ai nostri giorni. Bisogna però accettare le contaminazioni che sempre più tendono ad annullare, tra i mezzi d'espressione, le categorie tradizionali (pittura, scultura, fotografia etc.).Non prenderne atto e rifiutare di valutarne i motivi di scoperta ed interesse sarebbe posizione anacronistica (Don Chisciotte....). „ Su questo sono con te, completamente ... l'Arte è una cosa indispensabile per l'umanità tutta, non mi permetterei mai e sono ben cosciente di tutto ciò, quindi niente Don Chisciotte Ma la morte della fotografia (quella vera - l'opera della Luce) inizia proprio quando non venisse più presa in considerazione come tale, mentre invece ha ancora molto da dire (secondo me) ed è un mezzo sinceramente insostituibile di espressione, rispetto e come agli altri (pittura, scultura, ecc..), ben caratterizzabile singolarmente per modo di rappresentazione. Non essere d'accordo con questo, lo vedo invece come una forma di menefreghismo, mancanza di rispetto, cecità o quant'altro che non saprei descrivere al momento. Ma di cui ne comprendo benissimo la gravità del problema. Infine voglio, in omaggio alla tua conoscenza e passione in materia, riproporre questo tuo passo, di cui condivido l'intento tutto , nonostante la mia forte carenza di cultura sulle questioni che descrivi: [...] Da ultimo chiedo a tutti una grazia: non ne posso più di veder citati a sproposito l'orinatoio di Duchamp e la merda in scatola di Manzoni. Ancora una volta - sport preferito del forum - si spara a zero, senza conoscere, sul bersaglio facile. L'opera di Duchamp è nata come provocazione, senza alcuna pretesa di essere apprezzata da gallerie e collezionisti. Ha, viceversa, assunto valore storico perchè da quella provocazione (definita "l'epifania Duchampiana") si fa risalire l'inizio dell'arte concettuale. Io, giusto per dire, che ritengo geniali sia Duchamp che Manzoni, non credo terrei nel salotto buono, in bella mostra, l'orinatoio rovesciato. Parimenti, non terrei nemmeno la scatola di merda che nacque come provocazione nei confronti della stupidità del mercato dell'arte. Manzoni, che non ha prodotto solo quella famosa scatoletta, era arrivato a stigmatizzare certe storture, certi eccessi, dell'arte concettuale. Poi riusciva a vendere la sua merda a migliaia di dollari proprio a coloro che erano l'obiettivo della sua provocazione. In una parola: un genio! [...] |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 15:16
Caro Occhiodelcigno, vorrei evitare ogni polemica. Con te, sarà un mio problema, è difficilissimo discutere. Ora, perciò, mi limito a chiederti: perchè non hai aperto questo topic scrivendo che la fotografia è semplicemente un'invenzione dell'uomo che sfrutta le proprietà fisiche di alcuni materiali fotosensibili (pellicole, sensori etc.) per fissare le immagini create dalla luce che attraversa una camera oscura? Avresti scritto una verità incontestabile la cui evidente banalità non avrebbe potuto innescare alcuna contestazione o discussione. Certo, il topic si sarebbe esaurito alla prima pagina..... Purtroppo, leggendo i tuoi interventi, ti sei spinto molto oltre con elucubrazioni sulla realtà oggettiva e soggettiva, sulla riproduzione del reale, sulla corrispondenza fisica del fenomeno della visione umana e quello della macchina fotografica e via di questo passo. A me non interessa discutere con te questi argomenti perchè, in parte, li ritengo inutili e, soprattutto perchè - chiamala vanità, presupponenza, presunzione, scusami, me ne assumo la responsabilità - mi sono fatto l'idea di aver fatto l'errore di considerare il mio interlocutore in possesso di quegli strumenti culturali minimi ed indispensabili a creare uno scambio di idee interessante anche per gli altri. Mi sono sbagliato, mi scuso. Sono, al contempo, convinto che su alcuni passaggi, macroscopicamente errati, era indispensabile intervenire per non far passare per vere idee che considero quantomeno fuorvianti. Anche di questo mi assumo la responsabilità. Vuoi continuare, partendo dalla fisica, a discutere sull'essenza della fotografia? A me non interessa affatto questo taglio. Vai avanti senza di me e...auguri! Ciao Franco |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 16:10
