| inviato il 07 Dicembre 2014 ore 23:22
Semplicemente ridicolo.... |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 0:24
Ho letto dei bei commenti, in particolare questo di Gianluca. Secondo me qui si fa un pò di confusione con le cifre, innanzitutto con 10 matrimoni l'anno e stop si chiude domani. Il problema ve lo spiego in modo semplice semplice, chi vuole capire capisca. Chiedere per un matrimonio 2000 euro non vuol dire guadagnare 2000 euro in un giorno. Innanzitutto i 2000 euro vanno decurtati dell'iva, diciamo che ne rimangono circa 1600. A queste cifre si fa solitamente un album tradizionale, nulla di particolare, diciamo da 200 euro, ne rimangono 1400. Il lavoro da fare, allora serve un fotografo che lavori 14 ore il giorno del matrimonio, un videomaker che lavori altrettanto, direi almeno un assistente. Sia le foto che i video vanno postprodotti e montati, facciamo 2 giorni per le foto e 2 per il video, 1 per impaginare l'album. Per un giorno intendo 8 ore di lavoro. Quindi in sostanza parliamo di 5 giornate di lavoro + 3 "doppie" giornate di lavoro, che a casa mia fanno 11. 1400/11 sono 130 euro al giorno. Da questi soldi ovviamente vanno tolte le tasse, le spese dello studio, e tutte le cose che in molti conosciamo. Poi c'è il tizio che si fa il servizio completo a 500 euro in nero solo scatti, da solo. A conti fatti questo tizio, sta guadagnando piu' del professionista con studio che vende il servizio completo a 2000 euro. Però è sempre lo stesso professionista che deve elevarsi ad un tale livello tecnico ed artistico da essere irraggiungibile ai comuni mortali e trovare una nicchia di mercato di persone interessate tutto questo... senza muoverci dai 2000 euro iniziali..... quando nella realtà chi appartiene alla fascia "premium" del mercato ha ben altri prezzi. Non sarebbe molto piu' giusto che il tizio che fa il servizio a 500 euro, su quei 500 euro pagasse una dose di tasse congrua rispetto al professionista? in modo che... o fa lo stesso lavoro per 2 spicci... e va beh, che vuoi farci, oppure per guadagnare quei benedetti 500 euro ne deve chiedere un pochino di piu'... e già la forbice con il costoso professionista che guadagna 2000 euro al giorno si riduce un pò. Perchè a sto punto potremmo pure girarla al contrario e dire, ma che servizio ci offrono questi 3 milioni (così ho sentito) dipendenti pubblici in italia? perchè dobbiamo spendere tutti questi soldi per dei servizi tutto sommato limitati che ci offrono... tagliamo alla metà... decidete voi se il numero o lo stipendio. La storia del target non regge, se si fa passare l'idea che un servizio di matrimonio costa 500 euro, i clienti pensano che sia quello il suo prezzo e chi ne chiede 2000 ad essere esoso... vallo a spiegare che faresti a cambio in quel momento stesso con un bell'impiego da dipendente pubblico sicuro sicuro dello stipendio a fine mese, senza investimenti da fare, senza rischi e con le ferie pagate. Il punto che a 2000 euro per un matrimonio completo non è una cifra per cui puoi offrire un servizio premium, uscire con 50.000 euro di attrezzatura, o ancora passare 2 mesi per fare una post produzione allo stato dell'arte su ogni foto, investire 5000 euro l'anno in formazione ecc ecc. Sono i 500 in nero che sono "ingannevoli". Mettiamo delle regole congrue per tutti, puniamo sul serio chi fa il nero e poi ne parliamo... Poi a quel punto quando il dipendente pubblico/fabbrica/negozio/quel che sia, si propone per un matrimonio solo foto a 500 euro + un 30% di tasse (almeno...) e poi quando gli chiedono l'album si fa 2 conti... allora aspetta ne costa 200... ma lo devo fare... il centone me lo voglio tenere... siamo già a 1000 euro... e manca ancora il video... però cavolo sai che quel tizio con lo studio che mi ha mostrato tutti quei bei album, servizi completi, mi ha accolto nel suo studio, mi ha offerto un bel caffè... a 2000 euro... si pochi non sono... ma non è proprio proprio un t*fatore che si intasca 2000 euro al giorno. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 1:00
