| inviato il 19 Febbraio 2024 ore 19:24
Il punto non e' che e' piu' nitida, piu' crisp o parenti vari.... Il punto e' vedere il formato 4/3 nativo, immaginare di usarla e...
 vedere i colori che escono da Phocus. Siamo sulla luna per gli incarnati. aggiungo. Di default ho visto cose simili solo alle P1 e alle H3/H4 ecc. |
| inviato il 19 Febbraio 2024 ore 20:08
Bene,domani arriva la mia….sono proprio curioso |
| inviato il 19 Febbraio 2024 ore 21:46
C'è poco da fare. Sono oggetti dedicati ai professionisti e quindi devono avere standard diversi dalle fotocamere consumer. |
| inviato il 19 Febbraio 2024 ore 22:24
“ Full frame is for the boys, 44x33 is for the man. MrGreen Cool :-P „ Nonostante vivo nella terra di mezzo tra, il "milanese" e il "bergamasco", resisterò fino al 2025, quando diventerò "man" per via dei 60... ma fino ad allora farò il "boys" |
| inviato il 19 Febbraio 2024 ore 23:18
“ Sotto... Adobe vs Calibrati. (notate anche la profondita' colore, la ricchezza di sfumature oltre ai colori diversi e non piu' compressi da Lightroom). „ Noto che clippa meno i rossi, vuol dire che sui rossi il profilo è molto più esteso. |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 0:21
@Ulysseita. Hai ragione ma non del tutto. I profili colori che realizzate o che possiamo realizzare dipendono da molti fattori, in primis culturali e di seguito ambientali. Nella stampa litografica si è sempre lavorato in CMYK e in alcuni casi con l'aggiunta di altri colori per rafforzare le immagini. Mi ricordo di stampatori genovesi che, con l'aiuto cromisti specializzati, producevano libri e cataloghi di fiori sanremesi utilizzando il quinto e sesto colore ma non di default come le attuali stampanti fineart bensì decidendo quali usare, e facendo il tutto senza strumenti dedicati. La stampa litografica ha le sue regole e i suoi profili, quelli europei sono certificati da fogra.org/en/ le altre aree geografiche si basano su altri profili. In mezzo ci sono le diverse regole per gli inchiostri ed altro ancora. Quello del colore è un campo minato. Anche per il bianco è tutto alquanto complesso, per convenzione usiamo una determinata temperatura ma sappiamo che percepiamo il bianco tra i 4000 e i 6000 K. Purtroppo soffro di una rara orticaria fisica da luce solare e d'estate mi devo coprire quasi tutto il corpo con indumenti scuri, appena passo le Alpi e mi sposto al Nord tutto questo finisce. Tutto questo perché a diverse latitudini corrisponde una temperatura del bianco solare differente. Da questo puoi facilmente capire che il tuo punto del bianco a Londra è differente da quello in Sicilia, per convenzione ne usi uno standard ma per questo motivo i colori non corrisponderanno a quelli reali. Essendo uomini ci abituiamo, ci ricalibriamo ma possiamo anche comprendere che un profilo colori di uno svedese o quello di un giapponese potrebbero essere influenzati anche da fattori culturali. I tuoi Rossi potrebbero risultare falsati a un indonesiano che ha una maggiore capacità e sensibilità in quella gamma cromatica e piacere ad un eschimese che ci fa un paiolo così sui livelli di grigio. Quando noi italiani ci spostiamo a nord rimaniamo colpiti dai cieli tersi a livello del mare e dai rosati della sera. Se usiamo la stessa logica per una foto in Liguria creiamo un artefatto. Mi ricordo lo stupore a Dresda per i colori del cielo che mi riportavano ai colori del Canaletto per poi scoprire al Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda i suoi quadri… non ricordavo che avesse lavorato per oltre 10 anni in quella città. Ora non so se usando i tuoi profili recuperei quei colori con facilità. Per farlo impiegai parecchio |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 0:53
