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Gamma dinamica, facciamo due conti


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avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 15:39

Credo dxo...
Classifica o non classifica il fatto che Canon abbia perso terreno con i sensori è assodato...
Fortunatamente con la 5d4, anche se non è arrivata al top si è portata come prestazioni ad un livello che compete con lo stato dell'arte. Tradotto...Diciamo che ad oggi quello che fai con una a7r2 lo fai praticamente anche con una 5d4 (non proprio, preciso per i permalosi, ma ci siamo).




avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 16:22

Premesso che secondo me è meglio avere 14 stop che 12, ma il problema spesso è il loro uso : si vedono molto spesso foto quasi privi di contrasto che sembrano (sono) finte perchè prive di contrasto; inoltre credo che in realtà la differenza di gamma dinamica è dovuta molte volte ad esposizioni che privilegino le ombre a scapito delle luci. Io ho una canon 5d m2 che nelle ombre non è il massimo, solo che non mi è capitato quasi mai di recuperare le ombre e se l'ho fatto ho ottenuto una foto scialba...

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 17:01

Oggi molti aprono troppo le ombre e rovinano le fotografie.

Il nero, il più delle volte, è un po' come il "sale" della fotografia: se usato bene, in giusta quantità, la fa gustosa, se usato male, troppo o poco, te la rovina!

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 17:05

solo che non mi è capitato quasi mai di recuperare le ombre e se l'ho fatto ho ottenuto una foto scialba...

Se in un paesaggio si aprono le ombre in modo verosi,ile, con gusto, e con competenze tecniche di buon livello il problema della foto scialba non sussiste

Oggi molti aprono troppo le ombre e rovinano le fotografie.



Si, questo è vero

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 17:22

Se in un paesaggio si aprono le ombre in modo verosi,ile, con gusto, e con competenze tecniche di buon livello il problema della foto scialba non sussiste

Giusto...solo che per piccoli aggiustamenti non servono avere 14 stop....chiaro che se ci sono non mi costano nulla ma basarsi solo su quello per la scelta non lo trovo logico

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 17:22


Premesso che secondo me è meglio avere 14 stop che 12, ma il problema spesso è il loro uso : si vedono molto spesso foto quasi privi di contrasto che sembrano (sono) finte perchè prive di contrasto; inoltre credo che in realtà la differenza di gamma dinamica è dovuta molte volte ad esposizioni che privilegino le ombre a scapito delle luci. Io ho una canon 5d m2 che nelle ombre non è il massimo, solo che non mi è capitato quasi mai di recuperare le ombre e se l'ho fatto ho ottenuto una foto scialba...

Indubbiamente avere una gamma dinamica maggiore è utile, tuttavia:

1) Praticamente nessuno dichiara come l'intervallo di gamma dinamica sia distribuito, se non nel caso delle videocamere.

2) Come scritto da Pollastrini, uno dei limiti dei sensori (almeno delle reflex) è nei 14 bit di quantizzazione. Possono cercare di ridurre il rumore a pattern fisso, migliorare la full well capacity, ma se non si aumentano i livelli di quantizzazione non vi sarà modo di registrare certe informazioni, nei file.

A mio avviso, nei sensori cmos 24mmx36mm attuali il limite della gamma dinamica è principalmente dovuto al noise floor (dovuto a varie cause, e non tutte gestibili tramite un miglioramento tecnologico del sensore), dato che oramai tutti adottano quantizzazioni a 14 bit.

Aumentare il numero di bit implica incrementare i costi e la complessità progettuale e di realizzazione, nonché la dimensione dei file. Dubito che i costruttori passeranno a breve a 16 bit e oltre...

Siamo comunque molto lontani da ciò che si percepisce visivamente, in una scena.

3) Stante quanto scritto nel punto 1), si intuisce facilmente perché scattare delle foto fortemente sottoesposte, per poi sovraesporle, non sia una panacea.

