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Omeopatia : funziona o è una bufala ?


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avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:20

Be, io devo ammettere che un po' di fiducia nella medicina tradizionale ce l'ho. D'altra parte senza di essa sarei cieco (ho il glaucoma) e morto almeno 3 volte (2 amebiasi ed una polmonite grave, che tanto per la cronaca di polmonite ho un fratello che ne morì nell'immediato dopoguerra, quando l'accesso agli antibiotici non era certo quello di oggi). Questo non mi porta ad avere fiducia assoluta nella farmacologia e nell'industria farmaceutica, però nemmeno mi porta ad acuistare zucchero elettromagneticamente vibrante a 2000 dollari al Kg.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:27

non c'è più materia nel rimedio dinamizzato oltre la 12-15 CH ma è costituito da una frequenza elettromagnetica e quanto più alta è la dinamizzazione tanto maggiore è la capacità che il rimedio omeopatico ha di agire in profondità nella persona che lo riceve.

le frequenze elettromagnetiche sono una "invenzione" della scienza ufficiale: se non sono misurabili non esistono!

E il problema sta proprio in questo: le frequenze elettromagnetiche che "rimarrebbero in memoria" nell'acqua nessuno è mai riuscito a misurarle.
Che poi, "frequenze" non significa nulla se non sono presenti le onde elettromagnetiche; che l'acqua possa trasportare onde elettromagnetiche credo che sia assodato da tempo, ma per rimanervi intrappolate in forma di "memoria" dovrebbero non poter essere assorbite da altri corpi, quindi nemmeno dal corpo umano.

Ad ogni modo, se l'acqua mantenesse memoria delle sostanze che ha contenuto saremmo già tutti morti avvelenati da un pezzo, con tutto quello che sversiamo in acqua da secoli.

Comunque inviterei i sostenitori di questa teoria ad effettuare una prova: gettate un televisore acceso nell'acqua della vasca da bagno, poi staccate la corrente; dopo aver staccato la corrente (e per sicurezza anche la spina del televisore) provate a toccare l'acqua della vasca: se ha tenuto in memoria la scarica elettromagnetica dovreste rimanere fulminati all'istante.

avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:32

Pare che non ci siano dubbi che le medicine omeopatiche servono solo per arricchire Boiron !.

La cosa strana è che sulle scatole di Oscillococcinum vendute in Italia non c'è scritto nulla. Su quelle vendute in Francia invece :

"Extrait filtré de foie et coeur d'Anas barbariae dynamisé à la 200° K -
Excipients q.s.p. 1 dose globules de 1 g.
Excipients à effet notoire: saccharose , lactose."


Quindi nel prodotto non c'è nulla ma quel "nulla" cambia secondo i paesi .MrGreen






avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:34

Chiaro, anche le indicazioni degli ingredienti alimentari sono differenti da paese a paese. Prova a leggere in altre lingue cosa possa nascondersi dietro alla voce "aromi naturali" che trovi in etichetta di molti alimenti confezionati.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:39

Rimedi antichi non necessariamente non funzionano. Le proprietà curative di alcune erbe sono note fin dall'antichità e replicate in farmaci in cui il principio attivo è ottenuto per sintesi in laboratorio.
Questo non da nessun valore scientifico all'omeopatia che è stato dimostrato avere solo effetto placebo, ripeto, è dimostrato.
Che abbia un effetto placebo non le da nessun valore in quanto omeopatica, perché somministrare un prodotto omeopatico falso ad un paziente si otterrebbe lo stesso effetto che somministrando un prodotto omeopatico vero. Per assurdo, dare un falso composto omeopatico contenente glifosate in tracce darebbe lo stesso effetto placebo di un composto omeopatico o di una miscela di zucchero e amido. Possiamo quindi dire che il glifosate va utilizzato liberamente come farmaco per il suo effetto placebo?

Boiron è stato condannato in tribunale
www.globalist.it/news/articolo/2016/05/08/omeopatia-la-boiron-deve-ris

E poi:
www.nextquotidiano.it/boiron-studio-omeopatia/

Si sa già tutto, poi se si vuol crede alle scie kimike...


avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:52

Boiron: se non è efficace deve pagare i danni.
Ma non stravolgiamo il princio dell'omeopatia che comunque prevede la sostanza:
il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata[1] [3] . Tale sostanza, detta anche "principio omeopatico", una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita e dinamizzata; la misura della diluizione è definita dagli omeopati "potenza".

quindi chi vende acqua e zucchero con null'altro non vende omeopatia.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:54

Leggi l'ultimo link. La diluizione fino ad eliminare è stata introdotta perché somministrando la sostanza che determina la malattia i pazienti morivano, stranamente

avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 8:57

A questa obiezione è stato già risposto più volte, la diluizione è tale che la presenza della sostanza non è più chimicamente e fisicamente rilevabile. Quanto alla cosiddetta "memoria dell'acqua" è stata ricercata sperimentalmente, esiste solo sotto forma di alterazione spaziale nella disposizione delle molecole e dura qualcosa come un femtosecondo.
C'è un premio in denaro per chi dimostri il contrario

user148740
avatar
inviato il 11 Maggio 2018 ore 9:10

ragazzi mai presa la medicina omeopatica ma mi state facendo venire la voglia di provarla

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 9:12

che ci abbiano speculato per fare sodi è fuor di dubbio.
Ma il principio ha un senso, ed è quello dell'attivazione delle proprie difese personali mediante un'allerta causata da sostanze che generano la patologia.
Se il principio, di per sè simile alle vaccinazioni, e del tutto simile al mitridatismo, fosse stato meglio seguito, forse oggi avremmo meno venditori di fumo e una farmacopea alternativa efficace ed utilizzabile proficuamente.
Ma non è un'idea sana quella di gambizzare un principio che ha una sua logica, al posto di osservarlo criticamente e scientificamente.

se l'omeopatia oggi ha preso una deriva fasulla non è un buon motivo per non mettere in studio effetti che già sono noti, rilevabili appunto nel mitridatismo (prendi il veleno per difenderti dal veleno) e nella crisi anafilattica (al secondo contatto con l'allergene hai una reazione immunitaria così devastante che rischi di morire anche per una quantità d'allergene molto inferiore rispetto al primo contatto. A riprova che anche la diminuzione del dosaggio può avere un senso).

