| inviato il 23 Agosto 2025 ore 19:06
L'attrezzatura mi interessa relativamente e sporadicamente, non sono un feticista della tecnologia, ho una reflex e tre obiettivi in croce, ma quando mi serve mi documento, tutto qua. Allora forse mi considero "amatore medio" come dici tu: ogni tanto scatto pure in analogico, ma non ho moltissima esperienza con la camera oscura. |
| inviato il 23 Agosto 2025 ore 22:15
Si fa presto a dire street Street |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 0:54
Dice Google: La fotografia di strada (street photography) è un genere fotografico documentaristico che cattura momenti spontanei e in posa della vita quotidiana in ambienti pubblici, con l'obiettivo di documentare la realtà sociale e urbana. Si caratterizza per l'immediatezza, la mancanza di messa in scena e la capacità del fotografo di cogliere e rendere straordinario l'ordinario attraverso composizione, luce e contrasti. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 1:12
ChatGpt dice: La street photography è un genere fotografico che si concentra sullo spazio pubblico e sulla vita che vi si svolge. Non è tanto una categoria tecnica, quanto piuttosto un atteggiamento e un modo di osservare. Una definizione breve e condivisa potrebbe essere: La street photography è la fotografia documentaria o artistica nello spazio pubblico che mostra momenti spontanei e non posati della vita quotidiana. Caratteristiche tipiche: Spontaneità: le scene nascono senza essere organizzate o messe in posa. Spazio pubblico: si fotografa in strade, piazze, mezzi di trasporto, parchi o altri luoghi d'incontro. Presenza umana: spesso le persone sono al centro, direttamente o indirettamente (tracce, ombre, silhouette, oggetti). Quotidianità e società: si tratta di cogliere interazioni sociali, atmosfere urbane e momenti che riflettono la vita pubblica. Carattere artistico-documentario: non è un reportage classico (con uno scopo informativo preciso), ma si muove tra documentazione e interpretazione personale. Tra i nomi più conosciuti troviamo Henri Cartier-Bresson, Garry Winogrand o Vivian Maier, che con i loro lavori hanno reso visibile il “momento decisivo” (decisive moment) o la poesia della quotidianità. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 1:30
Ma una volta trovata la definizione più convincente poi che fate? Fotografate meglio? |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 8:11
Il problema è che non è possibile trovare una definizione, perché il genere "street" non esiste affatto. Ma anche l'intelligenza artificiale lo sa: “ Non è tanto una categoria tecnica, quanto piuttosto un atteggiamento e un modo di osservare. „ |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 8:20
Rombro non è che fotografiamo meglio con la definizione giusta. Semplicemente si chiacchiera. Tutto qua. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 10:38
“ Tra i nomi più conosciuti troviamo Henri Cartier-Bresson, Garry Winogrand o Vivian Maier, che con i loro lavori hanno reso visibile il “momento decisivo” (decisive moment) o la poesia della quotidianità. „ Tutti e tre evidentemente facevano 'street' senza saperlo, visto che il termine non era stato ancora coniato. Beati loro |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 10:58
Il problema della street non è definirla, ma farla. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 12:07
Meno chiacchiere e più fatti |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 14:28
Street è un'etichetta inutile perché non definisce nulla addirittura restringerebbe il campo ad uno specifico ambiente: la strada. Cosa sia la fotografia street è un po' come l'araba fenice: cosa sia ciascun lo sa cosa sia nessun lo dice. Sono anni che aspetto una definizione univoca ma ancora nessuno è in grado di darla, anche l'AI se interrogata dà versioni differenti. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 14:36
La street a mio avviso non ha più nulla da dire. Ripete sempre se stessa anche se in diverse maniere e stili. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 14:55
Il fatto che non ci sia niente di nuovo non vuol dire che non si possa continuare a usare la fotografia per prendere una posizione. C'è sempre un aspetto "politico" intrinseco che non andrebbe mai sottovalutato. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 15:02
“ C'è sempre un aspetto "politico" intrinseco che non andrebbe mai sottovalutato. „ Definizione che si adatta perfettamente alla fotografia street ma non solo, tutta la fotografia, così come tutta l'arte, piò avere un aspetto politico più o meno intrinseco. |
| inviato il 24 Agosto 2025 ore 15:04
C'è sempre qualcosa da dire. Come il mondo cambia, ci sarà sempre chi prende una posizione. E i modi per parlare sono tanti. Le parole e l'italiano sono anche “finiti” e si inventano poche parole nuove. Non per questo nessuno parla… si possono inventare sempre cose nuove da dire con le stesse parole. E ripetere cose già dette se ha senso ripeterle. |
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