@manicomic. Il miglior argomento contro i liberi professionisti sono i giochi delle tre carte. Certamente i tuoi sono errori in buona fede (e mi scuso per la franchezza) ma per paragonarli i servizi devono essere omogenei! Primo errore: se tu, in tre persone, riesci ad offrire lo stesso servizio che tizio (io non ho nè le qualità, nè le competenze, nè l'attrezzatura, nè l'ambizione per fare un matrimonio) offre da solo c'è qualcosa che non va!!! Secondo errore: tu chiedi (giustamente) che si calcoli l'ammortamento del tuo materiale... ma... anche tizio deve farcelo uscire nei suoi 500€. E se tu offri con 50.000 € (... ... ...) la stessa qualità di chi ne ha spesi 2500€ beh... il problema è solo tuo perchè, a me che cerco un matrimonialista, poco importa che tu abbia il set completo di lenti per la caccia fotografica! Quelle falle ammortizzare dalla national geografic! Ed anche il set per la macro o la moda beh... a me che non serve non puoi addebitarmelo. terzo errore: ma se tu mi dici che nei 2000€ (lordi) devi farci entrare 11 giorni di lavoro, mi spieghi perchè al marrano, calcoli che ci mette un giorno soltanto? Quanto prenderesti tu per un servizio di un giorno, tutto da solo, solo scatti? Accetteresti 500€+iva? Sulle tasse, invece, hai ragione da vendere. --- I dipendenti pubblici in italia sono circa 2,5 milioni. Tantissimi. E molti di loro (noi) potrebbero andare a zappare l'orto e sarebbero più produttivi. tuttavia non credo che nessuno abbia il diritto di sottovalutare l'importanza della funzione pubblica che ti garantisce una delle migliori sanità (chcchè se ne dica) del mondo, uno dei migliori corpi di polizia (i carabinieri) d'europa, una scuola gratuita, una giustizia alla portata di tutti, la sicurezza dei confini, le strade, la pulizia dei fiumi ed altri mille mila servizi. Per carità, tutto migliorabile ma... anche tutti necessari senza i quali, caro mio, saremmo com'è una nazione senza Stato (ad es. somalia) nella quale i matrimonialisti professionisti (ammesso che possano esistere) pagherebbero ben volentieri le tasse... |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 1:20
Falconfab hai frainteso alcuni punti, in effetti sono intervenuto facendo riferimento a vari interventi letti, creando confusione. punto 1, che il servizio offerto dal professionista sia equivalente a quello del fotoamatore lo hai scritto tu... per quanto mi riguarda puo' essere migliore, peggiore o equivalente come qualità. E' tutto da vedere. punto 2, l'attrezzatura costosa è stata tirata in ballo precedentemente insieme ad una fantomatica qualità stellare che dovrebbe tirare fuori il professionista per essere competitivo contro gli abusivi. il 500 mm piu' facile lo abbia un fotoamatore che un matrimonialista. Punto 3, non ho mica detto che il lavoro del fotoamatore si limita al solo giorno di scatti, potrebbe benissimo mettercene 2 a post produrre le foto come il professionista, a conti i fatti 500 euro netti diviso 3 fanno comunque piu' 170 euro al giorno netti, che proprio pochi pochi non sono. Ma il punto è proprio quello che hai liquidato in mezza riga, le tasse. Il problema è quello, se il fotoamatore pagasse le tasse come le paga un professionista non sarebbe piu' competitivo da un punto di vista economico, a meno di lavorare pure lui per 2 spicci. Il punto non è la qualità, a me non frega nulla se un fotoamatore è piu' bravo di me... se lo è buon per lui, non ci vuole molto del resto ad esserlo, a me basta che se lui vuole mettersi in tasca 100 euro su quei 100 euro ci paghi le tasse che ci pago io, e poi vedrai che a 500 euro che da netti diventano lordi non te lo fa piu' il servizio fotografico al massimo delle sue possibilità di scatto, post produzione ecc ecc. La forza di questi fotoamatori che fanno servizi professionali rispetto ai professionisti non è tanto il fatto di essere bravi, ma il fatto è che non pagandoci sopra le tasse possono offrire molte ore di lavoro a piccoli prezzi... facendo appunto una concorrenza scorretta. Che poi il fatto che i pro siano scarsi e gli amatori dei fotografi della madonna non è proprio vero... ma tralasciando questo inutile dettaglio, io sono aperto a tutta la concorrenza del mondo... basta che si mettano sullo stesso piano... |