Infatti, si potrà avere più o meno rumore visibile, a seconda delle caratteristiche del sensore, ma di fatto in quelle aree (fortemente sottoesposte e quasi nere) le informazioni sono state registrare con pochi bit, nel file raw. Quando si va a poi a sovraesporre la zona critica, soprattutto se la zona comprende soggetti con dettagli molto minuti e transizioni tonali ricche e progressive, non è detto che i pochi bit con cui il tutto è stato registrato siano sufficienti per avere un buon livello di dettaglio. Chiaramente per piccole sovraesposizioni la cosa non si nota, tuttavia se si insiste i problemi iniziano a insorgere: da qui il basso contrasto, i colori innaturali...Poi, chiaramente con una pesante post produzione e fotoritocco (o anche solo ridimensionando i file a bassa risoluzione) si può riuscire a mitigare la cosa, ma vi è comunque un problema di fondo.

Ecco perché la tecnica delle esposizioni multiple (che comunque richiede comunque un certo lavoro in post produzione) presenta comunque dei vantaggi, anche in tal caso: non è solo questione di avere più o meno rumore visibile, quanto di avere zone della scena registrate con un adeguato numero di bit, in modo da riprodurre dettagliatamente il tutto.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 17:30

Giusto...solo che per piccoli aggiustamenti non servono avere 14 stop

Non è questo il punto....
In un tramonto la gamma dinamica è ampia...Per cui gli aggiustamenti da fare non sono piccoli...
Ma si può creare un'immagine contrastata e non scialba ugualmente...

E ripeto per la milionesima volta... 14 stop servono eccome....Certo, ci se ne accorge solo se si fotografa in un certo modo....

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 17:34

Come ho detto meglio averli che non averli, ma il miglior modo di capire se e quanto possono servire sarebbe quello di avere due foto scattate ad una scena ad alto contrasto e valutare le differenze

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 18:20

Qui ad esempio troviamo un confronto...e, anche se le differenze esistono, si puo ben capire che tali differenze sono di ordine infinitesimale rispetto al tifo calcistico che si genera nei forum ..

www.fotografiaprofessionale.it/argomenti/gamma-dinamica

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 18:25

Il miglior modo di capire QUANDO servono è quello di fare un genere in cui si riprendono scene ad alta gd....
Il fatto che qualcuno sia ancora dubbioso sull'effettiva utilità di sensori ad elevata gd è semplicemente legato al fatto che non ha ancora affrontato il problema...

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 19:54

Infatti per dire il vero vantaggio della d800 sulla 5d3 nelle ombre non è dato dalla maggiore dinamica (più dettagli nelle ombre) ma dal fatto che questi dettagli vengono restituiti senza artefatti, cosa che non ha a che vedere con la DR ma con l'elettronica di gestione.


e finalmente qualcuno lo dice, non sono il solo al mondo. :D

però mi sono anche chiesto se nella definizione di dinamica - la differenza di intensità che esiste tra la zona più luminosa in cui ancora si possono distinguere dettagli e quella meno luminosa in cui si possono distinguere dettagli ( il che esclude ovviamente gli estremi dove c'è solo bianco o nero ) - non si possa includere anche questo aspetto: se ho così tanto rumore che ad un certo livello di luminosità nelle ombre non riesco a riconoscere i dettagli di fatto equivale ad avere meno dinamica. che questo sia dovuto più ai limiti dell'amplificazione o del fotodiodo cambia poco alla fine. Infatti non potendo migliorare l'amplificazione, la Sony ha fatto in modo che arrivassero più fotoni cambiando la geometria del fotodiodo.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 21:22


però mi sono anche chiesto se nella definizione di dinamica - la differenza di intensità che esiste tra la zona più luminosa in cui ancora si possono distinguere dettagli e quella meno luminosa in cui si possono distinguere dettagli ( il che esclude ovviamente gli estremi dove c'è solo bianco o nero ) - non si possa includere anche questo aspetto: se ho così tanto rumore che ad un certo livello di luminosità nelle ombre non riesco a riconoscere i dettagli di fatto equivale ad avere meno dinamica. che questo sia dovuto più ai limiti dell'amplificazione o del fotodiodo cambia poco alla fine. Infatti non potendo migliorare l'amplificazione, la Sony ha fatto in modo che arrivassero più fotoni cambiando la geometria del fotodiodo.

