| inviato il 30 Settembre 2022 ore 17:58
No, era serio: evidentemente ne aveva fatto una scorta eccessiva, in previsione di una maggior difficoltà a reperirne col passare del tempo. |
| inviato il 30 Settembre 2022 ore 20:58
A volte mi chiedo per quanto tempo ancora ci sarà la pellicola. Ho troppa roba meglio vendere ora forse è tenere solo l'essenziale.
Le ottiche per fortuna con le ml vivranno sempre
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| inviato il 30 Settembre 2022 ore 21:15
La pellicola ci sarà ancora per decenni, chi corre il rischio di estinguersi è la fotografia digitale.
Non tutta ovviamente, perché il cellulare esisterà sempre e continuerà a fotografare tranquillamente, chi invece se la sta già vedendo brutta è la fotografia cosiddetta "impegnata" che non so ancora per quanto tempo continuerà a vedere investimenti corposi. |
| inviato il 30 Settembre 2022 ore 22:19
“ Hasselblad e Rolleiflex erano (sono) all'epoca fotocamere professionali che normalmente il ...90% (?) degli amatori non si poteva permettere. Ergo ... quelle che oggi girano sul mercato dell'usato nel 90% (?) dei casi arriva da "matrimonialisti" ... meccanicamente spremute all'inverosimile. Giustamente una bella pulizia da un bravo fotoriparatore risolve i problemi funzionali ... però a volte solo all'apparenza. Perchè rimangono comunque meccaniche (ingranaggi, molle, rinvii) spremute da migliaia e migliaia di scatti. „
Non sono d'accordo: io come tanti altri fotoamatori evoluti nel periodo analogico si poteva permettere una Hasselblad e 3,4 obiettivi, anche perchè in quel periodo non c'era un'innovazione ogni 2 anni. Una maccchina analogica ti durava per anni e anni. Non c'erano grosse novità da aggiungere. Quello che oggi sono gli sviluppi del sensore, in termini di megapixel e riduzione del rumore, non investiva la sostituzione di una fotocamera, ma solo utilizzare nuovi tipi di pellicole, o sviluppi particolari. E quindi anche un fotoamatore poteva pensare a un investimento definitivo.
Quanti rulli avrò fatto con la mia 503? Sicuramente in 10 anni forse non più di una ottantina.
Praticamente usata solo nei miei viaggi estivi. Poi c'erano i fotografi professionisti, ma non usavano la 503, ma Hasselblad molto più vecchie e erano molti di più quellii che usavano rolleicord invece di rollei col planar. In parole povere le migliori attrezzatrure professionali erano in mano a fotoamatori, ma non certo a professionisti. |
| inviato il 30 Settembre 2022 ore 22:29
Come oggi. Gli amatori spendono moooolto di più. Lo so per esperienza diretta. |
| inviato il 30 Settembre 2022 ore 22:31
“ Non sono d'accordo: io come tanti altri fotoamatori evoluti nel periodo analogico si poteva permettere una Hasselblad e 3,4 obiettivi „
Può essere (ho messo il punto di domanda) ... come potrebbe essere che rientri in quel 10% di fotoamatori facoltosi che nel "periodo analogico" poteva permettersi una Hasselblad/Rolleiflex e obbiettivi vari.
Servirebbe una statistica ... oppure ricordarsi di quando si entrava al fotoclub in città e farsi venire in mente quanti avevano queste fotocamere rispetto alle altre più economiche. Credo che il 10% sia una percentuale errata...
per eccesso.  |
| inviato il 30 Settembre 2022 ore 22:43
io comunque ho una 501c nuova (comprata nel 2006? non ricordo bene, forse nel 2000 ) e una 500 Mooooolto piu vecchia..
Ho anche una elm che pero' e' scassata.. le batterie sarebbero da sostituire.
La 500 e' buona, ma usatissima... (sopratutto i magazzini) la 501 potrei spacciarla per nuova. Eppure di rullini ne ha fatti parecchi. |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 1:09
Io come esperienza Medio formato ho avuto biottiche, di cui una ancora in possesso, una Mamiya Press e una compattona 6x7 fujifilm a telemetro.
Con tutti i limiti che hanno le biottiche, specie la visione rovesciata, consentono un uso agevole e una messa a fuoco agevole e abbastanza precisa.
