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@Gainnj Canti ti ha già dato indicazioni utili per trovarti o crearti un profilo lineare.
Vorrei chiarire una mia posizione strettamente personale. Cobalt VENDE Repro come profilo lineare. A suo tempo Raamiel mi aveva regalato Repro in aggiunta ad altri profili per la Sony A7R che gli avevo COMPRATO. Mi sono fatto con le mie manine un profilo lineare A7R via la routine Adobe risalente al 2012 (!). A livello "percettivo" non ho ravvisato differenze fra Repro e il mio lineare, per cui mi è sembrato sensato usare Repro perché stimo che Cobalt lavori bene. Per le altre macchine che uso mi faccio i profili lineari da me perché voglio risparmiare su quello che mi farebbe pagare Cobalt e soprattutto perché il profilo lineare "di marca" non è una necessità assoluta. In altre parole: mi accontento del mio fai-da-te e un po' immodestamente preferisco usare i "miei" lineari a quelli pubblicati in rete perché non so come li hanno ottenuti. La mia scaletta di preferenza è: - Repro Cobalt - i "miei" lineari - i profili lineari reperibili gratis in rete un po' ovunque. @Web
“ Tranne in rari casi non servono ad una cippa ed è solo una grossa perdita di tempo dover partire da quella base. Solite pippe inutili. „
Appunto. In "rari casi" sono una migliorativa. È già notevole che ci sei arrivato da solo
@Andrea seriamente: sei un brillante. Arrivi a conclusioni giuste partendo dalla tua condizione di bocconiano laghé. Però devi ammettere che sei originariamente redefossiano.
Pensa te che come brianzolo di Monza sono convinto di essere meglio dei milanesi (mi riferisco almeno alle quarte generazioni redefossiane, perché Milano attrae gli italiani migliori da ogni dove per le opportunità che offre).
Vale ho dovuto cercare su internet Redefossi ed il dialetto redefossiano www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/percorsi/percorsi_20 trovando questo articolo del biografo ufficiale di Brera. Sono di Como, nato da padre nato nella periferia povera di Albate, dove c'era una polveriera che veniva mitragliata da Pippo e dove alcuni coetanei di mio padre erano così 'provinciali' da non avere mai preso il tram per scendere in città e così involuti da emarginare mia mamma perché i milanesi erano ritenuti i colpevoli della guerra e l'Iduccia del MacMahon era milanese sfollata ad Albate durante la guerra. Io in casa sentivo parlare un il dialetto dalle nonne e dagli zii di mia mamma. Il comasco è diverso dal dialetto laghée diverso dal canturino e diverso dal milanese macmahoniano, che era sicuramente il più dolce di questi. In MacMahon c'erano le prime case popolari costruite dal Comune di Milano e mio nonno ed i parenti di mia mamma erano in gran parte ferrovieri che abitavano in quelle case con i cortili bocciardati. Socialista il mio nonno materno, fascista il nonno paterno.
@Andrea da anni ci scambiamo benevoli post qui. Quello che mi sorprende sempre è la tua ammirevole curiosità sui dettagli della fotografia digitale. In fondo vieni dalla Bocconi dove la matematica come corso c'è ma la fisica no. Ci sono stati in passato economisti premiati col Nobel per avere proposto (e risolto) sistemi di tre-quattro equazioni per caratterizzare certi fenomeni. Ossia non è richiesta la matematica superiore per esercitare economia e commercio.
Per esempio. Nella relatività speciale la menano le trasformazioni di Lorentz che non sono niente di complicato. Il difficile era estendere il principio di relatività galileiano, non applicare Lorentz.
La relativitè generale è tutt'altro dal punto di vista del livello matematico-fisico. Il ns. Albertone ha dovuto studiare (e CAPIRE, con tutta evidenza) il grado più alto allora della geometria differenziale portata avanti da Levi-Civita. Un dettaglio incredibile: nelle due relativià non c'è traccia di "i" in quanto parte immaginaria dei numeri complessi!
Brera era un pavese del Po trapiantato a Milano. Ho la tesi scritta da uno studente all'l'U. di Pavia sul suo "Calciolinguaggio". Era anche lui laureato in Economia. Da paracadutista ha partecipato a tre lanci in tutto, non si è immolato a El Alamein (un segno di intelligenza). Aveva chiamato "stopper" il difensore centrale a guardia del centravanti di punta, parola che non esiste in inglese. Poi "abatini" per Rivera, Mazzola e Bulgarelli...
