| inviato il 11 Luglio 2022 ore 9:32
Eh... ormai i tempi sono maturi Diego |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 10:13
Ci sono anch'io per l'uso della mitica Kodachrome, ho cominciato tanti anni fa con la 25 per poi passare alla 64 quando non è stata piu disponibile la prima. La 25 mi è piaciuta molto di piu, sia per i colori che per il potere risolutivo, chiaramente il tutto si pagava in termini di rapidità, quindi molto cavalletto e pose. Come avete detto già voi piu volte, il problema era proprio lo sviluppo, ci volevano settimane per attendere l'arrivo dei maledetti telaietti in cartone, ma era sempre un piacere scoprirne i contenuti, oggi sembra, anzi è scontato il fatto di poter vedere subito lo scatto eseguito, ma allora l'angoscia di aver indovinato inquadratura, esposizione e messa a fuoco, durava settimane quasi di fiato sospeso, sembra passata una vita!!! Anche dal punto di vista della conservazione sono d'accordo con chi mi ha preceduto, colori ancora fantastici a tutt'oggi, senza la minima variazione contrariamente alle Ekta , Agfa, Ilford ecc. decisamente decadute con dominanti vari e colori sbiaditi. Alla fine .....grazie Kodachrome con tutte le sue difficoltà. |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 10:15
Aggiungo che l'arrivo della Velvia 50 è stato un po il passaggio di testimone per un fotografo paesaggista, tecnologia nuova per quei tempi e risultati ottimi, ma la Kodachrome 25 non si dimentica mai. |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 10:58
Il lato migliore delle Kodachrome era l'intelaiatura, non perdonava un errore manco a pagarlo ma in proiezione quei telaietti minimizzavano il "popping" come nessun altro. E anche se gli angoli curvi non si potevano guardare alla fine erano pur sempre un utile escamotage per ridurre al minimo gli effetti della vignettatura |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 11:51
Vero, PAOLO, le diapositive nei telaietti di cartone sembravano " blindate". Mi è capitato qualche volta di toglierle da quel cartone: era un lavoraccio! Però si incurvavano pochissimo. Io usavo prevalentemente la 64, un accettabile compromesso. ANTONIOCERIANI: aspettare l'arrivo da una parte rientrava nei ritmi più compassati di una volta ( almeno per quanto ricordo io; ero giovane e , all'epoca, il tempo mi sembrava dilatato, e nel ricordo e nella nostalgia del passato anche aspettare settimane può sembrare piacevole e ammantarsi di magia). Però ricordo bene che, proprio perché l'attesa a volte mi annoiava, spesso mi indirizzavo alle Ektachrome e poi alle Agfachrome che sempre mi divertiva sviluppare da solo. Mi piaceva sfidarmi sullo sviluppo in proprio del bianconero e delle diapositive e sulla stampa in bianconero. E, forse proprio perché non le proiettano spesso, le mie dia hanno ancora colori molto vivi e gradevoli. STILE70: è ovvio che farne la scansione mortifica le diapositive ma si parla di quanto viene proposto. DIEBU: chi lo sa la tecnologia cosa ci proporrà nel futuro. Immagini eccezionali scattate coi cellulari? Non temo il progresso, magari ( volendo essere ad ogni costo ottimista) ci concentreremo sul significato, sul soggetto della foto, sulla sua composizione, magari i settaggi tempo/diaframma/iso potranno diventare una funzione successiva, a posteriori della foto, appannaggio della postproduzione. Chi lo sa.? Certo, io sono affezionato al solito modo di concepire la fotografia tramite la classica terna, ma chi lo sa quante meraviglie ci concederà il futuro e quanto cambieremo noi stessi |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 13:25
“ STILE70: è ovvio che farne la scansione mortifica le diapositive ma si parla di quanto viene proposto. „ del nulla quindi... perchè sulla base di diapositive scansionate e poi visualizzate a monitor non si può dire niente di sensato. adesso vi mando la foto degli spaghetti e poi mi dite se vanno bene di sale... |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 13:27
Ancora meglio quelle in plastica degli ultimi anni. Erano incollate e poi sigillate con una pressa a caldo. Aprirle era un guaio. Riguardo le attese ci sono diverse cose da dire. Personalmente mi ci ero abituato. Quando andavo in Sicilia, a volte immagini scattate in luglio le rivedevo a fine settembre, perché non mi fidavo di spedirle, quindi se ne parlava a fine agosto, per poi attendere altre 3 settimane. Ma anche con la Velvia mi accadeva lo stesso. In un'estate facevo 50-100 rulli. Volevo che fossero sviluppati a regola d'arte non in un lab qualsiasi, in bagni originali Fuji, e a Milano lo facevano in 4 posti. E allora aspettavo la fine dell'estate. Poi mi era stato consigliato di non darli tutti in una volta, perché c'era il rischio che se qualcosa andava storto, si sarebbe abbattuto su tutti i rulli. E allora li portavo un po' alla volta. Insomma ci voleva una settimana. |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 13:54
