| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:06
“ ma chi ha detto tutto quello per cui arrivi col mitra durante una conversazione da siesta dopo-pranzo „
È una tua considerazione personale, non dimostrabile e contraddetta dai fatti (basta leggere) 
Il mio tono era scherzoso, ma rinnovo l'invito, con tutte le faccine al loro posto 
Torniamo in topic? |
| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:09
(btw, per la mia ho comprato un meraviglioso tasto rosso. Non fa pendant con nulla, ma mi piaceva!  Che faccio mi autoelimino perchè ho ceduto al vezzo?)
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| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:10
“ Foenis, non era per te , rileggi „
Sì, adesso si capisce.. |
| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:13
Credo che la miglior cosa sia affiancare una ML a una reflex...alla fine è la cosa più sensata.
Ci sono dei giorni che vorrai una reflex...e giorni una ML.... siamo fatti così.... |
user14103 | inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:20
Fin che avro tempo e voglia di fotografare mi terro i miei 18 kg di corredo ...certo potrei avere piu soldi in tasca (parecchi)fotografare lo stesso con i stessi risultati ...ma il fascino della reflex per me rimane ineguagliabile . Come come ripeto ognuno ha le sue esigenze ... e le rispetto ma io non farei mai il passo... |
| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:52
“ Credo che la miglior cosa sia affiancare una ML a una reflex...alla fine è la cosa più sensata.
Ci sono dei giorni che vorrai una reflex...e giorni una ML.... siamo fatti così.... „
mi sembra la cosa più sensata letta fin'ora.
l'una non sostituirà mai l'altra, ne si può pensare di attaccare un 70-200 ad una ML, imho sarebbe ridicolo.
Poi qualcuno preferisce essere ancora più leggero con lo smartphone, e la trovo una decisione rispettabilissima.
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| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 14:04
il problema è il peso inutile portato in giro, quello usato solo per dividere le orecchie...... |
| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 14:15
Siete troppo veolci.
@Fox: sui pesi abbiamo già "dicusso" ma va bene così. Dico solo una cosa: i due chili di Paco contemplano due ottiche f/4 costante e, secondo me, non è cosa di poco conto. Poi è vero che le foto si fanno anche a f/variabile (almeno io ci sono sempre riuscito )
@Foenispro
Concordo con Stile70. Il fatto che oggi il segmento ML cammini tranquillamente con le sue gambe non deve far dimentaicare che tutte le case (chi più, chi meno) che oggi operano in questo segmento si sono scontrate con Canikon nel segmento reflex senza successo (a prescindere dalla qualità spesso notevole dei loro prodotti). Ma i motivi sono poco importanti. Oggi il sistema non è un ripiego e su questo siamo d'accordo.
Non condivido però alcuni passaggi del tuo ragionamento:
“ In realtà questo potrebbe rivelarsi più una zavorra che un vantaggio (vedi precedenti esperimenti delle serie M e compagnia cantante): i fatti dimostrano che la scelta vincente è stata quella di rinnovare assieme i corpi macchina e le relative ottiche, pensate e realizzate specificamente per il nuovo sistema.
I vari accrocchi di adattatori mirati ad utilizzare le ottiche già esistenti non avrebbero molto futuro (come non ne hanno avuto nei già citati esperimenti), né risulta conveniente immaginare macchine ridotte in peso ed ingombri circolare con certi "dinosauri" attaccati al bocchettone in modo surreale, ma soprattutto anti-ergonomico... „
In merito ai sistemi ML di Canikon, per Nikon non dico nulla (a me una CSC con sensore da 1" convince poco), ma per quanto riguarda Canon con l'uscita della M ha fatto un nuovo attacco EF-m che, a oggi, conta 3 zoom che coprono da 10 a 200 mm e un fisso pancake da 22. Niente di trascendentale ovviamente e anche come corpo siamo ben lontani (io credo volutamente) da certi livelli. Ma il sistema c'è e non deve passare per forza da un adattatore. Nel 2013 in giappone con la sola M Canon ha fatto il 9 % del mercato, Nikon con i vari modelli non è tanto lontana. Se (anzi quando) faranno sul serio non sarei così certo del fatto che non possano prendere il mercato di massa. Poi Oly e Fuji resteranno una spanna sopra come qualità (e come prezzo), ne sono certo, ma avranno una concorrenza non trascurabile.
