| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:22
sapere come funziona l'esposimetro è nella base della fotografia, non c'entra necessariamente col sistema zonale. se interpreto il resto della frase: mica è vero. In molte occasioni è necessario misurare sulle zone chiare. Da ultimo, non c'è nessun obbligo di usare lo spot per fare fotografia. Milioni di persone fotografano con ottimi risultati senza spot. |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:29
Non so io come fai a misurare la differenza con un esposimetro matrix.... Non dico uno spot di 1 grado.... ma di una zona ristretta, per fotografare in BN analogico è assai utile. Non so a voi ma a me si e la macchina se ha tempi e diaframmi corretti e l'ultimo dei problemi |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:36
“ Forse non mi spiego, se non sai che l'esposimetro legge grigio al 18% e quindi il bianco apparire grigio e il nero altrettanto... „ nel più banale manualetto di fotografia anni 70 (Feininger ed altri 1000) c'è tutto questo ... proprio per avere le basi ed iniziare l'approccio alla fotografia (analogica) senza scomodare sensitometria, sz, etc etc ... che son cose che dovrebbe arrivare (se si vuole) in seguito. |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:47
“ Non so io come fai a misurare la differenza con un esposimetro matrix.... Non dico uno spot di 1 grado.... ma di una zona ristretta, per fotografare in BN analogico è assai utile. Non so a voi ma a me si e la macchina se ha tempi e diaframmi corretti e l'ultimo dei problemi „ A parte che un'idea te la puoi fare, a spanne, ma la risposta è: serve sempre? Non esistono belle foto fatte con altro che non sia lo spot? Ma soprattutto: cosa c'entra con un consiglio sulla macchina per un principiante? |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 15:15
“ Milioni di persone fotografano con ottimi risultati senza spot. „ e milioni di persone in 150 anni di pellicola, hanno generato miliardi di buone fotografie pure senza esposimetro ... alcune compatte anni 60/70 da 4 soldi , prevedevano icone sul barilotto dell'obbiettivo (sole, sole velato, ombra, etc). Si impostava la sensibilità dichiarata dal fornitore della pellicola e si agiva sulle iconcine ... (praticamente una regola del 16) ... si agiva cum grano salis ... ed il resto lo faceva la mediamente ampia latitudine di posa della pellicola b/n. Questo per iniziare ovviamente... Così facendo, scattavano buone foto anche i bambini dell'asilo. |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 16:08
Quella l'avevo!!! Una Kodak, in pratica una scatola nera con un tasto. Se non erro non era una 24x36, usava un formato più piccolo. Ricordo che la selezione delle icone sole/nuvole etc non produceva grandissimi effetti sul risultato finale... Però in effetti avevo 6 o 7 anni e mi ha fatto venire voglia di fotografia. In seguito (forse la cresima) mi regalarono una reflex, purtroppo di quelle che "andavano di moda" all'epoca ovvero senza modalità manuale, ma solo priorità di diaframmi. Cosa che mi ha castrato. Altrimenti sarei diventato l'Ansel Adams contemporaneo. Senza dubbio. |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 16:42
“ Cosa che mi ha castrato. Altrimenti sarei diventato l'Ansel Adams contemporaneo. Senza dubbio. „ EHHH ... è stato un duro colpo per la fotografia d'autore... |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 16:51
“ ... in pratica una scatola nera con un tasto. „ OT) tra le sovietiche, una compattina per ragazzi di decente qualità, prendeva il nome proprio dal fatto che utilizzava i simboli meteo per determinare i tempi di otturazione ed altre icone per la scala delle distanze. Si chiama/va appunto " Smena Symbol " ... facendo riferimento ai simboli/icone. Si fotografava e si viveva felici.

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| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 17:40
La Kodak formato 110 Me la regalarono finite le elementari, la mia prima macchina fotografica! Ovviamente ce l'ho ancora. |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 18:24
Le Agfa erano le concorrenti... Anche la mia aveva Sole e Nuvola, e le foto venivano perfettamente esposte, o perlomeno così apparivano le stampe. Quando vedevo una reflex mi domandavo a che servissero tutti quei tempi... |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 18:35
sono sempre restio a guardare (fotograficamente) l'album di matrimonio dei miei genitori e del loro viaggio di nozze a Roma (1953) ... Esposizione, messa fuoco e stampe in bn impeccabili ... bellissime. Ed allora mi prende l'invidia per come all'epoca e con quei mezzi riuscivano a tirar fuori certe cose. Le carte poi erano clamorose ... con i bordini a volte sfrangiati dall'apposita taglierina. Un altro mondo ... probabilmente non migliore del ns fotograficamente, ma clamorosamente elegante stilisticamente. Erano dei mestieranti che sapevano ben bene quello che facevano e come operare ... senza tecnicismi inutili. |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 18:41
C'era un millepiedi che camminava spedito. Incontrò un grillo che gli chiese "ma come fai a non confonderti con tutti quei piedi ? Con quale piede inizi a camminare ?" Il millepiedi non seppe cosa rispondere e passò qualche ora prima che riprendesse il cammino, con andatura incerta |
| inviato il 11 Febbraio 2022 ore 19:10
All'inizio dell'era digitale decisi di prendere una compatta, una Nikon qualcosa, perché non volevo stare a spendere grosse cifre per stare dietro ad una tecnologia allora in tumultuosa evoluzione. Scattavo con la compatta senza nessuna velleità fotoamatoriale, le classiche foto dei viaggi, giusto forse un pelo più decorose. Di recente ho deciso di riguardare vecchie immagini e mandarle in stampa, perché "la carta" alla fine rimane. Ho trovato le foto di un viaggio a NY che mi hanno emozionato, perché "raccontano". Un bel reportage di viaggio, certo intimo, ma "fresco" e senza i soliti luoghi comuni fotografici in cui oggi casco spessissimo. Ho avuto conferma di quanto sospettavo, ovvero che per fare delle "buone" foto (ed in quel buone ci sta tutto, dalla storia dell'arte al sistema zonale) ci vuole anche e soprattutto una intenzione. O forse sono soltanto invecchiato |
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