Perchè medio formato, vuol dire spesso diaframmi più chiusi. tempi di scatto piu lenti.
il mirino della press come quello del compattone fuji erano un pressapoco, e la messa a fuoco del telemetro, erano spesso buone per un 13x18 ed entrambe erano macchine meno maneggevoli a mano libera, quando ci sono specchi ribaltabili ci sono ancora più difficoltà.
Questo è il primo motive per cui le biottiche sono sempre state apprezzate, con tutti i limiti dell'ottica fissa e del formato. |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 12:29
“ Servirebbe una statistica .. „ certo ma bisogna considerare che una macchina a pellicola di grande formato prodotta negli anni70, non imponeva certo come oggi una digitale a una obsolescenza dettata dallo sviluppo tecnologico. Io stesso sul finire degli anni che hanno preceduto l'avvento del digitale utilizzavo una nikon F5 acquistata nuova, ma quando si è passati al digitale non ho certo acquistato una nikon D1 e tantomeno una D100, ma una D70, perchè si sapeva che da 6mpixel si sarebbe passati a 12 e poi a 24 e poi sempre di piùa una densità maggiore, rendendo nel giro di pochi anni quella D1 o D100 vecchie. Tantovaleva sopendere il meno possibile e ancora oggi non mi sogno di acquistare una nikon D9 |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 13:02
Un fotografo matrimonialista qui a pochi km da casa mia, ha venduto sulla baia 3 o 4 Hasselblad ed un paio di Rolleiflex a prezzi spropositati... Esteticamente perfette e scattavano pure... Sapevo che le vendeva ma, da amico/cliente, mi ha sconsigliato di prenderle... Mi diceva che avevano lavorato più loro che un minatore nel Sulcis. |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 13:45
si ma...
una rollei, una hassie o una zenza (gia' piu' fragile) NON sono macchine che patiscono i diecimila rullini.
Non sono otturatori moderni. Alla fine diecimila rullini sono la vita di un fotografo d'antan.
Oggi centomila scatti un fotografo li fa in un anno.
Il metro e' diverso...
La mia 500, usatissima, ha come unico problema il fatto che il suo obiettivo normale sta perdendo il rivestimento antiriflesso della prima lente...a furia di passarlo con la carta di riso per la pulizia l'ho consumato letteralmente.
I suoi magazzini, anche cominciano ad avere qualche gioco... ogni tanto bisogna sostituire le guarnizioni paraluce, le molle del pressapellicola vanno registrate o sostituite ogni due anni.. ma per il resto scatta ancora con la solita precisione.
Voglio dire.. ben vengano queste macchine che hanno lavorato. |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 14:04
diciamo che, potendo scegliere, preferirei l'acquisto da uno dei pochi che la presero per uso amatoriale piuttosto che da un matrimonialista...  purtroppo %mente sono rari come mosche bianche. |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 14:42
si, A me fa piu' paura una fotocamera abbandonata in un armadio per due anni, di una che in quei due anni ha fotografato tutti i giorni.
Son macchine costruite con movimenti solidi. Materiali di prim'ordine. Delicate per modo di dire, fragili mai.
Chi le ha aperte e smontate lo sa bene.
Comunque ho visto i prezzi sulla baia della mia 501... accipicchia, son tornate di moda!.
Stavo riflettendo con mio figlio, se non valga la pena di far fuori tutto il materiale argentico.
Terrei solo la rollei biottica e la linhof con gli obiettivi e il dorso 6x9...
il resto, le 35mm le rollei 35 e le medio formato, forse farei bene a farle fuori.
che ne pensate? |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 18:02
Ma siete proprio sicuri che la pellicola sia davvero tornata di moda?
Non per qualcosa intendiamoci, ma solo perché, almeno a giudicare da quel che si vede dalle parti mie, non si direbbe proprio. |
| inviato il 01 Ottobre 2022 ore 19:19
Tornata di moda, direi di no.
Peró si è formata una nutrita nicchia di appassionati che ci spendono soldi.
Anche in ambito video c'è una nicchia che spende, per fare corti in 35mm, 300 metri di pizza sono 800/900 euro + tasse
Con 300 metri fai dai 10 minuti in anamorfico ai 15 minuti in 2,35.
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