| inviato il 17 Giugno 2016 ore 18:05
Vedi, Occhiodelcigno, se sono entrato in questa discussione è proprio per lo stesso motivo, visto al contrario, per cui tu l'hai aperta: non trovo accettabile che ci sia chi pretenda di far passare teorie, a mio giudizio quantomeno ingenue, come verità assolute, proposte col piglio di chi si sbeffeggia di decenni di studi, di dibattiti critici e teorie sull'argomento. La tua, più che una crociata contro gli infedeli dello specifico fotografico, è ormai una battaglia contro i mulini a vento condotta più con i pugni sbattuti sul tavolo che con lo spleen ed il romanticismo di Don Chisciotte. Diciamo che non ce l'ho affatto con te ma, non prendetela, il tuo modo di discutere non mi piace affatto. E non da oggi. A te interesserà poco, ma tant'è. Nello specifico, visto che di incontestabile realtà storica si tratta, resto convinto che la fotografia sia un'invenzione tecnica, nata circa 150 anni fa per permettere all'uomo di fissare su vari supporti le immagini create attraverso, la già conosciuta ed utilizzata, camera "obscura". La luce è ovviamente indispensabile, ma senza un mezzo che permettesse di rendere stabili le immagini non si sarebbe potuto parlare di fotografia. Non è un caso che il termine "fotografia" non sia nemmeno stato pensato prima di 150 anni fa. Detto questo - mi perdonerai - ho l'impressione che quella che ho definito come tua "ingenuità" nasca da concetti male intesi e mescolati in un caotico calderone: "La fotografia è innanzi tutto documentazione!" Questo lo dici tu. Ti ricordo che perfino le foto di una crime scene hanno necessità di riferimenti aggiunti dalla polizia scientifica per ricostruire, con una certa approssimazione di oggettività, distanze ed ambienti. La fotografia, viceversa, ha nel suo dna l'AMBIGUITA' (guarda che non lo dico io ma tutto il mondo che sbeffeggi). L'ambiguità può essere la sua forza come il suo limite. In ogni caso è un fatto che va accettato e di cui bisogna essere sempre consapevoli. Conseguenza è che, nel richiamare i concetti di documentazione e realtà, bisognerebbe sempre tener presente questa fisiologica tara. Allora perché non accontentarsi di considerare la fotografia come quel bellissimo mezzo inventato dall'uomo che, meglio di ogni altro, gli permette di fissare un'immagine che può raggiungere la più alta verosimiglianza con ciò che è accaduto davanti all'obiettivo? Anche se per te non ha rilevanza di fronte alle tue teorie, è quello che sostiene Barthes. E sarebbe errore fatale confondere realtà con verosimiglianza. Come vedi, ho coscientemente evitato di disquisire sul concetto di realtà oggettiva e soggettiva. Parimenti mi sono tenuto lontano da facili riferimenti alla peculiarità del mezzo fotografico. Garry Winogrand, tra i più grandi della street, diceva che amava fotografare per vedere come una certa cosa appare quando viene fotografata. Tutte argomentazioni di grande peso - sia chiaro - e, nel secondo caso, di facile dimostrabilità come molti hanno spiegato in interventi precedenti, ma non mi sembra il caso di andare ora su questo terreno. La conclusione, ti piaccia o no, è che una delle poche certezze di cui ogni fotografo dovrebbe essere consapevole è che la fotografia NON è la riproduzione della realtà. Ovvio che, ancora una volta, non sia a dirlo io ma chiunque si occupi seriamente di fotografia. Sarà semmai una scelta etica, morale, espressiva del fotografo cercare di avvicinarsi o meno alle caratteristiche di verosimiglianza della fotografia. Scelte determinate dai generi e dalle finalità delle nostre immagini che saranno diverse se siamo un reporter in zona di guerra o un fotografo in un set di stage photography. Quello che conta è la sincerità verso noi stessi ed il nostro pubblico. A mio modesto parere, a questo punto non resterebbe che discutere sui confini tra la fotografia e quelli che tu definisci "cartoni animati" (perché "animati" poi?). Credo sia l'argomento che ti sta più a cuore, quello che ha ispirato i tuoi ultimi topic. Anche su questo tema fai l'errore ingenuo di pretendere di porre dei paletti e delle regole. A me sembra inutile ed antistorico. Preferisco stare lontano da precetti preconfezionati e giudicare la fotografia ed i fotografi sulla base della loro potenza espressiva, sulla capacità di tradurre in immagini la loro sincera autenticità, sulla consapevole coerenza nell'utilizzo di qualunque mezzo tecnico. Si giudica il risultato finale e, non ti nascondo, che sono il primo a non sopportare chi, senza nessuna valida ragione espressiva, stravolge lo specifico fotografico per dare ascolto alle mode, inseguire vana originalità, cercare di stupire o, peggio, ottenere facili consensi di popolarità in qualsivoglia sede. Almeno su questo penso si possa concordare. Ti saluto. Franco Ho letto ora l'ultimo intervento di Ooo e, naturalmente, condivido. P.S. Scusate tutti per la verbosità ma, con tutta la modestia possibile, non posso far passare il concetto che la fotografia è la riproduzione della realtà. E credete che non è questione di lana caprina o di seghe mentali. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 20:10
