user86191 | inviato il 18 Aprile 2016 ore 0:09
32 %   |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 0:29
Che vergogna... |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 1:38
Allucinante si, ma già preventivato se si considera l'itaGlianità [ormai famosa] della maggioranza dei nostri compatrioti Sarebbe opportuno che ci si mobilitasse per ridimensionare un "certo" presidente del consiglio [mai eletto] rispedendolo nel nulla con i doverosi calci in c__o, sequestro di tutti i beni di un "certo" ex presidente della repubblica [che credevo avesse già rappresentato il fondo massimo] con esilio permanente in un paese abitato da soli cannibali e licenziamento in tronco, con restituzione di tutto quanto abbia ricevuto negli anni di presenza in rai tre, di un certo "giornalista" servo sciocco del potere di turno .... Tutti e tre hanno violato la Costituzione in quanto tutti e tre hanno prestato giuramento di rispettarla [due in quanto politici e il terzo in quanto cittadino che viene retribuito dallo stato italiano] Volendo, con gli strumenti a disposizione, oggi si potrebbe tranquillamente fare |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 6:58
L'affluenza è arrivata a circa il 32%; speravo che dopo Tempa Rossa gli italiani si informassero invece hanno preferito fregarsene incentivati da istituzioni che invitano all'astensione. Ormai un paese senza speranza |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 7:05
adesso pero' abbiamo un risultato e va rispettato, non esistono campagne elettorali o referendarie infinite |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 7:22
Ha perso l'Italia, ha vinto la solita politica. A ognuno quel che si merita. DOMANI, tutti a lamentarsi. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 7:31
“ adesso pero' abbiamo un risultato e va rispettato, „ Si Beppe, ma ne abbiamo anche un'altro di risultato: nonostante l'affossamento pubblicitario del referendum in TV, e nonostante un Premier tradisca la costituzione consigliando l'astensione, ci sono 15.000.000 che non si sono fatti infinocchiare e vanno rispettati. “ non esistono campagne elettorali o referendarie infinite „ infatti personalmente credo che da oggi il governo più che sedersi ad un tavolo per discutere (come ha detto) dovrebbe accomodarsi a casa ..... |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 7:41
esiste gente che non si informa. esiste gente che si informa e la pensa come te. esiste tanta gente che si informa molto MA non la pensa come te. a questo punto ognuno puo fare appello al proprio concetto di democrazia e rispettare o meno il risultato di un referendum. ultimo concetto: un referendum va utilizzato ESCLUSIVAMENTE per i quesiti che propone e vinto altrimenti, in caso di sconfitta, l'odiato despota che si vuole abbattere si rafforza. ah nei 15mln c'e' anche chi ha votato NO e con questo risultato un referendum e' perso, una sconfitta (costosa) che non fa bene a nessuno e poteva essere evitata. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 7:52
Ben venga l'esporre un'idea e l'esprimere un opinione, si può essere d'accordo o meno ma questo diventa "secondario" Non accetto però che si arrivi ad un 32% degli aventi diritto. È un diritto È un modo per dire ciò che si pensa È l'unica occasione in cui l'Italia può parlare Ed invece, nulla, neanche stavolta si è concluso nulla. Almeno per dare un senso a tutti i costi sostenuti per organizzarlo sto referendum, neanche questo.. Non capisco |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 8:04
Bisognerebbe togliere il quorum, e poi vediamo se alcuni italiani hanno il coraggio di andare al mare ... Beppe, se gli 8.000.000 di italiani occorrenti per raggiungere il quorum avessero votato NO, il SI avrebbe già vinto. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 8:20
ma il quorum c'e' e la cosa era nota. cosa sarebbe successo senza quorum nessuno lo sa |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 8:31
NO Peppe, il quorum NON c'è, per raggiungerlo dovevano votare il 50% + 1 degli aventi il voto, mentre ha votato il 31% www.corriere.it/ |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 9:22