“ Questa discussione, di cui porti solo una parte e di cui non metti nemmeno il link da cui l'hai estrapolata, parla probabilmente del problema che sussiste in questo campo, oggi molto più diffuso ed evidente di ieri. „ Che dovevo fare più Ho messo il brano virgolettato di un intervento famosissimo e universalmente accettato, sul quale concorda la totalità delle persone che si occupa seriamente della faccenda. |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 16:56
“ @Ooo: mi spiace, ti rispondo solo perchè ti sei impegnato molto a scrivere .. ma devo contraddirti in toto, per far prima: non hai capito nulla! „ potrei rispondere così: “ cigno, mi spiace, hai le idee talmente confuse, che non riesci neanche a capire come un intervento possa portare un briciolo di luce nelle tenebre perenni della tua mente. „ è facile dare risposte fatte a questo modo, non ci vuole nulla a confezionarle. ti dirò invece che non è importante quello che tu abbia interpretato dal mio intervento. io non l'ho scritto solo per te ma per me stesso e per tutti gli altri. e diciamo che i feed che ho ricevuto, seppur non necessari, li trovo soddisfacenti. |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 16:59
Fotografia è un mondo variegato,simpatici,antipatici,c'è chi trova scarso fascino nei comportamenti umani,preferisce rifugiarsi in una visione diversa degli stessi,meno estemporanea e piu' distante.Per questa nuova oggettivita' è necessario qualche artificio in piu',che asseconda il concetto che si vuole mettere in atto.L'autore decide cosa mostrare,realta' e immaginazione si mescolano,la fedelta' e la coerenza sono dovute al concetto della visione che si vuole proporre,con uno stile definito. Allo stesso tempo nella fotografia,specchio della realta',chi non rimane del tutto affascinato dai comportamenti umani o dal loro essere cosi' singolari,potrebbe scovare in essi qualcosa di artificioso,il momento irripetibile nelle mani del fotografo,si ripresentera' in qualche modo,diverso ma del tutto simile. E' difficile proporre un paragone fra generi diversi epoche diverse autori diversi.Non direi che uno è meno fotografo,anzi.Nel frattempo in una nuova concezione emersa via forum il fotografo è diventato quello con la macchina in mano,scavalcando vecchi separatismi,ma forse il monitor meglio di un certo tipo. C'è stata una discussione dove si attribuiva un valore all'attrezzatura o alla macchina fotografica utilizzata, e la percentuale rimaneva piuttosto bassina. Possiamo confrontare le foto,con una presa di posizione,trovare nel bollino di autenticazione,semplicemente anacronistico per alcuni un fondo di verita'.Come diceva il secondo autore delle foto in scaletta nella pagina precedente, molti possono avere in mano una penna ma non tutti sono poeti,concetto che riproposto attualmente in fotografia solleverebbe forse altri dibattiti. |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 17:19
“ questa è una fotografia che rispetta la forma fisica ma come sapremo, è una fiction, una scena teatrale ricreata in strada, è un imbroglio messaggistico ... è una "menzogna!", ma è anche un oggetto semiotico. Oggetto che è passato ugualmente attraverso la forma fisica naturale, proprio perchè la fotografia può certificarne la "verità". „ Ma, vedi, il problema in fin dei conti è quale sia la "verità" che riteniamo più importante e, di conseguenza, cos'è che vogliamo documentare (ammesso che questo sia sempre il fine della fotografia); ma rimane pur sempre un fattore personale. Tu dai maggiore importanza al fattore fisico-ottico; più che legittimo. Altri però danno la precedenza alla veridicità della scena