“ non posso far passare il concetto che la fotografia è la riproduzione della realtà „ Lo sanno e lo capiscono tutti tranne.... |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 20:32
a me quello che m'incuriosisce é : per quanto tempo L'occhiodelcigno riuscira a sevire sul forum Juza.....ormai lo dovrebbero conoscere tutti, ....e invece no, ce ne sono ancora molti che ci cascano |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 20:46
“ Scusate tutti per la verbosità ma, con tutta la modestia possibile, non posso far passare il concetto che la fotografia è la riproduzione della realtà. „ E meno male.... ormai di interventi come il tuo ce ne sono stati parecchi, ma temo che l'autore del topic sia sordo a tutto quello che non collima con le proprie personalissime idee... |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 20:50
occorre comunque intedere i termini riprodurre, o rappresentare. se si intende figurare la realtà in modo analogo possono andare bene, se si intende ricreare la realtà in un'immagine bidimensionale non vanno bene. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 21:02
“ ma temo che l'autore del topic sia sordo a tutto quello che non collima con le proprie personalissime idee... „ non é colpa sua, non é sordità, ma é una malattia...e per il suo bene e quello degli altri, bisogna costantemente rimetterlo al suo posto, prima che derivi nell'onnipotenza. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 21:05
La cosa migliore è che ognuno si rapporti con il proprio lavoro. E non con l'infinito. |
user46920 | inviato il 18 Giugno 2016 ore 1:30
[...] (8)Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; (9)il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. (10)Cercate ciò che è gradito al Signore, (11)e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, (12)poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. (13)Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce. [...] Lettera agli Efesini 5:8-13 ... e l'ultimo spenga la Luce |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 13:41
Cosa sia la fotografia è insito nel significato del suo nome: è il disegnare (per estensione anche lo scrivere ) con la LUCE . Cosa poi si riesca a disegnare (o scrivere) è un altro discorso. |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 14:30
E' una presa di posizione ,quantomeno interessante.La fotografia cosi' concepita sfocerebbe nella una mera illusione del tantativo dell'uomo di fissare, rappresentare, qualcosa di piu' grande che cerca di afferrare e del quale si sente partecipe,ma di cui non è propriamente artefice,o solo in parte.Un autore un po' esautorato. L'arte è di tutti è per tutti è in tutte le cose è in tutti,potrebbe essere...Cos'è l'arte?Una proiezione di qualcosa il desiderio di espirarsi a...E la luce illumina, non illumina forse il buio?Eppure illuminano e fissano,ma c'è chi dice che qualcuno puo' vederlo e che non è piu' come prima... |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 15:41
Per me la fotografia può essere considerata arte, ma il fotografo può solo mostrarne il lato artistico, la materia espressiva per così dire, facendo buona fotografia, per cui lo definisco meta-artista. |
user46920 | inviato il 19 Giugno 2016 ore 2:59
