| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 10:57
“ Per quale astruso motivo il BN da pellicola sarebbe " migliore" ( in che senso ?) „ Se fior fior di fotografi-registi top (che potrebbero permettersi qualsiasi soluzione) continuano ad usare la pellicola; che dici ci sarà un motivo? |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 11:16
Ed i fior fior di fotografi e registi top che invece continuano ad usare il digitale non hanno un motivo? |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 11:19
Si ma con una Monochrome se fotografi una rosa rossa su foglie verdi cosa esce ... ? Vale per qualunque situazione con colori simili per riflettanza.... Come crei il contrasto.... Un filtro rosso ti toglie 3 stop |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 11:25
“ @Speedking Si ma con una Monochrome se fotografi una rosa rossa su foglie verdi cosa esce ... ? Vale per qualunque situazione con colori simili per riflettanza.... Come crei il contrasto.... Un filtro rosso ti toglie 3 stop „ Basta che non tolga le spine. Battutina a parte , se della rosa mi interessa il colore, vado di colore, se invece sono attratto dalla forma cerco di far risaltare quella mettendo in secondo piano le foglie, o sfocandole, o riservando ad esse una piccola parte dell'inquadratura, oppure sfruttando condizioni di luce che facciano risaltare la rosa e mettano in ombra il resto. Però far tutto ciò dopo è più comodo . |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 11:36
“ E' prendere in giro le persone, secondo me, fare una foto a colori, poi toglierli e sapete che i grigi sono slavati, non servono a nulla. „ Se il mondo è a colori e fai una foto in bianco e nero, non è un prendere in giro? E la fotografia a infrarosso allora? Trollate a parte credo che, a differenza della fotografia a colori, nel bianco e nero devi ragionare molto di più sul contrasto. Ci sono foto che funzionano meglio a colori e altre che funzionano meglio in bianco e nero. So di fotografi che settano il mirino delle ML in bianco e nero per avere una miglior previsualizzazione della scena, io ci ho provato ma mi trovo meglio a inquadrare se vedo i colori reali. |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 12:08
“ Ed i fior fior di fotografi e registi top che invece continuano ad usare il digitale non hanno un motivo? „ Sono liberissimi di farlo. Dire che oggi il bianco e nero analogico non ha più ragion d'essere è una cazzata. www.kodak.com/en/motion/blog-post/robert-eggers-the-lighthouse/ |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 12:11
“ Se fiori fior di fotografi-registi top (che potrebbero permettersi qualsiasi soluzione) continuano ad usare la pellicola; che dici ci sarà un motivo? „ Si è molto ridotta la percentuale di film importanti ripresi su pellicola, vuoi per il maggior costo e difficoltà. Vuoi per un uso intensivo degli effetti speciali, ormai presenti anche in film dove non pensiamo ci siano (cercate "invisible fx" su Youtube). Spesso viene usata pellicola solo per avere certi toni vintage più difficili da raggiungere col digitale. Spesso si usano lenti degli anni '70 per avere effetti retro ma in digitale, quindi alla fine vale tutto e il contrario di tutto. Scorsese ha una certa età, ha ripreso l'ultimo film su pellicola, penso sia difficile per lui e i suoi principali collaboratori riconvertirsi. Oppenheimer pure, probabilmente scelta stilistica per il periodo che copre il film. Mission: Impossible tutto digitale, tanti effetti speciali. Barbie Digitale Arri Alexa 65. etc etc Se siete curiosi qui ci sono le info (quando disponibili in giro per il web o ricavabili da interviste e foto sul set) su come sono stati girati film più o meno famosi. shotonwhat.com/ |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 20:19
“ la premessa sbagliata è che un bianco nero non potrà mai rispecchiare la realtà, perché la realtà è a colori (secondo la nostra visione). Quindi la ricerca spasmodica della fedeltà di un bianco e nero è un ossimoro. „ Tykos ma questa premessa dove la vedi? La frase che hai citato è "Per foto in bianco e nero che vogliono essere più fedeli alla realtà", non c'è nessuna pretesa di rispecchiare la realtà con un bianco e nero nè una ricerca spasmodica della realtà, per capire il senso della frase basta leggerla nel contesto in cui è stata usata. Due modi diversi di ottenere il bianco e nero: partendo da un sensore monocromatico e partendo da un sensore a colori. Nel primo caso i valori di luminanza di partenza sono interamente letti dalla luce della scena, nel secondo caso sono parzialmente letti e poi ricostruiti tramite stime. Nel primo caso si hanno una serie di vantaggi tecnici oggettivi, ma si è limitati dai filtri se si vogliono alterare i toni di specifici colori, nel secondo caso si hanno una serie di svantaggi, ma si hanno molte più possibilità nel modificare i toni dei singoli colori. Quindi l'unico vantaggio del partire con un sensore a colori è questo, la possibilità di alterare facilmente la luminanza di soggetti di questo o quel colore rispetto a quanto riportato dalla luce che essi riflettono, per il resto sono solo svantaggi e approssimazioni. Dove scrivo la condizione del voler essere più fedeli alla realtà, sto ipotizzando una situazione in cui andare ad alterare questo o quel soggetto per farlo risaltare/mascherare rispetto agli altri non è il focus della fotografia, una situazione in cui i rapporti tra i toni nei diversi colori sono più fedeli, una situazione quindi dove l'unico vantaggio dell'utilizzate un sensore con matrice a colori viene meno e quindi il sensore monocromatico porta solo benefici. Posso capire se qualcuno mi dice che la nostra sensibilità oculare non è identica nelle diverse lunghezze d'onda, che quindi la realtà che noi vediamo non è perfettamente rappresentata dalle luminanze assolute presenti nella luce visibile, e che quindi "correggere" tali luminanze rispetto ai colori in qualche modo può essere usato per avvicinare il risultato alla realtà per come la vediamo ad occhio nudo, sarebbe un discorso di fino, diciamo che io stavo pensando di più a situazioni in cui si alterano i toni di soggetti/aree colorate per fini artistici, quindi in una direzione di alterazione della realtà e non di affinamento. Ad ogni modo quella frase non era usata nella presunzione di poter rispecchiare la realtà, semplicemente distingueva due casi, in cui il vantaggio (unico) dell'utilizzare un sensore a colori per ottenere una foto in bianco e nero risulta essere rilevante oppure no. E dove non lo è... Il sensore monocromatico la vince su tutto il resto. “ Con una fotocamera monocromatica (Leica o Pentax) si subisce la interpretazione dei colori e la loro trasformazione in scala di grigi del produttore „ Non c'è un'interpretazione dei colori, si rilevano le luminanze e basta, il sensore non li distingue i colori quindi non può interpretarli, non si subisce nessuna particolare scelta, semplicemente è resa non possibile tale scelta da parte dell'utente in postproduzione. Due fotocamere monocormatiche diverse possono avere curve di gamma differenti, ma NON rispetto ai colori. |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 22:12
Le luminanze registrate dipendono dal filtro (colorato) montato sulla monochrome. Tale filtro incide sulle luminanze registrate. Occore pero' fare un passo indietro. L'occhio umano (diversamente dal sensore al Si) non vede la luminanza dei colori allo stesso modo, cioe' la luminanza registrata non e' indipendente dal colore stesso. Si dice che ha una sua sensibilita' spettrale. La funzione di questa filtratura, che agisce nel campo del visibile e che si aggiunge a quelle degli UV e degli IR, dovrebbe essere rendere la sensibilta' spettrale della fotocamera vicina a quella dell'occhio umano. Lo stesso principio si ha per le pellicole pancromatiche. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 0:14
Perché mai si vorrebbe riprodurre la realtà con una foto? Anche se lo volessi, non ci riusciresti. Trovo che le foto che cercano di riprodurre al meglio la realtà siano le più noiose. Non è una pipa, è solo la foto di una pipa. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 0:55
E' così difficile capire che nel sistema RGB della fotocamera anche i grigi sono colori? croma in greco significa colore, monochrome significa che ha un solo colore, che è un modo per rilevare la peculiarità di tutti i grigi: il valore di rosso è uguale al valore di verde che è uguale al valore di blu. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 7:08
Gian Carlo per poter "interpretare" i colori, devi averli i colori. Tutte conversioni che hai citato sono effettuate da programmi a cui vengono fornite le informazioni sui colori e loro effettuano una conversione, un sensore monocromatico le informazioni sui colori non le ha, semplicemente perchè non le rileva, non le distingue, il file raw che sforna un sensore monocromatico NON è "a colori". Sono esempi che non c'entrano nulla. Non ho mai avuto una fotocamera con sensore monocromatico, dalle mie letture mi risultava che davanti al sensore ci fosse solo un filtro che taglia infrarossi e UV, lasciando passare solo la luce nello spettro del visibile. Simone Rota sostiene che tale filtro agisca invece anche alterando il passaggio di altre frequenze nel visibile, per simulare la sensibilità dell'occhio umano alle diverse frequenze. Se effettivamente è così (cosa che per me è una novità, e che sarebbe certamente interessante), allora diventa vero che viene applicato un profilo di conversione dei colori, perchè tale filtro altera la luminanza che raggiunge il sensore (che i colori non li distingue) in base al colore. Se Simone è sicuro di quel che dice, lo ringrazio dell'intervento, come ho detto sapevo altro. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:05
“ Gian Carlo per poter "interpretare" i colori, devi averli i colori. Tutte conversioni che hai citato sono effettuate da programmi a cui vengono fornite le informazioni sui colori e loro effettuano una conversione, un sensore monocromatico le informazioni sui colori non le ha, semplicemente perchè non le rileva, non le distingue, il file raw che sforna un sensore monocromatico NON è "a colori". Sono esempi che non c'entrano nulla. „ Quindi secondo te la scala di grigi di una Leica e di una Pentax (monocromatiche) è identica perchè nessuna delle due interpreta i colori? Può essere ma io lo dubito fortemente. Le stesse pellicole BN avevano rese diverse e risposte diverse ai vari colori, come mai? Eppure in quelle pellicole c'erano solo dei cristalli di alogenuro di argento. Ovvio che confrontare vari software di conversione in BN di RAW RGB è diverso e non c'entra nulla con la tecnologia dei sensori monocromatici. Purtroppo (o per fortuna ) nemmeno io possiedo fotocamere monocromatiche, però le mie supposizioni sono che, sia nelle pellicole BN che nei software, tutti interpretano a modo loro la scala colori, perchè mai solo nelle monocromatiche questo non avviene? Sbaglio? Può essere eh, ma vorrei averne una dimostrazione pratica con due files delle monocromatiche Leica e Pentax che dovrebbero essere uguali, altrimenti parliamo di teorie e tecnologie costruttive che nessuno di noi conosce |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 8:10
Ancora non capisco perché tutto questo sia così importante. Il blu viene visualizzato più scuro del giallo, credo che questa consapevolezza sia sufficiente. Quanto sia grande la differenza non è importante per me e se voglio posso fare il contrario in Lightroom. Quindi il giallo è più scuro del blu, poiché ci sono 8 cursori per i colori quando si passa al profilo B/N nel modulo sviluppatore. |
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