Vicino a dove abito io c'è Lugo, dove c'è il podere dei Ricci-Curbastro, dove nacque Gregorio Ricci-Curbastro, poi diventato matematico, rispettato e ammirato da voi fisici perché inventò un aggeggio geometrico-matematico che lì per lì nessuno si cagò, finché, recuperato da Einstein, divenne cruciale per la relatività generale (esempio di studio apparentemente inutile che poi diventa utile).
la R di Ricci, chissà se la i è quella cui si riferisce Valerio
Siccome sono stato qualche volta a Lugo (dove tra l'altro la piazza centrale è dedicata a Luigi Ghirri, e c'è anche il monumento all'aviatore Francesco Baracca) benché non sia laureato in fisica, per osmosi sono stato illuminato dal tensore di Ricci e ora capisco al volo la fotografia digitale - cioè quella fatta col dito
@Canti mi dai assist meravigliosi, come Rivera ai suoi tempi! Levi-Civita era un enfant prodige che si era laureato con Ricci-Curbastro, il quale aveva sviluppato la geometria differenziale, un vanto della scuola matematica italiana del tempo. Quindi Ricci apripista e Civita sommo continuatore. La relatività generale allora non era supportata da evidenza sperimentale (un po' come il bosone di Higgs...), che venne cmq rapidamente (cfr. Eddington). Civita avvertì Einstein che i suoi tensori non erano rigorosamente dimostrabili. Einstein non era un matematico. Oppose una strenua resistenza, ma alla fine si arrese. Aveva ragione l'italiano. Ricordare che il padre di Einstein vendeva centrali elettriche anche in Italia, nel pavese. In centrissimo a Milano una targa ricorda che per un po' di tempo ci visse Albert, tanto è vero che quando anni dopo diede una presentazione delle sue teorie alla Uni. di Padova lo fece in perfetto italiano. Einstein (che non fu troppo tenero con la moglie zoppetta) conservò sempre gratitudine ed amicizia per Civita che nel '38 fu privato della cattedra a Roma. Si suicidò tre anni dopo. Per i masochisti (tendenza matematica):
Scusate l'O.T. E chi me lo diceva che su Juza mi facevate ricordare il calcolo tensoriale e le equazioni di Navier-Stokes. In particolare la trasformazione del Rotore in Coordinte Sferiche che facevo a modo mio e il Prof. non ci credeva Riscusate l'Ulteriore O.T Io ero per Mazzola, avevo pure la maglietta col numero 8
@Canti, Ziojos, Andrea ulteriori assist. Una volta non sapeva nessuno da dove venisse il cavallino rampante della Ferrari. Qui confesso di essere un po' vanesio sottolineando che sono stato nel Savoia Cavalleria (NBC) a Merano. Baracca era un Cavaliere di Savoia. Allora la Regia Aeronautica non esisteva. Sono noti i numerosi duelli aerei vinti da Baracca. Finché un cecchino austriaco lo colpì in volo. Enzo Ferrari volle onorare Baracca. Il Savoia ha il cavallino bianco su fondo rosso. La Ferrari il cavallino nero su fondo giallo. Baracca sarebbe stato fiero del suo reggimento, protagonista dell'ultima carica di cavalleria nella II guerra mondiale. A Merano c'era il cavallo Albino perfettamente conservato (adesso il Savoia è a Grosseto).
Nel '72 ordinavi "una birra" alla Forst in centro Merano e fingevano di non sentirti. Con "ein Bier!" te la passavano al volo.
Forst era un birrificio pochi km a nord con una grande birreria in centro Merano. Il Simmenthal basket ha fatto giocare l'USA Bradley militare in Europa. Da notare il Simmenthal Monza capace di restare in serie B 17 (diciassette!) anni di seguito, rinunciando alla A per motivi economici (tra cui Bergamo, Brescia, Como e Lecco troppo vicini, oltre a Milano). A fine carriera gli ex-Monza Tagnin (su Di Stefano) e Milani (spalla di Mazzola) divennero campioni d'Europa con l'inter nel 1964 a Vienna. L'Ignis mi ha fatto soffrire perché tenevo al Simmenthal. Giovanni Borghi era un genio industriale (i poliuretani come isolanti del freddo) che suonava da dio il piano da autodidatta. Suo nipote Fedele Cofalonieri aveva passato il Conservatorio e poteva fare il concertista se voleva. Si è limitato ad accompagnare SB sulle navi da crociera.
Vero! Con l'omonimo stabilimento balneare riservato a Marina di Grosseto!
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