STILE: infatti. Erano state proposte delle foto, ma io come tutti, non abbiamo commentato più di tanto. Al limite, ci vedi il soggetto, la composizione, il punto di ripresa. Su questo si può discutere.La sensazione data dalla proiezione non la puoi certo avere! D'altra parte questo è un forum, non un circolo in cui è possibile essere presenti. Anche io che stampo sempre da me le mie foto non amo per niente vederle via internet. Preferisco tenerle in mano e guardarle attentamente. Anche per me, vederle e commentarle qui su Juza è un po' un ripiego, ma è un bellissimo ripiego, visto che si può avere un'idea della produzione e del punto di vista degli altri e del loro modo di affrontare un argomento. Erano foto proposte da un autore per dare una sua idea e abbiamo risposto. Poi dipende anche dell'uso che se ne fa delle dia: io per alcuni anni ho avuto una 6x7 Mamiya e ci facevo diapositive di cui effettuavo la scansione con l'idea che, partendo da un formato 6X7 cm, avrei potuto stampare digitalmente in grande formato. Poi , quando comprai una digitale più evoluta e da 36 MP mi accorsi che riuscivo ( parlo solo per me) ad avere spesso stampe migliori con la digitale. E, visto che la Mamiya 7 costa usata un botto ( ne ho vista una recentemente con 2 obbiettivi venduta a 3500 euro) mi sembrò più saggio affrettarmi a venderla per allargare il parco obbiettivi della Nikon. |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 14:19
LEONE anche per me era lo stesso. Le Velvia e Provia le portavo, al ritorno dalle vacanze , in un laboratorio professionale non vicino casa , ma in un'altra zona della città e anche io ( probabilmente un po' ansioso e ossessivo come te ) ne portavo un po' per volta per limitare eventuali problemi solobad un numero molto limitato di dia. Spesso non le facevo nemmeno intelaiate nella speranza, probabilmente falsa, che le maneggiassero il meno possibile. Venivano infilate in una lunga confezione di plastica e poi io le intelaiavo con i Gepe. Mi hai fatto ricordare certe nevrosi e certi "riti" di un tempo |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 16:05
Per me la qualità dell'immagine di una dia si può valutare anche da una scansione, se ques'ultima è sufficientemente buona. Ad esempio qui
 la qualità della dia, ma anche dell'eccezionale Tele Xenar, emergono senza problemi |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 16:16
Vedi Giuliano, se tu sei conoscenza della filiera completa puoi fare un confronto che abbia un minimo di oggettività ma se tizio ha fatto una scansione chissà come, l'ha magari postprodotta a sentimento suo, poi la posta sul web e Bepi la vede sull'iphone13 ,Toni sull' EIZO superpro ,Gino sul monitor a fosfori verdi... ecc capisci che non ha senso |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 16:31
Parlo per me Stile. Certo che conosco la filiera, è la mia. Visualizzo su 4k 27", poi se il mio amico (reale, non immaginario) le guarda su portatile 13,3" del 2008, non è un problema mio . E comunque non mi riferivo a confronti per stabilire gerarchie qualitative. Ho molte dia 6x6 Kodachrome 64 che scansite come questa fanno la loro figura in assoluto |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 16:38
Giustamente parli per te , infatti tu riesci a farti un idea precisa dal momento che sai cosa usi e come lo usi. quando invece vedo gente che si "scanna" su immagini postate da altri sul web.... vabbè lasciamo perdere |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 16:47
La penso come Leone: sappiamo molto bene che il 90% degli utenti guarderà sul monitor del suo pc che al massimo è un full-HD e nemmeno calibrato, o sullo schermo de proprio cellulare. Si può avere una idea del livello di una foto, si può guardare stile o la composizione, l'illuminazione del soggetto. Non si può partecipare alla atmosfera particolarissima di una proiezione dia certamente. La scansione ( per ogni foto, negativo o dia che sia,)molto raramente viene effettuata con scanner a tamburo o ex Hasselblad ecc. In questo modo non si potrebbe MAI parlare di fotografia su Juza. Personalmente, come ho già detto , a me piace valutare solo le stampe, però in qualche modo si deve pur interagire con gli altri. Non valuterò la nitidezza o la perfezione di una scala tonale, ma si può valutare una foto, eventuali distorsioni, ma soprattutto il suo impatto. |
| inviato il 11 Luglio 2022 ore 16:59
“ In questo modo non si potrebbe MAI parlare di fotografia su Juza. „ infatti è un forum di attrezzatura |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |