| inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:38
Eh no......Ho avuto le ottiche Zuiko e confermo la loro qualità. Ma Leitz era superiore. Però ho sbagliato a dire pellicola.Dovevo specificare: pellicola invertibile. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:40
 Leitz 350 4,8 Telyt Esempio di progressività dello sfocato. Le ottiche moderne hanno sfocature marcate ma il soggetto a fuoco gli è incollato sopra come in un collage. Manca la profondità. |
user39791 | inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:41
In molti casi erano al top, secondo me, poi qualche ciambella senza buco come il 100 2 l'anno fatta pure loro. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:01
Rigel confermo anche io la bonta' di molti zuiko... ai tempi molti amici imbollinati passarono agli zuiko perche' ritrovavano la stessa fedelta' cromatica dei leica ad una frazione del prezzo e la qualita' in molti casi non era dissimile. Trovo il timbro di certi zuiko molto "intrigante" :-) |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:02
lo zuiko, meno contrasto di altri obiettivi ma una risolvenza eccelsa. |
user39791 | inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:21
Il 55 1,2, se pur privo di lenti asferiche e vetri speciali, regge ancora il confronto con i superluminosi moderni. Non parliamo poi di gioiellini assoluti come il 21-24-28-35-85 tutti f2. Siamo a metà anni 70' e altre case manco se li sognavano obiettivi così piccoli, leggeri e super performanti. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:23
ma oly a scelto la strada del 4/3. incredibile, erano davvero i maestri della miniatura su FF. |
user39791 | inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:26
E' vero. Sarei curioso di vedere ora all'opera i progettisti Zuiko di quarant'anni fa! |
user39791 | inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:31
Mi sono andato a cercare i dati di queste ottiche: 21 f2 250 grammi 24 f2 275 grammi 28 f2 245 grammi 35 f2 240 grammi 55 f1,2 310 grammi 85 f2 260 grammi |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 22:36
Ecco, parliamo un po' degli Zuiko (anche perchè ora ho trovato l'accoppiata che non fa entrare luce). Ho avuto mesi fa il 21/3,5 usato su 6D. Ora ho il 24/2,8 e devo dire che tiene botta anche al modernissimo 16-35 canon ad una frazione dell'ingombro/peso. Gestisce bene il controluce ed è molto risolvente. Questo è un 3000pixel su A7 postimg.org/image/pfb9osxxn/full/ Poi ho anche il 50/1,4 e questo è sempre un 3000pixel a 1600iso su A7 @F2 postimg.org/image/3xbnym8y3/full/ Mica pizza e fichi. Difatti, per l'ampliamento in basso, l'alternativa al voight 15 potrebbe essere lo Zuiko 18/3,5. Qualcuno lo conosce? Oltre a questo, comprando la A7, mi sono trovato compreso nella fornitura, anche un adattatore per ottiche M42 ma le conosco molto poco, qualcuno può erudirmi? |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 11:24
Il 18/3.5 AIS su digitale, perlomeno con D3 e D700, oltre che il flare soffre di una fortissima vignettatura, tale da essere difficilmente correggibile fino a quando il diaframma non è parecchio chiuso. Ne parla Rorslett: www.naturfotograf.com/lens_wide.html "On the FX: D3, extreme vignetting occurred when the f/3.5 aperture is used. Only the very centre of the frame is properly exposed. Never have seen anything remotely like this before and I'd say the result here is pretty much useless. However, the situation improves when the lens is stopped well down and at f/11, all of the frame except the extreme corners are free of vignetting and appear sharp. The close-ups looked better than the more distant shots. So, on a D3, this lens is for the people with specialised interests only. Not recommended for general use on the D3." Aveveva rilevato questo problema con la D3, e ho letto in rete di uno che lo lamentava con una D700 (stesso sensore). Non so se con i sensori più recenti le cose vanno meglio. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 12:04
Lo schema 20/2.8 AIS è lo stesso che ritroviamo sul 20/2.8 AF-D attaulmente in listino. www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/ultrawide www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/AFNikkor/ www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/AFNikkor/ E' probabilmente il miglior Nikkor 20mm manuale. Il suo progetto è opera di da Ikuo Mori, uno dei grandi lens designers degli anni d'oro della Nikon. A pagine 9 e 10 di questo articolo di Marco Cavina www.marcocavina.com/articoli_fotografici/articolo-Nikkor-20mm-prototip si nota come Ikuo Mori abbia ricavato lo schema del 20/2.8 dal precedente 20/3.5 AI e AIS, adottando il dispositivo CRC brevettato da Nikon, sdoppiando una lente in due rese flottanti tra di loro. La misura di tutte le lenti è proporzionalmente maggiorata. In tal modo si ridusse radicalmente la tremenda curvatura di campo che affliggeva l'f/3.5. Tuttavia il fatto di avere una lente frontale di maggior diametro e due passaggi vetro-aria in più ne attenuava la proverbiale resistenza a ghosting e flare. Scrive infatti il solito Rorslett dell'f/2.8: "It cannot however match its f/3.5 predecessor when it comes to low flare and ghosting so is less suited for shooting into the sun." E dell'f/3.5: "I tend to bring it with me just for those dramatic shots into the sun and set the aperture to f/22 to obtain a nice star-shaped sun. Otherwise, f/8 gives the sharpest results." In effetti io uso tutt'ora il mio 20/3.5 AI, che possiedo dal 1981, proprio per questo di scatti: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1717775 |
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