" non tutto quello che esce dal "tuo" PC potrà poi essere chiamato fotografia" Daniele: “ Questo è sacrosanto; mi chiedo però se gli eccessi in tal senso siano solamente frutto di inconsapevolezza e diseducazione all'immagine, o se invece siano un cosciente rifiuto di vedere le cose così come sono, una sorta di lucida ricerca dello "sballo" (e come per ogni droga, una volta che ci sei dentro è difficile uscirne, soprattutto se ad accompagnare la droga c'è il perfido meccanismo dei "like"MrGreen) „ infatti credo che questo sia un discorso serio .. o quantomeno, più serio di quello che passa comunemente. @Ooo: mi spiace, ti rispondo solo perchè ti sei impegnato molto a scrivere .. ma devo contraddirti in toto, per far prima: non hai capito nulla! purtroppo come molti altri, anche tu sei andato letteralmente OT @Jeronim, sarò sincero: l'insieme non sta in piedi, a cominciare proprio dalla definizione di fotografia-raltà che mi attribuisci continuamente. Quello che intendo come realtà è quello che è dall'altra parte dell'obiettivo, mentre per forza bisogna specificare che l'immagine registrata dal sensore non sia la realtà ... ma mi sembra di parlare con dei bambinetti delle elementari! Poi è logico che risulta impossibile capire quello che scrivo e discuterlo con criterio, se si legge mela per pera ... e tutto il resto di conseguenza. Te lo dico perché è una cosa che ho notato, anche se sinceramente non capisco se è una tua tecnica, voluta per rigirare la frittata in qualche modo o se è proprio una tua caratteristica naturale (molto comune anche ad altri - tra l'altro), che putroppo però ti porta ad immaginare letteralmente tante cose che non ho mai detto né sostenuto e che confonde il tuo discorso con me. Ti faccio un esempio: “ Vedi, Occhiodelcigno, se sono entrato in questa discussione è proprio per lo stesso motivo, visto al contrario, per cui tu l'hai aperta: non trovo accettabile che ci sia chi pretenda di far passare teorie, a mio giudizio quantomeno ingenue, come verità assolute, proposte col piglio di chi si sbeffeggia di decenni di studi, di dibattiti critici e teorie sull'argomento. „ qui stai affermando che io ho aperto il topic per: - far passare teorie ingenue come verità assolute = mentire - sbefeggiare = prendere in giro crudelmente, ecc... proprio come ti era successo la prima volta che mi inviasti un messaggio privato, nel quale, in modo sottile, mi imputavi di essere sarcastico = inteso come schernire o umiliare qualcuno o qualcosa Ora, io non penso di averti mai dato del cretìno né direttamente né in qualche sottointeso ... però vedo invece che tu ti impegni un bel po' ad offendere per bene e senza mezzi termini. Ci può stare, ognuno ha i suoi modi, però facci caso prossimamente in onore della nostra amicizia. Secondo esempio: “ La tua, più che una crociata contro gli infedeli dello specifico fotografico, è ormai una battaglia contro i mulini a vento condotta più con i pugni sbattuti sul tavolo che con lo spleen ed il romanticismo di Don Chisciotte. „ Altra Immaginazione, che sinceramente non capisco da dove possa uscire (e come al solito non mi dai mai una risposta alle domande che ti pongo - chissà perché? ) ... in quanto la mia non è una battaglia, ma soltanto una semplice presa di coscienza condivisa ... e non c'è bisogno di sentire il parere degli esperti sul campo: un disegno fatto a mano o col mouse NON è una fotografia, nemmeno se ci scriviamo a lato "Photographer" ... e rido di gusto mentre lo dico, proprio perché non sono io che sbeffeggio loro, ma sono quei citrulli che non capiscono la differenza tra un disegno ed una fotografia, che si auto-sbeffeggiano da soli .. io proprio non devo fare nulla, fanno tutto loro Qui forse hai delle vaghe idee in merito, più o meno rientranti nel tema “ Si giudica il risultato finale e, non ti nascondo, che sono il primo a non sopportare chi, senza nessuna valida ragione espressiva, stravolge lo specifico fotografico per dare ascolto alle mode, inseguire vana originalità, cercare di stupire o, peggio, ottenere facili consensi di popolarità in qualsivoglia sede. Almeno su questo penso si possa concordare. „ ecco, a proposito dello specifico fotografico , io specifico e specificherò sempre e comunque a chiare lettere che se si parla di fotografia, di una fotografia poi bisognerà presentare l'immagine, altrimenti se l'immagine è di un disegno grafico o di un "cartone animato" (tanto per fare il solito esempio che un giorno poi ti spiegherò meglio), non si può più parlare ragionevolmente di fotografia = il disegno della Luce. Se è questo che intendevi anche tu, allora siamo d'accordissimo, mentre se tu ti limiti a differenziare tra la "pattumiera non fotografica", per ciò che riguarda la tua sopportazione di mode, originalità, invalidità espressiva, lo stupire, la ricerca dei consensi e la popolarità ... a me questi argomenti non toccano particolarmente. Ovvero, per me deve esserci la piena libertà d'epressione a chiunque e in qualunque modo lui voglia, se non lede nessuno in nessun modo. “ Sarà semmai una scelta etica, morale, espressiva del fotografo cercare di