| inviato il 16 Luglio 2021 ore 21:29
Ghess: di pazienza ne ho tanta, sono tranquillissimo e ho simpatia per tutti quelli che stanno partecipando alla discussione. Ma se uno afferma così nel corso di una discussione in cui (se hai letto bene il precedente) si fanno affermazioni anche un po' di parte (cosa che è lecita, peraltro), certamente tutte personali ma qualcuna opinabile e si dice che con la pellicola "sono tornato a ragionare" è ovvio che possa essere intesa come un'affermazione che sottende una scelta di campo, generale e di principio: forse proprio perchè l'italiano non è un optional sarebbe stato molto meglio dirlo più esplicitamente in simile contesto e cioè che è una cosa che riguarda te, solo te, che avevi difficoltà col digitale(come ora hai simpaticamente esplicitato)e non altri. Ma, ti ripeto, non c'è niente di grave e dirlo come lo hai detto ora e per me è indice di buon senso. Però, che sia altrettanto chiaro che non sono uno che vuole rimettere sul tappeto la solita storia della superiorità dell'un metodo rispetto all'altro: sinceramente è una cosa che non mi interessa, la trovo ridicola e ormai poco stimolante per tutti; ne possiamo parlare ma io le mie scelte le ho fatte e ne sono contento. Se altri fanno scelte diverse va benissimo e non mi crea problemi, anzi, a dirla tutta, mi interessa relativamente, ma sono contento per loro. Come l'amico Paolo che si diverte da matti con le sue dia: e come togliergli quella goduria e portarlo da un'altra parte? Io non ci penso nemmeno.
Infine, onore alle tue 60 primavere, ma non buttarti giù: si può capire, cambiare e divertirsi con il digitale o qualunque altra diavoleria tecnologica anche a 60 primavere e, anzi, anche con alcune primavere ancora in più...come nel mio caso! |
| inviato il 16 Luglio 2021 ore 22:58
Claudio,
Concordo al 99% di quanto hai scritto finora tranne che per un punto, quello relativo alla qualità della scansione. Io, e potrebbe essere un mio limite, ottengo risultati migliori da una scansione di un 6x7, rispetto alla stessa immagine scattata con 36 Mp (confrontando le stampe). Parlo di gusto personale ovviamente, niente di misurabile. Nel mio workflow, per alcuni progetti passo per la scansione (con hasselblad non uno scanner amatoriale) e riesco ad ottenere quello che invece mi manca dal digitale. Non è ovviamente nitidezza a micro-contrasto, trovo che scansionando una pellicola si ottengano più sfumatura di grigio rispetto al file digitale. Mi sembra che la scansione parta da un originale “più ricco” rispetto al file raw convertito. Ovviamente si parla di sensazioni personali, nulla di dimostrabile.
Se riuscissi a fare il contrario, cambierei metodo ben volentieri, la trafila è molto lunga e laboriosa; ma finora non sono riuscito a invertire l'ordine di preferenza.
Giusto una nota finale, se la risposta alla domanda: perché usi la pellicola è… perché mi diverto di più; non ho nulla da ribattere, anche se per quanto mi riguarda le motivazioni sono ben diverse. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 9:24
@Claudio solo per dire che non mi butto giù... anzi. Ti dirò che col digitale qualche soddisfazione, nel mio piccolo, ce l'ho avuta: un paio di modeste pubblicazioni sono pure riuscito a farle. Con grande fatica come si addice a un semplice appassionato come me. É stato però un tentativo per capire se cambiare strada. Come giustamente dici tu, poi ognuno fa le sue scelte: per quanto mi riguarda a dicembre dovrei essere uomo libero (dal lavoro eh..., salvo mia moglie - in pratica potrebbe essere solo un cambio di datore di lavoro... ) per cui avrò forse un po' più di tempo da dedicare alla fotografia. Da qui la scelta di tornare alle emozioni della pellicola in bianco e nero con il digitale come 'collateral". Però ribadisco e sarà certo un mio difetto: col digitale scatto molto di più ricavando meno soddisfazione. Da qui la mia affermazione. Ciao e buona luce. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 10:19
Enzo forse non ci siamo capiti: io non mi riferisco ai fotoamatori più o meno evoluti e più o meno impegnati: io mi riferisco ai miliardi, MILIARDI, di chilometri di pellicole che si impressionavano negli anni '70 e '80.
E tu dovresti sapere che almeno il 90% di quei miliardi di chilometri di pellicole non venivano inserite nelle reflex... ma nelle "usa & getta".
E secondo te nelle usaegetta ci infilavano le Agfachrome o le Kodachrome o, meglio ancora, le Fujichrome?
