user80653 | inviato il 13 Febbraio 2016 ore 12:42
Il ritardo dell'uscita della X Pro2 è sicuramente dovuto a qualche problema riscontrato nei prototipi. Si era rumoreggiato di un surriscaldamento anomalo del display che si sperava di eliminare via firmware ma, evidentemente, il problema è di più difficile soluzione. In un certo senso benvenga il ritardo dato che un problema è meglio scoprirlo e risolverlo prima dell'uscita di fabbrica anzichè dover poi spedire l'apparecchio in assistenza. Naturalmente la causa del ritardo è stata spiegata da Fuji in maniera più rosea e cioè che i preordine sono talmente superiori alle aspettative che avevano bisogno di più tempo per soddisfare il gran numero di richieste . C'è anche chi dice che il ritardo sia una mossa strategica per guadagnare tempo in modo di svuotare i magazzini degli ultimi modelli X Pro1 ancora invenduti. A riguardo delle differenze qualitative fra i raf X Pro1 / X Pro2 a me sembrano differenze molto sottili e dovute forse ad una errata metodologia di confronto. Non va dimenticato che i due modelli si differenziano nella densità del sensore (16 contro 24 mpx) e mi pare sbagliato confrontare i due file ingranditi entrambi al 100%. Quello della X Pro2, ingrandito al 100%, darà L'IMPRESSIONE di maggior dettaglio perchè comparirà sul monitor più ingrandito di quello della X Pro1 . Un confronto alla pari andrebbe fatto, in teoria, confrontando un file della X Pro 1 ingrandito al 100% e un file della X Pro 2 ingrandito solo al 75%. Penso che, su questa base di confronto, non emergerebbero grandi differenze fra i due file. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 12:47
Hai ragione sul confronto Alex. Qualunque sia il motivo del ritardo giustamente è meglio così. Molto meglio avere una fotocamera definitiva piuttosto che star li a fare campagne di richiamo. In ogni caso a me fa più fatica gestire bene il file x-pro2 piuttosto che l'x-pro1. Non so se a te capita la stessa cosa oppure non noti differenze sulla gestione. |
user80653 | inviato il 13 Febbraio 2016 ore 13:22
Roberto, fammi qualche esempio per capire cosa intendi per differenze o difficoltà di gesione. A riguardo del recupero delle alte luci, trovo il problemma di gesione abbastanza semplice in Camera Raw, mente lo trovo estremamente difficoltoso in Raw File Converter. La difficoltà, però, è dovuta sicuramente al fatto che non ho capito del tutto la funzione di certi strumenti, in particolare non ho capito quasi nulla su come utilizzare i cursori del "Hightlight controller" presenti in FRC. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 13:59
La difficoltà nelle alte luci sta nel fatto che mi sembra di dover recuperare di più, faccio più fatica a contenerle, questo può essere perché uso il SW proprietario. Purtroppo io non posso fare il confronto diretto con LR perché ci vuole il 6.4 L'highlight l'ho sempre lasciato di default, adesso provo a modificarlo per vedere come gestisce quelle situazioni che in precedenza ho trovato critiche. In particolar modo con il preset per il tramonto che è quello che muove maggiormente il dinamic range ed è probabile che mi risolva la cosa. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 15:06
Allora, bene, la prova non l'ho fatta su un x-transIII ma su un x-transII perché mi aveva dato problemi analoghi proprio per via di questi riflessi sui metalli. Mi sembra ben riuscita e L'highlight for sunset evidentemente funziona bene per tutte quelle foto che hanno dei punti tendenzialmente chiari o bruciati e non necessariamente per un tramonto che può avere questo tipo di caratteristiche. Qui mostro la comparazione prima e dopo, dove nel primo caso per cercare ti contenere fino all'ultimo punto bruciato ho dovuto tirare il cursore al massimo e allo stesso tempo volevo vedere quello che veniva fuori. Nel secondo caso c'è un controllo delle alte luci già in fase di conversione, quindi dal SW proprietario e la cosa mi sembra che funzioni decisamente meglio.