avvicinarsi o meno alle caratteristiche di verosimiglianza della fotografia. ... Anche su questo tema fai l'errore ingenuo di pretendere di porre dei paletti e delle regole. A me sembra inutile ed antistorico. „ I paletti, non li metto io! .. a me non interessa nemmeno mettere dei paletti, ma siccome è la realtà a metterli 'sti paletti, o l'immagine è di una fotografia, oppure non è fotografia. punto ... per me la realtà concreta delle cose ha parlato molto chiaramente. O è una bicicletta o è un motorino, o è una mela o è una pera ... la realtà dice solo la verità delle cose, non può imbrogliare su niente e su nessuno. Per me, questo è un principio talmente tanto semplice e chiaro, che quando vedo qualcuno sbatterci la testa contro, con tutto il suo io, non so mai se dispiacermi veramente o ridere come un dannato ( / ). Spesso per rievocare questo principio, uso il 2+2=4 ... è una analogia, una metafora (per chi è duretto di comprendonia) del = le cose stanno così perché stanno così e non perché lo dico io, ecc... Quindi, nonostante ognuno abbia il libero arbitrio di decidere cosa fare (ciò che tu chiami scelta etica, morale, espressiva, ecc), indipendentemente da chiunque altro o da regolamenti e balle varie, se l'immagine che esce da 'sto minchia di PC è un "disegnetto" ricreato col mouse e qualche software di grafica digitale, è inutile cercare di stabilire le etiche o le morali, tanto quella NON sarà più una fotografia !!! (per me è così semplice quanto limpida, la cosa). Semmai si dovrebbe comunicare l'intenzionalità di voler utilizzare un disegno al posto di una fotografia, per esprimere il proprio messaggio. E sarebbe anche più forte, perché AUTENTICA !!! Altrimenti non si capisce più quando una foto è veramente una fotografia o no, e tutte le immagini avrebbero soltanto il solo senso del messaggio che portano, indipendentemente dal come vengono realizzate = morte della fotografia , quella vera fatta con la LUCE, e vita perpetua alla pittura e all'arte visiva unicamente creativa (nel senso letterale = fatta a mano). Io sono per la fotografia, che viva ancora parecchi secoli ... e perché questo accada bisogna fare da subito la differenza dovuta, rispetto alla non-fotografia. Credo proprio sia una bella frescata, utilizzare la fotocamera per poi ridipingere la sua immagine facendo delle opere bellissime, ma totalmente avulse dalla fotografia. Franco, prova ad usare solo le fotografie per fare "arte" seriamente, sempre che ti interessa essere fotografo o meglio fare fotografia d'Autore.

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user46920 | inviato il 19 Giugno 2016 ore 3:08
Caputo: “ E' una presa di posizione ,quantomeno interessante.La fotografia cosi' concepita sfocerebbe nella una mera illusione del tantativo dell'uomo di fissare, rappresentare, qualcosa di piu' grande che cerca di afferrare e del quale si sente partecipe,ma di cui non è propriamente artefice,o solo in parte.Un autore un po' esautorato. „ mi fa piacere che possa essere quantomeno interessante .. anche se non era proprio quello il senso compiuto, però è automaticamente venuto alla mente anche a me. impossibile non notarlo. “ L'arte è di tutti è per tutti è in tutte le cose è in tutti,potrebbe essere...Cos'è l'arte?Una proiezione di qualcosa il desiderio di espirarsi a...E la luce illumina, non illumina forse il buio?Eppure illuminano e fissano,ma c'è chi dice che qualcuno puo' vederlo e che non è piu' come prima... „ |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 0:35
Nella domanda cos'è la fotografia,in una sintesi o quando si confrontano le risposte,emerge, oltre la definizione piu' o meno tecnica,il percorso personale,il proprio modo di approcciarsi al mezzo fotografico e al mondo esterno,o la forma della risposta.Quando si sente il pensiero di certi autori al cospetto del nuovo,è un alzata di scudi.Qualcuno ha avanzato perfino l'idea del bollino per la foto doc e quella pesantemente ritoccata...Prova a far solo notare che forse,la foto non sarebbe proprio cosi',che la luce ha inciso la pellicola o il sensore,in modo leggermente diverso(immagini ordinarie senza scomodare l'arte..)e parte un disco rotto. Discutendo di un certo stile,è stato segnalato, che si è lavorato su alcune tonalita',ricostruendo poi un solo raggio di luce e nel frattempo ci si pone la domanda dell' fatidico momento giusto da indovinare e dell'importanza della luce. |
| inviato il 20 Giugno 2016 ore 9:37
E allora? |
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