| inviato il 17 Giugno 2021 ore 11:04
Questa è una discussione di estremo interesse e ringrazio ancora Domenico per averla iniziata e continuata. Dimostrazione di come una nuova "sintassi" fotografica, la digitale, non escluda quella a pellicola nelle sue varie declinazioni e tipologia di attrezzature impiegate, se non per una più rapida "accessibilità" ai risultati. Anche la mia camera oscura è imballata, tranne le tanks. Il Durst Laborator che fu dei Pedrotti di Trento, "torreggia" nel garage a casa dei miei, sperando di trovare un giorno uno spazio soddisfacente per riallestirla. Mi piaceva molto stampare, ma se volevo qualcosa di davvero ben fatto, mi rivolgevo a professionisti del settore, ai quali spiegavo esattamente cosa avrei voluto vedere nella stampa finita. Mai rimasto deluso. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 11:28
“ Probabilmente c'è un impoverimento tecnico/culturale dovuto alle enormi potenzialità (tecniche) del dgt. Faccio un esempio tanto per ... Matrimonialista anni 60/70 ... scambio degli anelli e scatto leggermente fuori fuoco (con Rollei/Hassy); risultato, la foto te la tieni così. „ Sono d'accordo con te. Quando usavo quasi esclusivamente diapositive mi meravigliavo per la capacità che avevano quelli bravi (non io) di non commettere errori nei momenti decisivi. Mi colpiva il fatto che sapevano già cosa avrebbero ottenuto solo sulla base della loro esperienza. Niente monitor o istogramma. “ Bisogna anche dire che non tutti quelli che fanno matrimoni sono fotografi professionisti. Dopolavoristi, gente che lo fa per hobbie e si propone a 2 soldi... ma li si entra in un altro discorso. „ I risultati dell'improvvisazione spesso vanificano l'ipotetico risparmio. La professionalità esiste ancora, e i professionisti bravi meritano il giusto compenso. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 11:37
Io non delegherei mai le stampe ad altri per lavori importanti in BW analogico! Perché la stampa fa parte del processo cominciato con la scelta della pellicola, del rivelatore, del sistema di sviluppo, etc. e visto che L unica maniera per fruire del prodotto finale in analogico è la stampa... sarebbe come dare i raw ad un altro per post produrli Piuttosto non scatto a pellicola |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 11:56
I miei non sono decisamente lavori importanti ... qualche foto che faccio mi piace e quei pochissimi negativi che ritengo valgano una stampa fatta con i "sacri crismi", vanno dallo stampatore (di quelli bravi). Se si ritiene di essere mediamente dei buoni stampatori (ANALOGICI), basterebbe fare una piccola prova ... stamparsi una foto al meglio delle proprie capacità e lo stesso negativo inviarlo (con qualche indicazione magari) ad un bravo stampatore ... poi si può riparlarne ... il rischio è quello di smantellare la CO ... (se si cerca il massimo dalla stampa ovviamente). |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 12:07
No non si tratta di essere bravi o meno si tratta di sapere cosa si vuole ottenere! Se uso (usavo) un certo metodo era perché volevo quel risultato! Chiaro io per lavoro ho stampato molto ed ho iniziato da bambino con mio padre... ma ripeto è lo stesso concetto di dare un raw in mano ad una altro e magari mi fa un bilanciamento che non era nelle mie idee, tanto per fare un esempio PS la stampa digitale fine art è anche più difficile |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 12:13
“ Io voglio più topic di Domenico su questo forum. „ Dove firmo? |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 12:32
“ I risultati dell'improvvisazione spesso vanificano l'ipotetico risparmio. La professionalità esiste ancora, e i professionisti bravi meritano il giusto compenso. „ Diciamo anche che l'impoverimento culturale di cui si parlava sopra porta alla svalutazione della professionalità. In soldoni, di gente in grado di apprezzare un professionista ce ne sta poca. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 12:37
Intendiamoci. Se per fare una post di una foto digitale si è ancora al livello provo e poi se mai torno indietro, siamo certamente nei pasticci. Quello che ho detto è relativo ad un professionista, che operi nel digitale o nel argentino.ma un pro. Insomma se la pellicola non è agganciata lo senti dallo sforzo sulla leva. Se si rompe la fotocamera in genere hai la foto del secondo fotografo. Il danno vero lo hai se fai fuori i negativi. Equivale al perdere le schede ... |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 12:55
“ Io non delegherei mai le stampe ad altri per lavori importanti in BW analogico! „ Non ne dubito, eppure ci sono signori professionisti che si rivolgono a stampatori di fiducia, e c'è anche chi si fa fare sviluppo raw e PP da gente specializzata. Questo per dire che ci possono essere molti approcci, ognuno con pregi e difetti peculiari. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 12:58
Ma la stampa fa parte del processo fotografico. Se deleghi la stampa, ti perdi metà (ed oltre) del divertimento. È chiaro che se non hai tempo, o fai volumi consistenti, allora un ottimo professionista, è una scelta sensata. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 13:00
@Maserc...esatto intendevo proprio quello! |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 13:31
“ Se deleghi la stampa, ti perdi metà (ed oltre) del divertimento. „ infatti la questione per un fotoamatore medio che si diletta anche con la stampa (ANALOGICA), va, credo, focalizzata sul risultato finale e la relativa qualità. Se una delle questioni che ci portano a stampare in casa è "il divertimento", concordo al 100% ... del resto lo faccio (facevo) pure io !!! Parecchie !!! Se però dai 1.000 neg circa, che partorisco all'anno, trovo che 2 o 3 scatti meritano una stampa da incorniciare (tipo 30x30) fatta "come Dio comanda" ... non ci piove ... lo stampatore è su un altro livello PER ME irraggiungibile. Se è vero che il paragone è : Il negativo è lo spartito e la stampa l'interpretazione del direttore d'orchestra ... beh ... meglio affidarsi a Toscanini che nn a me stesso ... probabilmente avrei tutta la sez. degli archi scordata !!! |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 14:01
"Il negativo è lo spartito e la stampa l'interpretazione del direttore d'orchestra". Una splendida definizione. Poi, un'esecuzione con un bravissimo direttore d'orchestra, consigliato dall'autore del brano, sarebbe il massimo. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 14:05
“ Poi, un'esecuzione con un bravissimo direttore d'orchestra, consigliato dall'autore del brano, sarebbe il massimo. „ Al volo mi viene in mente Berengo Gardin, fotografo di alto livello che si rivolge ad uno stampatore (direttore d'orchestra?) di sua fiducia. Come lui tanti altri. |
| inviato il 17 Giugno 2021 ore 14:13
perchè ... credete che i pochi fotografi/artisti che lavorano (ancora) in analogico stampano da se in CO ??? La mia idea è che serva produrre il più possibile un ottimo spartito (esposizione/sviluppo) ... Una volta in mano quello (praticamente eterno) ci si possano fare diverse cose... stamparselo, darlo ad uno stampatore, dgtalizzarlo etc etc ... Se poi in molti qui dentro, stampano da Dio meglio dei vari stampatori (pro) ... molto meglio per loro. |
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