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 9:37

per Ooo: Non sbagliamo nel confonderci: Mitridate assumeva dosi via via MAGGIORI di veleno per abituare il corpo a sopportare un eventuale avvelenamento per una congiura; l'omeopatia assume che dosi piccolissime, talmente piccole da non essere rilevabili, abbiano effetto per virtù miracolistiche mai dimostrate. I farmaci debbono essere provati con trial clinici e debbono avere effetti sicuramente superiori al placebo. L'omeopatia basa i suoi affari sull'ignoranza delle persone che, anche se coltissime in alcuni campi, non possono avere una conoscenza assoluta di tutto; inoltre il fatto stesso di aver parlato con un medico o altro personale sanitario; di assumere qualcosa anche se solo acqua fresca, fa partire quel famoso effetto placebo che di per se esiste ed è dimostrabile scientificamente. Mi permetto di allegare un link: medwinpublishers.com/CPRJ/CPRJ16000108.pdf (è uno dei tanti paper reperibili in rete su questo effetto e sui suoi possibili usi)

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 9:39

Quello che stiamo cercando di spiegare e che i test sull'omeopatia sono stati già fatti sia dai seguaci di questa pratica sia dalla scienza e gli effetti sono paragonabili al placebo.

Il principio non ha nulla a che fare con le vaccinazioni: sono due cose completamente opposte. Da una parte c'è effettivamente un principio che scatena le difese immunitarie dall'altra no, non c'è nulla.

Sull'altra questione, la medicina tradizionale cura sia la malattia sia i sintomi. Su questo non è il caso di fare disinformazione.
Poi ovviamente a seconda dei casi si cura la causa oppure gli effetti, oppure entrambi.
Qui sta anche alla bravura del medico capire quale sia la strada migliore per risolvere il problema.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 9:59

Stepie, io non voglio confondere e potrei di certo sbagliare.
Se leggi quanto ho scritto nell'ultimo intervento ho parlato anche di crisi anafilattica. Essa di fatto è una risposta immunitaria così elevata da essere controproducente per chi la mette in atto.
Ora, se è vero che per diventare immuni ad un veleno occorre una dose sempre maggiore di veleno, partendo dal basso, per fare si che il proprio organismo produca enzimi, ed altri meccanismi, per fronteggiare la dose per un altro individuo letale, è anche vero che al primo contatto con un allergene si potrebbe avere una reazione allergica modesta, ma al secondo scatenante.
Si tratta di coniugare le due cose, ovvero attivare una risposta dell'organismo ad una sostanza tossica, senza somministrarne abbastanza per il rischio della vita. (ho parlato della similitudine con il meccanismo del vaccino). Quindi l'idea mi sembra più che interessante, si tratta di riuscire ad attenerne un effetto positivo.
Un altro es. il diabetico insulinodipendente può manifestare una reazione all'insulina non self con il tempo, tanto da aggredirla fino ad essere non più efficace. Questo è un bellissimo esempio di come una sostanza estranea al nostro corpo, a forza d'essere somministrata, può attivare una risposta immunitaria (e non) per distruggerla. Nella fattispecie l'esperienza è negativa, poichè costringe a cambiare insulina, ma una mente non ottusa capisce che il meccanismo d'azione potrebbe essere rivolto a nostro vantaggio nei confronti di alcune sostanze tossiche, presenti nel nostro corpo durante molte patologie infettive e non.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 10:46

Se ho capito bene...
Il prodotto omeopatico, data la diluizione è indistinguibile da quello equivalente non omeopatico.

Per cui un produttore potrebbe venderti direttamente il grammo di zucchero puro (a costi di produzione inferiore) senza che nessuno possa contestare che non contenga non so quale non misurabile radiofrequenza. Giusto?

Quindi visto che il prodotto non può venire controllato in maniera diretta come viene certificata la diluizione? Ci sono dei controlli e delle verifiche a campione da parte delle autorità competenti?

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2018 ore 10:48

Io credo che il problema di stimolare il nostro corpo a produrre da se le sostanze e i meccanismi atti a debellare le malattie, sia in realtà un falso problema quando venga applicato all'utilizzo di rimedi omeopatici, per il semplice motivo che il paziente ricorre alla medicina, tradizionale o alternativa, solo quando la malattia è già in atto, cioè quando nel suo organismo sono già presenti i patogeni, i sintomi e quant'altro che dovrebbero aver già sollecitato quel tipo di autorisposta da parte dell'organismo stesso; se questo non è ancora accaduto alle concentrazioni elevate già presenti, è quantomeno improbabile (solo per non scrivere impossibile) che questo avvenga somministrando dosi blandissime di altre sostanze che producono i medesimi sintomi.
La mia idea è che questi rimedi agiscano unicamente tramite l'effetto placebo e solamente nei casi in cui i malanni si manifestino non in seguito a patologie classiche, ma dovute in buona parte a fattori psicologici (stress, ipocondria ecc.)



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