Diverse metodologie di misura tengono conto anche del noise floor, incluse quelle di dxomark. Pertanto non si considerano "stop utili" quelli in cui il rapporto segnale rumore è al di sotto di un certo valore.

Tuttavia, credo che torni utile citare un estratto di un articolo che un altro utente aveva segnalato all'inizio della discussione, che fa osservare il problema di quanto scarsa sia l'informazione registrata nelle zone in ombra dell'immagine, dato che la maggior parte dei livelli di quantizzazione sono destinati alle tonalità più chiare.

Il riferimento è per un file raw a 12 bit (l'articolo risale al 2004), ma mutatis mutandis la questione è la medesima, per quelli con 14.

www.adobe.com/digitalimag/pdfs/ps_workflow_sec2.pdf

Segue estratto:





Quindi, andare a sovraesporre via software le zone in ombra di foto sottoesposte, a prescindere da quanto sia modesto il rumore visibile, non è assolutamente equivalente ad una esposizione multipla, che consente di registrare con molti più bit quelle zone, avendo quindi maggiore informazione.

Ecco perché, personalmente, preferisco un sensore con maggiore gamma dinamica sulle luci, anche se quella nelle ombre è leggermente sacrificata a causa del rumore.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 21:33

Nel 2013 possedevo una d3s con cui mi divertivo...
Poi per sfizio acquistai una d7100 usata (spesi allora750 €)..due ottiche zeiss (Il 100 macro e il cinquantino 1.4) e inizia a fare scatti comparativi tra un sensore da 12mega full frame e uno dx da 24 mega...
Dal balcone di casa scattai puntando un albero e delle abitazioni in pieno sole...poi mi misi a computer e rimasi veramente male..
Con la d7100 le foglie erano riprodotte con un colore naturale e tutte le sfumature..mentre con l'ammiraglia no...le foglie erano bruciate dalle alte luci...i verdi riprodotti artificialmente e le sfumature?
Boh
Dopo 3 gg la d3s se ne era partita per la Toscana.. .
Dai nuovi sensori (d7100/7200/d610/d750/d810) e i vecchi (d3s/d700/d300) c'è ,in termini di riproduzio qualitativa dell'immagine, un abisso...(riproduzione dei colori..gamma dinamica ...sfumature..possibilita'di crop.. etc etc..

avatarjunior
inviato il 19 Ottobre 2017 ore 21:44

la Sony ha fatto in modo che arrivassero più fotoni cambiando la geometria del fotodiodo.

Fa piacere leggere che nessuno è onnipotente, se fosse stato in suo potere avrebbe certamente cambiato la geometria al fotone ;-)Sorriso

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2017 ore 4:19

Fa piacere leggere che nessuno è onnipotente, se fosse stato in suo potere avrebbe certamente cambiato la geometria al fotone


non l'ho capita.

Quindi, andare a sovraesporre via software le zone in ombra di foto sottoesposte, a prescindere da quanto sia modesto il rumore visibile, non è assolutamente equivalente ad una esposizione multipla, che consente di registrare con molti più bit quelle zone, avendo quindi maggiore informazione.


questo è verissimo, è una delle ragioni per cui anch'io apprezzo di più i sensori con più dinamica sulle alte luci, e distingue tanto i sensori dalle pellicole, con le quali recuperare era più facile e si vedevano molti più dettagli nelle ombre secondo me. nonostante questo è indubbio che con sensori sony si può comprimere la scena registrata per renderla più visibile e ottenere file più puliti. non è detto che si recuperi gli ultimi livelli: puoi volere alzare di 2 stop livelli che non sono per forza vicini ai neri.
Inoltre nella vita reale è più facile trovarsi a dover scattare in condizioni di sottoesposizione - per esempio con zoom-tele molto spinti ad apertura variabile che arrivano a 5.6 di apertura massima.



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