Senza polemica, se ci riusciamo. Il quesito in sé non sarebbe passato con nessuna percentuale per inconsistenza di contenuto. Il 32% comprende manifestamente un'elevata percentuale di persone che del panorama se ne strafrega ed è andata a votare contro Renzi a prescindere. Non è stato eletto esattamente come non fu eletto D'Alema contro il quale non ci fu nessuna reazione paragonabile, questo detto da me che di sinistra non sono certamente ma che trovo comunque penoso il commento della controparte politica (Lega e Brunetta). Infine la cosa più importante; il 70% degli Italiani che di fatto ha detto no non è definibile, come è stato fatto in questo topic, come persone ignoranti, irresponsabili, cretine e senza dignità. Diamo per favore alle parole il valore che hanno. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 9:23
"il quorum c'e' " e' la risposta a "bisognerebbe togliere il quorum" per cui trovo bizzarri ragionamenti che ipotizzano realta' inesistenti. Gli organizzatori ne erano al corrente quindi, evidentemente, stimavano di poter vincere. La stima era sbagliata. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 9:34
“ Almeno per dare un senso a tutti i costi sostenuti per organizzarlo sto referendum, neanche questo.. „ Era un referendum idi.ota. Purtroppo gli accaniti del sì non ci arrivano proprio a capire! E lo dimostrano con stupidate quali “ se gli 8.000.000 di italiani occorrenti per raggiungere il quorum avessero votato NO, il SI avrebbe già vinto „ . Andate pure avanti a consolarvi con i "se" e con i "ma". E' ovvio che se non ci fosse stato il quorum, molti di noi sarebbero andati a votare "no" (quelli del sì sono ovviamente andati tutti!). E il risultato finale non sarebbe cambiato. Se volete illudervi che molti non hanno votato per andare al mare o per andare nei centri commerciali, fate pure. Contenti voi! Il fatto è che dal fronte del "no" ho sentito solo battaglie ideologiche e politiche. Da quelli del "sì", questioni tecniche ed economiche. E delle ideologie e delle demagogie ne ho veramente piene le tasche. Non siamo andati per molti motivi, tra i quali: 1. Abbiamo già una politica energetica sufficientemente demenziale. Il disastro del referendum sul nucleare lo continueranno a pagare i nostri nipotini. Così come pagheranno gli incentivi che stiamo regalando ai molti "conti energia" del fotovoltaico, che al bilancio dello stato costano oltre 15 MILIARDI di euro all'anno. E' un peso ENORME per il bilancio dello stato e, cumulati, oggi pesano per il 5% del debito pubblico. Il mondo pulito piace a tutti, ma non è aumentando i costi dell'energia da fonti fossili che si pulisce il mondo! L'Italia è campione del mondo nel distinguersi dandosi zappate sui piedi in questo senso. Non c'è nessun altro Paese al mondo come noi. E il nostro distinguerci lo paghiamo al distributore di benzina, sulla bolletta di luce e gas, nella dichiarazione dei redditi, nelle casse integrazioni per le aziende che non ci stanno dentro nei costi. Pesantemente. 2. La questione posta dal quesito non era stupida. Le concessioni senza rinnovo sono una delle mille scemenze renziane. Ma di assurdità di questo genere è strapiena la nostra esistenza di italiani, anche che ci toccano molto più da vicino. Purtroppo dal fronte del sì, però, sono stati caricati significati che trascendevano il quesito in sé. Mari puliti, spallata a Renzi, incentivazioni delle rinnovabili, tutte stupidate che non c'entravano nulla ed hanno alzato polveroni assurdi. Togliendo il paraocchi, quello che c'era dietro il referendum era solo un giochetto politico tutto interno al PD, tra governo centrale e governi regionali. Giochetti ai quali sarebbe stato stupido prestarsi. E per dare spallate al governo, ci sono le elezioni politiche. 3. Non si buttano centinaia di migliaia di euro (che non paga solo lo stato, ma anche le aziende che hanno dipendenti che si prestano a "lavorare" ai seggi, e le famiglie, che oggi hanno i figli a casa perché molte scuole sono chiuse). Quelli che "il referendum è un diritto, i nostri nonni sono morti perché noi potessimo votare" dovrebbero rendersi conto dell'affronto che fanno ai loro nonni svilendo così un istituto che sarebbe molto importante ma è stato ormai massacrato (non da oggi ma da anni dall'abuso che ne hanno fatto i radicali). |
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