| inviato il 12 Marzo 2017 ore 14:22
“ " La soluzione? Secondo me è solo una, parlare di angolo di campo, se con un certo formato del sensore ho: - 84° so che è un grandangolare abbastanza aperto - 62° so che è un grandangolare moderato - 28° so che è un tele moderato Solo quello conta ed è un dato chiaro ed oggettivo. " angolo di campo come? orizzontale? verticale? diagonale? e se una macchina è 4:3, mentre un'altra è 3:2? " Del "diaframma equivalente" non ne voglio nemmeno sentir parlare.... è una aberrazione concettuale pazzesca. [...] altrimenti arriveremmo a gente che scriverà: "ho usato il diaframma equivalente come mai l'esposizione è venuta cannata?" " " basta specificare (e di solito lo si fa) che per diaframma equivalente si intende la profondità di campo, easy. „ l'angolo di campo è generalmente espresso sulla diagonale. a te sembra easy perché conosci molti concetti base, ma io vedo che queste dizioni sono usate da gente che non ha ancora afferrato il concetto di diaframma. Io sono per non inquinare i concetti fondamentali, altrimenti arriveremo davvero come dicevo sopra anche al "metro equivalente", magari Brunetta sarà contento, ma un bel po' di confusione nascerebbe. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 14:35
“ l'angolo di campo è generalmente espresso sulla diagonale. „ e come confronti, usando le diagonali, un 4:3 e un 3:2? “ a te sembra easy perché conosci molti concetti base, ma io vedo che queste dizioni sono usate da gente che non ha ancora afferrato il concetto di diaframma. „ ma nessuno nasce "imparato": è naturale che - in qualsiasi campo - la gente debba sforzarsi un po' e imparare la materia, all'inizio e non solo. Sbagliano? impareranno. Anche chi inizia a guidare non fa le manovre di parcheggio a s perfette, quindi? “ Io sono per non inquinare i concetti fondamentali, altrimenti arriveremo davvero come dicevo sopra anche al "metro equivalente", magari Brunetta sarà contento, ma un bel po' di confusione nascerebbe. „ il "concetto fondamentale" è che il diaframma influenza direttamente la profondità di campo, oltre alla luce che entra. Un niubbo che legge su un manuale, o su un forum, che con un f2 può sfocare lo sfondo, se non ha ben chiaro il concetto di "apertura equivalente" si chiederà perché il suo iPhone 6 ha sempre tutto a fuoco, mentre le foto dei suoi amici con le reflex isolano il soggetto dallo sfondo. ps: sta storia de "il metro equivalente" non ha alcun senso, è sbagliata concettualmente. La focale equivalente si usa per confrontare dei risultati, cioè le foto, che si ottengono con sistemi diversi. Ed è importante avere un riferimento unico, altrimenti sarebbe il casino più totale. Invece del "metro equivalente" sarebbe stato più corretto parlare di "piede equivalente", e infatti le conversioni tra metri e piedi, per confrontare misure effettuate con sistemi differenti, si fanno. Eccome se si fanno. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 14:40
D'accordissimo con Perbo. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:01
Preso alla lettera, il termine "Focale equivalente" è concettualmente sbagliato, su questo non ci piove : equivalente in che cosa? Ma temo sia solo un semplificazione linguistica: si dovrebbe dire "focale con equivalente angolo di campo a" : "50mm su APS-C è una focale con un angolo di campo equivalente a 75mm su FF" . Per brevità, "focale equivalente". È gergo tecnico, in qualsiasi pratica ti avventuri troverai sempre esempi di termini con significati contestuali. Se vai a lavorare nelle costruzioni meccaniche e ti chiedono di passarti "la femmina" e tu ti presenti con tua cugina, non puoi recriminare che non ti sia stato chiesto di consegnare "un cilindro di acciaio cavo con diametro interno 12mm filettato passo 1". Poi la fotografia è piena di castronerie del genere : con "tempi" si intende la scelta di possibili intervalli temporali tra l'apertura la chiusura delle tendine, gli obbiettivi tilt shift "raddrizzerebbero" la prospettiva quando invece non fanno altro che riprendere la scena con una traslazione dell'angolazione. Castronerie utili perché ti riconducono immediatamente all'obiettivo finale, quello di fare le giuste scelte a seconda di quello che desideri fare. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:20