immortalata, per cui se l'autore non avesse dichiarato che quella del bacio era una scena costruita con attori e non "rubata alla strada", si sarebbero scandalizzati scoprendolo per altre vie. Altri badano unicamente al messaggio che quella foto trasmette, senza interessarsi dell'aspetto ottico o della veridicità di quel bacio, o ancora del fatto che il cielo possa essere stato schiarito o scurito in stampa ecc. Credo che siano tutte posizioni ugualmente legittime, che però fanno riferimento a "realtà" differenti, che possono essere tutte compresenti in quell'immagine, ma anche no. Al di là di tutti i discorsi che stiamo facendo, credo che la fotografia, per come è sempre stata "sentita" da autori e osservatori, sia tutto questo e anche di più. Ma ciò significa che dobbiamo accettare il fatto che la fotografia deve prima di tutto essere una forma espressiva; poi, cercare di definire dei paletti, almeno in alcuni campi della fotografia, è tutt'altra cosa ed è ugualmente necessario. |
user46920 | inviato il 21 Giugno 2016 ore 16:14
Jeronim:“ perchè non hai aperto questo topic scrivendo che la fotografia è semplicemente un'invenzione dell'uomo che sfrutta le proprietà fisiche di alcuni materiali fotosensibili (pellicole, sensori etc.) per fissare le immagini create dalla luce che attraversa una camera oscura? „ beh, penso perché abbiamo ognuno il suo modo di descrivere le cose, proprio come la pittura ha il suo e la fotografia ha il suo ... e sono due modi totalmente differenti. Quindi anche se la tua descrizione è normalmente accettabile, forse però non metteva bene l'accento sulla questione Fotografia = disegno della Luce ma lasciava presagire invece che essendo un'invenzione dell'uomo, poi lui ci possa fare quello che vuole e soprattutto come vuole lui, deformando e distorcendone la natura . “ A me non interessa discutere con te questi argomenti perchè, in parte, li ritengo inutili e, soprattutto perchè - chiamala vanità, presupponenza, presunzione, scusami, me ne assumo la responsabilità - mi sono fatto l'idea di aver fatto l'errore di considerare il mio interlocutore in possesso di quegli strumenti culturali minimi ed indispensabili a creare uno scambio di idee interessante anche per gli altri. „ ma tu attribuisci "interessante" quello che ti interessa a te, il tuo "anche per gli altri" è solo una conformazione soggettiva, tanto come è "interessante per gli altri" avere facebook o i like alle immagini, ecc ... Se non ti va di discutere cosa sia la fotografia, significa (come continui anche a ripetere, che per te è un argomento inutile), che probabilmente la fotografia non ti interessa, ma ti interessa di più altro (che non sto a discutere qui, ma che potrebbe essere Arte, Fama, Successo, Notorietà o quant'altro che non sia fotografia). Invece, secondo me, la fotografia fisica è un argomento che, anche se non chiude per forza alcun cerchio, sicuramente dà delle basi ben solide per capire molto meglio ciò che si andrà a fare con la macchina fotografica. Ed il fatto che solo pochi sono entrati in questa discussione per discuterne concretamente, è perché lo spazio che avevo o volevo riservare a questo argomento, è poi stato occupato quasi esclusivamente da personaggi ed intenti che non hanno nessun interesse con la fotografia, ma siccome usano le macchine fotografiche per le loro opere, si sono sentiti tirati in causa direttamente dalla realtà. E discutere con questa gente (es: Max57 è stato cancellato ed in futuro farò altrettanto con chi non ha alcun interesse del tema proposto, ma entra cmq a disturbare pesantemente), è più la perdita di tempo a stabilire assurdamente che 2+2=4, piuttosto che a volerne capire il principio, il perché ed eventualmente, il come. Infatti poi la discussione verte immancabilmente solo su questioni che vanno oltre: “ Purtroppo, leggendo i tuoi interventi, ti sei spinto molto oltre con elucubrazioni sulla realtà oggettiva e soggettiva, sulla