user25280 | inviato il 08 Dicembre 2014 ore 1:31
Esatto Manicomic, se si vuole parlare di concorrenza (e ben venga) bisogna però che sia tutta sullo stesso piano, cosa che non é assolutamente cosi ad oggi. Ha stufato la storia che i pro hanno svivacchiato sugli allori per troppo tempo e non accettano la concorrenza, allora anche i lavoratori dipendenti hanno svivacchiato nel sicuro per tanto tempo, tra ×smi, ruffianismi, sindacati e protezionismi vari, poi ora che gli delocalizzano le aziende strillano rabbiosi perché é concorrenza sleale e perdono il lavoro, nel tessile il mercato é in mano ai cinesi e i nostri perdono il lavoro e strillano, non parliamo di altri settori dove é uguale e anche li strillano, questa non é concorrenza sleale? Perché li é giusto e altrove no? Scusate, dimenticavo, contro gli operai NON si può dire nulla, mentre contro quei ladri immondi dei fotografi di mestiere si, ma tanto é molto bello il giochino di gettare sempre letame su di una professione che per il 99% qui é una passione e che per molti rapporta un arrotondamento dello stipendio. Ps. negli anni che mi sono occupato di matrimoni, mi sono capitate parecchie volte, che coppie mi abbiano chiesto di provare a sistemargli le foto fatte da amici o pseudo fotografi dilettanti che arrotondano e che erano da buttare tutte, da parte mia sempre rifiutato, ma non mi é mai capitato che mi abbiano chiesto di sistemargli le foto scattate male da un altro professionista. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 1:44
@manicomic e su questo non ci piove. l'abusivo (che sia venditore ambulante, fotografo, idraulico, ecc.) droga il mercato. E lo stesso fa chi lavora in nero. E questo solo punto è sufficiente per avere il mio pieno ed incondizionato appoggio. Gli altri punti, invece, mi hanno "indispettito" perchè falsati da errore di prospettiva :) niente di più, niente di meno. Semplificando al massimo il mio modesto pensiero potremmo dire che in un'Italia in grave crisi, questo settore subisce due concorrenze: 1) degli abusivi/nero che andrebbe stroncata senza se e senza ma; 2) delle nuove leve che, non trovando molti sbocchi si arrangia come può. E qui, lo ripeterò ancora, o i "veterani" hanno qualcosa in più da offrire oppure... beh.... devono rivedere con decisione la loro politica di prezzi e servizi. Non mi si venga a parlare di protezionismo di stampo lobbistico perchè non lo condivido in alcun settore! P.s. leggo solo ora l'intervento di steve. mi si propone una piccola riflessione NON provocatoria (anche se potrebbe sembrarlo ;) ). Visto che la reflex è appannaggio di tutti mentre la qualità è dei pochi, potrebbe darsi che il futuro dei professionisti di matrimonio sia quello di raccogliere, tagliare, modificare, postprodurre e salvare gli scatti fatti dagli amici. ;) fossi in te (ed anche qui t'invito a non vederci una provocazione che non c'è), la prossima volta, non disdegnerei l'idea di farmi pagare per sistemare il mediocre collage di foto amatoriali. :) |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 3:47
