| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 9:12
Ti assicuro che dannarsi in PP su ogni singolo scatto perché l'ottica mi ha tirato fuori ogni poro della pelle, i baffi, i difetti del trucco e i peli a una ragazza di 20 anni non è operazione semplice e soprattutto richiede parecchie ore. La nitidezza di un'ottica votata al ritratto femminile non deve essere ne troppa e ne troppo poca ma il giusto compromesso, con il giusto microcontrasto e la giusta correzione delle aberrazioni, senza incidere negativamente sullo sfocato. L'ottica da ritratto necessita di caratteristiche diverse rispetto ad una per il paesaggio o per fauna/avifauna o un macro a diaframmi chiusi. Personalmente, se voglio fare un ritratto "chirurgico", uso il 100 L macro un po' chiuso che è iper risolvente e iper corretto. Se invece si prende un 85mm per farci altro, come ha fatto Karmal, allora magari il Sigma può essere un'ottima idea. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 9:36
Per me l'85/90 è una focale importantissima. È la mia focale standard. |
user28666 | inviato il 25 Gennaio 2017 ore 9:40
Karmal quando avrai un po' di tempo fai qualche scatto all'aperto cercando un soggetto qualsiasi in primo piano e come sfondo alberi o fogliame. Tanto per dimostrare di che pasta è lo sfuocato. Ho sempre notato che rami e foglie mettono in difficoltà nella resa dello sfuocato. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 9:58
Dipende dal diaframma usato e dalla distanza del fogliame. Fa diversi scatti.... |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:44
“ Ti assicuro che dannarsi in PP su ogni singolo scatto perché l'ottica mi ha tirato fuori ogni poro della pelle, i baffi, i difetti del trucco e i peli a una ragazza di 20 anni non è operazione semplice e soprattutto richiede parecchie ore. La nitidezza di un'ottica votata al ritratto femminile non deve essere ne troppa e ne troppo poca ma il giusto compromesso, con il giusto microcontrasto e la giusta correzione delle aberrazioni, senza incidere negativamente sullo sfocato. L'ottica da ritratto necessita di caratteristiche diverse rispetto ad una per il paesaggio o per fauna/avifauna o un macro a diaframmi chiusi. Personalmente, se voglio fare un ritratto "chirurgico", uso il 100 L macro un po' chiuso che è iper risolvente e iper corretto. Se invece si prende un 85mm per farci altro, come ha fatto Karmal, allora magari il Sigma può essere un'ottima idea. „ certo, se a te serve un 85mm solo per ritratto femminile e glamour, se non ti vuoi sbattere con la PP, meglio orientarsi su qualcos'altro (ad es l'85mm/1,4 AFD Nikkor), ma se cerchi l'eccellenza a prescindere qui mi pare che ci siamo |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:56
Credo che tecnicamente il solo sfocato e ad esso l'aggiunta di confusione sono il risultato di scelte progettuali, schemi ottici, qualità dei materiali e costi di produzione il tutto ben diverso. Mi piacerebbe capire quali delle 2 soluzioni è la più onerosa e\o impegnativa per avere così qualche elemento in più per una valutazione oggettiva. Sigma a un fuori fuoco è iper corretto; ad esempio con il 50 art a 1.4 lo sfocato dei punti luce è reso con circonferenze quasi perfette su tutto il fotogramma mentre per gli obiettivi definiti pittorici, sembrano uova a volte con il guscio rotto. Ovvio, rimane una questione soggettiva l'apprezzare l'uno o l'altro risultato, ma forse nel caso dei pittorici lo sfocato sembra più pesante perché alla nebbia si aggiunge un caos che rende diversamente contrastato e colorato l'intorno del soggetto a fuoco. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:17
“ certo, se a te serve un 85mm solo per ritratto femminile e glamour, se non ti vuoi sbattere con la PP, meglio orientarsi su qualcos'altro (ad es l'85mm/1,4 AFD Nikkor), ma se cerchi l'eccellenza a prescindere qui mi pare che ci siamo „ Perfettamente d'accordo |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:21
@Scheriffo I costi sono più elevati in un'ottica come il Sigma, non c'è dubbio, è più complesso, ha più lenti... La differenza maggiore deriva dalla riduzione della aberrazione sferica che, negli ART, è stata corretta maggiormente che nelle altre ottiche del passato. Questo ha consentito una nitidezza ed un contrasto generale (grazie anche a trattamenti antiriflesso migliori) soprattutto a t.a. ineguagliabili. Vero che si è perso nebulosità nello sfuocato (ma la si è tolta anche nella zona a fuoco), ma è altrettanto vero che lo stacco tra zona (molto più..) nitida e zona sfuocata non è peggiore. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:38
Ciao Dario, volevo farti una domanda a proposito della foto scattata con l'85 chiuso a 2,8 ma per caso c'è crop?? Te lo chiedo perché sapevo , ovviamente correggimi se sbaglio, che la minima distanza di messa a fuoco del big One ,90cm se ricordo bene, non permettesse inquadrature così strette. Grazie |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:44
Confermo. Inoltre, per fare un primissimo piano con un 85, conviene comunque porsi alla distanza almeno di un 100mm e croppare, per una questione di distorsione prospettica, visto che l'85mm non è esattamente la focale ideale per fare quelle inquadrature li' che sono tipiche dei 135/200mm |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 13:23
Ok ,grazie |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 14:00
Bravissimo Dario! Quando lo spiegavo io ....mi bannavano Erano i bei tempi del 50 ottica principe da ritratto..... |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 14:06
50 ottica da ritratto...ambientato però! Mi sembra abbastanza ovvio che per un primo piano stretto serva almeno un 135... Ormai Giuliano mi hai contagiato, sto facendo dei super primi piani col 100 400 II usandolo sopra ai 300! |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 14:08
“ Ormai Giuliano mi hai contagiato, sto facendo dei super primi piani col 100 400 II usandolo sopra ai 300! „ Mattè pure io !!! Infatti indovina chi mi ha fatto prendere il 100 400 mk2 ? Ti aiuto, inizia con la G e finisce con la o... Ormai abbiamo tutti la giulianite qui |
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