Nei circoli fotografici si usavano le dia, lì si, certamente, ma solo perché con un proiettore TUTTI i presenti ne potevano fruire INSIEME... invece di star lì a passarsi decine di stampe che poi alla fine non si sapeva mai di chi fossero! |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 10:50
Claudio Santoro, per me sottovaluti un concetto fondamentale in quello che dici. Non si può dire che in entrambi i sistemi si possa fare la stessa cosa, come esporre correttamente, comporre e perderci il tempo giusto per migliorare la scena inquadrata. però sottovaluti una cosa. Te avrai 30 o più anni di esperienza nella fotografia dunque le cose con gli anni si sono impostate automaticamente e sei partito da giovane, dove le pellicole e le stampe avevano un costo. Un costo irrisorio rispetto ad ora. e poi chiaramente e va messa al primo posto l'esigenza di avere il massimo risultato dopo. poi sei passato dal 35 mm al medio formato e li ti sei evoluto ulteriormente e poi nuovamente al 35 mm digitale. il tutto in 30/40 anni giusto?!? ma chi parte adesso parte con l digitale suppongo. e se non si è potuti fare una scuola di fotografia o è stata riscoperta molto dopo la fotografia inizia da dilettante e f scatti a random e poi si evolve nel comporre. ma ancora composizioni mediocri e molti e ti assicuro che li ho sentiti mi dicono, correggo dopo sul pc... una soluzione aberrante. però c'è questa credenza ed è un dato di fatto chiamiamoli luoghi comuni anche, ma c'è. continuando con il discorso con il digitale e con i luoghi comuni succede questo, poi c'è la pellicola che non ti consente di fare errori perchè il negativo o positivo lo tieni così e non gli cambi le luci forse un rinforzo se è sovraesposto ?!?! altra cosa che non va sottovalutato, è che durante uno scatto digitale puoi vedere eventuali errori ingrandendo l'immagine e nel analogico non è così e qua non è un luogo comune. questo è un dato di fatto. dunque tutto questo la gente tende per i limiti annessi all'analogico (luoghi comuni e non) a dire le frasi che in parte non condivido e in parte ( per visualizzare la scena scattata e il prezzo degli scatti) quale condivido un po'. fatto sta che come dici te, se vuoi il massimo in entrambe le filiere devi dare il massimo in entrambe le filiere. ovviamente altrimenti si è di parte |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 11:08
Luca Ballotta: appunto, con scanner Hasselblad!!! Quanti ce l'hanno o lo possono trovare con facilità e assiduità? |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 11:14
Ghess; ora tutto più chiaro. È una tua scelta e, solo per questo, assolutamente rispettabile. Ognuno fa le sue: io desideravo da tantissimi anni stampare il colore in particolare e non trovavo con la pellicola un sistema che mi desse flessibilità, possibilità di interventi e facilità...senza affidarmi a laboratori professionali; scatto da me, senza assistenza e voglio chiudere da me, senza assistenza, con la stampa. E questo l'ho trovato con la stampa digitale. Mi diverto e ottengo il massimo. Semplice, no? |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 11:34
Pantom: capisco la tua obiezione ed è vero, questo pericolo c'è ed è reale. Io continuo a scattare più o meno come facevo negli anni '70-'80, poco e con attenzione, mentre molti altri moltiplicano le esposizioni. Io penso però 3 cose:
La prima e che dobbiamo sforzarci di considerare la fotografia digitale come fatta di un unico processo che va dallo scatto alla realizzazione tramite post. Insomma, che la post è parte integrante della realizzazione di una foto. È una visione diversa.
La seconda è che la fotografia oggi ha una platea di utenti molto più ampia di una volta ed e' inevitabile che in una platea allargata ci sia di tutto, compreso quel piccolo numero di veri appassionati che oggi come ieri affrontano questa disciplina seriamente e con competenza. Forse come numero immagino che saranno un po' di più di ieri ma non tanto di più. Leggevo in un altro post di un ragazzo che voleva cambiare attrezzatura e, tra le varie caratteristiche, chiedeva uno schermo rigirabile per fare selfie. Un orrore per tanti di noi! Una specie di bestemmia! Ma oggi ci sono anche questi nel mucchio.
La terza cosa è che, però, con tantissimi esempi, tutorial in rete, youtube ecc tantissimi giovani in pochissimo tempo arrivano a raggiungere livelli impensabili per noi che ci mettevamo anni e anni in sperimentazioni per progredire. E, infatti, anche qui su Juza ci sono moltissimi giovani dell'età delle mie figlie ma già estremamente esperti e con i quali, devo ammettere, a volte mi confronto specie per le loro abilità digitali, ma non solo quello.. Progrediscono con una velocità a noi all'epoca, sconosciuta. Una volta non era certo cosi
Saluti a tutti |
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