Sono già stato messo in croce in passato per aver parlato di tariffe. Credo che molti di voi non abbiano la più pallida idea di cosa voglia dire campare con la fotografia. Come ho già scritto sopra non ho mai fatto un matrimonio e per mia fortuna lavoro in un campo molto specializzato, e con meno concorrenza, dove è molto più difficile improvvisarsi, dove far pratica può costare e anche molto e, spesso non è a portata di fotoamatore. Alcune riflessioni in ordine sparso a prescindere dai soliti discorsi su PI e ritenute d'acconto etc.. 1- La qualità costa (anche a chi produce, non solo a chi compera) 2- Quando tutti i giorni bisogna fare i conti (non solo economici) con il proprio lavoro, anche la passione più grande perde il fascino che può avere per chi la pratica senza impegno e quando vuole 3- Molti professionisti fanno in due giorni tante ore come un dipendente in una settimana 4- Al cliente importa il prezzo che paga, non quanto costa erogare la prestazione. 5- Spesso e volentieri il cliente non ha gli strumenti per valutare la qualità, e la percepisce solo confrontando, fianco a fianco, due prodotti. Cosa non sempre praticabile. 6- Spesso è più proficuo sapersi vendere bene, piuttosto che lavorare bene. 7- 2000 euro (ivati) per un servizio fotografico + video + stampe + soffocone al cliente sono una miseria, anche perché non si riesce a fare 200 servizi l'anno, quindi i costi fissi si pappano tutto il guadagno che può andare oltre ad uno stipendio nemmeno troppo alto. 8- Se domani il vostro lavoro venisse offerto alla metà di quanto percepite voi da qualcuno che lo fa per passione, state tranquilli che sarete più incazzati dei fotografi. 9- Ci sono settori delle fotografia più s×ti del matrimonio. 10- Una giusta concorrenza è vantaggiosa per l'utente, e sprona chi offre il servizio (o prodotto) ad ottimizzarsi e diventare più efficiente. Una concorrenza senza regole, porta al collasso del settore, perché alla fine erogare il servizio con standard alti costerebbe più di quanto il mercato permette, quindi gli operatori andranno a cercare guadagno altrove o semplicemente usciranno dal mercato. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 8:14
Io non entro nel merito di questa discussione perché sono solo un fotoamatore ma considero l intervento della curia alquanto discutibile Forse é meglio che si preoccupino in primis di pagare l'iCI |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 9:54
Non so esattamente quale sia l'esperienza matrimoniale del fotografo medio che lascia commenti in questa discussione, e non sono qui per decantare il mio curriculum. Non posso esimermi però ora, dopo decine e decine di messaggi un po forvianti di spiegare in cosa consista il mio lavoro, se proprio vogliamo fare i conti della serva, facciamolo con la serva. Io sono una serva. Per i disinteressati, i lettori occasionali e/o quelli per cui "il tempo è denaro", è possibile saltare all'asterisco* e alle conclusioni: -Mi sveglio una mattina col pensiero di dover iniziare un nuovo anno di lavoro, qualche settimana spesa in internet ed al telefono per verificare nuovi prodotti, tra pelli, tessuti, cofanetti, cornici, chincaglierie, valigette, scatole ecc iniziano mail telefonate ed appuntamenti che si protrarranno per tutto l'anno. -Mi metto a spulciare gli archivi per tirare fuori qualche bella foto da far girare sulle pareti degli studi, la faccio stampare e montare su pannelli di laminato. Parlo di una giornata di lavorazioni grafiche e fotoritocco, e un centinaio di km sola andata per raggiungere il mio fido stampatore di Pescara col quale se non riesco a parlarci di persona non riesco mai ad avere la sua piena attenzione e disponibilità, molti artigiani esigono il rapporto fisico (occhi ad occhi) forse per preservare il loro spirito professionale dell'era pre-mail. -tutto è pronto per partire, l'attrezzatura è già molto soddisfacente (certo quel nuovo sensore sony mi tenta, meglio non pensarci) e rimane solo il dover allestire un paio di squadre con gli assistenti che quest'anno si rendono disponibili. -Il telefono squilla, qualche presentazione, "ti ricordi io ero quella col vestito turchese al matrimonio di 3 anni fa", 10 minuti di sorridente disponibilità e