| inviato il 27 Agosto 2024 ore 9:32
Personalmente preferisco il risultato ottenuto con Phocus. Non so come era la scena al momento dello scatto, ma il gioco di luci e ombre mi sembra meglio interpretato dal software nativo. Eros, io in ritrattistica faccio esattamente così. Regolo i colori con Phocus, poi faccio opera di pulizia pelle ed imperfezioni varie con Photoshop. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:36
@Penatti “ Userei Phocus come sw unico per lo sviluppo se fossi un professionista e se mi commissionassero un catalogo di prodotti che deve essere aderente alla realtà, diversamente Phocus per i primi aggiustamenti poi PS per finire lo sviluppo... „ Ti assicuro che i prodotti così come pure i quadri e dipinti in genere con PS e una Gretag Macbeth li aggiusti come ti pare basta partire da un file sviluppato ad hoc... Per cui, Sono d'accordo nello sviluppare il file di Hasselblad con Phocus per poi passare a Photoshop. P.S. Ah, dimenticavo...occorre anche un monitor con i controcazzi e ben calibrato sennò si parla di niente... |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:54
“ Sono d'accordo nello sviluppare il file di Hasselblad con Phocus per poi passare a Photoshop. P.S. Ah, dimenticavo...occorre anche un monitor con i controcazzi e ben calibrato sennò si parla di niente...;-) „ ... è che io non faccio testo per queste cose perchè al secondo livello, in paesaggistica intendo, avrei già alterato i colori di Phocus Se dovessi approcciare alla ritrattista farei come te Sem |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:54
Le differenze ci sono. E non è solo questione di luci e ombre, io vedo anche una differente (pur se minima) resa dei colori. Avendo una Hasselblad e un monitor eizo calibrato non vedo perché dovrei “sbattermi” per aggiustare i colori con PS…preferisco fare la prima conversione con focus e usare LR e PS per tutto tranne che per i colori che lascio così come “letti” da Hasselblad e focus. Altrimenti avrei preso un'altra fotocamera… |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 11:28
Si ci saranno anche, ma io prenderei una 907x solo ed esclusivamente per l'esperienza di scatto, svilupperei come sono abituato senza alterare il mio flusso, per me, ripeto per me, cambia solo il mezzo e l'esperienza d'uso... non faccio mica lavori di alta fedeltà cromatica Del resto, basta guardare gli Ambassador nel sito HB, foto spettacolari con colori "sballati" non pertinenti alla realtà |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 12:49
Com'era la scena? Ho esposto per le luci, per evitare di bruciarle. Di conseguenza, il primo piano era buio pesto. Vista così la lettura di Ps mi sembra più accurata. Al di là delle ombre, anche il colore del mare, mi sembra più coerente. Nella visione di Phocus, c'è del ciano, francamente discutibile. Usare o non usare Phocus? Beh dipende. Se ci accontentiamo del risultato applicato al file, potrebbe pure andare bene, ma se comunque si mette mano al file, intervenendo su più parametri, non sarei tanto talebano... Dantemi, il tuo ragionamento ci sta tutto. Comunque non per fare il fanatico, ma i colori più perfettissimi , li tira fuori phase one. Anche via Ps. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 13:50
Non sono a Milano e non posso vedere le immagini dal mio EIZO calibrato, mi devo accontentare del macbook Air... ma già con quello vedo differenze cromatiche, soprattutto sugli scogli e sull'acqua. Di sicuro per valutare le cromie non è lo scatto ideale, io avrei preso come riferimento un ritratto, perchè quelle sfumature "escono" con gli incarnati. Detto ciò, dare una 907x a Maserc è come far bere un calice di Brunello del 2005 ad un astemio Domanda, ma C1 li apre i RAW di Hasselblad? Non ho mai provato ma temo di no. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 13:55
@Paco68 No, non li apre. Per farli aprire bisogna esportare in DNG e modificare gli exif. Non deve comparire il nome "Hasselblad" |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 14:14
C'è brunello e brunello. E tu non capiresti la differenza tra un biondi-santi ed un banfi... |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 14:41
E comunque anche io, quando non scatto presunti capolavori (cioè quasi sempre…), apro i file direttamente in LR perché con l'iPad é più comodo |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 15:31
Ricordo di avere letto questo aneddoto un po' di tempo fa. Alla alta scuola per sommelier francese di non ricordo quale zona (Bordeaux Saint-Emilion forse) gli allievi del corso dovevano superare l'esame finale per ottenere il diploma, esame che consisteva appunto nell'assaggio in cieco di alcuni bicchieri di vino e relativa compilazione di scheda delle caratteristiche organolettiche dei bicchieri sottoposti senza alcun indizio per identificazione. Agli allievi vennero serviti dei bicchieri di diversi vini bianchi colorati con coloranti rossi di sapore ed odore neutro. Ne vennero fuori analisi organolettiche "variegate", ma senza che nessuno capisse di stare bevendo vino bianco colorato. Mai fidarsi dei colori... (Ho corretto aggiungendo "vini" davanti a bianchi) |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 16:33
Andrea, con tutto il rispetto, quello che ti hanno raccontato è inverosimile oppure gli esaminandi erano sotto l'effetto di stupefacenti. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 16:46
Non è frutto di racconto, era riportato su un articolo di giornale. Perché è inverosimile? Sottostimi l'effetto di suggestione? |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 16:50
È pieno di gente che pensa di vedere e sentire cose...basta leggere i Vangeli |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 16:51
O i test ciechi condotti su file audio ad alta e bassa risoluzione |
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