riproduzione del reale, sulla corrispondenza fisica del fenomeno della visione umana e quello della macchina fotografica e via di questo passo. „ e che però non era certo in progetto, anche se necessaria per concedere eventuali chiarimenti. Esempio: una fotocamera è in grado di riprendere dei dettagli che nemmeno l'occhio è in grado di vedere ... quindi la tua semplificazione e limitazione di verosomiglianza non rappresenta nemmeno quella la realtà. Ed evidentemente non si può nemmeno usare come appiglio per poter discreditare le mie "elucubrazioni", come le chiami. Il discorso della fotografia fisica è bello ampio e andrebbe perlustrato tutto con animo tranquillo e sereno, se interessa ... |
user46920 | inviato il 21 Giugno 2016 ore 16:49
Gerr.nat:“ Che dovevo fare più „ magari, come ti ho già detto prima, metterei il link della pagina da cui è estrapolato il testo, per fare in modo che chiunque altro, al di fuori di Gerr.nat, possa leggere anche il resto. Daniele: “ Ma, vedi, il problema in fin dei conti è quale sia la "verità" che riteniamo più importante... „ però quella foto l'ho messa solo per far notare la differenza tra la "realtà fisica del mezzo" e la "realtà semiotica" ripresa dal mezzo. “ ... Ma ciò significa che dobbiamo accettare il fatto che la fotografia deve prima di tutto essere una forma espressiva; poi, cercare di definire dei paletti, almeno in alcuni campi della fotografia, è tutt'altra cosa ed è ugualmente necessario. „ Ma infatti la fotografia è anche una forma espressiva ... o almeno il mezzo fotografico può essere usato tranquillamente anche per quello (secondo me). Le definizioni di documentazione o di espressività del mezzo, non vanno mai in conflitto, fino a quando il risultato non è più fotografia (sempre secondo me - ma anche secondo la logica del 2+2). Quindi, e qui dico la mia secondo i dati che ho, la fotografia o il mezzo fotografico, preso nella sua "conformazione naturale", non potrà mai produrre una pittura ad olio, né un disegno a carboncino e se per caso producesse delle immagini che assomigliassero a ... sarebbe solo un caso o una capacità del fotografo di riuscire ad utilizzare il mezzo fotografico per poter rappresentare attraverso la Luce, quelle sembianze. Molto differente, invece, è (sempre secondo me e la solita logica), se quelle sembianze le si producessero dopo con un software grafico. Ma questo non era il posto per parlarne! |
| inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:00
Basta copiare le prime parole e googlare, vedi che viene fuori tutto. Te l'ho già detto è una definizione conosciuta dall'universo mondo, tranne da te. “ Il discorso della fotografia fisica è bello ampio e andrebbe perlustrato tutto con animo tranquillo e sereno, se interessa ... „ Ti riferisci alla fotografia quantica? |
| inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:31
Occhiodelcigno: “ Quindi anche se la tua descrizione è normalmente accettabile, forse però non metteva bene l'accento sulla questione Fotografia = disegno della Luce ma lasciava presagire invece che essendo un'invenzione dell'uomo, poi lui ci possa fare quello che vuole e soprattutto come vuole lui, deformando e distorcendone la natura . „ Ti vuoi mettere in testa che se la fotografia è il disegno della luce, non sarebbe nemmeno mai esistita e noi non saremmo qui a parlarne (come nessuno ne ha parlato per millenni) se a qualcuno non fosse venuta l'idea di fissare stabilmente quella luce in un supporto sensibile? Ti piaccia o no, LA FOTOGRAFIA E' UN'INVENZIONE DELL'UOMO che, come ha fatto spessissimo nel corso della storia, ha sfruttato fenomeni fisici naturali per cercare di migliorare il suo status di vita. Se vuoi qualche esempio potrei citartene talmente tanti da coprire due pagine di discussione. Se non sei d'accordo, mi arrendo. Per me puoi credere anche alla befana. Se, viceversa, come mi auguro, concordiamo su questo, non vedo nessuna ragione per