mi richiedono un appuntamento. -Vado in studio un oretta prima accendo luci lucine e lucette, tutti i riscaldamenti immaginabili, compresi tutti i faretti alogeni che consumano un boato, ma d'inverno scaldano altrettanto. -Lo sposo è disinteressato, lei si occupa del fotografo e del resto, verrà con la madre o una amica in avanscoperta. Domande domandine, album albumini, video e campionari e se ne vanno in media un paio di ore. Sono entrambe molto felici e soddisfatte, mi promettono di risentirci molto presto. -Passano due giorni ed ora mi viene richiesto un appuntamento ufficiale con sposo annesso. Stesso iter di cui sopra, altre due ore tra, chiacchiere, fotografie, caffè e sorrisi di circostanza (il mio mestiere è il fotografo non l'amico di tutti) Sembrano entusiasti della mia proposta mi garantiscono di decidere e firmare il contratto da li a pochi giorni. -Mi richiamano, a volte anche dopo solo un ora dall'ultimo appuntamento. Una volta su due ci si incontra subito e si firma, il 20% delle volte non li sento più, il 30% prende altro tempo. -Segno le mie note nello spazio apposito del contratto, chi vuole un servizio bianco, chi nero, chi verde e chi rosso, c'è anche chi lo vuole bicolore, su queste basi butto giù una mia idea di quanti collaboratori ho bisogno, li contatto e fin da subito pianifico l'impegno che avverrà da li a uno o due anni. -passano pochi mesi e la sposa mi ricontatta perchè vorrebbe la mia presenza e qualche scatto, per le varie prove trucco ,concordiamo l'appuntamento con la truccatrice a seconda delle mie disponibilità. -Due mesi prima del servizio prendono un altro appuntamento per concordare i particolari. -Il giorno del servizio si fa arte, si intrattengono i clienti, un po di psicologia qua e la, un po di zelig, un tocco di magia rispolverando la tecnica che c'è in archivio. -Torno a casa alle due di notte dopo 13 ore di lavoro continuato, mi prometto di lasciare una CF a scaricare, ma non ci riesco mai, finchè non controllo che tutto è scaricato perfettamente su un paio di HD non vado a letto. -in ordine cronologico porto avanti la post produzione, per finire le grafiche mi ci vogliono un paio di settimane lavorando giorno e notte ad oltranza, diciamo mediamente 10 ore ogni 24, per il 70% delle foto bastano 5 minuti di pp ma per un buon 30% che sono i "masterpiece" dell'album siamo sulle 2-4 ore di lavorazione per ogni foto. (diciamo il 50% delle mie foto su questo forum hanno mediamente 3 ore di lavorazione totale. Se vedeste gli originali ve ne rendereste conto ma il mostrare il prima/dopo non rientra nelle mie passioni. -Concordo un appuntamento con i clienti prima di andare in stampa, gli mostro il tutto, quasi sempre ho solo un altro paio di giorni per perfezionare le loro richieste, a volte è già tutto perfetto mentre altre devo passarci un altra settimana. -Vado in stampa facendomi i miei infiniti km, dopo due settimmane prendo le foto e le porto a rilegare dal mio rilegatore, altri km, e dopo una settimana dall'acconciatore, mi allestisce le mie copertine personalizzate con le mie pelli e i miei tessuti e i miei loghi. (ho sentito parlare di 200 euro per i costi di produzione del prodotto fisico da consegnare??? io ne spendo più del doppio, e mi trattano bene) -Concordo il nono appuntamento stavolta per consegnare, consegno mi pagano un altro acconto e vado avanti col giro. -terminati tutti (o quasi) gli album della stagione inizio a montare i video, mi ci vogliono, dalle selezioni alla masterizzazione circa due settimane di lavoro giorno e notte, le classiche mie 10 ore giornaliere. -Masterizzo, concordo un appuntamento e consegno. * I numeri nel dettaglio di questa lunghissima storia sono superflui. il conteggio finale comprese le tasse e tutte le spese canoniche (affitti, utenze, commerciale, attrezzature, collaboratori, manutenzioni, sanzioni, allestimenti, pubblicità, ricerca, benzina, test, spese di bar,ecc, ecc, ecc), è di circa 2 euro e 50 centesimi di guadagno netto per ogni ora di lavoro. Saluti a tutti. la Serva. p.s. A volte in sogno mi vengono delle idee geniali, ma nessun sogno e nessun incubo è stato conteggiato in questa teoria, così come il tempo che dedico a questo forum. |
