| inviato il 07 Gennaio 2018 ore 20:57
Vittorio credo più nelle uscite con una bella birra che nei post. Quando sei passaggio a Milano fammi sapere un po' prima che ci si organizza. |
user104642 | inviato il 07 Gennaio 2018 ore 21:10
“ Quando sei passaggio a Milano fammi sapere un po' prima che ci si organizza. „
Si, Vittorio, faccelo sapere che ci divertiamo  |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 9:39
“ Ammesso che la street esista credo che il fotografo street dovrebbe aver ben presente nella mente le parole di Salgado:
“If you take a picture of a human that does not make him noble, there is no reason to take this picture. That is my way of seeing things.”
Si parla spesso di soggetti, di attrezzature, di ottiche, di colore sì colore no, ma molto raramente si parla di etica e quando lo si fa lo si fa per definire meglio eventuali risvolti legali, civili e penali, eppure parlando di street parliamo di persone, di come le fotografiamo e di come le presentiamo al mondo. Ogni tanto nei commenti e nelle discussioni mi piacerebbe leggere anche parole di etica, di morale... lo so sono parole desuete, puzzano di stantio ma che volete farci io credo ancora nella necessità dell'etica e della morale personali e professionali „
“ ...per foto-voyeurismo non intendo necessariamente un atteggiamento a connotazione sessuale.
Piuttosto intendo la voglia ai confini del morboso e del patologico di irrompere fotograficamente nelle vite altrui con buona pace del diritto alla privacy per produrre scatti del tutto insulsi, che di artistico o "documentale" non hanno assolutamente nulla (tipo la ragazza carina a bocca aperta pochi secondi prima che azzanni il cornetto al bar, tanto per fare un esempio estemporaneo...).
Insomma, infime e maldestre paparazzate ostentate con velleità artistiche... „
Tutto riassunto qui.
Ma perchè poi non si prova a voler raccontare qualcosa con quello che è chiamato street?
Cioè, le foto di Scianna ad esempio, non è che nascano e finiscono con foto a caso prese per strada.
Sono prese per strada ma con il fine di raccontare il suo territorio, la Sicilia (e altro).
Ma scomodiamo Frank con The Americans: Nonostante sembrino scollegatele foto, è uno dei lavori che ha rivoluzionato il genere dello storytelling. Non sono foto "di strada" prese a caso.
E poi la maggior parte (ad esempio che troviamo su questo sito) non funzionano nemmeno singolarmente
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| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 11:10
"Ogni tanto nei commenti e nelle discussioni mi piacerebbe leggere anche parole di etica, di morale... lo so sono parole desuete, puzzano di stantio ma che volete farci io credo ancora nella necessità dell'etica e della morale personali e professionali" ...forse si è poco attenti nella lettura dei commenti ma il rispetto o etica come vogliamo chiamarla ci siamo soffermati più volte e non solo in questo post. Proporrei invece di non tirare in ballo sempre gli stessi autori e far uscire alla luce altri che anche se meno noti che hanno realizzato lavori di tutto rispetto. |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 11:17
Purtroppo ho letto ben poco, qui e altrove, riguardo l'etica e la morale, il grosso delle discussioni finisce con il virare verso l'aspetto tecnico/pratico, quali ottiche, quali fotocamere, a che distanza, quali tempi tempi, quali diaframmi...
“ Proporrei invece di non tirare in ballo sempre gli stessi autori e far uscire alla luce altri che anche se meno noti hanno realizzato lavori di tutto rispetto. „
Questo potrebbe essere il motivo principale per una discussione di street: uscire dagli stantii Bresson; Doisneau; Ronnis, Erwitt ecc... io apprezzo molto un autore quasi sconosciuto che ho trovato su Flickr un certo Krishudds, non so se è il suo nome o un nick ma mi ripropongo di contattarlo per avere sue notizie, un autore con una forte sensibilità, un occhio molto buono e notevole tecnica (trovo bellissimi i suoi BN e confesso che un po' glieli invidio)
www.flickr.com/photos/krishudds
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| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 11:20
“ Ma perchè poi non si prova a voler raccontare qualcosa con quello che è chiamato street? „
Penso che questa sia la base da cui partire, oggi non è facile raccontare un qualcosa di nuovo e non sempre il messaggio è immediato ma penso debba essere chiaro nella testa di chi scatta...Tanti aspetti sociali potrebbero acquistare interesse con gli anni.