“ e come confronti, usando le diagonali, un 4:3 e un 3:2? „ e un 6x6? Ma che discorsi sono..... Si fa la diagonale, su quella si misura l'angolo di campo, vedi che vi incartate anche sulle cose semplici! Se non riesci nemmeno a calcolare l'angolo di campo, cioè il vero elemento fondamentale per definire se un obiettivo è grandangolare, normale o tele, come fai poi a parlare di focali equivalenti? Spiegamelo |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:25
“ Perdona la qualità della griglia ma l'ho fatta veramente in 2 secondi, ogni quadrato rappresenta un ipotetico scatto fatto con un tele, il concetto è che se componi (dalla stessa posizione) l'immagine con i vari scatti del tele il risultato finale sarà uguale. „ Stai scherzando vero?? Hai commesso lo stesso svarione madornale di Bubu93 di pensare che una foto grandangolare equivalga a tante foto con tele combinate assieme. Si può discutere benissimo su questo errore perché apre un argomento molto interessante, ma ci vuole uno spinoff perché qui è OT. Vi do solo un indizio: un panorama può superare tranquillamente i 180°, mentre uno scatto singolo ovviamente no, e già questo dovrebbe farvi sospettare che qualcosa non quadra nel vostro ragionamento! Ma anche se si facesse la stessa proiezione, l'errore comunque è doppio perché dicevo che conta l'angolo di campo effettivo e non la focale quindi non avete neanche letto quello che ho scritto. Allora se riformulo la domanda in questo modo: qualcuno è in grado di fare delle foto da 100° (scatto singolo o composizione non importa) che mostri i piani schiacciati e una da 10° (fatta con tele o crop non importa) che presenti una dilatazione? La foto delle montagne senza volerlo mi ha comunque dato ragione perché mostra un angolo molto ampio (non importa che sia un panorama ai fini di questa discussione) e i piani dilatati, insomma è come se aveste cercato di dimostrare alla moglie che non la tradite facendole vedere che vi limonate un'altra! |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:34
“ Hai commesso lo stesso svarione madornale di Bubu93 di pensare che una foto grandangolare equivalga a tante foto con tele combinate assieme. „ Ti risponderà il diretto interessato, ma intanto posso dirti che quello che ha scritto Bubu93, che è perfettamente corretto, è che combinando vari scatti realizzati con un tele dallo stesso punto di ripresa (centro della pupilla di entrata dell'obiettivo) e adottando nel far ciò la stessa proiezione rettilineare di un normale obiettivo grandangolare , si può ottenere esattamente lo stesso risultato di quest'ultimo. Due immagini sovrapponibili, insomma. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:34
“ Stai scherzando vero?? Hai commesso lo stesso svarione madornale di Bubu93 di pensare che una foto grandangolare equivalga a tante foto con tele combinate assieme. Si può discutere benissimo su questo errore perché apre un argomento molto interessante, ma ci vuole uno spinoff perché qui è OT. Vi do solo un indizio: un panorama può superare tranquillamente i 180°, mentre uno scatto singolo ovviamente no, e già questo dovrebbe farvi sospettare che qualcosa non quadra nel vostro ragionamento! Ma anche se si facesse la stessa proiezione, l'errore comunque è doppio perché dicevo che conta l'angolo di campo effettivo e non la focale quindi non avete neanche letto quello che ho scritto. Allora se riformulo la domanda in questo modo: qualcuno è in grado di fare delle foto da 100° (scatto singolo o composizione non importa) che mostri i piani schiacciati e una da 10° (fatta con tele o crop non importa) che presenti una dilatazione? La foto delle montagne senza volerlo mi ha comunque dato ragione perché mostra un angolo molto ampio (non importa che sia un panorama ai fini di questa discussione) e i piani dilatati, insomma è come se aveste cercato di dimostrare alla moglie che non la tradite facendole vedere che vi limonate un'altra! „ Qui ci vorrebbe un'altra discussione. Ho conosciuto una persona che faceva per professione foto a 360°, anzi addirittura sferiche, che venivano proiettate su volte semisferiche. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:38