user25280 | inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:27
Quoto in pieno Fabiopol e Giorgiomilone. Falconfab, ho letto bene, la tua potrebbe sembrare una riflessione sensata e giusta, ci avevo pensato a suo tempo, ma il problema che si pone é che chi spende 250 euro (a volte meno a volte poco di più) per le foto del matrimonio e alla fine gli consegnano una schifezza, poi non ne vuole sapere di pagare il giusto per tentare di farsele sistemare da qualcuno che é capace. Quante volte mi sono sentito dire "ma con 30 massimo 50 euro si fa tutto?" |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:43
A prescindere che la curia di Ferrara possa attraverso regolamento decidere quello che vuole, il merito della decisione dell'obbligo della Piva (vedi i motivi elencati di seguito), se vera, può essere discutibile visto che le pressioni arrivano da CNA e dai fotografi e più che una regolamentazione etica sembra una spiccia questione monetaria, come già fanno in altre province. Per fortuna la maggioranza dei regolamenti lascia ai nubendi la possibilità di scelta! Per il discorso fotografi Piva o amatori non riesco a capire cosa si cerca di difendere? Una categoria che non si è mai riuscita ad unire, non ha nessun diritto di licenza (articolo 16 e l'articolo 164, punto 1, comma F) del dlgs n. 112 del 31 marzo 1998, pubblicato sul supplemento ordinario n. 77/L della Gazzetta Ufficiale n. 92 del 21 aprile 98, l'articolo 111 del Testo Unico di Pubblica sicurezza) e fiscalmente non è nemmeno credibile (dichiarazione dei redditi media annua, tabelle alla mano, tra 11.000 e 13.000€). Che forza potrebbe avere? Ok esiste la certificazione UNI 11476 che sicuramente definisce una attività ma a fini legislativi quale è il suo valore? Mentre giuridicamente esiste la prestazione occasionale, regolamentata, riconosciuta (e qui mi riallaccio alla questione di Ferrara e del fatto che non capisco la posizione elitaria) che permette, nei parametri di legge dei 5000€ e 30 giorni consecutivi con unico committente, legalmente di fare tranquillamente diversi servizi l'anno. Ricordo che nei 5000€ non devono rientrare i materiali di consumo come stampe, album ecc. in quanto già ivati ma solo la prestazione lavorativa aumentando così la forbice di realizzo. Quindi ok alla lotta all'evasione e ad impostori, da entrambe le parti, ma finché la legge sarà questa e tutte e due le figure sono legali non vedo cosa serva frignare. La mia posizione è prettamente realistica... più che pratica . Saluti Gianguido. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 10:53
Giorgio (e tutti i professionisti seri del settore) avete la mia più grande stima. Questa discussione potrebbe andare avanti all'infinito con due schieramenti contrapposti. Io dico (a chi mi da del ridicolo),mettiti le stesse scarpe del professionista e percorri gli stessi km. Vedremo poi se anche a te verranno i calli. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:26
Gianluca moralmente il tuo discorso non fa una piega ma più praticamente entrambe le figure hanno il diritto di esistere. Ci si può mettere tutto il romanticismo che si vuole, ornarlo con merletti e sentimento ma se al magazziniere, appassionato di fotografia, viene chiesto su compenso di fare un servizio matrimoniale lo può e lo deve fare, se lo reputa nelle sue capacità, perchè la legge lo permette. IO francamente non lo farei, sappi che almeno 6/7 coppie l'anno normalmente me ne fanno richiesta, ma sicuramente non mi posso permettere di decidere per gli altri. |
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