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user80653 | inviato il 13 Febbraio 2016 ore 16:32
Roberto, capisco cosa intendi per difficoltà di contenere/recuperare le alte luci. Bisogna però fare una distinzione fra alte luci recuperabili e non recuperabili. Se un'alta luce ha un valore 255 e oltre nessun software riuscirà a recuperarla. I riflessi speculari sull'acciaio delle foto sopra erano totalmente al di fuori dall'istogramma e non possono essere recuperati. Ogni tentativo porterà solo ad uno SCURIMENTO del bianco ma non potrà far comparire una texture che non è stata registrata. Diverso invece il discorso sulla facilità o difficoltà di recuperare alte luci con valori appena sotto il 255. Sempre a riguardo del recupero delle alte luci (ma anche di altre correzioni) non riesco a fare confronti ad "armi pari" fra Camera Raw e Raw File Converter. In Camera Raw (idem in Lightroom) posso settare tutti i cursori a zero e vedere com'è il file di partenza, cioè senza alcun intervento. In Raw File Converter invece (correggimi se sbaglio) alcuni cursori non possono essere settati a zero o, perlomeno, in alcuni cursori non è presente il valore zero. Come vedi non riesco a sviluppare lo stesso file impostando TUTTO A ZERO anche Raw File Converter in modo da confrontarlo ad "armi pari" con Camera Raw. In Raw File Converter il file appena aperto ha già subito delle correzioni di default. Un esempio: come settare a zero le regolazioni del contrasto (Tone) visto che il valore zero non è presente nei cursori? Un'ultima annotazione a riguardo del bilanciamento del bianco e, in generale, su come viene elaborato dai due software. Ho scattato una foto facendo prima il bilanciamento manuale su un foglio bianco. Apro il file prima in ACR, poi in RFC e, in entrambi i casi, scelgo il bilanciamento del bianco "come scattato". I risultati a monitor sono diversissimi fra i due software ed è diversa la temperatura di colore espressa in gradi Kelvin che compare in corrispondenza del relativo cursore di bilanciamento. E quindi: dopo aver fatto il bilanciamento del bianco manuale prima di scattare e dopo aver scelto "come scattato" all'apertura del file, com'è possibile che i valori K° siano diversi fra i due software? Questo solo per dire che un confronto ad "armi pari" fra ACR e RFC è impossibile. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:04
Alex, una curiosità: quale dei due software ha interpretato meglio il bilanciamento del bianco effettuato sul foglio di carta ? |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:07
“ La difficoltà nelle alte luci sta nel fatto che mi sembra di dover recuperare di più, faccio più fatica a contenerle, questo può essere perché uso il SW proprietario. „ Ho appena fatto un confronto al volo sui raw della mia xe1 tra RFC e LR5... la differenza di recupero nelle alte luci è nettamente in favore di Adobe, mentre la resa del dettaglio e la naturalezza e pulizia dei colori sono in favore del SW Fuji. Direi quindi che il problema che riscontri nelle luci dipende da RFC e non dalla resa del sensore. |
user80653 | inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:27
Razius, per i miei gusti visivi ha interpretato meglio RFC (tono più neutro). Come già detto, però, il confronto è fra una file aperto in ACR con tutti i cursori a zero e lo stesso file aperto in RFC col quale non riesco a settare tutti i cursori a zero e dunque è un confronto che non dice nulla. Comunque e solo per precisare: il file è stato scattato con bilanciamento del bianco fatto manualmente su un foglio bianco. Aperto in ARC e impostato il WB "come scattato" mi dà: Temperatura 3900, Tinta +12. Aperto in FRC e impostato il WB "come scattato" mi dà: Temperatura 4101, Tinta +1.  |
user80653 | inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:28
Mi sono fatto la stessa opinione di Andreadefalco. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:38
Grazie Alex, credo anch'io che il sensore abbia poche colpe. Del resto, anche se fai la stessa prova con un file della Canon, Nikon, Pentax, ecc. suppongo che software diversi restituiscano diversi risultati, come AWB. |
user80653 | inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:46
La differenza fra temperature colore "come scattato" la si può notare anche utilizzando i sample della X Pro2: i due software aprono la stessa immagine con temperature diverse e questa è una assurdità perchè la temperatura espressa in K° dovrebbe essere identica in tutti i software. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:51
Alex, capisco il problema temperatura colore ma non saprei proprio che dire, in questo caso sarebbe interessante fare la prova con altri SW per vedere se combaciano. Sono d'accordo per il recupero delle luci ma se una luce si ferma a 253 per esempio allora non è da recuperare, anche se poi qui subentra un discorso di esposizione, cioè nel senso che se c'è un po' di sovraesposizione magari ci troviamo una luce a 253 quando magari sarebbe giusta a 240, e va bene, anche questa si può recuperare. Ma il problema più grosso sta nelle luci che sforano il 255, queste in ogni caso vanno portate a 253 a prescindere dalla texture che si riesce ad ottenere, insomma non deve essere bucata, ma secondo me già solo per il fatto che dove è bucato, in una stampa digitale, non viene spruzzato il colore, quindi sotto ci sarà solo la carta, e questa cosa già non mi piace. In questi due esempi a 200 e 6400 iso ci sono tutti i settaggi a zero, meno il contrasto di tono che a quanto pare un minimo lo deve avere. Il dinamic range l'ho fatto lavorare. E' a zero anche la riduzione del rumore, lo sharp di conversione e anche lo sharpness. Mi sembra un file bello piatto. Questo in effetti è l'unico confronto che si possa fare con LR che di suo comunque ha un raggio di nitidezza che non si può azzerare. Adesso provo ad elaborarli.

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