| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 13:37
Secondo me è ridicolo il tuo difendere un ladro.
Non ha condiviso, ma evidentemente hai problemi a leggere.
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| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 14:09
“ "Questo collega fa parte del direttivo di una associazione sportiva e molto gentilmente aveva realizzato vari servizi fotografici a costo 0 all'associazione per usarli su facebook, Instagram e sito internet."...
"Qualche mese dopo la segretaria/tesoriera dell'associazione aveva scaricato, senza dire nulla a nessuno, delle immagini per caricarle su facebook e instagram."
"Sono foto a edifici e l'utilizzo, come più volte scritto, era specificato."...mah!!!...non comprendo, trovo tutto assurdo, sono senza parole. Alla fine per come scrivi la segreteria ha semplicemente condiviso le immagini sulla sua pagina fb è Instagram...è quindi?...tra poco viene fuori anche che il profilo è privato. Trovo la questione ridicola è di basso livello...punto di vista prettamente personale. „
Il tuo punto di vista coincide perfettamente con il mio |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 15:19
Se qualcuno pubblica sui social senza averne autorizzazione una foto fatta da me, a titolo gratuito, che ho permesso a qualcun altro di utilizzare, allora il massimo che posso ottenere è di fargliela ritirare.
Mai riuscirò (e neppure ci proverei) a farmi dare del denaro per pubblicarla.
Per riuscire a farti pagare per delle immagini ci deve essere un accordo commerciale che precede la fornitura di queste. Altrimenti, al massimo, si tratta di una pubblicazione illecita che deve essere ritirata.
C'è un'agenzia che vende le mie foto. Nella sostanza il meccanismo è questo.
Permettetemi una battuta: ci sono fotografi di eventi che a malapena riescono a farsi pagare quando un accordo commerciale esiste, figuriamoci quando questo non c'è.
A FotoCaldani chiedo di tenerci aggiornati, perché se il suo amico riesce a farsi pagare per questa faccenda gli offrirò una cena. |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 15:20
"Secondo me è ridicolo il tuo difendere un ladro."..i ladri son ben altri. Ripeto sono curioso di vedere la pubblicazione è le foto... soprattutto le foto ma vedo che hai problemi nel linkare dove queste appaiono che tu chiami furto ma ho la sensazione che si tratti di una semplice condivisione (prassi molto diffusa sui social). Già il fatto che il tuo amico abbia autorizzato la pubblicazione delle foto su facebook/ Instagram avrebbe dovuto mettere in conto eventuali condivisioni o furto immagini (un professionista lo sa bene). L'unica che può chiedere la rimozione della foto credo sia l'associazione sportiva...non credi che sia un po' una barzelletta? |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 15:21
“ A FotoCaldani chiedo di tenermi aggiornato, perché se il suo amico riesce a farsi pagare per questa faccenda gli offrirò una cena. „
Ok! |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 15:31
“ ma ho la sensazione che si tratti di una semplice condivisione „
hai una sensazione che non corrisponde alla realtà, perchè ho già spiegato cosa e come è avvenuto.
“ non credi che sia un po' una barzelletta? „
fa ridere il fatto che per voi sia accettabile...quello sicuro. |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 15:40
Accettabile o meno è così, è grave che un professionista non ne tenga conto visto che è stato proprio lui (verbalmente) ad autorizzare la pubblicazione sui social della società. A prescindere autorizzazione o meno se per lui è un problema che ciò possa accadere la miglior cosa è non accettare questi impegni. |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 15:41
“ verbalmente „
hai parlato con la società? |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 16:14
"Il collega ha chiesto in maniera educata, più volte, che le foto non venissero usate su profili personali, ma solo della società (sito, facebook e instagram)." Lo hai scritto tu non io. Guarda sono curioso di vedere le foto è la pubblicazione incriminata è un problema? |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 17:38
“ Guarda sono curioso di vedere le foto è la pubblicazione incriminata è un problema? „
Penso che FotoCaldani non possa farci vedere la foto "incriminata" perché altrimenti il suo amico/collega presenterebbe il conto di 250€ anche a lui se la condividesse qui...  |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 17:44
Comunque se la foto originale ha una determinata dimensione, la semplice riduzione o alterazione della foto è un sistema che aggira qualsiasi copyright, a mio avviso. Per questo io non pubblico mai a dimensione intera ad alta risoluzione mie foto dalle quali posso fare un certo guadagno. |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 17:55
“ Io ho letto lo scambio di corrispodenza e alla cessione delle immagini veniva specificato "utilizzo pagina aziendale societaria, pagina Instagram societaria, sito internet. Ogni altra tipologia di utilizzo deve essere concordata".
„
e si che scrivo in maniera corretta e chiara  |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 17:56
“ Comunque se la foto originale ha una determinata dimensione, la semplice riduzione o alterazione della foto è un sistema che aggira qualsiasi copyright, a mio avviso. Per questo io non pubblico mai a dimensione intera ad alta risoluzione mie foto dalle quali posso fare un certo guadagno. „
A tuo avviso o c'è scritto da qualche parte? |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 17:58
“ ho la sensazione che si tratti di una semplice condivisione (prassi molto diffusa sui social). Già il fatto che il tuo amico abbia autorizzato la pubblicazione delle foto su facebook/ Instagram avrebbe dovuto mettere in conto eventuali condivisioni o furto immagini (un professionista lo sa bene). „
Sì, da una parte abbiamo il fotografo che vuole giustamente far valere i suoi diritti sull'utilizzo delle immagini, come si fa quando di un lavoro per un'azienda si possono concedere i diritti per un determinato tempo e per alcuni utilizzi specifici.
Dall'altra parte è come se volesse combattere il senso comune, una consuetudine ormai, per cui se non c'è un ritorno economico, ripubblicare una foto non fa altro che adempiere al suo scopo, cioè comunicare. Volerlo limitare è come voler fermare un fiume con le mani… Pragmaticamente ha poco senso. |
| inviato il 07 Febbraio 2023 ore 18:10
La discussione inizia con:
“ Discutendo con un collega è emerso un fatto avvenuto qualche anno fa. „
Ora, siccome sono passati anni, siamo ancora fermi alla fattura di 250€ non pagata e al collega che non rinnova la tessera dell'associazione? |
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