Filo, Stiamo dicendo la stessa cosa e infatti... "Ho calibrato di fino al meglio che la tecnologia consente sulle illuminanti note " “ Noto che clippa meno i rossi, vuol dire che sui rossi il profilo è molto più esteso. „ Anche, ma nota i verdi piu' vivi e i gialli che non stanno ancorati all'arancio. Purtroppo i canned ci hanno deformato la visione nel digitale bloccando parte della separazione per agevolare i produttori che comprimento le estensioni evitano clipping e artefatti estremi. Nota nel mio ritratto come il caldo dell'alba e' arancio e non magenta come nell'esempio di Adobe e nel viso della ragazza nota il vero rosato giallo e non quel magenta diffuso, esattamente come ho visto uscire nella foto di Sem con la 907 ma SOLO su Phocus. |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 1:14
@Uly ma questo lavoro che hai fatto sulla macchina, corrisponderebbe a grandi linee al lavoro del vostro profilo cobalt base tarato sul modello di macchina utilizzata? |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 7:06
Ulysse, ma l'obiettivo non influenza i colori? Io mi faccio i profili apposta per compensare i vari obiettivi e livellare le loro differenze per mettere le foto assieme, ma non mi ero mai interessato dei sensori. |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 7:38
@Filo hai perfettamente ragione, le prime volte che sono andato a fotografare in Magreb (era ancora con le diapositive) mi vennero fuori tutte dominanti e colori diversi dalla realtà che avevo vissuto e dalla realtà cui ero abituato ì, ora che ci vivo e con il digitale ritrovare il bianco originale è piaciuto facile ... ma più ci si avvicina all'equatore più il sole colpisce la terra con un'angolo differente e crea diverse domandanti e un diverso bianco (ovviamente vale spostandosi verso i poli) |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 8:54
Ovviamente il mio intervento non era nella direzione del liberi tutti. Benvengano i profili più o meno standardizzati e le caratterizzazioni che possono distinguere un brand dall'altro. Il ragionamento era sulla scienza del colore che si scontra con la sensibilità e la cultura. E per questo cercare una ragione per cui certi profili a noi possono apparire sbagliati o frettolosi. La cultura italiana in primis e quella europea in secondo hanno impresso nella mente di molti certi canoni estetici e linguistici. Musica classica, canto lirico, pittura e scultura oltre alla marineria hanno un vocabolario internazionale che riporta molte parole italiane o dialettali. Dal verdaccio per le tempere a certi rossi mattone sono la base per ottenere i migliori incarnati e fanno parte del linguaggio... certo, ma i nostri incarnati, non certo quelli del sud est asiatico o del Magreb Le tabelle per gli incarnati in altre aree contengono più sfumature |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 9:45
“ Uly ma questo lavoro che hai fatto sulla macchina, corrisponderebbe a grandi linee al lavoro del vostro profilo cobalt base tarato sul modello di macchina utilizzata? „ Grandi linee e' una estremizzazione. Questo lavoro lo posso fare per la mia, con le lenti che so (il Samyang 85 su Sony ad esempio e' off) e ha costi e tempi non ponderabili rispetto una normale calibrazione . Ha il limite dell'illuminante specifica e va benone con il mio esemplare ma con un altro "potrebbe" gia' scostarsi. I Cobalt sono una soluzione piu' omogenea che mette in conto delle variabilita' e che hanno il sistema dual illuminant che ne permette un uso totale. Non sono cosi' "eccezionali" rimanendo una spanna sopra gli Adobe , oltre che per accuratezza, anche per coerenza fra di loro usati per varie fotocamere e tecnologia per un gamut enormemente piu' grande. Infatti gli indici di metamerismo calcolati son sempre molto elevati. “ Ulysse, ma l'obiettivo non influenza i colori? „ Assolutamente, io con i miei posso considerarlo e includerlo nel problema facendo scelte come quella che ho fatto; nel caso di profili come i Cobalt abbiamo scelto di tenere la variabile esclusa per ovvi motivi pratici. |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 10:13
Ah ok, quindi in realtà quello che ci hai mostrato è ancora meglio...ma impossibile da replicare per tutti e per tutte le lenti |
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