“ e un 6x6? Ma che discorsi sono..... „ come, che discorsi sono? Hai mai provato a confrontare un monitor 4:3 con un monitor 16:9, basandoti sulla diagonale? O, meglio ancora, il teorema di pitagora lo conosci? Senza contare il fatto che è uno dei sistemi più assurdi per misurare qualcosa: ci muoviamo in uno spazio che è principalmente bidimensionale (dato che non possiamo volare), casomai sarebbe più semplice usare l'angolo di campo orizzontale. “ Si fa la diagonale, su quella si misura l'angolo di campo, vedi che vi incartate anche sulle cose semplici! Se non riesci nemmeno a calcolare l'angolo di campo, cioè il vero elemento fondamentale per definire se un obiettivo è grandangolare, normale o tele, come fai poi a parlare di focali equivalenti? Spiegamelo „ credo tu non abbia capito - per nulla - quello che ho scritto prima |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:42
“ ma intanto posso dirti che quello che ha scritto Bubu93, che è perfettamente corretto, è che combinando vari scatti realizzati con un tele dallo stesso punto di ripresa (centro della pupilla di entrata dell'obiettivo) e adottando nel far ciò la stessa proiezione rettilineare di un normale obiettivo grandangolare , si può ottenere esattamente lo stesso risultato di quest'ultimo. Due immagini sovrapponibili, insomma. „ non vedo perché non dovrebbe essere così. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:42
“ Ti risponderà il diretto interessato, ma intanto posso dirti che quello che ha scritto Bubu93, che è perfettamente corretto, è che combinando vari scatti realizzati con un tele dallo stesso punto di ripresa (centro della pupilla di entrata dell'obiettivo) e adottando nel far ciò la stessa proiezione rettilineare di un normale obiettivo grandangolare, si può ottenere esattamente lo stesso risultato di quest'ultimo. Due immagini sovrapponibili, insomma. „ non può essere così perché trascuri la dilatazione e deformazione che subiscono i bordi di ogni immagine. Questo a causa di dover rappresentare su 2 piani un qualcosa che è 3d. Guarda questa immagine
 qui vedi una figura allargata notevolmente (17mm in FX), soprattutto le gambe, nota quella nell'angolo come sembra più grande, avessi usato un 50mm e fotografato il soggetto sarebbe risultato con le sue normali proporzioni. Tutta la teoria sta in piedi se non si muove la fotocamera. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:43
“ come, che discorsi sono? Hai mai provato a confrontare un monitor 4:3 con un monitor 16:9, basandoti sulla diagonale? „ Allora credo di non aver capito nemmeno io cosa intendi. Il rapporto tra le diagonali è esattamente quello su cui ci si basa per indicare la "focale equivalente sul 35mm". Per esempio, il fattore di crop di un sensore m43 (che è 4:3) è 2. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:45
“ qui vedi una figura allargata notevolmente (17mm in FX), avessi usato un 50mm e fotografato il soggetto sarebbe risultato con le sue normali proporzioni. „ se avessi usato un 50 avresti fotografato il finestrino (cioè il centro della foto fatta con il 17). Facendo un panorama di più foto scattate con un 50, e proiettate nel modo giusto, avresti ottenuto la stessa deformazione che ti dà il 17. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 15:46
“ Stai scherzando vero?? Hai commesso lo stesso svarione madornale di Bubu93 di pensare che una foto grandangolare equivalga a tante foto con tele combinate assieme. „ Se - come già dimostrato - più riprese tele sono porzioni di una singola ripresa grandangolare, una ripresa grandangolare sarà necessariamente la composizione di più riprese tele. Sbaglio? |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |