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Bianco e nero digitale vero


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avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:25

Si ma non conta la riflettanza standard dei colori nel creare le varie tonalità di grigio ..conta quanta luce arriva realmente ,una superficie irregolare che riflette parzialmente non è come una superficie liscia e lucida.
Quindi che il giallo sia più scuro del blu, si,ma dipende

Però io non ho capito una cosa ,con le monochrome si usano filtri fisici come per la pellicola pe ottenere certi contrasti o si fa anche in PP

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:33

Ancora non capisco perché tutto questo sia così importante. Il blu viene visualizzato più scuro del giallo, credo che questa consapevolezza sia sufficiente. Quanto sia grande la differenza non è importante per me e se voglio posso fare il contrario in Lightroom. Quindi il giallo è più scuro del blu, poiché ci sono 8 cursori per i colori quando si passa al profilo B/N nel modulo sviluppatore.

tutto il discorso era partito da una mia obiezione:
- con un sensore monocromatico trovo una scala di grigi fissa, la posso cambiare solo in fase di ripresa applicando dei filtri (come con l'analogico), l'inconveniente è che agisco sui colori che voglio modificare ma anche sui suoi complementari.
- con un sensore RGB posso schiarire o inscurire in post i singoli colori senza modificare i complementari.

Un esempio banale con questa immagine ottenuta con un sensore RGB e inscurendo il cielo (blu e ciano).
Nota che le tegole e i verdi mantengono un giusto punto di grigio.
Se avessi usato una monocromatica (o la pellicola) avrei dovuto usare un filtro rosso, però le tegole sarebbero venute chiarissime e i verdi ben più scuri. Il fatto di poter variare i grigi sui singoli colori a mio parere è un enorme vantaggio.




Poi, per carità, capisco chi usa una monocromatica, ci si diverte e ne espone i vantaggi, ci mancherebbe altro


avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:38

Si mi chiedo anche io come funziona sta cosa con il monochrome.....Confuso

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:39

Leonardo è così, per forza, di sicuro e lo ha spiegato sopra anche il Valgrassi, bastava leggerlo. Fra le cose che ha spiegato ha scritto anche che la struttura del silicio conferisce al sensore una determinata sensibilità alle diverse frequenze del visibile che è diversa da quella dell'occhio umano, è il principio su cui si basa il sensore Foveon, (tra le altre cose la sensibilità dell'occhio umano alle varie frequenze non è sempre uguale ma cambia al variare della luminosità della scena osservata (varia anche a seconda dell'area della retina)).
Non solo, il silicio dei sensori, a differenza dell'occhio umano, è sensibile anche nell'infrarosso NIR e nell'ultravioletto UV.
Noi mortali fotoamatori non conosciamo le diverse sensibilità alle diverse frequenze del silicio e non le possiamo confrontare a quelle dell'occhio dell'osservatore medio considerato dalla CIE, ma di sicuro i tecnici delle Monochrom le hanno rilevate ed hanno inserito due filtri, uno passa alto e l'altro passa basso, che con opportune pendenze vanno a cercare di riprodurre una sensibilità in frequenza che simuli in qualche modo quella dell'osservatore CIE (forse, in realtà io non lo so, potrebbero anche avere deciso di dare una risposta alle frequenze più o meno diversa).
Come dicevano Valgrassi e Simone Rota.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:40

Non ho mai avuto una fotocamera con sensore monocromatico, dalle mie letture mi risultava che davanti al sensore ci fosse solo un filtro che taglia infrarossi e UV, lasciando passare solo la luce nello spettro del visibile.
Simone Rota sostiene che tale filtro agisca invece anche alterando il passaggio di altre frequenze nel visibile, per simulare la sensibilità dell'occhio umano alle diverse frequenze.
Se effettivamente è così (cosa che per me è una novità, e che sarebbe certamente interessante), allora diventa vero che viene applicato un profilo di conversione dei colori, perchè tale filtro altera la luminanza che raggiunge il sensore (che i colori non li distingue) in base al colore.


Anche se non fosse così, e non ho motivo di dubitarne, comunque il taglio di frequenze IR ed UV è molto probabile che non sia identico per ogni fotocamera monocromatica, dato che i limite del visibile non sono netti e quindi le frequenze tagliate dai filtri potrebbero essere leggermente diverse.
Quindi anche le monocromatiche in qualche modo una piccola interpretazione dei grigi la fanno comunque.

In altra discussione inoltre, è intervenuto un produttore di profili colore che ha scritto che potrebbe creare un profilo colore per fotocamere RGB che simula perfettamente l'uscita di grigi di qualsiasi fotocamera monocromatica.

Nemmeno io ho fotocamere monocromatiche, ma da da quello che ho potuto vedere dalle foto fatte da queste, la particolarità che spesso si attribuisce al sensore, deriva da una curva di contrasto piuttosto marcata che le caratterizza.
Una conversione RGB > BN spesso necessita dell'applicazione di un'ulteriore curva di contrasto, cosa che le monocromatiche fanno di default; quindi l'immagine ottenuta da una semplice conversione, senza ulteriori aggiustamenti, risulta generalmente più piatta di una ottenuta da una monocromatica, ma secondo me non centra il sensore ma è una questione di SW.

Penso che ci siano buoni motivi per un appassionato di BN per usare una monocromatica (previsualizzare in BN, meno artefatti, miglior tenuta ISO, miglior definizione, "costrizione" a studiare meglio la luce della scena per usare eventualmente filtri colore, e forse altri), ma fra questi secondo me non c'è un BN più realistico od in qualche modo speciale.

Senza contare che anche gli obiettivi, non restituendo tutti gli stessi colori, sono praticamente una sorta di leggero filtro colore che rende il BN "non inquinato" una cosa non possibile.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:49

Immagino proprio che i filtri applicati nelle Monochrom siano filtri fisici, con caratteristiche e pendenze note e studiate apposta per creare una certa "campana" nella risposta spettrale centrale rimanente.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:52

Qui la risposta standard dell'osservatore CIE:
www.boscarol.com/blog/?p=22432

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:52





Sopra, Scotopica, bassa luminanza

Sotto, Fotopica, alta luminanza




avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:57

Le risposte delle Monochrom le conosce Raamiel che le avrà studiate per proporre le sue emulazioni

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:58

Cito "Gian Carlo F"
Il fatto di poter variare i grigi sui singoli colori a mio parere è un enorme vantaggio.

Anch'io la vedo così. Il vantaggio del sensore monocromatico è che ogni pixel sul sensore diventa anche un pixel sulla foto, mentre con il sensore RGB tre pixel vengono combinati in uno.
I pixel possono quindi essere più grandi con il sensore monocromatico e questo promette meno rumore nell'immagine e forse anche più dettagli. Questo sembra aver funzionato bene con la Leica, ma la Pentax potrebbe aver promesso troppo, se ricordo bene i resoconti dell'esperienza.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 9:00

"con il sensore RGB tre pixel vengono combinati in uno"
Non ho capito

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 9:04

perchè i 3 pixel, miscelando i colori, servono per produrre il colore di quel punto.
Una monocromatica non ha bisogno di questa miscelazione quindi basta 1 pixel e questo, oggettivamente, è un vantaggio.

In effetti sono 4

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 9:08

Non ho capito

Sì, è sbagliato. Ci sono quattro sensori con filtri Bayer. Due volte verde, rosso, blu. MrGreen

www.technexion.com/resources/rgb-cameras/#:~:text=RGB%20camera%20%E2%8

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 9:16

Aggiungo che i "pesi" che vengono applicati ai colori RGB registrati per determinare il valore di luminanza usato per il grigio risultante in caso di conversione, sono molto diversi: circa 0.3 per il rosso, 0.59 per il verde e solo 0.11 per il blu.
Questo per fare in modo che il risultato rispecchi la visione umana riguardo alla percezione di luminanza.

Se le monocromatiche non avessero un filtro che applica più o meno gli stessi pesi (per via ottica invece che SW come fanno i sensori a colori), immagino che il risultato sarebbe molto differente da una conversione standard da RGB, ed in realtà non ci sono grandissime differenze, ed innaturale perchè molto distante dai "filtri" della visione umana.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2024 ore 9:24

I 60 megapixel o 24 megapixel di un sensore Bayer rimangono 60 o 24 megapixel sono i valori rgb che, per ogni punto, vengono per due di essi interpolati calcolandoli da quelli dei punti vicini arrivando al calcolo del colore risultante. Uno potrebbe dire che i verdi sono usati per calcolare la luminosità e quelli di fatto sono solo la metà, dunque da 60 ne abbiamo 30 e da 24 ne abbiamo 12.
Però la altra metà rimanente ci fornisce informazioni anche quella informazioni che usiamo per calcolare precisamente un colore ed in base a quello un più preciso valore di luminanza determinato in base al colore ed alla sensibilità spettrale dell'occhio.
Tra l'altro, come già emerso in precedenza e come ho anche io fatto rilevare altrove sul forum, i supposti vantaggi delle Monochrom andrebbero riconsiderati alla luce del fatto che se gli metti davanti un bel filtro rosso quello si pappa più di 2 Stop

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