Infatti, i numeri non li fanno quelli che sono definti "fotoamatori evoluti" ma li fanno quelli che scatto in piazza San Marco con il flash pop up alzato. Gli euro di questi consumatori hanno lo stesso valore degli altri e non solo per Canikon. Quello che manca ai sistemi ML sono le entry level (anche come prezzo) e la distribuzione. Una 1200D la trovi a 350 euro con ottica kit fra il banco degli affettati e quello del pane, e qualche volta ci puoi pure applicare uno sconto 20%. Io non credo che Canon non sia in grado di fare una Eos M con la qualità di una 1200D a 350 euro, è solo una questione di tempo perché con l'attacco EOS-m il solco è tracciato.
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| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 14:18
“ Preben Elkjaer
In ogni caso, rinnovo l'invito sul motivo della nascita del 24x36. „
La Leica cambia radicalmente la storia della macchina fotografica: non è il miglioramento di qualcosa già esistente ma un progetto rivoluzionario che ridisegna la fotocamera inventando una impostazione dei comandi che nessuno ha più modificato. Per questo motivo è universalmente riconosciuta come la pietra miliare che segna l'inizio della storia moderna della fotocamera.
La Leica introduce il formato 24x36, il caricatore metallico per pellicola 35mm con doppia perforazione (in seguito modificato dalla Kodak in funzione della produzione industriale e codificato nel 1934 "135") e realizza il sogno di Oskar Barnack "un piccolo negativo per grandi foto". Barnack (1879 - 1936) era un fotoamatore con idee chiare sulla macchina fotografica ideale: piccola, leggera e con ampia autonomia, senza dover rinunciare a negativi di alta qualità. All'inizio del '900 si trattava di un sogno impossibile e Barnack aveva già fallito varie volte nel tentando di modificare opportunamente alcune fotocamere per lastre in vetro. L'occasione giusta gli si presentò nel 1913 quando, come dipendente di Ernst Leitz, progettò una cinepresa. La storia ufficiale racconta che Barnack pensò di costruire una semplice macchina fotografica per determinare l'esatta sensibilità della pellicola cinematografica, dato che al tempo non c'era altro mezzo che sviluppare uno spezzone di pellicola esposta. Probabilmente invece Barnack approfittò dell'occasione per fare l'ennesimo tentativo di fotocamera "piccolo negativo per grandi foto" perchè nel prototipo aveva già scelto di raddoppiare le dimensioni del formato cinematografico 18x24 ed inserito un contafotogrammi numerato fino a 50, veramente troppo per una macchinetta destinata a fare solo qualche scatto di prova. Barnack usò il prototipo per molti anni, ed alcune foto sono giunte fino a noi: la qualità era decisamente buona e "la macchina di Barnack" fu apprezzata anche da Leitz.
Tuttavia il progetto di Barnack rimase inattuato fino all'indomani della prima guerra mondiale quando Ernst Leitz, in un contesto di profonda crisi economica, fu costretto a scommettere su un prodotto nuovo e diverso per rilanciare la propria industria. Allora vennero migliorati l'otturatore ed il contapose, la fotocamera fu dotata di un mirino e di un obiettivo progettato appositamente per il nuovo formato. Fu inventata la cassetta a tenuta di luce che, pre-caricata in camera oscura, permetteva di cambiare la pellicola alla luce del giorno e consentiva grande autonomia senza aumentare le dimensioni della macchina. La scelta del rocchetto ricevitore per i fotogrammi esposti rese necessari un comando di sblocco ed un altro per riavvolgere la pellicola. Una preserie di 30 pezzi leggermente diversi fra loro venne sottoposta giudizio dei fotografi nel 1923 e nel 1925 la Leica (Leitz camera) fu finalmente proposta al mercato.
La prima serie ad ottica fissa fu seguita da altre ad ottica intercambiabile, prima con attacco non standard (ogni fotocamera richiedeva obiettivi personalizzati) e poi standardizzato. Il grande successo della Leica stimolò molti altri costruttori, primi fra tutti Zeiss, che introdusse l'ambiziosa Contax, e Kodak, che iniziò a produrre caricatori di pellicola preconfezionati per il nuovo formato ed una macchina dal prezzo più popolare, la Retina. Essi consolidarono il successo del nuovo standard fotografico e del nome Leica perchè per decine di anni il 24x36 venne chiamato semplicemente "formato Leica".
Non so, però, se sono stato promosso. |
| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 14:19
All'inizio, per un pò, ho affiancato la ml alla reflex, poi ho venduto tutto per tenermi solo la ML.
A differenza di molti, avere due corpi diversi (che fondamentalmente non condividono il parco ottiche) non mi piace.
Ovviamente questo vale per le mie esigenze, in quanto la mirrorless copre tutti i generi che mi interessano. |
| inviato il 10 Dicembre 2014 ore 14:35
“ Che francamente, con alcuni proclami fatti in questo thread, cozzano abbastanza.... „
certamente non con il mio ...
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