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Il PO con sempre meno acqua....3


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avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2022 ore 20:15

comunque, se coltivassimo canapa avremmo sicuramente benefici.

un ettaro di canapa produce ossigeno come 4 ettari di foresta, e' combustibile, e' una materia prima molto resistente e solida...
non ha bisogno di acqua come il mais...


Con un ettaro di canapa non dovresti manco preoccuparti di assumere operai per la raccolta, la guardia di finanza viene e lo fa gratis, anche di domenica mattina sul fresco.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2022 ore 21:53

Ricordo le tonnellate di arance schiacciate dai bulldozer negli anni '60-'70 e '80.
Venivano distrutte con i contributi della comunità europea.
Un delitto.

Questo è un articolo del 1984 anno in cui vennero distrutti 8 milioni di quintali.

ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/22/sotto-

TristeTriste

user207929
avatar
inviato il 07 Luglio 2022 ore 6:57

In Germania sono state avviate svariate coltivazioni di canapa per utilizzarla come isolante termico per gli edifici. Ricordo una bella presentazione al BAU di Monaco di circa 6/7 anni fa. Però è un materiale da isolamento che ha difficoltà ad essere accettato dai clienti e non riscontra un grande successo. Esiste anche in Italia, ma rappresenta una microscopica nicchia del mercato.
Forse si preferisce fare altro uso della canapa?MrGreen

user126772
avatar
inviato il 07 Luglio 2022 ore 7:12

Molti frutti sono lasciati sull'albero perché' il loro prezzo di vendita non copre il costo della loro raccolta.
Qualche anno fa mi son fermato in una stazione di servizio in autostrada in trentino. Ho visto delle mele e le ho comprate, pensando fossero locali. Tornato in auto ho fatto leggere l'etichetta (ero gia' presbite) l'etichetta e risultavano arrivare dal Sudafrica.....
Una volta tornato a casa con calma ho trovato la paga oraria media di una persona che raccoglie mele in Sudafrica.
Non sara' solo questo il motivo ma non possiamo pensare sia sano pagare 80 centesimi per un'ora di lavoro. E non e' sano neanche comprare le merci prodotte con simili costi.
Fine dell'OT.

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2022 ore 7:21

Molti frutti sono lasciati sull'albero perché' il loro prezzo di vendita non copre il costo della loro raccolta.
Qualche anno fa mi son fermato in una stazione di servizio in autostrada in trentino. Ho visto delle mele e le ho comprate, pensando fossero locali. Tornato in auto ho fatto leggere l'etichetta (ero gia' presbite) l'etichetta e risultavano arrivare dal Sudafrica.....


Non solo per le mele ma anche per tutto il resto se vuoi i prodotti della mia regione esci dall'autostrada, ai grill proprio non è posto per fare la spesa locale. Li devono vendere quello che dice il contratto.

avatarsupporter
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:15

Ricordo le tonnellate di arance schiacciate dai bulldozer negli anni '60-'70 e '80.
Venivano distrutte con i contributi della comunità europea.
Un delitto.


quello al sud, invece al nord i contadini riversavano il latte nei campi per le famigerate quote

il problema se ricordo bene, a livello comunitario andava data precedenza alle arance spagnole e al latte tedesco

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:28

a livello comunitario andava data precedenza alle arance spagnole e al latte tedesco
. . per la cronaca tutta quella questione delle quote era una mega t*fa ai danni degli agricoltori . . è finita in più di un processo con risarcimenti.Cool

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:31

La differenza è che il latte veniva buttato senza contributi comunitari.

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:36

La differenza è che il latte veniva buttato senza contributi comunitari.
. . mi sembra di ricordare che si buttava il latte come forma di estrema protesta sia per le restrizioni delle quote con relative multe che per il prezzo troppo basso.

user126772
avatar
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:38

Non solo per le mele ma anche per tutto il resto se vuoi i prodotti della mia regione esci dall'autostrada, ai grill proprio non è posto per fare la spesa locale. Li devono vendere quello che dice il contratto.


In autogrill le spacciavano per mele locali. Ero di passaggio e dovevo rispettare una tabelle di marcia ben precisa. E' comunque nei programmi futuri un lungo periplo dell'arco italo-franco-tedesco-svizzero-austro-sloveno alpino. Non mancherò' di assaggiare le primizie locali del trentino.

user198779
avatar
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:48

Che sfiga , alla stazione di servizio sulla A22 al passo del Brennero le vendevano a sacchi mi pare da 5 kg locali ne ho presi 2 ed erano buonissime.

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:48

Le arance ricevevano il contributo per la distruzione.
Il latte veniva buttato dagli allevatori ma non riceveva alcun contributo per la distruzione.

user198779
avatar
inviato il 07 Luglio 2022 ore 17:50

C'è da dire che per quote latte si basavano sul fatturato per assegnarle old correggimi se sbaglio, poi se ne fatturi solo la metà o anche meno...Triste

avatarsupporter
inviato il 07 Luglio 2022 ore 18:30

cirillo non confondiamo, la t*fa c'è stata, ma le quote erano una abominio, gli agricoltori avevano delle quote che erano inferiori alla produzione, solo che la mucca la devi mungere anche se non puoi vedere il latte, il risultato era riversarlo nei campi, e ti assicuro che gli piangeva il cuore ad un allevatore vedere buttare la sua fatica, il latte della mucca nella cultura padana ha un valore simbolico, è stato un insulto alla nostra storia essere costretti a buttarlo

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2022 ore 18:47

Lomography . . perfettamente d'accordo con le tue valutazioni, mi son dimenticato di dire che la t*fa era architettata a livello amministrativo, non era colpa degli agricoltori, ma hanno scaricato su di loro il problema. é una storia complicata che io non conosco nei dettagli ma conosco bene chi l'ha vissuta in prima linea, solo loro possono spiegare quello che hanno subito.

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