JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
ma in queste la pelle si vede,sul forum ci sono certe piallate e bambolotti cicciobello che fanno veramente ca..gare,alcune teste sembrano aggiunte sul corpo.
user15476
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 10:38
“ Questo interessa anche a me ;) „
Pensavo che si può definire un pattern da un viso ritoccato, riempirci un livello, desaturarlo poi filtro highpass e unsharpmask e mettere il livello in softlight sopra al livello sove stiamo ritoccando la pelle. Maschera per nascondere tutto e pennello bianco a basso flusso per rivelare la texture dove vogliamo.
Quel tipo di pelle lì è completamente "disegnata" poro per poro da zero. Masterlight aveva in galleria una foto del genere e sicuramente saprà spiegarci meglio, io avevo visto un tutorial se lo ritrovò lo posto.
Questo è quello che vediamo a monitor chi post produce pelle come me (e questo è solo 1/3 del lavoro)
Comunque tutto dipende dalla complessità della foto, quella che avete postato è molto molto semplice, massimo 2 ore e si fa meglio.
user15476
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 14:56
Interessante il pennello a opacità 37% e flusso 10% mentre lo vedo spesso usare a molti retouchers a 100% e 1-3%.
Vi capita mai di usare la "cipria digitale" prima di fare dnb? In pratica è sfocatura a 1/3 di highpass (~12px) poi inversione e fusione in luce lineare e regolazione di fusione in blend if.
Vedo spesso usare anche la frequency separation in modo diverso, e non per sfocare o fare healing; tra high e low un livello vuoto dove con il pennello si campiona e dipinge continuamente per ammorbidire le transizioni della pelle.
user68299
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 15:45
“ Interessante il pennello a opacità 37% e flusso 10% mentre lo vedo spesso usare a molti retouchers a 100% e 1-3%.
Vi capita mai di usare la "cipria digitale" prima di fare dnb? In pratica è sfocatura a 1/3 di highpass (~12px) poi inversione e fusione in luce lineare e regolazione di fusione in blend if.
Vedo spesso usare anche la frequency separation in modo diverso, e non per sfocare o fare healing; tra high e low un livello vuoto dove con il pennello si campiona e dipinge continuamente per ammorbidire le transizioni della pelle. „
Tutta questione di abitudine Marameo, e tutto questione di immagine. Personalmente cambio valori ogni 20 secondi, però bisogna avere molta praticità e velocità altrimenti ci si mette una settimana. Ti do un consiglio ambiguo, tutte le tecniche che vedi in giro non servono a nulla. Potrei fare una fotografia su un singolo livello 0-100 trascorrendo su quel livello anche 10 ore. La tecnica non crea le fotografie, il nostro punto di vista si. Ho frequentato corsi con i migliori post produttori al mondo e l'unica cosa che gli "devo" veramente, è quello che mi hanno insegnato ad osservare, e che prima non riuscivo ad interpretare correttamente. Il polso che poggiate sopra la scrivania è la vostra tecnica, mentre l'occhio che interpreta è il vostro strumento. Non esiste un modo giusto di fare una cosa, si può fare in 10.000 modi diversi, seguire una scaletta è la cosa più sbagliata che esista se si vuole post produrre seriamente.
Un mio Still Life fatto molto velocemente prima di andare via da studio (alle 5.50 di mattina).
user15476
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 16:07
Già che ci siamo una curiosità sulla profittabilità al giorno d'oggi del retoucher; immagino che advertising paghi i bei soldi mentre editorial è più per farsi conoscere. Si può campare di freelance retouching? Anche per questo settore vale la pena cercare fortuna, e andare a bottega, all'estero?
Marameo questa qua non è stata fatta ricostruendo la pelle poro poro, ma molto più velocemente e lasciando la pelle vera sotto, hanno solo ammorbidito, solo tavoletta grafica. Io per esempio i pennelli li ho tutti ad opacità 100 ed è la tavoletta, anzi la mano a variare opacità in base alla pressione, così oltre che la precisione aumenti la velocità.
mentre questa ha la pelle completamente ricostruita, sembra più difficile della foto precedente, in realtà è un lavoro molto più veloce (e che non mi piace), la cosa noiosa è solo fare la maschera fatta bene.
user68299
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 16:48
“ Già che ci siamo una curiosità sulla profittabilità al giorno d'oggi del retoucher; immagino che advertising paghi i bei soldi mentre editorial è più per farsi conoscere. Si può campare di freelance retouching? Anche per questo settore vale la pena cercare fortuna, e andare a bottega, all'estero?
Grazie „
Il post produttore ha la fortuna di poter lavorare in una città, e coprire l'intero mondo. Indi per cui potrebbe non servire spostarsi in altre città, potrebbe farlo tranquillamente in un comune di 100 abitanti se sapesse muoversi bene. Tuttavia dipende dall'ambizione del Retoucher. Chi ambisce "lontano" difficilmente riesce a vivere, viceversa se ti accontenti ce la fai. Sembra assurdo però è così. Ad oggi nella post produzione (così come nella fotografia) i lavori più richiesti sono quelli abbastanza comuni e senza troppa difficoltà come scontorni, ombre, ricostruzioni etc etc. Se ci si accontenta, bene o male lavoro all'interno di un'agenzia o come freelancer si riesce a portare avanti (senza troppe pretese). Viceversa ambendo alle pubblicità internazionali e cose enormi, 1 su 1000 ci arriva.
Personalmente non faccio il post produttore, ma il fotografo. La post produzione è molto comoda per sviluppare una propria idea di file finito, ma se avessi la possibilità di essere Sgura farei esattamente il contrario di quello che fa lui. Tutta la parte iniziale della post produzione (quella più noiosa) la farei svolgere al post produttore (pulizia etc etc) mentre mi occuperei degli ultimi dettagli per dare un imprinting comunque personale al lavoro
“ mentre questa ha la pelle completamente ricostruita „
Trovo la grana elaborata per questa skin orrenda. Troppo uniforme e non naturale. Sembra semplicemente l'aggiunta di un disturbo gaussiano con bassa opacità senza profondità, su una skin totalmente piallata dove la texture della pelle non è più presente.
user68299
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 18:45
“ Trovo la grana elaborata per questa skin orrenda. Troppo uniforme e non naturale. Sembra semplicemente l'aggiunta di un disturbo gaussiano con bassa opacità senza profondità, su una skin totalmente piallata dove la texture della pelle non è più presente. „
Per una stampa editoriale sulla carta utilizzata in questo genere ti posso garantire che è perfetta come immagine, sicuramente anche migliore anche dell'altra eheh
@MasterLight E certo. Per una stampa editoriale quella grana scompare nel retino di stampa della offset ma ad una dimensione probabilmente di un A3 . Ma è tecnicamente come è realizzata che a me non piace, sia visivamente che "tecnicamente". Immagino un poster 100x140 fotografico. L'effetto formiche si noterebbe e come. Non è il tipo di elaborazione che preferisco per le skin.
Guarda la differenza fra le due elaborazioni. A mio parere c'è un bel pò di differenza. Nonostante anche quella di sinistra ha una leggera grana di disturbo, lascia intravedere la texture della pelle. Molto più naturale, gradevole e amalgamata senza rendere piatta l'immagine.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 255000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.