la quale l'uomo non possa fare della fotografia quello che vuole. Esattamente come fa in mille altri campi. Non si tratta di fare uno sfregio alla natura della fotografia o, addirittura, oscurare l'universo, storpiare la luce e quant'altro. Si tratta di utilizzare "fisicamente" la propria invenzione come meglio si crede nel rispetto dell'impatto ambientale. Fino a qui non vedo alcun problema di natura morale. Problemi che insorgono invece quando si discute di utilizzo etico del mezzo. Ma non si parla più di fisica. Il fotoreporter di attualità che manda ai giornali foto super clonate stravolgerà la "natura della fotografia" - per dirla con te - ma non sarà nulla (e nessuno lo condannerà per questo) a fronte della menzogna che avrà tentato di spacciare per vera. Sarebbe come stigmatizzare il pluriomicida per aver lasciato la macchina in divieto di sosta prima ancora che occuparsi dei suoi delitti! Purtroppo, come ti ho scritto più volte, tu invece metti tutto in un gran calderone, confondi l'etica con la fisica e pretendi di convincerci che chi stravolge le sue immagini (disegni della luce!), per scopi di cui nemmeno ti vuoi occupare, commette, a prescindere, un peccato mortale contro la natura della fotografia! Peccato mortale dal quale ci si può salvare solo autodenunciando il frutto del peccato come opera grafica, o meglio, cartone animato! Anche se ci trovassimo tutti d'accordo, ti sembra questione decisiva per salvare dall'oblio la "vera natura della fotografia"? Ma per favore! Chiunque abbia un po' di sale in zucca non potrà che convenire sulla totale inutilità (e noia) del tema di discussione così come lo poni tu. Facevi meglio a lasciar perdere la fisica ed aprire un ennesimo topic pro e contro Photoshop e sui limiti della PP. Contrariamente a quello che credi a me interessa invece molto parlare di fotografia e qui, pur non parlandone affatto, mi sono speso oltre ogni confine del surreale per cercare di disinnescare le tue strampalate teorie e farti capire che 2+2=4. Sì perchè - mi sa che non te ne sei accorto - qui sei l'unico che ancora lo nega. P.S. sui concetti di realtà e verosimiglianza leggiti Barthes. Ammetto la mia impotenza: di quello che ho scritto io, anche in passato, su questi temi, non hai capito nulla. |
| inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:47
Dovremmo tornare al concetto di autenticita' dell'opera,che si pone da sempre in diversi campi dell'arte quello della riproduzione rispetto l'originale,oggi ancor piu' rirproducibile in formato digitale numerico,altra discussione.. Ci sarebbe secondo la tesi della quale mancano prove scientifiche, questo alone di luce che avvolge persone e cose,del quale possiamo trovare traccia nello sfondo dei dipinti,poi sempre piu' esile...che non sarebbe sempre della stessa intensita'.. Da un certo punto di vista è possibile chiedere una certa corrispondenza con il concetto piu' puro della fotografia e semplice,allo stesso tempo puo' subentrare la domanda su quale immagine possa considerarsi una fotografia autentica. Una fotografia concettuale,modificata con un software per infatizzare o congestionare ,lo spazio,fotografata con una macchina di grande formato, in una miniera,minatori, veri,con abiti appesi... oppure l'istantanea con la macchinetta,lo scatto furtivo,quasi per caso,o tornando a noi quello che piazza l'auto su bordo della strada ,fa un passo sposta un paio di levette,carica e tac fioccano i mi piace. Una fotografia accusata di perdere di originalita' ed in qualche modo gia' vista soltanto perchè una serie di immagini successive si sono ispirate a quei neri profondi...oppure sentirsi dire che non è una fotografia perchè manca lo sviluppo...al quale il formato digitale costringe in certi casi...e allora intanto che si è li' è difficile porre confini e barriere,anche se parliamo di modifiche di sviluppo leggere e sostanziali. |
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