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@Ares Bisognerebbe a questo punto parlare del bello filosofico e dare la corretta lettura del pensiero di Kant che hai riportato. Bisognerebbe anche metterlo a confronto con altre teorie. Qualcuno se la sente? Io, scusa, ma lascerei perdere, già è difficile affrontare argomenti terra terra....
Da accompagnatore di reflex, con infarinatura fotografica all'acqua di rose (..pure con poche rose..) penso che certe divergenze non esisterebbero se fosse ben chiaro (non che lo sappia io) la differenza fra fotografia e immagine. Una fotografia è anche una immagine, non sempre è vero il contrario. Noto una certa repulsione da parte di fotografi accettare che alle volte non producono fotografie, ma immagini (se pur belle, artistiche e piene di tutto quello che vuoi). O il termine fotografia include tutto?... Se parlo della mia professione, so bene che differenza c'è fra Mozart e David Bowie, e che differenza c'è fra Pavarotti e Bocelli....ma pur avendo una mia personale opinione, provo confusione nel sentire definire fotografia una fusione di 5 scatti con ulteriore eccesso di postproduzione... Che sia soggettivo anche il concetto di fotografia?
@Ares: non si parla di regole oggettive di gusto, ma di criteri ed analisi. Sono due cose diverse. Lo stesso Kant, ha definito i criteri ed il confine tra bello e sublime.
Per fare un esempio breve e spicciolo, vi sono delle cromie, le quale singole o combinate, aiutano il nostro cervello a percepire determinate suggestioni. Alcune forme, nella loro perfezione restituiscono un sensazione di "esteticamente bello", etc...
Stiamo ancora nel 2015 a discutere tra post produzione si no?
Comunque esiste una teoria del colore ben nota ai pubblicitari. È assodato che alla maggior parte delle persone piace il blu. Uno studio rivela che a livello mondiale pur con alcune differenze viene recepito come piacevole paesaggio da punto di vista sopraelevato con fiume che passa nel mezzo della valle
Grazie Inuy, è per quelli come te che vale la pena continuare a scrivere qui. Anche se non la pensi come me. Mi basta essere riuscito, con molti altri, a farti pensare un po'. Ciao. Franco
user62173
inviato il 15 Agosto 2015 ore 23:07
Ma va !!! Nemmeno io la penso come te e anche io ho riflettuto parecchio sulle tue opinioni... ma me non mi hai ringraziato. Come mai ?!!! Strano.
Vieni di là a scrivere serenamente la tua opinione....
Quoto incondizionatamente "L'occhiodelcigno" Non so perché, ma leggendo i vostri interventi mi sembra di rivedere un vecchio film di Jarmush degli anni 80 "Daunbailo".
user46920
inviato il 16 Agosto 2015 ore 10:20
user12181
inviato il 16 Agosto 2015 ore 11:06
Le macchie sul sensore della mia macchina sono implacabilmente oggettive, come le procedure (fallimentari) per eliminarle. Poi naturalmente c'è una componente intersoggettiva di tipo linguistico culturale, sociale, psicologico, biologico ecc. ecc. magari anche una vera e propria universalità fondata su forme trascendentali...
La Natura non è soggettiva ma il risultato mediato dell'interazione di sistemi complessi. Tutto ciò che viene prodotto naturalmente ha qualcosa di oggettivo. La fotografia, con la F maiuscola, come attività della mente umana e di sistema può considerarsi un prodotto naturale quindi sostanzialmente oggettivo. Tutto il resto sono dei semplici scatti che hanno valenza locale, più o meno estesa.
Siamo in chiusura della discussione e ancora molti non vogliono comprendere che il discorso a cui tengo è molto semplice. Complesso sarebbe piuttosto cercare soluzioni ai problemi che ho posto. Ma qui non mi sono mai addentrato in quel terreno. E dopo il "successo" di questa discussione, sinceramente, non credo che, in tempi brevi, avrò voglia di affrontarlo.
Per l'ultima volta:
Non si tratta di decidere se la fotografia è oggettiva o soggettiva! E' una stupidaggine! Non so più come dirvelo....
La fotografia che voi scattate è SEMPRE soggettiva!
La ricerca di oggettività (che non si raggiungerà MAI come la soluzione di un'equazione!), entra in gioco nel momento in cui sottoponete i vostri lavori al giudizio degli altri (o commentate le loro fotografie). In questa fase, se vogliamo parlare di qualcosa, è necessario trovare elementi critici che ci permettano di costruire un giudizio condiviso. E' quello che, da sempre ed in ogni campo, fa la critica. Se la storia della nostra cultura è stata scritta da Raffaello, Michelangelo, Leonardo etc. (ma potrei portare esempi anche citando fotografi) è perchè il valore della loro opera è stato studiato criticamente e universalmente condiviso ed accettato. Si è arrivati quindi a concludere che Michelangelo è "oggettivamente" un grande nell'arte anche se a Tizio può, soggettivamente, non piacere. Tornando a noi, con la soggettività da bar sport de "tutti i gusti sono gusti", tanto di moda qui, questo percorso critico non solo non si può intraprendere, ma viene bloccato sul nascere.
Fin qui è l'asilo. Alle elementari bisognerebbe cominciare a domandarsi come iniziare ad intraprendere un percorso critico. Ed è quello che speravo innescasse il dibattito. Purtroppo però, la maggioranza non vuole uscire dall'asilo e a me non resta che prenderne atto e scusarmi per aver affrontato temi così complessi. Un saluto a tutti ed un grazie solo a coloro che si sono sforzati di capire ed hanno contribuito con serietà. Franco
user67843
inviato il 17 Agosto 2015 ore 15:14
Sei troppo assolutista!
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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