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Convertire tutto quanto direttamente in fotovoltaico è chiaramente una estremizzazione all'opposto. Basterebbe distribuirli ovunque si possano installare e mettendoci degli incentivi governativi che allettino chi li dovrebbe installare e revisionare. Prospereranno le mafie del fotovoltaico? Benissimo, almeno sarà per una cosa che serve e che fa bene, invece che interrare soltanto rifiuti tossici, dai quali si ottengono delle squisite mozzarelle. Anche se l'intero piano energetico nazionale fosse 50% fotovoltaico e 50% mistrofrutta com'è adesso credo che sarebbe già un grosso miglioramento. Poi c'è l'eolica, che non piace ai patrimonialisti artistici perchè dicono che deturpa l'ambiente. Un po' come quelli che muoiono a cinquant'anni con la coppa d'oro e gemme incastonate sopra ben stretta nella mano.
A dirla tutta se si considera il potere di acquisto, l'india è al terzo posto come prodotto interno lordo. È anche a sesto posto nel consumo di petrolio e al terzo nel consumo di carbone. Non è vero che i paesi più ricchi investono di più sul fotovoltaico. Vogliamo parlare poi della Cina?
“ Se un milione di privati cittadini o condomini montassero un impianto fotovoltaico da 3kw sul proprio tetto, avremmo un produzione di energia elettrica pari a circa 30 centrali elettronucleari. Costo medio totale di circa 5 miliardi di euro. „
Dal punto di vista ingegneristico e progettuale la discussione è partita completamente al rovescio.
La prpgettazione deve seguire il seguente ragionamento:
1) quanti GWh (unità che esprime energia) servono per colmare il gap energetico ovvero quanti GWh vogliamo produrre con il fotovoltaico? 2) quanti kWh produce mediamente m2 1,00 di pannelli fotovoltaici?
Calcolo al fine di conoscere quanti m2 di pannelli solari servono per raggiungere la produzione di energia richiesta faccio una semplice divisione:
Energia richiesta/energia unitaria prodotta da m2 1,00 di pannelli FV = m2 (superficie) di pannelli totali necessari.
A questo punto conosco quanti m2 di pannelli ho bisogno e seppur in modo approssimativo ottengo i m2 di tetti necessari. Anche se i pannelli in molti casi non seguono la pendenza delle coperture quindi andrebbe fare una valutazione specifica.
Rimane sempre e comunque il fatto che la produzione è decisamente incostante dovuta a fattori meteo.
Quindi è necesssario utilizzare delle centrali "tampone" le cui fonti energetiche diano la garanzia di produrre energia in qualunque momento. Basarsi esclusivamente su metodi di accumulo su vasta scala mi pare abbastanza anacronistico, salvo le famose centrali idroeletriche a più invasi dove si pompa l'acqua da un invaso inferiore a uno superiore. Ovviamente con pesanti perdite di carico. Il sistema è conosciuto e applicato già da tempo.
Sono dell'idea che bisogna sfruttare i tetti e non i campi. L'occupazione del terreno coltivabile lo trovo aberrante.
Ovviamente il calcolo delle superfici dei tetti effettivamente utilizzabili non è semplice perche bisogna tenere conto che: le falde effettivamente utilizzabili sono quelle rivolte a Sud le falde che ricevono ombreggiamenti da altri fabbricati di maggior altezza o da alberi di alto fusto non possono essere utilizzate o comunque hanno una resa infima in ogni specifico caso bisogna tenere conto anche di altri fattori che riducono la resa.
Quindi il calcolo si può fare ma servono dei dati o, come dice Luinge, delle fonti certe e precise compresa quella che ci dice quanti m2 di tetto rivolto a Sud e in condizioni ideali ha sulla zucca ogni persona.
A voi il conteggio.
P.S. tutto questo deve essere concepito e progettato da una organizzazione centrale e ben programmato. Delegare ai singoli privati o comunque a istituzioni comunali, provinciali o regionali produrrebbe la solita disorganizzazione tipicamente italica.
Che poi, per quale motivo bisogna sfruttare soltanto i tetti delle case e non attrezzare delle appendici dislocate lungo le superfici laterali degli edifici? Dice: “eh, ma poi è brutto a guardarsi!” Embè? Stiamo a gambe per aria e ancora badiamo alle faccende estetiche?
Non è solo una questione estetica: su una superficie verticale ottieni minori rendimenti, in qualunque caso in Italia i tetti non mancano. Per avere i migliori rendimenti devi avere i raggi solari a perpendicolo della superficie del pannello fotovoltaico. Avrebbe senso in Svezia dove il sole è basso all'orizzone e quindi colpisce quasi a perpendicolo le pareti verticali. Noi viviamo tra il 46° e il 36° parallelo Nord.
Quindi bisognerebbe stabilire una altezza massima di fruizione, per installare dei pannelli sopra ai tetti delle case. Ad esempio: una casa di quattro piani è uguale ad una di 20? Credo di sì. Quindi è sufficiente mettere i pannelli sul tetto della casa da quattro piani e su quella da venti, che continente più abitanti, sfruttare il tetto e le superfici laterali a spiovenza inversa (mensola più stretta all'ultimo piano e via-via più larga verso i piani inferiori), ottenendo così una specie di effetto architettonico a vela.
“ Quindi bisognerebbe stabilire una altezza massima di fruizione, per installare dei pannelli sopra ai tetti delle case. Ad esempio: una casa di quattro piani è uguale ad una di 20? „
Non mi hai capito, Old. Le mensole disposte sulle pareti verticali sarebbero comunque orizzontali. Non è che il sole sia razzista selettivo, e che i suoi raggi li indirizzi soltanto sui tetti delle case e non sui livelli più bassi, altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo la gente riesca ad abbronzarsi anche quando le sdraio non le dispone sui tetti ma sulle spiagge o sui balconi Le conosci le piramidi? Ecco immagina trasformare i prismi in piramidi, dove la struttura resta prismatica e gli attrezzamenti esterni trasformano il prisma in piramide.
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