Adoro the Americans ma chi oggi ha la possibilità di girare 48 stati?
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| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 11:37
“ Adoro the Americans ma chi oggi ha la possibilità di girare 48 stati? ;-) „
Con un buon mecenate, anche Franck ne aveva uno, mi offro io |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 12:13
“ Adoro the Americans ma chi oggi ha la possibilità di girare 48 stati? ;-) „
Hai perfettamente ragione, anche all'epoca non è che fosse facile, ma Frank aveva le spalle coperte.
Ma è obbligatorio girare il mondo?
Io inizierei a fare una serie che descrive il proprio quartiere.
O il condominio.
Partire da cose che si conosce, secondo me si hanno risultati migliori ì, più intriganti, rispetto a andare allo sbaraglio |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 12:22
Ottima segnalazione sig.Mario. su Flickr si trovano autori interessanti ma di solito guardo solo se mi vieni girato il link...non amo scervellarmi sui social per cercare qualcosa d'interessante. Parto dal presupposto che chi dedica del tempo alle sue immagini abbia un sito personale. I social sono utili come alternativa per farsi conoscere. |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 12:30
“ non amo scervellarmi sui social per cercare qualcosa d'interessante „
Anche io, stranamente l'ho incrociato per un like che mise sotto una mia foto, da allora lo seguo sempre con attenzione cercando di imparare qualcosa da lui |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 14:23
"Io inizierei a fare una serie che descrive il proprio quartiere.
O il condominio.
Partire da cose che si conosce, secondo me si hanno risultati migliori ì, più intriganti, rispetto a andare allo sbaraglio"....condivido in pieno. Spesso scelgo posti dove non c'è nulla d'interessante a volte sono strade di campagne. Lo trovo un ottimo allenamento per imparare a guardarsi intorno e trovare qualcosa da poter immortalare. Sono dal parere che se sai osservare attentamente ciò che ti circonda c'è sempre qualcosa d'interessante da fotografare. |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 14:42
“ Con un buon mecenate, anche Franck ne aveva uno, mi offro io „
“ Partire da cose che si conosce, secondo me si hanno risultati migliori ì, più intriganti, rispetto a andare allo sbaraglio „
Sicuramente, è un gran consiglio, me ne ricordo ogni volta che faccio Street in città che non conosco. |
user104642 | inviato il 08 Gennaio 2018 ore 16:01
“ Sono dal parere che se sai osservare attentamente ciò che ti circonda c'è sempre qualcosa d'interessante da fotografare. „
Sono d'accordo.
Non sempre nel 'raccontare' c'è da farlo in relazione al posto, altrimenti si fa del reportage.
Tanti anni fa, si, poteva avere un senso (vista la pochezza nella divulgazione) e oggi ci colpiscono per una atmosfera che molti di noi non hanno nemmeno lontamente respirato.
Magari tra 30 anni le nostre foto potranno dire la loro proprio perchè cambia il mondo che ci circonda.
Se dovessi raccontare, per immagini, Pavia avrebbe poco da dire come anche le foto di 50 anni fa, ma oggi, riguardando quelle foto, ci si accorge di come viveva Pavia. Una forte emozione.
Io continuerò a fare la mia street senza patemi di dover piacere per forza (magari anche la Maier non piaceva.. (per esempio)) o cercare di emulare Scianna o Berengo G.
Interessante, comunque, lo stimolo partito da Matteo del quale mi piacerebbe vedere qualcosa così da poter raffigurare l'input con l'immagine (magari ho visto male io ...) |
user104642 | inviato il 10 Gennaio 2018 ore 11:47
Va bene che Matteo non ci fa vedere le foto a suffragio del suo punto di vista, ma la discussione, in generale, è già finita?
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